Capitolo 8
L
Hotel Dumort...
Robert e Michael fecero sesso nella Jacuzzi fino a venire diverse volte, come Robert era aggrappato al bordo della Jacuzzi mentre Michael spinse in lui o fu la volta di Michael disteso nella Jacuzzi con Robert dentro di lui. Era tutto un continuo piacere e lo fecero diverse volte in quella notte sul tavolo, sul letto, sul tappeto e ovunque nel suite. Non si risparmiarono donando l'altro piacere e amore.
Il giorno dopo...
Alec si svegliò nella camera degli ospiti, nudo e con Dennis che dormiva affianco. Non poteva stare lì, doveva uscire e far finta di nulla. Si vesti con furia, recupero l'orologio sul comodino e stava per uscire quando Dennis lo fermò.
- te ne vai così senza darmi il buongiorno - disse Dennis con il broncio.
- hai ragione - disse Alec abbassandosi per dargli un bacio.
Alec non si riconosceva ma quella nottata gli era servita, Dennis era paziente e dolce e aveva giudicato male. Era ancora vergine ma aveva fatto esperienza con altro. Dennis lo portò di nuovo nel letto, proseguendo il bacio e tutto ciò ad Alec piaceva.
- ora devo andare ma ti prometto che continueremo - disse Alec con un sorriso.
- ok, ti porterò in un posto oggi pomeriggio - disse Dennis baciandolo ancora prima di lasciarlo andare.
Alec sorrise mentre usciva dalla stanza, non pensava che era così liberatorio e stava per raggiungere le scale quando una sorpresa lo attese: Magnus davanti a lui.
Aveva visto che usciva dalla camera degli ospiti?
Lo sguardo di Magnus lo fece vergognare come un ladro della notte con Dennis.
- Magnus, che ci fai qui? - chiese Alec cercando di star calmo. - é presto, dovrei essere a letto nella mia camera -
- potrei farti la stessa domanda. Com'è mai non eri nel tuo letto? - chiese Magnus insinuando qualcosa.
- io non riuscivo più a dormire e sono sceso qui - mentì Alec tranquillamente.
Non si vergognava neanche a mentire, Magnus provò rabbia ed indignazione verso Alec che si era rifugiato nelle braccia del collega di Maryse. Non capiva che stava finendo in una spirale in cui non avrebbe più ammesso cos'era perché gli sembrava ovvio che Alec aveva scelto di vivere la sua sessualità in segreto e nelle bugie come molti uomini fidanzati o sposati.
Michael e Robert si svegliarono dopo aver dormito solo una mezz'ora quella notte indimenticabile, l'avevano fatto fino alle sei di mattina e si erano appisolati l'uno nelle braccia dell'altro. Per fortuna Robert aveva il giorno libero e Michael prima di andare l'Hotel Dumort aveva mandato un messaggio per chiedere un permesso ad Hodge, erano cari amici quindi gli veniva incontro sempre.
- buongiorno, baby - disse Michael sfiorandogli le labbra in un bacio a farfalla.
- buongiorno anche a te, mister impertinente - disse Robert innamorato.
Risero e si baciarono dolcemente per poi guardare la suite che era un disastro.
- oddio, ci abbiamo dato proprio dentro - disse Robert allarmato. - ci segnalarono. Dobbiamo risolvere il tutto -
- Sono solo un po di cose a terra e il terrazzino, non é nulla di che - disse Michael rilassato.
- tu non capisci. Un poliziotto non dovrebbe mai ridurre una struttura come questa in questo modo - disse Robert con quella serietà.
- rilassati, non sei in servizio - disse Michael tranquillizzandolo. - e può capitare -
Bussarono alla porta, Robert saltò come se aveva commesso quale crimine infatti Michael gli disse 'vuoi rilassati, mica abbiamo ammazzato qualcuno'.
- colazione in camera - disse un cameriere da fuori.
- e ora che facciamo? - chiese Robert agitato. - non può entrare, vedrà tutto e... -
Robert era andato fuori di testa con il suo senso del dovere che non lo abbandonava mai e Michael gli tappò la bocca con un bacio.
- ti sei calmato finalmente, ora vado alla porta - disse Michael prendendo una vestaglia da camera.
Non si era calmato ma lo aveva zittito temporaneamente. Michael apri la porta al cameriere, lui entrò giusto per posare il carrello e poi se ne andò con la sua mancia.
- visto, signor poliziotto, non é successo nulla e nessuna terribile punizione - disse Michael sfottendolo un po.
- poteva succedere sai - disse Robert serio. - prendi queste cose con troppo leggerezza -
- andiamo, mister guastafeste, fatti una risata. Mi sembri un mio amico Jem, uguale e preciso. Dovete mettere da parte questa serietà in varie occasioni - disse Michael mettendogli le braccia al collo. - ora lasciati andare e facciamo colazione -
Robert prima vole mettere apposto tutto prima, niente lo fece cambiare idea e lui si rassegno a quel lato del suo carattere. Poi finalmente la colazione, i baci e Robert tolse la sua parte da poliziotto per usare quella d'innamorato dolce e sexy. Si imboccarono a vicenda, si davano dei baci e finirono sotto le lenzuola a fare l'amore.
- per quando mi piacere stare qui, voglio portarti in qualche bel posto da visitare e mangiare nuove specialità - disse Robert dopo quel bellissimo rapporto. - e farci qualche foto insieme -
- mi piace l'idea, la nostra prima gita insieme - disse Michael sorridendo felice.
Gli mise davanti una cartina del mondo.
- scegli dove andare, ti porterò ovunque vuoi - disse Robert romantico.
- wow! Mi stupisci sempre Robert Lightwood - disse Michael meravigliato.
- come ti ho detto, tutto per il mio principe - disse Robert con un sorriso e uno sguardo innamorato.
- partiremo di pomeriggio per qualche giorno, avvisero il mio capo e voglio parlare prima con i miei figli ma possiamo vedere qualche posto a mezz'ora stamattina e per pranzo -
Wow! Una vera vacanza solo loro due, era bellissimo. Doveva avvisare Hodge e Jem della cosa. Ancora non poteva crederci, loro due in vacanza. Lo baciò con tutto l'amore possibile e poi prese il cellulare per chiamare Hodge.
Alec era pronto per andare a scuola con Jace, Isabelle e Magnus. Quest'ultimo era freddo con lui tutto il tempo ma lui aveva solo seguito quello che gli diceva la testa e poi si stava trovando bene con Dennis da ieri sera. Fu lui ad accompagnarli a scuola, Alec uscì per ultimo e Magnus vide che Dennis sussurrò qualcosa ad Alec e lui rideva. Quello gli faceva ribollire il sangue, quel Dennis era comparso all'improvviso e aveva catturato l'attenzione di Alec che rideva come non mai.
- a oggi pomeriggio - disse Alec uscendo dalla macchina.
Magnus aspettò che Dennis se ne andò e si avvicinò ad Alec.
- si può sapere che cosa stai combini, Alexander? - chiese Magnus freddo come il ghiaccio.
- non so cosa parli - disse Alec tranquillamente.
- parlo che sembri un altro con lui come se ti avesse stregato - gli spiegò Magnus infastidito.
- stregato??? Ma che dici??? - chiese Alec confuso.- mi piace la sua compagnia tutto qua, mi capisce a differenza di altre persone. Non é che tu sei geloso di lui? -
Questo non lo sopportò e quel tono come qualche giorno fa.
- sai Alexander io mi stavo solo preoccupando. Non c'è bisogno che fai lo stronzo -
Magnus se ne andò, lasciando lì Alec che era un po fu scosso da quelle parole di Magnus. Lui non era uno stronzo. Aveva detto di impulso quelle parole a Magnus per come si era rivolto e quelle parole 'sembri un altro' o 'come se ti avesse stregato'. Non era diverso, era sempre lui e un po rilassato per il fatto del padre e poi perché Dennis lo capiva e quella esperienza di ieri sera.
Isabelle si avvicinò al fratello, dopo aver visto da lontano Alec e Magnus litigare.
- stai bene? Ti vedo strano - disse Isabelle preoccupata.
- sto bene, Isabelle. Non sono strano o stregato, sono solo Alec - disse lui irritato. - perché nessuno mi capisce -
- Alec, cosa dici? Io ti capisco - disse lei confusa.
- allora si felice per me - disse Alec con un sorriso. - sto bene, la vita mi sorride e questa giornata é bellissima -
- se tu sei felice, io sono felice - disse Izzy vedendolo sorridere come prima in auto. - mi piace vederti così e qualsiasi cosa ti rende felice, ne sono contenta -
Alec abbracciò Izzy con affetto, sua sorella era quella che lo capiva e lo sosteneva sempre e la ringraziò per quello.
Quando Alec raggiunse Lydia, lei andò da Magnus di corsa.
- perché tu e Alec avete discusso? - chiese Izzy dopo averlo trascinato in un'aula.
Magnus freddo disse: - io ho altro da fare che star dietro a qualcuno che si fa raggirare dal primo che passa -
- il primo che passa? Puoi spiegarti meglio - disse Isabelle confusa.
- parla con tuo fratello, fatti raccontare come si rovina la vita. Ma al diavolo! Non sono affari miei - disse Magnus irritato, sbattendo la porta.
Isabelle andò in corridoio e vide Alec che distribuiva spille con Lydia a tutti i passanti e tutti e due erano raggianti. Poi vide Alec allontanarsi un attimo, lo seguì e parlava al cellulare in un luogo appartato.
Con chi stava parlando???
Si avvicinò per sentire meglio, Simon spuntò dietro di lei e - Izzy, che f... - lei gli tappò la bocca.
- shh, sto cercando di scoprire qualcosa - disse Isabelle a Simon.
Simon guardò Alec parlare al telefono ridendo. Mai visto così il fratello di Isabelle, sempre musone e silenzioso.
- si, Clary, oggi pomeriggio lo faremo -
Clary?? Lo faremo???
Ma che sta succedendo???
Izzy era confusa da ciò, quei due si vedevano di nascosto per chissà cosa. Di certo non per sesso o cose romantiche. Alec era gay si vedeva.
- si Alec, farò una bella sorpresa a Jace con il tuo aiuto. Non l'ho mai fatto e sono così emozionata anche perché ho paura di farmi male - disse Clary al telefono.
- tranquilla, Clary, il pattinaggio sul ghiaccio é divertente. Si il ghiaccio é un po duro quando cadi ma con il mio aiuto diventerai bravissima e il tuo appuntamento andrà perfetto - disse Alec incoraggiandola.
- grazie, Alec. Sei un angelo -
Alec e Clary staccarono, Isabelle e Simon si nascosero in uno sgabuzzino mente Alec tornava da Lydia.
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