.24.

Posso dire che ho fatto tutto di fretta, ho parlato con mia madre, raccontandogli ogni dettaglio, sul piede e su Luke.

Lei fece solo che approvare. Decisi di dirgli che Luke veniva a farmi visita più tardi.

Lei sembrava sorpresa e allo stesso tempo spaventata, ma la tranquillizai.
Mio padre era il solito menefreghista, anzi era contento che uno "mi riusciva a sbattere la testa" in senso metaforico.

Alle otto e mezza salì in camera. Ormai utilizzavo soltanto una stampella.

Arrivai in camera e mi sdraiai sul letto in attesa di Luke.
Non so cosa successe dopo ma fui svegliata dolcemente.

La brezza notturna mi fece rabbrividire.
Aprì gli occhi, ma non vidi molto bene.
Notai soltanto due occhi azzurri fissarmi.

-Hey-sussurò la voce di Luke.
Mi alzai a sedere, stropicciandomi gli occhi.

Riuscì a metterlo a fuoco, grazie anche alla luce che la luna mi offriva.
Era il solito di sempre.

-Dob..- iniziai ma lui mi bloccò. Mi prese una mano e mi fece alzare.
-Zitta-mi sussurò.
Cercai a stento di stare in piedi, ma sentì dei crampi al piede e così cedetti.

Lui mi prese al volo da sotto le ascelle e mi strinse a lui.
-Non ti preoccupare.- bisbigliò prendendomi in braccio.

Non riuscivo a capire quanto forza potesse avere a sollevare una ragazzina di 14 anni che pesa circa 45/50 kg.

Si avvicinò alla finestra e disse. -Fidati di me. Questa sarà una notte magica-
Si sporse fuori dalla finestra, e sentì il vento dell'estate scompigliarmi i capelli.
Affondai le mie dita nelle sue spalle, quando lui fece un passo avanti.

Voleva morire?.

-Luke... - iniziai ma prima che potessi aggiungere altro, mi posò sul tetto.
-Sdraiati. - mi disse.
Lo feci.
All'inizio il mio corpo si irrigidì ma poi, sentì la sua mano calda cercare la mia. E quando la trovò intrecciò le sue dita alle mie.

Mi rilassai, e guardai le stelle sopra di noi.
Era una notte bellissima. Il cielo era limpido e si vedevano abbastanza bene le stelle.

-Vorrei che dimenticassi ciò che è successo in questi giorni... - disse lui.

Lo guardai, e lui guardò me.
-Vorrei che tu chiudessi gli occhi.-.
La sua voce era tranquilla , dolce ed invitante.

Lo feci.
Lui mi disse. -Dimenticati, per quest'ora di tutti, e fai finta che in questo mondo ci siamo solo noi due.
Io e te.
Solo noi due...- fece lunghe pause nel pronunciare quelle parole.

Aprì gli occhi e notai che lui mi fissava.
-Bastiamo solo io e te, vinciamo solo io e te, ridiamo solo io e te.- risposi io, citando una frase di un libro che avevo letto.

Distolse lo sguardo e disse.

- A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose cambiano in pochi secondi. Tutto cambia.
Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti. Ti innamori, stringi amicizia, deludi..- .Rispose lui.

Non capivo cosa volesse dire con quella frase, ma dissi.

-Amo le serate in cui vieni qui, e passiamo la notte insieme, abbracciati... Anche se non parliamo. Mi basta solo vederti e mi sento meglio.
Tu mi dai molto affetto. Sei un grande amico Luke-

Lui mi guardò. -Alcatraz...- bisbigliò.
-Si?- chiesi.

Mi guardò per un po' senza parlare, poi disse.
-Preferisci che ti chiami Alcatraz o Astrid?- chiese.
Sembrava una domanda di riserva, cose se all'ultimo momento non volesse farmi la domanda che aveva in mente per paura.

Guardai i suoi occhi... Poi le sue labbra.

-Baciami- risposi, ma mi accorsi solo in quel momento di ciò che avevo detto. E che lo avevo detto con una voce supplichevole.

Mi portai una mano alla bocca.
-Io... Non... - dissi, ma prima che potessi dire altro.
Lui mi tolse la mano dalla bocca, e me la mise sulla sua guancia.
Sentì la sua mano, tra i miei capelli.

-Grazie a Dio, me lo hai chiesto- bisbigliò.

Si avvicinò a me, sentì il suo respiro sulle mie labbra, iniziai a baciarlo sfiorando le mie labbra sulle sue come se volessi accarezzarlo, morderlo e giocare con il suo piercing, tutto allo stesso tempo, tutto ciò come se non ci fosse un domani, come se esistessimo soltanto noi due...

"Lui ha lei" disse una vocina nella mia mente.

Per quanto fosse bello quel bacio, per quanto mi piacesse, mi staccai, con dolcezza.

Aprì gli occhi e incontrai i suoi azzurri.
Erano tristi come se gli avessi appena, ucciso il pinguino preferito.

-Prometti che questo sarà il primo è l'ultimo nostro bacio. - dissi.
Non lo guardai negli occhi, perché mi feriva dire che quel bacio non fosse bello, che non lo avrei desiderato, ma mi faceva stare male pensare che lui stesse con una ragazza e che baciasse la sua migliore amica.

-Promesso-rispose lui, con voce rauca.
Mi prese tra le sue mani e mi riportò in camera mia, mettendomi sotto le coperte.

Lo vidi ridirigersi verso la finestra e dissi.
-Non dirmi con me? - chiesi, triste.

Lui mi guardò e riuscì a scorgere un sorriso.
-No, perché so che se rimango non manterrò la promessa- detto ciò uscì dalla mia stanza, e mi lasciò li immobile, a pensare a quelle parole.

N. A
Ecco ha voi un altro capitolo dedicato a 1974raffa jackihungergames lukehemmo9616Martina_Bosio
Grazie ragazze che leggete ogni capitolo e lo commentate ❤

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