Credevate davvero che avrei aggiornato così in fretta? Be', se siete sul punto di chiudere e commentare con tipo "io ti uccido, sono giorni che aspetto", ve dico da stavve bone n'attimo. Siamo arrivati quasi alla fine della storia, e, preparatevi, quando finirò dovrete aspettarvi delle sorprese. Non vi dico di che tipo. State ancora pensando che avrei dovuto pubblicare un vero capitolo? Be', aspettate un attimo.

Volevo farvi una domanda. Secondo voi, come andrà a finire? Dico in generale. Selezionate qui e rispondete.

Aspettatevi grandi cose, il nuovo capitolo mi sta scervellando. Ma siccome dite sempre che sono "cattivo", "sadico", "peggio della Roth" e a volte "masochista", eccovi l'anticipazione del prossimo capitolo. (#aumentosuspence)

Voleva sorridere, perfino ridere. Ma rimase lì, immobile, in quel ponte desolato e luminoso. Fissò con le pupille dilatate Neville, che ora si trovava a pochi metri da lui. I suoi capelli erano spettinati e molto più lunghi di quanto Al ricordasse. La sua pelle emanava lo stesso bagliore che emanavano tutte le cose in quel posto e un sorriso dolce a mostrare stranamente comprensione aleggiava sulle labbra dell'ex Grifondoro.

"Ciao, Albus" Parlò di nuovo. Ora si era fermato, ed era così alto che Al dovette alzare lo sguardo.

Finalmente, dopo quella che avrebbe potuta essere un eternità, o forse solamente pochi secondi, Albus aprì bocca.

"Neville?"

Quella parola gli risultò così ridicola e infantile. Forse avrebbe dovuto prima salutarlo. Ma era immerso nella confusione quanto quel posto era immerso nella luce. E anche Neville era immerso nella luce, totalmente pulito e fresco. Eppure...

"Ma tu... sei morto" Osservò con freddezza.

Dopo avervi dato questa piccola anteprima, mi perdonate per tutte le morti che ho scritto? (#pernienteleccaculoefalsoh)

Aspettatevi cose un po' strane

-IvanHpEw