.8.
-Alcatraz, sei sicura di stare bene? E tutta la mattina che... non mi guardi in faccia, non sorridi. Anche Cara,ti parlava e tu eri pallidissima, in volto.- chiese Luke, quando tornammo a casa mia.
-Sì, ... è che ho fatto un sogno- dissi.
-I sogni diventano realtà.- rispose lui, con un sorriso.
-Spero che questo che ho fatto, non prenda realtà mai!- risposi acida.
-Posso sapere che hai sognato?- mi chiese.
-Mi hai sognato nudo?- ghignó.
-No! Per carità!- risposi, facendo un sorriso.
-Peccato, non sai che ti perdi.- rispose lui.
-Oh, fidati so cosa mi perdo e ne vale la pena!- risposi, allontanadolo leggermente, perchè la sua mano stava viaggiando sulla mia schiena.
-Sei scema?- chiese lui a un tratto.
-Perché?- chiesi.
-Rifiuti tutto questo!- rispose lui indicandosi.
-Non capisco... sei il mio migliore amico- risposi perplessa.
Lui si incupí.
-Ovvio scherzavo!- rispose con un tono un po triste.
Lo guardai, per tutta la strada non fece parola, anzi quando arrivammo a casa mia tirò dritto senza salutarmi.
-LUKE HEMMINGS!- gridai.
Lui si giró, -A si. Ciao Astrid- rispose salutandomi con la mano.
-Luke!- ringhiai, quando si giró per la seconda volta.
-Che c'è?!- chiese stufo.
Mi avvicinai.- Il bacio- risposi, dandogli un bacio sulla guancia.
-Ciao.- rispose.
-Ciao. A domani?- chiesi.
-No, ho impegni. Ci vediamo lunedì.- rispose lui, e lo guardai in silenzio allontanarsi.
Aprí la porta di casa ed entrai.
-Astrid!- gridó mia madre, dalla cucina.
-Hey ma'- risposi, togliendomi la felpa.
-Eri con lui?- chiese indicandomi un ragazzo, con la felpa nera, e il cappuccio tirato su.
-Sì. Luke- risposi, guardandolo allontanarsi.
-Che bel ragazzo che è!- rise mia madre.
-Vero- concordai. -Guarda mi ha regalato questo.- ripresi mostrandole la collana.
-Oh mio Dio! È un bellissimo pensiero! Che bello... Ma... Perché non lo inviti a cena un giorno? - domandò mia madre.
-Si mi piacerebbe molto.- risposi con un sorriso.
-ASTRID!!! - sentì mio fratello gridare.
-Arrivo ma'-dissi e mi diressi con passo svelto verso le scale.
-Dimmi Al- gridai a mia volta.
-Devo parlarti in privato. Sali? - mi chiese lui.
Non me lo feci ripetere : salì di corsa le scale. E trovai Al appoggiato alla porta della mia stanza.
-Che succede??- chiedo turbata.
Lui apre la porta e mi spinge dentro.
-Siediti-mi ordina.
-Ma é camera m.. - inizio, ma lui mi blocca. -Siediti! - ripete.
Sbuffai e mi sedetti sul mio letto.
Lui prese, la sedia dalla mia scrivania e si mise davanti a me.
-Che succede?-,chiedo.
Lui abbassa il colletto della sua polo blu e mi mostra un segno violaceo.
-Succhiotto? - chiedo con un sorriso beffardo in faccia.
-Si! E stata lei! - esclama tutto eccitato.
-Spero che non abbiate fatto niente di male-risposi, tornando seria.
-Ma va! Solo due succhiotti. Lei a me è io a lei. - rispose lui.
-Dove? - chiesi.
-Ieri a scuola, beh in sala pranzo. Ci siamo scontrati, e io l'ho baciata, lei ha ricambiato così abbiamo passato un po' di tempo sugli spalti del campo da football.
E ci siamo fatti questi. - annuncio lui.
-Bene. Perciò state insieme?- chiesi con un sorriso.
-No. Siamo migliori amici- rispose lui.
-Cosa?! - esclamai saltando giù dal letto.
-Siamo amici come tu e Luke. Diciamo che io amo lei lei ama me ma sta con uno. - rispose lui triste.
-Fammi capire... Voi vi siete baciati tutto il giorno. Il suo ragazzo non vi ha detto niente. E per finire non state insieme? - chiesi incredula.
-Si più o meno è così. Diciamo che Jordan oggi non c'era per quello. - rispose lui con aria affranta.
-Alberto! Ma che cazzo! Tu la ami! - dissi portandomi una mano tra i capelli.
-Si, e anche lei me. Ma siamo migliori amici. Non vogliamo rovinare il nostro rapporto.- rispose.
-Certo!! Tu la ami ma lei vuole essere solo migliori amici? E poi ti bacia! Certo migliori amici! - risposi infuriata.
-Hey guardati tu più tosto Con Luke! - ringhiò lui.
Sbiancai.
-No! Noi siamo molto diversi da voi. Siamo migliori amici. - risposi io sicura di ciò che dicevo.
-Stanne certa. E io ti credo. Proprio. - rispose lui alzandosi e dirigendosi verso la porta.
-Si! Stanne certo! - risposi.
-Tu piaci a lui e lui piace a te! Difficile ammetterlo.? - chiese mio fratello.
Agguantai il cuscino. E glielo tirai ma lui fu abile e chiuse immediatamente la porta.
Lasciando che il cuscino sbattesse contro il muro.
Presi il telefono. Dovevo parlare con Janis. Ciò che era successo era assurdo. Un giorno mi dice di uscire con lui e l altro mi mandava a quel paese? No non era chiaro.
Presi il telefono e composi il suo numero.
Poi lo possai sulla scrivania mettendo il vivavoce, così potevo legarmi i capelli biondi e ondulati in una coda.
-Pronto-trillò la sua voce.
-Janis! - esclamai prendendo il telefono e togliendo il vivavoce.
-Ah sei tu... Senti devo uscire Carelli mi aspetta. Sai è una GRANDISSIMA AMICA! - gridò lei attaccandomi il telefono in faccia.
Fanculo.
Presi il telefono,mi misi le allstar bianche e uscì di casa dalla finestra.
Sapevo che mi mentiva così mi diressi a casa sua.
Arrivai alla casa bianca di Janis e suonai il campanello. La sentii scendere le scale, e aprire la porta. Misi subito il piede tra la porta.
-Perché ti comporti così?- chiesi.
-Ciao anche a te grande amica traditrice. - sorrise in modo amaro e fasullo.
-Rispondi-scattai.
-Bene arriviamo al punto. Mi sei sempre stata sul culo, ti ho sempre usata per arrivare a uno scopo è ora non mi servi più.
Perciò ( con il suo piede spinse fuori il mio) addio-disse chiudendomi la porta in faccia.
-Bastarda! - gridai con voce rauca.
Mi girai e tornai verso casa mia.
Passando davanti al parco notai una ragazza che mi stava fissando. Aveva i capelli biondi scuri.,potevano anche essere arancioni. Era vestita di nero. Una maglia tutta bucherellata con sotto un top nero, e dei jeans neri strappati. Notai persino i buchi alle orecchie dove aveva altri orecchini. Mi fece un sorrisino. Ma io non mi fermai continuai la mia strada.
Prima di entrare a casa mi sedetti su una panchina.
-Bad day? - mi chiese una voce femminile sedendosi accanto a me. Era la ragazza tutta di nero.
-Puoi scommetterci. - risposi con una sbuffata.
-Sono Annabella Thorne. Ma puoi chiamarmi solo Bella. - disse allungando la mano.
Gliela strinsi.
-Alcatraz Castellani-mi presentai.
Lei alzò un sopracciglio.
-Alcatraz? Che nome strano...- sbuffò.
-Na. Io credo che sia particolare. - risposi con un sorriso.
Guardai in lontananza dove sentivo delle voci ridere e scherzare.
Era Luke.
Stava venendo verso di noi con Cara al fianco.
-Alcatraz!- mi saluto Cara, appena mi vide. La abbracciai.
Quando ci staccammo guardai Luke.
-Ciao Casino-lo salutai.
-Che onore rivederti Alcatraz-rislose lui con un sorriso. Si era ripreso.
Mi voltai verso la panchina. Bella mi rivolse un sorriso.
-Bella! - esclamò Luke abbracciandola.
-Hemmings. No-rispose lei respingendolo.
Rimasi stupita con quanto odio Bella lo guardava.
-Cara bello rivederti-sorrise Bella, alzandosi in piedi.
-Si anche a te Bella-sorrise lei.
Luke mi guardò con aria bastonata.
-Vado Alcatraz, ci si vede-disse Bella salutandomi.
-Da quanto vi conoscete? Non dirmi che anche lei è una tua vittima...!?- chiesi a Luke., quando la ragazza se ne andò. Cara ci guardò a tutte due senza emettere parola.
-No. Conosco sua Sorella... Una nostra cara amica tra l'altro... - rispose lui guardando in lontananza la ragazza...
N. A
Capitolo lasciato in sospeso. Chi sarà la Sorella? Boh. Si scoprirà dedicato a jackihungergames
GrazyO1
Youwillneverbealone9
(PS. Accetta la mia amicizia, così posso renderti visibile)
Ho deciso di aggiornare ogni volta che un capitoli raggiunge 20 visualizzazioni e 3 stelline e dei commenti. 😋❤🙈
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