XXVIII - Essere Immortale

Essere Immortale

È una postura imminente, uomini nell'arte in eterno amore s'aggrappano l'un l'altro negli indumenti sporchi.
È il fascino dell'incredulo mistero che s'abbatte nel caos della mimetica natura.
Non risvegliarmi se t'appare stanca questa stanza di sfumature insolite, è un perenne sogno che s'assottiglia nella più blasfema inquietudine di assopiti ricordi.
L'armonia della scrittura diviene un suono rigido, e le reliquie dei miei sentimenti battono irruenti nei sepolcri ove dondolano le mie farfalle, s'accostano con forza, al sgretolarsi delle più strazianti lacrime.
Negli inferi dei miei abissi, voci tormentate da polvere e consona pioggia squarciano indignate di arrivare in cima, i cui versi cambiano i suoni cauti delle mie corde vocali.
Anche il piano custodito nel fondo suona in minoranza, e le consona atmosfera s'annega nella crepe le cui siepi s'anneriscono di inchiostro.

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