IX - A Rosaria De Rosa

A Rosaria De Rosa

Signoria acclamata, De Rosa angelica, spezzi l'anima mia in codeste parti, tra le quali l'una s'avvale dell'altra in un teatro di pura tristezza, intrinseco dall'alto del mio ego medesimo, io porgo sangue e lagrime poiché tu possa scindere qualsiasi mio peccato.
Mai più oserò riservare tale inchiostro a tale creatura, ogni tuo sorriso crea in me sfaccettature mistiche ed eleganti, che si posano longeve sulle discordie ch'io ebbi nel presentare te ogni dimostrazione a me non accuratami.
Il mio amore è assai reverendo, nella fede e nella conciliazione più cauta, mostra me la tua perseveranza, la tua compassione, custodiscimi i tuoi drammi, farò in modo che siano espliciti i sensi pieni del più complesso dei linguaggi aulici.
Tante sfumature si rincorrono tra loro e tante altre ancora mostrano me agiato in una posa carnosa, il tuo corpo s'avvale del mio, ornando la mia schiena da lucide ciocche che rivestono il tuo capo, teso nelle mie mani ancora calde, ancora piene di tanto fausto, del romanzo ispiratomi, insidiando in me i cieli commossi più altisonanti.

Casa De Rosa -
30 Marzo 2018, 12:02 AM

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