21. Piccoli grandi desideri
Louis pregò ripetutamente Harry di far smettere lo scontro, ma il nobile si rifiutò e osservò Marco combattere con tutte le sue forze, anche senza alcuna tecnica, con i tre ragazzi nobili.
Alla fine venne disarmato, ma si comportò onorevolmente e come un vero piccolo soldato.
Solo alla fine della rappresentazione, Harry mandò alcune sue guardie a prelevare il bambino e ordinò loro di riportarlo a casa.
Quando la cerimonia fu terminata, il nobile, con Louis e i gemelli, lasciò l'arena, salì sul cocchio e tornò nella propria abitazione.
Il Gallo non disse una parola, ma, non appena arrivò davanti alla porta di casa, scese velocemente dal cocchio e si precipitò nella propria stanza, dove trovò il figlio Marco seduto sul letto.
" Sei impazzito, forse? " urlò con tutto il fiato che aveva in gola " Volevi farti ammazzare? Perché non mi hai obbedito e non sei rimasto qui?"
Marco non si comportò come al solito, ma si alzò di scatto e, scoppiando a piangere, gridò:
" Volevo solo vedere i soldati, ma qualcuno mi ha preso! Volevo solo stare con te e i miei fratelli! Volevo solo contare qualcosa...almeno una volta!"
Detto questo, si precipitò fuori dalla porta e andò direttamente a sbattere contro Harry, che stava dirigendosi da Louis con i gemelli in braccio.
Marco, come scottato, si scostò subito da lui e ricominciò a correre verso il giardino.
Il nobile portò i figli da Louis, glieli lasciò e nessuno dei due disse una parola riguardo a quanto accaduto.
Harry se ne andò dopo pochi minuti, si diresse anche lui verso il giardino e non gli fu difficile trovare Marco, rannicchiato accanto al tronco di una albero.
Gli si sedette accanto e il bambino sollevò su di lui due occhi colmi di lacrime.
" Volevo solo vedere i soldati " singhiozzò " volevo solo essere per un giorno come i miei fratelli...io....io vorrei andare a scuola e saper leggere e scrivere e...e volevo vedere i soldati come quelli della tua battaglia..."
" Non dovevi disobbedire a tuo padre " replicò Harry " e avresti potuto farti male. Ti prometto una cosa, però....domani mattina uno schiavo ti accompagnerà a scuola, ma ora vai da Louis e chiedigli scusa "
Marco sorrise fra le lacrime, sussurrò un flebile grazie e corse verso la sua stanza.
Harry lo seguì con lo sguardo e sorrise fra sè, ricordando il coraggio con cui il bambino aveva lottato nell'arena.
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