Tanti articoli

Gli alti e i bassi del ladro della Bacchetta di Sambuco e del Mantello dell'Invisibilità, almeno come pubblicava la Gazzetta del Profeta, facevano 'innervosire e spazientire' il Ministero della Magia. Rilevante era l'Ufficio Auror: in quei mesi la tensione era al massimo, e liti e fatture ogni tanto accompagnavano le già pesanti giornate al Ministero. La nuova e improvvisa scomparsa del ladro ebbe conseguenze da prima pagina, come diceva Arnold Sword, Direttore del giornale magico. Infatti, e anche troppe volte, articoli ripetitivi scorrevano sulle pagine biancastre del giornale, riassumendo la situazione che da sette anni colpiva la comunità magica inglese.

"Crediamo sia giusto dire le cose per filo e per segno. Le cose qui al Ministero si complicano notevolmente, e se qualcuno invece dell'acqua mettesse della camomilla nella fontana all'Atrium forse saremmo tutti un po' più tranquilli. La discontinua presenza del ladro favoreggia proprio quest'ultimo! Potrebbe attaccarci in qualsiasi momento. Siamo del parere che quando il ladro attaccherà di nuovo le mura benevole della Scuola di Hogwarts e del Ministero, queste non potrebbero essere preparate al meglio" La dichiarazione di Sword non fu soddisfacente secondo alcune famiglie magiche, e, soprattutto, secondo Hogwarts. Cosa avrebbe dovuto significare 'non potrebbero essere preparate'? C'era una crisi al Ministero di cui nessuno sapeva l'esistenza?

Albus, che era appollaiato su un divano che avrebbe potuto ospitare cinque Ippogrifi, stava sfogliando le pagine della Gazzetta del Profeta. L'aria al Ministero non era affatto delle più rosee, anzi, non era affatto calma, e l'unica causa era lui: il ladro.

Gran parte della prima pagina ospitava una grande foto in bianco e nero di un uomo alto e calvo, che indossava un gran mantello da viaggio. Era Kinksley Shackebolt, il Ministro della Magia, in carica da 25 anni, nonché l'uomo con la durata più lunga al massimo incarico. Un grande titolo scorreva sopra la foto, e sotto un piccolo articolo.

IL LADRO PRENDE IN GIRO LA COMUNITÀ MAGICA?

Sono ormai tre anni che il cappuccio nero e la potente Bacchetta di Sambuco non riaffiorano tra noi. L'ultima apparizione del ladro risale al 18 dicembre di tre anni fa, durante l'evento sportivo che si è tenuto alla Scuola di Hogwarts la Corsa dello Zoppo, dove perse la vita un gareggiatore, Elliot Flynn, di quattordici anni. Da quel giorno non si hanno più tracce del ladro. Anche precedentemente l'uomo era scomparso per ben due anni, dopo aver incendiato il villaggio magico di Hogsmeade. Sono alti e bassi che fanno la differenza all'interno del Ministero, che non sa quando e dove agire. "Non abbiamo i presupposti e le basi per cercarlo, dobbiamo solamente aspettare che attacchi nuovamente" ha dichiarato ieri sera, all'uscita dal Ministero, un addetto dell'Ufficio Auror. "Invece di meravigliarci di questa assenza, che secondo me è solamente momentanea, del ladro, potremmo anche pensare che in questi due anni abbia accumulato potere e radunato seguaci" Esclama Harry Potter, che ben conosciamo da ormai 42 anni. "È ovvio che ci sia un po' di tensione e di nervosismo negli uffici, credo che sia normale, il comportamento del ladro ci lascia del tutto impreparati. Prima compare e poi sparisce, poi compare e sparisce di nuovo. Come ben sappiamo ora non si fa vedere da ben due anni e mezzo!" Giustifica Ronald Weasley. "Temo un comportamento da parte del ladro un po' bizzarro, come se ci stesse prendendo in giro. Nessuna famiglia sa di non essere al sicuro quando un ladro è nascosto e potrebbe attaccare in qualsiasi momento. Sono sicuro del fatto che se (cont. a pag. 3).

In alto a destra c'era un articolo di Gareth Doormen.

IL MINISTRO GARANTISCE LA SICUREZZA DEGLI STUDENTI DI HOGWARTS

Il ministro della Magia, Kingsley Shacklebolt, ha parlato oggi delle rigide misure prese dal suo Ministero per garantire la sicurezza degli studenti che faranno ritorno alla Scuola di Hogwarts quest'autunno. "Sappiamo di aver sbagliato negli anni addietro, ma credo che dopo la Corsa dello Zoppo ci siano stati miglioramenti nel perimetro della scuola" Dice Shacklebolt "Per ovvie ragioni, il Ministero non entrerà nel dettagio del nuovo rigoroso piano di sicurezza che ha migliorato per questo nuovo anno scolastico. I due anni precedenti abbiamo usato un rigido metodo, ma garantisco che quello di quest'anno sarà ancora molto più pomposo" Il Ministro sottolinea l'ultima parola con evidente ferocia. Ma, come già ben sappiamo, Hogwarts, nei precedenti sei anni, è stata patugliata da un bel numero di Auror, anche se a volte il loro lavoro non è stato eseguito come avrebbe dovuto essere. Cosa si possono aspettare i nuovi e vecchi studenti della Scuola di Hogwarts? Siamo sicuri del fatto che non solo Auror faranno da protezione al castello, ma, come rivelano fonti vicine al Ministro, anche di incantesimi difensivi e una gamma (cont. a pag. 5)

Alla fine della pagina, c'era un altro articolo firmato Edward Xonolov.

Perché la sicurezza ad Hogwarts si sta facendo strada negli ultimi mesi con molta vivacità? Lo abbiamo chiesto a Emaline Jones, addetto dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia. "La sicurezza è un fattore che ha sempre aiutato Hogwarts, ma negli ultimi sei anni si è un po' accentuato causa ladro. Temo che da quest'anno le cose cambieranno non perché lo abbiamo deciso così, a caso, ma perché abbiamo il timore che da un momento all'altro il ladro ritorni". Ma perché questo timore del Ministero non si è accentuato già due anni dopo la Corsa? Sempre Jones ha rilasciato "Bella domanda. Ovviamente il timore c'è sempre stato, fin dal primo momento in cui la tomba di Dumbledore è stata violata. In quell'occasione avevamo chiamato i Dissennatori per pattugliare Hogwarts ed anche qualche Auror, che hanno fallito alla fine di quell'anno, quando il villaggio di Hogsmeade era andato in fiamme. Poi, nell'anno della Corsa dello Zoppo, la sicurezza è aumentata, ed è rimasta ad un livello massimo fino a qualche mese fa, quando è finito l'anno scolastico 2022/2023. Ora, invece, il livello di sicurezza che, come ho detto poco fa, è rimasto ad un livello massimo, a partire dal nuovo anno sarà ad un livello più che massimo, poiché comportato da una disponibilità di Auror e Squadra Speciale Magica che riteniamo eccellente". Quindi, riassumendo, quest'anno Hogwarts sarà più protetta poiché ci sarà più disponibilità da parte degli addetti del Ministero. "Negli anni precedenti, questa disponibilità non c'era" Conclude la Jones.

Albus si stiracchiò leggermente.

L'enorme divano era dissiminato di vari oggetti, dalle pergamene usate a una pila di giornali che sembrava un mucchio di sporcizia che Ginny avrebbe detestato, ma per fortuna, quel pomeriggio, lei si trovava al lavoro. Harry, invece, si trovava in un grande magazzino di Londra babbano dove stava comprando degli accessori per la loro casa che, almeno secondo Albus, era piena zeppa di oggetti che avrebbero potuto far invidia anche all'uomo più ricco sulla faccia della terra.

I vecchi giornali erano uno sopra l'altro, in ordine sparso. L'edizione di tre giorni prima, per esempio, si trovava in cima alla pila. Albus lo prese e lesse la prima pagina per quelle che avrebbe potuto essere la terza volta da quando il padre glielo aveva dato.

CAOS AL MINISTERO

La situazione al Ministero non è delle più rosee. Stamani un attacco di nervosismo ha 'divorato' alcuni membri. Oak Steewe, noto come 'Quercia' ha spruzzato scintille di fuoco sul collega Arthur Weasley, dell'Ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti Babbani. La causa? Un semplice litigio per futili motivi. I due, mentre erano in un ascensore, stavano discutendo riguardo la situazione del ladro, che ormai punge il Ministero con molta ferocia da pochi mesi. Steewe, che si occupa del caso del ladro giorno e notte (ma senza risultati concreti per la sua cattura) si è lasciato sfuggire in un'offesa alquanto sgradevole nei confronti di Weasley, che ha ribattuto. Quercia ha subito reagito con una piccola fattura, che ha compromesso il suo incarico di Analizzatore e Dettagliatore di Avvenimenti Oscuri. Si è poi giustificato incolpando la stanchezza e il peso di dover stare dietro ad un pazzo criminale. Ma non è l'unico caso: Mafalda Bigg ha aperto un'inchiesta per Amos Quirell, che avrebbe aggredito Est Ameccius nell'ufficio di ques'ultimo poiché non voleva vedere persone mentre lavorava alla sua relazione sul ladro. Ma anche Alex Injur e un Obliviatore sono finiti alle mani, giustificandosi dicendo "Il fattore ladro ci sta sconvolgendo e ci sta contorcendo le menti". Se la situazione andrà avanti così, e il ladro non verrà acciuffato, forse il Ministero non avrà pi membri causa licenziamenti.

Albus sbuffò per alcuni secondi, prese un chupa-chups di Mielandia e cominciò a succhiare, mentre faceva cadere gli occhi in basso a destra, dove scorreva il titolo che riguardava Harry, e che aveva letto nell'arco di tre giorni per circa cinque volte.

LA VECCHIA TEORIA SU HARRY POTTER E LA BACCHETTA DI SAMBUCO

Siamo veramente sicuri che la Stecca della Morte nelle mani dell'uomo-senza-volto funzioni male? Siamo sicuri che gli incantesimi che evoca il ladro siano corrotti poiché lui non è il proprietario assoluto? Sono sei anni che vengono formulate ipotesi di come il ladro possa stufarsi del mal funzionamento della bacchetta rubata. E se invece tutto andrebbe liscio? Andiamo a vedere gli ultimi attacchi: la bacchetta ha funzionato a dovere, e nessun segno di debolezza si è presentato durante gli scontri. Questo fa pensare che la bacchetta funziona a dovere nelle mani del ladro, e che nessun problema si manifesta quando la maneggia. Idee, ipotesi, veri e proprie immaginazioni sono state lanciate dai giornali in questi sei anni, ma senza rendersi conto che nessuna dimostrava vera e propria credibilità: la bacchetta funziona bene nelle mani del ladro, ed il signor Harry Potter può dormire a sogni tranquilli. "Fino a un po' di tempo fa dicevano che il ladro avrebbe attaccato Potter da un momento all'altro per impossessarsi totalmente della bacchetta, ma in questi giorni l'idea si sta screditando. Bisognava solamente ragionare prima, perché in questi sei anni Potter non ha fatto altro che guardarsi alle spalle. Abbiamo avuto fretta e si è subito pensato che il ladro avesse dovuto attaccare Potter". Uno sciocco errore quindi, secondo Draco Malfoy, Auror del Ministero "Resta il fatto che il ladro ha attaccato Potter sei anni fa proprio qui, all'Atrium del Ministero, e tutti ricordiamo quello scontro. Non so proprio perché avrebbe dovuto attaccarlo"

Poi prese il giornale che, qualche settimana prima, aveva aspettato con ansia.

PROCESSO PER DOLORES UMBRIDGE: ASSOLTA DA TUTTE LE ACCUSE

Dolores Jane Umbridge, ex Sottosegretario Anziano del Ministro della Magia Cornelius Fudge, ex membro del Tribunale del Wizengamot, ex Inquisitore Supremo di Hogwrats ed ex preside della Scuola stessa, è stata scagionata dalla prigione di Azkaban ieri pomeriggio (6 agosto). Dopo sei anni in una cella della Prigione di Massima Sicurezza, il processo davanti al Tribunale della Legge Magica ha tradotto l'innocenza della Umbridge, dicendo che, per quanto possa risultare strano, ben sei anni fa, quando nei prati Hogwarts uccise il professor Neville Longbottom, la donna era sotto l'uso della Maledizione Imperius. L'artefice di tutto questo? L'uomo che sta facendo discutere il Ministero in questi mesi: il ladro. La Umbridge, che già aveva scontato 15 anni ad Azkaban (a partire dal 1998) per crimini contro i Nati Babbani e i Mezzosangue, annuncia così la sua 'crisi d'identità': "Credo che in quell'anno la Maledizione Imperius mi sconvolse il cervello. Non sapevo più chi ero, ero solamente un burattino comandato da quel pazzo". La morte di Neville Longbottom, che oggi ricordiamo come un eroico soldato, quindi è stata tutta colpa dell'uomo-senza-nome. "Come ben sapete Dolores -o meglio dire, ladro- stava per uccidere la preside della Scuola di Hogwarts, Minerva McGonagall, ma Neville è morto salvandola. Quindi possiamo lanciare una teoria che il ladro volesse uccidere la preside per ragioni non chiare a noi Auror" Rilascia Draco Malfoy. Il fattore ladro, in questi ultimi mesi, sta crescendo come un piccolo Schiopodo Sparacoda, e se qualcuno non tiene a bada l'enorme pungiglione, potrebbe causare molti danni.

Albus, stufo di leggere, sentiva gli occhi bruciare, come se fossero pizzicati da qualcosa di appuntito e piccolo. Buttò il giornale alla sua destra e sputò il bastoncino bianco del chupa-chups. Prese il suo smartphone: segnava le sette e trentaquattro di pomeriggio. Fuori una pioggiarella picchiava delicatamente sulle finestre della sua camera. Le tende, bianche, erano legate in un unico punto al centro, e il suo letto era ancora in disordine: quel giorno aveva fatto colazione con il pranzo.

Prese a stiracchiarsi e si scostò i capelli dalla fronte, che gli erano cresciuti molto in meno di una settimana, quando li aveva tagliati. Un ciuffo ribelle gli copriva gli occhi di sua nonna. Si alzò, si mise davanti allo specchio e guardò quello che sembrava un ragazzo alto, fin troppo alto, che ne aveva passate di brutte nella vita. Il suo petto si era gonfiato a dismisura rispetto a qualche annetto prima, e le sue braccia, abbastanza muscolose e coperte da graffi e scottature, erano più lunghe di quanto un sedicenne avesse potuto permettersi. Era cresciuto moltissimo in pochissimo tempo, e da lì a qualche ora sarebbe diventato maggiorenne, almeno nel mondo della magia -ma tanto a lui del mondo babbano non fregava nulla-. Avrebbe potuto usare la magia a casa, cosa che desiderava fare da quando aveva messo piede in quella dimora tanto grande.

"Posso entrare?" Udì la voce della sua cugina preferita.

"Gi siete arrivati? Sì, entra" Disse mentre cercava di riordinare l'enorme quantità di oggetti sul divano.

"Sì, proprio ora. Sono tutti giù in salotto, aspettiamo solamente i tuoi. James dov'è?" Chiese mentre chiudeva la porta alle sue spalle.

"Credo che sia al Ministero con papà. Sai, ora che ha finito scuola deve fare esperienze lavorative" Disse cercando di nascondere un sorriso. Si alzò e si infilò una t-shirt blu elettrico, mentre Rose guardava interessata la sua tartaruga scolpita.

"Oh, va bene. Elly mi ha detto di darti questo" Prese un piccolo pezzo di pergamena dalla tasca e lo mise sotto il naso di Albus, così che lo potesse leggere.

Tuo padre mi ha invitato domani, io e Margarit rimarremo lì fino all'inizio della scuola.

"Non avrà scritto troppo?" Disse Albus sarcasticamente "Magnifico" Concluse poi vedendo l'espressione severa di Rose. Lei era un pochino più bassa del cugino, e i suoi capelli rosso sangue erano lunghi quasi quanto quelli di Elly; le lentiggini si erano schiarite, ma erano dappertutto, e non notarle era assai difficile. Assomigliava ad Hermione quanto Albus assomigliava ad Harry.

"Non ha potuto dirtelo tramite smardfoun perché diceva che era rotto" Aggiunse poi la Weasley.

"Si dice smartphone, Rose. Oh, voi Weasley odiate proprio la babbanità, vero?"

"Solo mia madre ha degli oggetti babbani, noi non ne facciamo uso!"

"Oh, meglio per voi"

La mezzanotte incombeva su casa Potter. Tutti i Weasley erano riuniti con i Potter attorno ad un gran tavolo del salotto. C'era Ted Lupin con Victoire Weasley, fidanzati ormai da sette anni. Hermione e Ron stavano discutendo animatamente sulla crisi del Ministero della Magia Cinese, mentre il signor Weasley, Arthur, stava maneggiando il caricabatteria dello smartphone di Albus.

"Questo si infila dentro la fresa elettrica, vero?" Chiese incuriosito mentre fissava l'oggetto con aria sognante.

"Presa elettrica, sì" Sorrise mentre spostava gli occhi sulla porta.

George ed Angelina erano appena entrati dentro casa, con Fred II alle calcagna che portava un grande pacco in grembo. Poi arrivò Percy, con la moglie Audrey e i loro due figli, Molly e Lucy. Le rughe sul viso di Percy erano così tante le sue due figlie avrebbero potuto essere sue nipoti. Il tavolo era destinato ad essere sommerso da un'infinità di ciuffi rossi. Bill e Fleur parlavano con Ted e Victoria, mentre Hugo e Lily stavano provando a scartare delle Carammelle Marinare. Lily era alta quanto Hugo, sul metro e settanta, ed entrambi avevano i capelli rossastri. Le guanciotte di Lily erano coperte da una manciata di lentiggini, e le sue labbra avrebbero potuto far concorrenza con quelle di Elly.

"Mettete via quelle cose, prima che qualcuno si senta male. Oh, Ron, di' a tuo figlio di non toccare quelle carammelle!" Ringhi la signora Weasley, Molly, i lunghi capelli bianchi raccolti in un'elegante coda.

Ron diede un'occhiata furtiva a suo figlio e a sua nipote. Prese la bacchetta da sotto la veste gessata e, con un piccolo e veloce movimento della mano, fece duplicare le carammelle.

"Sfondatevi di quella roba, ragazzi" E tornò alla conversazione con Hermione.

Tutti stavano attendendo la mezzanotte del 25 agosto, momento in cui Albus avrebbe compiuto, finalmente, diciassette anni. Gli ultimi invitati, fra cui le gemelle Alamon -venute tramite la Metropolvere-, Arnold Sword (amico di famiglia che Al conobbe poco prima del suo sesto anno), Luna Lovegood, Hagrid, e, con grandissima sorpresa di Albus, Kingsley Shacklebolt, fecero la loro comparsa, riempiendo tutti gli spazi che erano rimasti vuoti del lungo tavolo di quercia.

"Credi che il Ministro della Magia non possa partecipare alle feste?" Disse sorridendo ad Al, che era rimasto un po' scosso.

"Dominique, vioni qui, Dominique, vioni a solutare il Ministrò della Magia!" Squittì la madre, Fleur, che aveva un piccolo debole per Kinglsey. Tutti si affrettarono a salutare l'uomo, che indossava una lunga veste color lilla.

"Siamo tutti?" Disse infine.

"No. Harry e James dovrebbero arrivare a momenti" Rispose Ginny, che era alle prese con patatine e bibite. Il chiacchiericcio dentro il salotto aumentò.

Albus cominciò a parlare con Elly, Margarit, Rose e tutti i ragazzi che ancora frequentavano Hogwarts. I loro volti esprimevano un'immensa felicità, e per Al non ci fu cosa migliore di passare un po' di tempo con tutti loro. Anche Elly era cresciuta un po' più del dovuto, e i suoi capelli erano talmente lunghi che il suo fondoschiena era completamente coperto da ciuffi color cioccolato. La sua pelle candida sul viso faceva da contrasto sui suoi occhi marroni e sulle sue labbra rosso sangue. Margarit, invece, scartando l'idea di doversi tenere i capelli viola, se li era tinti di un verde smeraldo: ad Albus piacevano molto.

"Vorrei cambiare colore dei capelli ogni giorno:è la mia passione. I colori sul corpo mi sono sempre piaciuti. Volevo nascere Metamorfomagus" Disse ad Hugo che fissava a bocca aperta la Alamon.

E in quel momento fecero irruzione Harry e James. James era più alto del padre di qualche centimetro, e, se non fosse stato per i lineamenti del viso, sarebbero stati scambiati per due gemelli: stessa corporatura e stesso taglio di capelli.

"Giornataccia, il Profeta non fa che pubblicare stupidi articoli sul ladro" Harry sbuffò, mentre posava la giacca color blu mare sull'appendiabiti. James corse diritto verso il tavolo e si mise seduto.

"Ciao a tutti" Harry rivolse un gran sorriso ai presenti, che lo stavano fissando.

"Vieniti a sedere, la mezzanotte scocca tra un minuto! Giusto in tempo siete venuti" Disse Hermione in tono allarmato.

Harry obbedì; si mise seduto e, insieme a tutta la combriccola formata da ciuffetti rossi e lentiggini, contò al contrario i secondi che da lì a qualche istante avrebbero segnato la mezzanotte. Albus aveva già in mano la bacchetta: voleva compiere la sua prima piccola magia fuori Hogwarts. La felicità lo divorava. Guardò Elly, che lo stava fissando con un sorriso pazzesco; poi guardò la cugina, che stava contando ad altissima voce; poi la mamma, che era la persona che amava di più in tutto quel trambusto, anche se a volte era un po' severa; e poi vide suo padre, che, come gli aveva raccontato, il suo diciassettesimo compleanno lo aveva passato alla Tana ricevendo un Boccino d'Oro sotto gli occhi dell'ex Ministro della Magia Rufus Scrimgeour.

"Cinque... quattro..." Albus sentì improvvisamente la bacchetta riscaldarsi, non lo faceva da due anni "tre... due... uno..."

Un'esplosione che solo una Maledizione poteva creare echeggiò nel salotto. Terrore e panico divorarono i presenti, che sfoderarono le bacchette, mentre delle figure incappucciate avanzavano verso di loro con fare minaccioso.

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