Confuse ipotesi
"Deve essere stato per forza un Grifondoro. Solo i Grifondoro sanno la parola d'ordine, e nessuno studente di un'altra casata può entrare, anche perché la Signora Grassa se ne accorgerebbe" Rose stava camminando senza meta nella stanza, facendo avanti e indietro, come se l'aiutasse nel ragionare.
"Un Grifondoro? Ma sono tutti giù!"
E proprio in quel mentre, una decina di studenti salirono le scale a chiocciola, e, dopo aver detto a Scorpius di non far entrare Fred II, i quattro chiusero la porta, con Elly appoggiata su di essa per evitare che qualcuno entrasse.
"Ma che cosa avete fatto?" L'espressione di Scorpius era stupefatta e meravigliata di fronte a tutto quel casino.
"Per il disordine non c'è problema. Il vero problema è che qualcuno ha..." Albus non riuscì a finire quella maledetta frase.
"Rubato il Mantello dell'Invisibilità" Completò Elly.
L'espressione di Scorpius diventò ancora più meravigliata e stupefatta, e quasi si strozzò con una Bacchetta alla liquirizia.
"C-COSA? Il TUO Mantello dell'Invisibilità?!"
"Esatto..." Albus si coprì il viso con le mani. Avrebbe voluto che fosse tutto un brutto sogno, che il Mantello si trovasse ancora in giro per la stanza o che quell'essere che aveva colpito Elly fosse solamente un fantasma o qualche altra creatura che si stava aggirando per la Sala Comune.
"Chi è stato?" Scorpius si alzò le maniche e sfilò rapidamente la sua bacchetta.
Rose rise per alcuni secondi. Tutti la guardarono aggrottando le sopracciglia.
"Non lo sappiamo, quello che aveva il Mantello mi è passato accanto ed è scappato"
"Ma solamente un Grifondoro può essere stato"
"Lo sappiamo"
"Ragazzi... E se c'entrasse qualcosa con il ladro? Insomma... Il Mantello dell'Invisibilità è un Dono della Morte, ed il ladro ha già la Bacchetta di Sambuco" L'ipotesi di Albus fece alzare la testa a tutti di scatto. Lo fissarono per qualche secondo, il volto senza espressione.
Rose spalancò la bocca, ed Al avrebbe potuto giurare di sentire il suo cervello ronzare.
"Vero, hai ragione Al. E se il ladro volesse diventare un... un... " La Weasley si bloccò, incapace di finire la frase.
"Un Padrone della Morte" Completò preoccupato Al.
Tutti lo fissarono. Si guardò le scarpe, e pensò. Pensò che forse aveva ragione, che il ladro stesse radunando i tre oggetti magici più potenti al mondo per diventare il vincitore della morte, colui che sarebbe stato invincibile a tutti e a tutto, perfino alla morte.
"Vuole radunare i tre Doni della Morte, così che assuma un immenso potere... sarà invincibile, vincerà, non avremo scampo" Albus si mise le mani nei capelli.
"Ma è assurdo! Dobbiamo essere sicuri di quello che stiamo dicendo! Potrebbe non c'entrare niente con il ladro" Esclamò Elly.
Nessuno parlò per un minuto abbondante, finché Rose ruppe quel silenzio che sarebbe durato ore.
"Ma come ben sappiamo la Pietra della Risurrezione è andata persa... Al, tuo padre l'ha abbandonata nella Foresta Proibita tanti anni fa, le probabilità che qualcuno l'abbia trovata sono tante quanto le probabilità che Voldemort avesse un naso"
"Hai ragione... Non la può trovare"
"E se non fosse stato lui? Se fosse stato qualcuno del primo anno che vuole farti uno scherzo?" Disse Scorpius mettendosi seduto sul letto di Al.
"Scorp... Io, Rose ed Elly abbiamo sentito rumori che creerebbe solamente un adulto, uno forte. E poi guarda che casino, secondo te è stato uno del primo anno? Non credo"
Scorpius lo guardò per alcuni istanti, poi cominciò a giocherellare con la sua bacchetta.
"Se la nostra ipotesi del ladro ha un po' di credibilità, dobbiamo correre dalla McGonagall!" Disse Rose.
"Il ladro non può entrare qui dentro. Solo un Grifondoro abbiamo detto"
"E se il ladro avesse una spia qui, proprio nella Sala Comune Grifondoro?" Scorpius ragionò.
"Potrebbe essere... ma ricordiamoci che lui ha la Bacchetta di Sambuco, e lui con quella può fare tutto, credo anche entrare qui"
"Sì ma né un Serpeverde, né un Tassorosso, né un Corvonero può entrare da noi, a meno che non viene accompagnato da un Grifondoro, e peraltro il ladro non è uno studente e non appartiene a nessuna casa! Quindi o è stato un Grifondoro, o è stato impossibilmente il ladro!" Rose sembrava più infuriata di chiunque altro in quella stanza.
"Deve esserci una spia Grifondoro allora, quella del ladro non è credibile... o forse. Oh Merlino! Non ci sto capendo niente..." Concluse Albus pensieroso.
"Andiamo dalla McGonagall e le diciamo che gli Auror dovranno interrogare tutti i Grifondoro!" Elly aprì la porta e, tutti un po' esitanti, uscirono dalla stanza.
Corsero per tutto il castello, con Pix alle calcagna che urlava parole poco gradevoli.
"E levati di mezzo ciccione" Scorpius, senza guardarlo e prendere la mira, gli lanciò una Fattura.
Arrivati dalla McGonagall, raccontarono tutto per filo e per segno, in meno di un minuto, come se il tempo fosse loro nemico.
Più i secondi passavano, e più il volto della preside si faceva sempre più addolorato.
Lanciò qualche Patronus oltre la finestra e andò di fronte al quadro di Dumbledore.
"Non preoccupatevi, ho detto a Clark, Leddy, Thomas e Cornelius di ispezionare tutto il castello. Tutti gli studenti dormiranno nella Sala Grande con i sacchi a pelo, nel castello c'è un ladro"
"Chi sono quei cinque?" Chiese stupidamente Albus.
"Cinque dei tanti Auror che sorvegliano le mura di Hogwarts, forse i più qualificati. Riguardo alla vostra ipotesi, è credibile, e come se è credibile. Lui avrà un sacco di spie, me lo sento, ma non credo studenti... peraltro nessuno estraneo può entrare nella Sala... che confusione. Tuo padre era un Padrone della Morte, Al, aveva accettato la morte come una semplice partita a scacchi"
Albus sorrise, e guardò velocemente il quadro di Dumbledore, che sembrava vivo.
"Professoressa, ma il ladro non può diventare Padrone della Morte, non ha la Pietra della Risurrezione, è andata persa, mio padre l'ha buttata chissà dove nella Foresta" Disse tutto ad un fiato.
La preside diede un'occhiata furtiva ad un recipiente d'oro posto accanto al Cappello Parlante in cima a un gran mobile di ciliegio.
"Sì... è andata persa. Ma questa è solo un'ipotesi... abbastanza credibile... può essere stato anche qualche alunno che vuole giocare. Vedremo cosa combineranno gli Auror"
Due ore passarono così velocemente che l'ispezione degli Auror sembrava aver durato qualche minuto. Non avevano trovato niente, e non avevano visto nessuno alunno sospetto.
"Bene ragazzi, nessuno sa di alcun furto, nessuno studente ha rubato il Mantello"
"No, approfondite le ricerche, non ci vuole niente a mentire!" Sbraitò Albus.
"Hanno usato il Veritaserum, anche se non si potrebbe usare su tutti gli alunni Grifondoro! Quindi di sicuro non è qualcuno che ha voluto farti uno scherzo... avrebbe confessato subito. E nemmeno una spia del ladro!"
"Lui avrà fatto ingerire l'Anti-Veritaserum alla sua spia, o spie!"
"L'Anti-Veritaserum non fa altro che annullare parte della verità, almeno questo è quello che abbiamo capito dal'interrogatorio di Monsie. La presunta spia avrebbe confessato un pezzo della verità, e nessuno ha confessato di essere una spia" Ed evocò un altro gatto soriano argenteo che sparì oltre la porta di quercia.
I cinque si trovavano ancora nell'ufficio della preside. Era l'una del mattino passata.
"Chi è stato?" Rose era stanchissima, come lo erano tutti gli altri.
"Non lo sappiamo..."
L'aria era tesissima. Nell'ufficio i cinque parlavano come dei vecchi amici, mentre tutta Hogwarts si riuniva in Sala Grande. Non c'erano sospetti, forse la spia aveva già consegnato il Mantello, oppure l'aveva ben nascosto. Ma chi era la spia? Forse non era un Grifondoro. E soprattutto, quella vicenda c'entrava con il ladro? Era stato proprio lui ad entrare nel dormitorio di Albus? Impossibile... Quelle domande attanagliarono la mente di Albus per tutta la notte insonne trascorsa nella Sala Grande, mentre gli Auror approfondivano le ricerche che andavano avanti da ore, senza risultati. Il cielo della Sala Grande, che nel banchetto dicevano che era pieno di stelle, ora, e lo si poteva notare subito, era un buco nero. Il silenzio regnava su ogni cosa, anche sulle tante persone che volevano parlare con il loro compagno ma non potevano, visto che la McGonagall aveva minacciato tutti dicendo che chi non avrebbe dormito avrebbe preso un brutto voto a Trasfigurazione, ma Al rimase tutta la notte con gli occhi aperti, pensando. Chi aveva rubato il suo Mantello? Il padre forse già lo aveva saputo, visto che lavorava al Ministero. Da una parte gli dispiaceva un po', visto che quel Mantello gliel'aveva regalato Harry una settimana prima del suo primo anno scolastico.
"Ho visto un libro? Signorina Huge, lo sa che se le vedo di nuovo con un libro in mano tolgo venti punti a Tassorosso?"
"Mi scusi professor Weasley, è che..."
"No. Brucia quel libro, davanti a tutti" Albus si stava piegando in due dalle risate con Scorpius. Il loro tavolo era vicino a quello di Yvan e Vernon Weckmip, e con loro due le lezioni passavano velocemente. Ma a lezione di Difesa contro le Arti Oscure non si poteva che dar retta a Ronald Weasley, che ordinava di bruciare libri e non faceva mai studiare gli alunni.
"Oggi entreremo nel mondo della vera difesa contro le Arti Oscure. Andremo in contro ad una maledizione che si può quasi avvicinare alle tre Maledizioni Senza Perdono"
Albus aggrottò la fronte, quasi meravigliato.
"Sto parlando della Maledizione del Fuoco Inseguitore"
Gli occhi di Yvan diventarono lucidi, che si coprì il viso con le mani, quasi come per nascondere i brutti ricordi del nonno ucciso da Fox Matthews.
"Questa Maledizione non ha contro-incantesimi... e non ci si può sfuggire. Se l'evocatore la lancia, non c'è scampo per la vittima. I vostri sforzi per allontanarvi dalla fiamma saranno inutili, tanto vi prenderà e..."
"Ci ucciderà" Concluse Yvan.
"Esatto Radmore. Se adesso una persona lancia il Fuoco Inseguitore dall'One Canada Square, e pronuncia il nome della persona che vuole che il fuoco raggiunga, per esempio qui ad Hogwarts, quella persona è spacciata. La fiamma è di un colore bluastro, un blu intenso, blu mare diciamo. Ha gli stessi effetti dell'Ardemonio, e può essere lanciata solo alle persone. Beh, questa Maledizione credo che la aggiungeranno alla lista delle Maledizioni Senza Perdono, perché, secondo me, è la peggiore. Immaginatevi una persona con alle calcagna questa fiamma, che cerca di scappare, ma nel suo profondo sa che alla fine morirà. Si scappa inutilmente... rinvia solamente la morte di qualche secondo"
Albus abbassò lo sguardo, pensando a tutte le persone che erano morte a causa del Fuoco Inseguitore. Era davvero una brutta Maledizione, perfino schifosamente orrenda.
Dopo alcune dimostrazioni, il Golden Trio della nuova generazione andò in Sala Grande, dove Hagrid stava parlando con una signorotta altissima, i capelli a caschetto e un gran naso adunco.
"Quella è la preside di Beauxbatons!" Sussurrò Rose ad Albus e Scorpius, mentre si sedevano nel tavolo rosso-oro.
"Credi che importi qualcosa a me?" Disse Malfoy sorridendo.
"Guardate Connor, non credete stia diventando un po' troppo carino?" Rose guardò il mezzo Lupo Mannaro, che era sdraiato sulla lunga panca del tavolo Serpeverde.
Albus e Scorpius la guardarono con un fare minaccioso, come per dire che non doveva mai più dire un cosa del genere. Ma l'attenzione della Weasley fu catturata da una ventina di ragazzi che si stavano morendo dalle risate intorno a Yvan.
"Andiamo a vedere cosa sta dicendo quel buffone" I tre, dopo aver posato i tramezzini che stavano mangiando, si avviarono al tavolo Tassorosso.
"... e sapete qual'è il sito web babbano di Voldemort? CerottiniRespiraBene.uk!" Un boato di risate si levò dalle dozzine di studenti che lo stavano ascoltando.
"Oppure... Vi immaginate la ragazza di Voldemort che gli dice 'Amore, ti posso soffiare il naso? Così poi dopo facciamo naso contro naso"
"Questa... Ma perché si chiama Voldemort? Vola verso la morte? E con che compagnia aerea babbana?" Una ragazza bionda e magrolina si era accasciata a terra e quasi non riusciva a respirare.
"Ragazzi smettete di ridere... Pensate alla reazione di un barbiere se Voldemort si presentasse da lui!" Rose si mise seduta, si stava quasi rompendo una costola per quanto rideva.
"Signor Radmore, belle battute, confesso che mi hanno fatto ridere anche a me, ma non penso che se fossimo ancora in epoca della Seconda Guerra avresti detto queste cose su di lui" La McGonagall fece comparsa, un'ombra di un sorriso sulle labbra.
"Ovviamente professoressa" Bevve un sorso d'acqua.
La folla davanti ad Yvan si fece più agguerrita, poiché tutti volevano ascoltarlo bene. Dopo delle risate che avrebbero potuto non avere fine, Al, Rose e Scorpius andarono da Hagrid e parlarono del Fuoco Inseguitore, poi si fecero una passeggiata negli immensi prati di Hogwarts. In qualunque posto andavano vedevano sempre un Auror; la loro presenza si poteva notare maggiormente, vista la "presunta spia" che ancora non avevano trovato, e che forse non esisteva nemmeno. Albus aveva un po' di paura, e per questo scrisse una lettera al padre, dicendogli che gli dispiaceva tanto, ma allo stesso tempo che era arrabbiato, e che voleva assolutamente scoprire chi aveva rubato il suo Mantello dell'Invisibilità.
Nei giorni seguenti le lezioni distrassero la mente di Al da tutto quello che stava succedendo, e per lui era meglio cos: non voleva pensarci pi di tanto, anche se voleva sapere.
I giorni passavano... e passavano, e ancora non c'erano notizie. Gli Auror non avevano trovato ancora nessuno, e tutti i giorni sembravano uguali, monotoni e opachi. La maggior parte degli alunni non sapeva del furto, solo una cerchia ristretta, composta da solo Grifondoro. Quasi tutte le volte, Al sentiva gli alunni delle altre case domandare perché ci fossero tutti quegli Auror in giro.
"Certo che l'ipotesi di un Padrone della Morte orrenda eh..." Sussurrò ad Elly mentre oltrepassavano il piccolo tunnel che portava alla Sala Comune, dove all'inizio dell'anno quasi non si stavano per baciare.
"Voglio sapere chi è..."
"Anch'io! Non ce la faccio più, devo saper..." Improvvisamente, e non seppe come, si ritrovò sdraiato a terra, come se stesse facendo una flessione.
"Albus! Ti senti bene?!" Elly si inginocchiò e lo mise a sedere sulla poltrona.
Vedeva sfocato, gli girava la testa, e sentiva un forte dolore al centro del cuore, come se qualcosa lo avesse infilzato.
"Sì... benissimo" Si stroficciò gli occhi, vedeva tutto nero. Si trovava in una stanza, era enorme, sembrava un salotto di una casa... Era tutto buio, e il fuoco che scoppiettava nel camino in un angolo sembrava non emanare luce. Era legato a delle corde nere, sospeso in aria. Poi vide una figura incappucciata, e... un lampo di luce verde.
"ALBUS!" Elly lo scosse con violenza.
"Sto bene, sto bene..."
"I tuoi occhi! Erano diventati completamente bianchi!"
Era tarda sera, e non c'era nessuno nella Sala Comune.
"Bianchi? Oh..." Sentì un urlo, agghiacciante, sinistro... Poi una risata malvagia, intrisa di piacere, come se colui che stava ridendo stesse godendo nell'udire quell'urlo.
Di nuovo tutto nero... e poi...
"Ho bisogno del bagno... Devo andare al bagno!" Disse ad Elly tremolante.
Si alzò e salì le scale a chiocciola. Non riusciva a distinguere gli oggetti davanti a lui.
Con uno sforzo enorme, si vide allo specchio: era in pessime condizioni. I capelli erano spettinati, e aveva un'aria di chi aveva appena ricevuto un bolide diritto in faccia. Non riusciva a reggersi in piedi. Si appoggiò al lavandino. Doveva sciacquarsi il viso. Allungò la mano verso il rubinetto e lo girò di scatto. Sentì uno strappo in una parte imprecisata dietro l'ombelico e la testa scoppiare. Si sentì risucchiato in un vortice di colori oscuri, e sbatté la faccia contro qualcosa, o qualcuno. Sentì la stessa fitta al cuore di prima. Continuava a girare, non riusciva a vedere niente. Il vortice lo risucchiava chissà dove con una forza disumana, mentre sentiva la nausea aumentare. Sbatté di faccia contro una superficie solida, fredda. Guardò davanti a lui: c'era un buio più oscuro che mai, tranne per un fuoco che sembrava non emanare luce posto su quello che sembrava un angolo della stanza. Rimase sdraiato, senza capire dove fosse. Poi guardò alla sua sinistra: un uomo incappucciato avanzava verso di lui, e poi... e poi vide un lampo di luce verde avanzare verso di lui ad una velocità incredibile.
(PROSSIMO CAPITOLO: L'INCONTRO RAVVICINATO)
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