-Figlia di una disgrazia! Dove sei stata!? Sono le 18!- ringhió mia sorella appena entrai in casa.
-Aspetta! Vero eri con quel figlio di baldracca! - ringhió lei.
-LA PIANTI! IERI MI HAI DETTO CHE ERA UN BRAVO RAGAZZO E ORA MI ROMPI LE SCATOLE DICENDOMI CHE È UNO STRONZO!? MA VA A FARTI UNA DOCCIA BOLLENTE!- gridai buttando lo zaino per terra.
Corsi in camera senza pietà, sentivo mia madre e mio padre chiedere cosa stava succedendo.
Mi tuffai sul mio letto.
-Hey- disse una voce entrando.
-Alberto?- chiesi, alzando lo sguardo.
Era lui sulla soglia.
-Hey... posso?- chiese indicandomi un posto vicino a me.
Di solito io e mio fratello più piccolo di un anno non andiamo proprio d'accordo, ma questa volta avevo voglia di far andate le cose lisce.
-Certo- risposi, mettendomi a sedere.
-Che succede?- chiesi guardandolo, arrotolandosi un pezzo di nasto al dito.
-Mi piace una...- borbotto.
-Woow... be e chi è? - chiesi sorpresa.
-Carissa...- borbottó lui.
Alzai un soppraciglio.
-Quella strega? La ragazza che vieni qui due volte al mese? Quella che ti dava sui nervi? Quella con cui dovevi fare quel progetto di scienze che alla fine lei te l'ha tirato in testa? Quella che ti ha rotto un braccio quando l'hai sfiorata? Quella che ti prende in giro a scuola? - chiesi facendo tutta la lista di quella ragazza.
-Vedo che te la ricordi bene...- disse facendo una smorfia.
- Oh puoi giurarci... mi ha tagliato una ciocca di capelli, soltanto perché ero bionda!- ringhiai ricordando i vecchi tempi alle elementari.
-Sì, ma è una ragazza molto dolce in fondo... devi solo conoscerla come ho fatto io...- rispose lui facendomi un sorriso.
-Ti piace?-chiesi.
-Sì! - rispose lui.
-Bene prenditela!- risposi tirandogli un leggero pugno sulla spalla.
-Ti amo sorellona!- rispose lui abbracciandomi.
Rimasi sbalordita per un po ma poi lo abbracciai.
-Anch'io Al- risposi dandogli un bacio sulla fronte.
Mia madre irruppe nella stanza e vedendoci abbracciati quasi svenne.
-Voi due? Dopo tutto questo tempo?!- chiese.
-Sempre- risposi, quando mio fratello sfrecció fuori.
-Che succede?- chiese mia madre sedendosi al posto di mio fratello.
-E quella collana...- disse prendendo il cuore.
-Il mio migliore amico. Luke me l'ha regalata e Janis pensa che io e lui stiamo insieme, e lei essendo innamorata di lui si è arrabbiata un botto con me ed ora non mi parla più.- risposi.
-Oh...- mugoló mia madre.
-E tu... verso questo tuo amico... niente?- chiese.
-Ovvio che no!- risposi, un po alterata dalla domanda assurda.
-Okay, Tua sorella è furiosa con te... perciò cerca di non darle fastidio il doppio. Baci- disse mia madre uscendo dalla mia stanza e lasciandomi sola.
********************************
Erano le 3:14 e Luke non era ancora arrivato.
Mi Alzai dal letto e mi diressi alla finestra. La aprí.
-Ciao Alcatraz!- rise una voce.
Indietreggiai per lo spavento, ma anche per lo stupore.
-Sei venuto?- blaterai.
-Ovvio... ti aspettavi che non venissi?- chiese lui entrando.
-Beh...- stavo per dire si ma poi scossi il capo.
-Letto?- chiese facendo un ghigno.
-Dopo di te!- risposi.
Lui si tuffó per primo e io lo seguì.
-Domani a casa mia okay?- disse lui.
-Luke... no scusa ma non posso... I miei mi raserebbero la testa...- dissi.
-Tranquilla fa nulla.- rispose lui abbracciandomi.
Non so a che ora mi svegliai esattamente ma mi svegliai con un bacio.
Un bacio pieno di scuse, di passione e di amore.
Quando aprí gli occhi, nussuno mi aveva baciata Luke era disteso che sbavava sul mio cuscino. Guardai l'ora.
7:10. Mia madre sarebbe arrivata fra pochi minuti a svegliarci.
Scossi Luke.
-Esci subito!- gridai.
Lui si strofinó gli occhi come se fosse un orsacchiotto che ha appena perso la mamma.
-Perché? A si! Ci si vede!- rise prendendo lo zaino.
Si avvicinò a me, io mi voltai di scatto per vedere che stava facendo, ma mi ritrovai il suo viso a pochi centimetri dal mio. Il suo naso toccava il mio, e i nostri respiri si confondevano.
-Fragola...- borbottó.
-Menta- borbottai io.
Sentii mia madre bussare. Lui mi diede un bacio sulla guancia in fretta e si buttó fuori dalla finestra.
-Tesoro scendi! È tardi!- gridó mia madre.
Presi i vestiti e scesi di corsa le scale.
Mangiai come un indemoniata e poi uscì di casa.
Mi ero vestita con dei jeans neri, un maglione bordeaux e uno scalda collo. Quella mattina mi sentivo cosi allegra che mi feci due treccine.
Guardai l'ora sul polso 7: 35. Il bus sarebbe partito fra 5 minuti.
Luke non c'era ancora. Si era incastrato mentre scendeva dal tetto?.
7:37.
Mi guardai intorno e Luke non c'era ancora.
Corsi come una matta la bus, magari Luke era lì.
Arrivai dentro il bus ma lui non c'era.
Pazienza sarebbe stato a scuola.
*******************
Dopo tutti gli insulti lanciati da Carelli suonò la campanella, e io uscì di marcia, andai in 3C. Vidi mio cugino che salutai con fretta, e guardai alla ricerca del biondino.
Niente.
Luke non c'era neanche a scuola.
N.a.
Ecco un altro capitolo!
Dov'è Luke?.
Spero vi piaccia, scusate se è corto, ma non ho avuto tempo per allungarlo. .. sorry.
Dedicato a jackihungergames e GrazyO1
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