I - M'è l'ego del Silenzio

M'è l'ego del Silenzio

Mia amata, tale carta ammirata, m'è nell'inconscio avvelenata di pazzia,
e se fosse una sua carezza, se fosse in ristrettezza dirle ch'io m'ammalo di codesto fuoco che nel soffio del mio ego s'accenda lumine,
io la terrei ferma.
Lei sarebbe in questo mezzo istante lontana, ripudiata dal caldo e meschino pensiero domine di una mente nello sfinir caotica.
Ma ella è così astratta, che in penombra ha già spento qualsiasi forma di natura occulta, nell'anima distrutta di un fanciullo grezzo, nel vezzo del cuor mio che non s'arresta di porgersi per lei.

Casa De Rosa -
6 Aprile 2018, 11:50 PM

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