I - Alfio Cristaldi

Io...

Perdonatemi.

Mi dispiace per ciò che ho fatto. Perdonatemi, se potete.

È meglio partire dall'inizio. Il signor Alfio Cristaldi era un falegname, passata la sessantina, tarchiato, con un leggero difetto di pronuncia. Un lavoratore d'altri tempi, con la pelle indurita dal maneggiare i ceppi, e i polmoni rovinati dalla segatura. La sua storia è famosa per un triste quanto inspiegabile fatto di sangue, quando, un giorno, Alfio Cristaldi uscì dalla falegnameria brandendo un'accetta con la quale aggredì e uccise selvaggiamente dieci passanti tra cui un agente di polizia, prima di essere freddato dal suo collega che se la cavò per un pelo. Il fatto strano è che Alfio Cristaldi non era mai stato così: la gente lo ricordava come gentile, un po' schivo, ma una gran brava persona. Era vedovo da molti anni, e la sua vita era dedicata solo al legno che lavorava con grande maestria.

Quel giorno terribile urlava «è orribile! È orribile!» mentre mutilava persone a colpi di accetta. La polizia pensò a una intossicazione, o forse all'effetto di sostanze stupefacenti, e per questo fu richiesta un'autopsia. Dalla quale, però, non risultò proprio nulla, se non una cosa inusuale: Alfio Cristaldi aveva tutti gli organi interni al contrario. Il cuore aveva la punta a destra, il fegato era a sinistra e così via, tutti i visceri erano dal lato opposto. In medicina questa condizione è detta situs inversus; è molto rara, ma le persone affette vivono generalmente in buona salute. A parte questo, nessun altro segreto venne fuori dal suo corpo.

In falegnameria, invece, la polizia scoprì che Cristaldi aveva fatto una strage di animali randagi: gatti, cani, persino topi e lucertole, che aveva smembrato sulla sega circolare. Aveva poi buttato i pezzi in un angolo formando una grosso ammasso putrido e lasciando ogni angolo della falegnameria ricoperto di schizzi di sangue. Gli investigatori ipotizzarono che Cristaldi ci avesse messo almeno due giorni a fare quello scempio e, in effetti, i due giorni prima della sua uscita assassina nessuno lo aveva visto in giro. A parte ciò, null'altro dalla vita passata di Alfio Cristaldi era fuori posto; sembrava essere andato fuori di testa all'improvviso. La questione generò molti pettegolezzi e le ipotesi più fantasiose, ma rimase senza risposta.

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