28. Imperatore


                                                                     Un mese dopo

Louis si trovava nella propria camera e stava giocando, sul letto, con Tullio e Giulia.

Marco era impegnato a scrivere su alcune tavolette di cera, ma non perdeva comunque occasione di sorridere al padre e ai fratelli.

Ad un certo punto la porta si spalancò e comparve sulla soglia Harry con un enorme sorriso.

Fissò i propri occhi in quelli di Louis ed esclamò:

" Dopodomani sarò nominato imperatore, la città sarà in festa e io voglio che voi siate presenti sulla tribuna d'onore!
Riconoscerò pubblicamente Tullio e Giulia come miei figli e definirò anche il tuo ruolo, Louis, come mio compagno "

Il Gallo si alzò di scatto e lo abbracciò, baciandolo lievemente sulle labbra.

" Sono contento per te, te lo meriti. Hai fatto tanto per Roma e nessuno più di te è adatto per essere imperatore " disse felice.

Harry baciò i suoi capelli, poi prese in braccio Tullio e Giulia e disse:

" Noi quattro saremo una meravigliosa famiglia e staremo bene insieme. Vestitevi il più elegantemente possibile perché voglio che tutti i presenti ammirino i miei cari! "

Marco, che aveva assistito a tutta la scena, chinò gli occhi e fece un sospiro triste, ma Harry gli si avvicinò e mormorò:

" Puoi venire anche tu dopodomani....certo, sarai seduto un po' più indietro rispetto a noi, ma potrai assistere a tutta la cerimonia "

Marco si illuminò all'istante e lo ringraziò, come se gli avesse fatto il più grande dei doni.

Harry sorrise, diede Giulia a Louis e, stringendo a sè Tullio in modo significativo, disse:

" Nominerò anche il mio successore e non vedo l'ora di rivelarlo a tutta la città !"

Diede un bacio al bimbo in fronte e poi lo affidò a Louis, prima di uscire dalla stanza.

Si diresse in fretta nei suoi appartamenti e si dedicò di buona lena a terminare gli ultimi preparativi per la cerimonia che si sarebbe tenuta fra due giorni.

Era elettrizzato, agitato ed anche ansioso...

Diventare imperatore era un onore immenso, di grande responsabilità e di grande prestigio e lui non si sarebbe certo mai aspettato di ottenerlo.

Eppure ce l'aveva fatta e ora aveva la possibilità di creare una propria dinastia e di crescere colui che sarebbe divenuto il suo successore a capo dell'impero più grande e potente di tutto il mondo.

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