LXXIV - Divenire



Ed il tuo corpo caldo era una triste posa
quasi l'ammuffire di un ricordo
l'odore del freddo consono era dimora
era perdersi nell'ora
dato al tempo ciò che io non ho mai restituito

Piango, uniformemente piango
soltanto
ad agio posando lacrime sul marmo
assaporando
in questa ubriaca morte, la mia lapide sul fango
invano
quanto tu mi sia vicina
vicina per poco
posando i fiori di un ricordo
su quel nome scritto in basso

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