Felix Felicis

L'assenza del Quidditch fece annoiare un po' più del dovuto Albus e Scorpius. Quegli ultimi giorni di sole vennero sfruttati in passeggiate o in studio. La decisione del Ministero era incomprensibile, ma ormai i due amici, controvoglia, ci avevano fatto l'abitudine.

Albus ed Elly, dopo l'accaduto nel tunnel, non ebbero opportunità per parlarsi. Quando si incontravano nella Sala Comune o nei corridoi nessuno prendeva l'iniziativa di parlare l'uno con l'altra, o per timore o per timidezza, non si sapeva, era un po' un misto per Albus, che trovava la Alamon una ragazza favolosa.

Ma gli sguardi ormai obliqui che da tre anni perseguitavano Albus erano quelli di Connor Spartamus, il mezzo Lupo Mannaro. Era cresciuto in men che non si dica, capelli corti castani e degli occhi da far invidiare le acque cristalline della Maddalena. Portava sempre qualche graffio sul volto e sulle braccia, segni di violenza, pensò Albus, che con lui non ne voleva più a che fare. Nel terzo anno, con Scorpius, lo vide trasformarsi sotto il Platano Picchiatore: quando il lupo si accorse della presenza dei due, si allontanò, sparendo negli alberi della Foresta Proibita. Quella fu l'ultima volta che Albus lo vide trasformarsi.

"Buongiorno ragazzi" Gli alunni Grifondoro e Tassorosso si misero seduti, il professor Weasley davanti alla cattedra con la bacchetta in mano.

"Vi auguro un pessimo anno e vi auguro col cuore che tutto vi vada male"

Nessuno parlò.

"Sto scherzando!" Tutti i presenti si fecero una risata.

"Professor Weasley, le auguro che le caschi quel lampadario in testa" Disse Yvan Radmore sovrastando le risate dei compagni, rivolgendosi al rosso come se fosse sua sorella. Ron lo fissò, freddo.

"Sto scherzando!" Yvan fece ridere di nuovo tutta la classe, tranne Ronald.

"Bene..." Il professore levò la bacchetta e, puntandola contro un ragno, disse "Crucio!"

Gli alunni rimasero a bocca aperta.

"Sapete cos'è questa? Eh?"

"L-la Maledizione C-cruciatus" Rispose Rose, fissando l'animale come se fosse un suo parente.

"Brava Rose, questa è la Maledizione Cruciatus, voglio che voi sappiate a cosa andate in contro, siete quattordicenni, e dovete sapere quali Maledizioni potrebbero usare contro di voi eventuali nemici..."

"Il ladro della Bacchetta di Sambuco per esempio?"

"Esatto Albus, proprio lui. Non credo che si stia riposando, quindi voglio che sappiate tutto sulle Maledizioni Senza Perdono, il Ministero è a mio favore e per alcune ore mi ha concesso di usarle"

Dopo la Maledizione Cruciatus e quella Imperius, toccò alla Maledizione...

"Avada Kedavra" Il ragno smise di scappare dalla scrivania del professore, e quelli furono i suoi ultimi movimenti.

Alla vista del lampo di luce verde, Albus vide sfocata la classe per un paio di secondi, come se gli facesse male. Tre anni prima, proprio con suo zio Ronald, aveva rischiato di rimetterci la vita per una Maledizione Mortale passatagli sopra i capelli. Ricordò la morte di Neville, ricordò il sogno sul padre di Scorpius... Draco... quel sogno non voleva significare niente allora, dopo tre anni dall'accaduto non era successo niente al padre del suo migliore amico. Forse quel sogno era solo un avvertimento.

"Albus!" La mano di Scorpius che lo colpì sul braccio lo fece ritornare nel mondo umano "Andiamo! La lezione è finita!"

Al scosse la testa, si alzò e seguì Scorpius nell'aula di Pozioni, dove il professor Lumacorno li attendeva con un sorriso a trentasei denti.

Quando ciascun alunno si posizionò davanti ad ogni calderone, il professore trasse un bel respiro, gonfiando il petto già sporgente, tanto che i bottoni del panciotto minacciarono di saltar via.

"Qui davanti a me ho sei bei calderoni, ognuno contenente una bella pozione fumante. Quello che farete voi oggi è quella di sceglierne una e farne, diciamo, una copia"

Rose si mise in punta di piedi per provare a vedere il colore delle pozioni, e aggrottò le sopracciglia dopo averne vista una molto luminosa, il colore perlaceo.

"Benissimo, cominciamo da qui, ecco" Si sistemò accanto ad alcuni serpeverde "Lei, signor Harvey? Quale sceglie?"

Il ragazzo paffutello dalla chioma bionda scura indicò la penultima.

"Oh, bene, bene, ha appena pescato il Veritaserum, una pozione incolore e inodore che costringe colui che la beve a dire la verità"

A Scorpius toccò la Pozione Polisucco, nello specifico, una Polisucco modificata: la preparazione della classica pozione ruba un mese a chi la fa, questa, invece, si poteva preparare in pochi quarti d'ora. Rose invece...

"Oh, mia cara, Amortentia! Il filtro d'amore più potente del mondo!" Rose infatti aveva scelto la pozione che aveva notato pochi minuti prima, e parve felice dopo aver scoperto di quale si trattava "Una pozione molto difficile, tratta con cautela gli ingredienti signorina Weasley" Lumacorno le sorrise e si diresse verso Al.

"Oh, Albus! Eccoci qui, tuo padre era veramente bravo in Pozioni al mio ritorno ad Hogwarts! Mi aveva sbalordito! Bene, sono molto curioso di cosa sceglierai!"

Albus indicò la seconda, un po' insicuro.

"Oh oh! Felix Felicis!" Esclamò il professor dai baffi a tricheco.

Solamente Rose si fece prendere da un attacco di pazzia.

"OH! OH! Felix Felicis! Oh mamma! Fortuna liquida!"

"Esatto signorina Weasley! Dieci punti a Grifondoro! Al, la Felix Felicis è una pozioncina bizzarra, assurdamente difficile da preparare, e disastrosa se si sbaglia! Ma se viene lavorata correttamente, come questa, scoprirete che tutti i vostri sforzi tendono ad avere successo... almeno finché l'effetto dura"

Quasi tutti gli studenti parvero molto interessati da questa. Oltre ad Al, la Felix Felicis la pescò, caso della sorte, a Connor Spartamus, e Michael Boot, Serpeverde.

Dopo aver scelto tutte le pozioni, gli alunni erano pronti per cominciare.

"Ah, mi sono dimenticato la cosa più importante. Chi riuscirà a intraprendere il magico obiettivo di fare una copia esatta delle pozioni scelte, vincerete e porterete con voi la vostra piccola grande impresa"

Albus si fece prendere da uno stato di eccitazione pazzesco. Se riusciva a fare la Felix Felicis, poteva essere sua e usata come fortuna per qualunque cosa. L'idea era stupenda, ma non gli ingredienti: Albus non li aveva mai visti e cominciò a consultare la preparazione sulla sua copia di Pozioni Avanzate.

Rose era indaffarata con la sua ancora incompleta Amortentia, Scorpius cercava di capire qual'era la pelle tritata di Girilacco e la polvere di corno di Bicorno e Connor Spartamus, che Al ogni tanto fissava, era molto concentrato sulla sua Felix, a che gli sarebbe potuta servire se l'avesse vinta? Al non lo sapeva.

Dopo tre quarti d'ora di pura ansia, nel calderone di Albus si presentò un liquido color oro fuso, leggermente fumante, sperava col tutto il cuore di avercela fatta.

"Eeeeeh, tempo scaduto!" Esclamò il professor Lumacorno.

"Bene, bene. Spero che abbiate soddisfatto i vostri calderoni e che vi sia uscita una pozione degna di portare via" Il professore si avvicinò ad Arsenio.

"Oh... Signor Harvey... mi spiace..." Le quattro parole del professore fecero intristire il Serpeverde.

"Signor Finnigan, ottimo! La sua Pozione Restringi Mani è uscita alla perfezione!" Lumacorno avanzò fino a un'angoliera, dove prese una piccola fialetta, che riempì a dovere con la pozione di Patrick.

"Signor Malfoy... Credo che dovrà ritentare un'altra volta"

"Oh, Signorina Weasley! Ma che grazia di pozione! P-e-r-f-e-t-t-a. Venti punti a Grifondoro!" Rose sorrise e prese delicatamente la fialetta contenente il suo filtro d'amore, come se fosse la Profezia.

Michael Boot e Connor non riuscirono nel fare la loro Felix.

"Albus! Spero veramente che ti sia venuta bene!" Il professore guardò per alcuni secondi la pozione di Al.

"Ragazzi, ecco a voi colui che si porterà via la Felix Felicis!"

Albus sorrise, soddisfatto e contento. Non sapeva come era riuscito nell'impresa, aveva solamente seguito i passaggi su Pozioni Avanzate. Ora che aveva la Fortuna Liquida poteva usarla quando sarebbe stato più opportuno, in caso di necessità estrema o in caso di pericolo, o poteva usarla per prendere bei voti, o per qualsiasi altra cosa gli sarebbe passata in mente? Mentre idee confuse riempivano la mente di Al, il professore gli diede la fialetta contente la pozione. Con uno strano miscuglio di gioia per le espressioni furiose dei Serpeverde e di senso di colpa per il cipiglio deluso di Scorpius, la prese. Ora che ce l'aveva in mano riusciva già a sentire la fortuna dilatarsi scrupolosamente nella sua mano.

(CAPITOLO SUCCESSIVO: LA CORSA DELLO ZOPPO)

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top