4. Addio, mia patria
Una settimana dopo Louis venne fatto uscire dalla gabbia e caricato su un carro insieme ad altri prigionieri galli.
Riconobbe parecchi dei suoi generali e, a bassa voce, iniziò a parlare con loro.
" Ci porteranno a Roma " sussurrò uno di essi " e verremo uccisi durante il corteo trionfale di Harry "
" E tu come lo sai?" chiese un altro in modo brusco.
" Sapete che capisco la loro lingua...ho sentito due di loro parlarne, non erano semplici soldati, ma di grado più elevato, lo si capiva dal tipo di armatura che indossavano "
Fra i Galli calò un pesante silenzio, finché Louis non intervenne in maniera decisa.
" Qualsiasi cosa ci accada, sappiate che sono stato onorato di potervi comandare in guerra e governare in città. Siete stati collaboratori eccellenti e ottimi generali "
Tutti lo guardarono con gli occhi lucidi e ricambiarono i suoi complimenti con calore ed affetto.
Nel frattempo il carro si mise in movimento e Louis ebbe solo il tempo di volgere gli occhi indietro un'ultima volta verso la città di Alesia, la sua patria.
Con un grande rimpianto nel cuore salutò i luoghi in cui era stato felice e rivolse una preghiera agli dei affinché accogliessero tutti i morti del suo popolo e soprattutto Vercassivelauno, il suo grande amore.
Accarezzò lentamente la sua pancia ancora piatta e chiese alla dea Madre di vegliare sul suo bambino.
Suo figlio, infatti, era la sua più grande preoccupazione.
Nessuno sapeva che aspettava un bambino e sperava con tutto il cuore che la sua gravidanza sarebbe stata evidente il più tardi possibile.
Era solo di poche settimane, ma non avrebbe potuto nascondere in eterno la sua pancia.
Il viaggio procedette in maniera rapida e spedita e, due mesi dopo, Harry e i suoi soldati fecero il loro ingresso a Roma.
Louis si stupì di vedere la città così deserta, ma non ebbe il tempo di farsi ulteriori domande, perché, ad un certo punto, venne fatto scendere dal carro su cui si trovava, separato dai suoi compagni e condotto in una prigione.
Lì venne spinto in una cella e sentì il rumore della porta chiudersi alle sue spalle.
Si guardò intorno e notò che l'ambiente era spoglio, ma abbastanza pulito.
C'era un giaciglio accanto alla parete, una brocca d'acqua e una piccola finestra con le sbarre, da cui filtrava la luce del sole.
Si affacciò a guardare e pensò ancora una volta al bimbo che cresceva nella sua pancia e al triste destino che avrebbe avuto....
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