Capitolo 7

Robert era stato avvertito da Cecily, aveva preso subito la sua macchina e anche se non era in servizio, nessuno faceva del male a suo figlio e la passava liscia. Arrivò nella zona, vide Magnus e Alec correre e lui fece salire in macchina.
- chiudetevi in macchina - disse Robert uscendo con pistola e manette. - ci penso io ora -
Robert andò all'inseguimento del padre di Magnus mentre Alec tremava in macchina per tutto lo spavento preso. Magnus lo strinse a sé per consolarlo e scaldarlo.
- Alexander, tuo padre lo prenderà e non farà più del male a nessuno - si sussurrò lui dolcemente.
- per te deve essere terribile viverci - disse Alec stretto nel suo abbraccio.
- un incubo ma soprattutto per mia mamma sai. Sono rimasto in quella casa per lei - disse Magnus aprendosi. - il signor Wayland mi ospitava quando ligitavo con mio padre -
Alec ascoltò la sua storia in silenzio, stringendosi il cuore per tutto il cuore e le lacrime versate da Magnus. Quella brutta storia li unì ancora di più.
Robert lo catturò insieme a Cecily, lo ammanettarono e lo sbatterono in cella. Robert portò a casa Alec, accolto da tutto l'amore possibile della sua famiglia e Magnus restò sulla porta.
- avanti, figliolo, vieni dentro - disse Robert molto paterno, mettendo un braccio intorno alla spalla. - resterai da noi finché tua madre non tornerà -
- la ringraziò, signor Lightwood, per tutto - disse Magnus molto grato.
- sono io a ringraziarti, hai salvato Alec - disse Robert anche lui grato. - le porte di questa casa saranno sempre aperte per te e tua madre -
Alec era sul divano con una coperta con Maryse che lo abbracciava, poi lei vide il nuovo arrivato e si alzò per accoglierlo con una coperta.
- avrai freddo, mettiti questa e poi ho fatto una bella cioccolata calda - disse Maryse premurosa, abbracciandolo. - mi dispiace per quello che successo e farò di tutto per mandare in galera tuo padre. Sarò il vostro avvocato -
Lui a casa Lightwood, coccolato e ringraziato dai genitori di Alexander. Non avrebbe mai pensato che sarebbe successo. Lui e Alec erano sul divano insieme ad Isabelle, Jace e Max, guardavano la TV e bevevano cioccolata calda. Robert li guardava, erano carini Alec e Magnus insieme e poi aveva giudicato male quel ragazzo.
- se non mi sbaglio, hai una cena - disse Maryse avvicinandosi a lui. - tranquillo, Alec e Magnus staranno bene e poi ti meriti questa serata e notte -
- grazie, Maryse - disse Robert abbracciandola e poi dopo: - e mi sa che Alec e Magnus siamo qualcosa di più che semplici compagni di scuola -
- anch'io ho pensato la stessa sono sai. Gli sguardi e altro - concordo Maryse. - quei due meritano la felicità come te e Michael e io e chissà cosa mi prospetta il destino -
- un destino meraviglioso - disse Robert. - e si parlerò con Alec così lui, Magnus e Lydia potranno essere felici e trovare la loro strada -
Sia Robert che Michael si stavano preparando in camera per la serata. Maryse aiutava a Robert a scegliere così come Will e Jen con Michael.
- dovresti scegliere qualcosa di più audace che esprime sono tuo - disse Will a Michael.
- io ti consiglio qualcosa di elegante e sobrio che dice sono innamorato di te - disse Jem.
- ragazzi, non mi aiutate così - disse Michael agitatissimo.
Forse chiedere a loro due di aiutarlo non era stata una buona idea. Will e Jem unirono le forze per aiutare l'amico e tirarono fuori un bel completo elegante ma con una cravatta e un colletto particolare.

- ragazzi, é perfetto. Grazie, insieme siete i migliori - disse Michael ringraziandoli.
Will e Jem ne erano contenti, lasciarono Michael vestirsi e andarono in cucina.
- com'è va a casa? - chiese Jem curioso.
- be oggi ho fatto impazzire le uova , ho carbonizzato i toast e mi manchi - disse Will sincero. - torna a casa Jem -
- no, Will. Anche a me manchi ma finché non sarai responsabile, non tornerò - disse Jem deciso.
- Ah ho capito, questa pausa ti piace vero. Con chi sei stato? - lo accusò Will geloso.
- sei impazzito, William Herondale. Io non sono come te - disse Jem furioso.- questo mi fa capire che la pausa ti serve ancora di più -
Jem se ne andò da là, Will diede un pugno al tavolo e si fece male.
Intanto a casa Lightwood, Robert era agitato e indeciso su cosa mettere, Maryse gli stava consigliando un po di completi per quella serata molto importante per lui. Ma non ne veniva fuori, era troppo nervoso e in questo lui e Alec si assomigliavano molto in ciò. Maryse non aveva mai visto in quel modo, lui sempre composto e perfettino. Questo faceva capire che Michael era molto importante. Magnus era salito sopra per riposare, Alec gli stava mostrando la camera che avrebbero condiviso e il primo notò la situazione di Robert con i vestiti. Lui era del campo quindi capiva subito quel tipo di emergenza e bussò alla porta per richiamare l'attenzione.
- Magnus caro, non dovrei riposare - disse Maryse così premurosa.
- si ma vedo che suo marito ha bisogno del mio aiuto. Io me ne intendo di moda - disse Magnus entrando con camminata elegante.
Robert si lasciò consigliare da Magnus, aveva uno stile unico e avrebbe saputo scegliere un completo perfetto per l'occasione.
- che tipo di occasione é? - chiese Magnus guardando i completi e il guardaroba di Robert. - una serata tra colleghi? Una ricorrenza importate o altro? -
Alec sbirciava da fuori, lui capì che si trattava del suo professore e non ci capiva nulla poiché sua madre lo stava aiutando. Forse lei non lo sapeva. Non ci capiva nulla.
- é per un incontro con un persona importare - disse Maryse con un sorriso.
Magnus fece due più due e ricollegò al fatto di Robert e Alec a casa di Michael e alla strana tensione tra i due. Sorrise e si mise all'opera per creare un outfit perfetto.
Da quelle parole Alec capì che sua madre sapeva tutto e dal sorriso che era contenta per il padre. Avrebbe dovuto dire qualcosa ma lui guardò solo, era incantato da Magnus che creava con passione quel completo per suo padre.
Robert si cambi con gli abiti e gli accessori scelti da Magnus, si guardò allo specchio e restò senza parole per il lavoro del ragazzo.
- hai talento, ragazzo mio. Farai strada di sicuro - disse Robert elegiandolo.
- grazie, sono contento che le piaccia - disse Magnus orgoglioso del suo lavoro. - la moda e la danza sono i miei talenti e il mio futuro -
Si stava instaurando un bel rapporto tra Robert e Magnus e Alec ne era felice. Avrebbe voluto avere il coraggio di suo padre ma non ne aveva. Robert ringraziò di nuovo Magnus, salutò Alec e la famiglia e uscì a prendere a casa Michael.
- Robert, sono Cecily hai scordato il regalo nella mia borsa - ascoltò con l'auricolare.
- il regalo giusto!!! Stavo per rovinare tutto. Grazie cognata -
Cecily si fece trovare in un punto e glielo diede.
- testa persa ma ti capisco - disse Cecily con un sorriso. - ora vai -
Robert non sapeva dove metterlo, in tasca non ci entrava, troppo grande e così lo nascosto nel cruscotto per riprenderlo dopo.
Arrivò sotto casa di Michael, lui era lì e restò a bocca aperta. Era semplicemente perfetto. Con quel completo azzurro che metteva in risalto i suoi bellissimi occhi, un colletto bianco con ricami principeschi e una cravatta particolare. Michael sembrava un principe azzurro delle favole. Era il suo principe. Anche Michael restò a bocca aperta quando Robert uscì dalla macchina per avvicinarsi a lui. Aveva una giacca e pantaloni blu, la camicia bianca e la cravatta argentata. Il blu metteva il risalto i suoi occhi profondi e penetranti. Sulla giacca c'erano dei ricatti argentati lungo ai bordi e anche i bottini della giacca. Se lui sembrava un principe, Robert lo era ancora di più.
i due si diedero un bacio che esprimeva quello che sentivano. Poi salirono in macchina, anzi Robert gli aprì lo sportello e dopo salì in macchina. Era tutto perfetto, la situazione e loro.
- posso sapere dove andiamo? - chiese Michael curioso. - almeno un indizio -
- no, é una sorpresa curiosone - rispose Robert misterioso.
Michael era tutto il pomeriggio che pensava ma non riusciva a pensare al posto perfetto.
- siamo attivati - disse Robert dopo dieci minuti.
Michael si guardò intorno e vide solo l'Hotel Dumort e il Royal ma non poteva essere, era troppo caro. Robert spense la macchina, uscì e andò ad aprire lo sportello a Michael così poi da recupera il regalo da mettere dentro la giacca.
- Robert, non dirmi che... -
- si, ti ho portato al Royal - finì lui per Michael con un sorriso.
Michael restò stupito, il più caro e romantico ristorante della città e Robert aveva prenotato lì. Michael non si trattene da aggrapparsi a lui e baciarlo contro la macchina per la strepitosa sorpresa.
- contieni, Michael, abbiamo tutta la notte - disse Robert staccandosi dal bacio.
- sei fottutamente incredibile, Baby. Mi hai portato qui al Royal - disse Michael ancora incredulo.
- per il mio principe non bado a spese - disse Robert innamorato.
- aspetta che siamo soli e ti ringraziò a dovere - gli sussurrò Michael a quelle parole.
- aspetta di vedere il resto - disse Robert misterioso. - non hai visto ancora nulla -
Michael si incuriosì, Robert lo condusse dentro e parlò con il caposala.
- ho prenotato per un tavolo per due persone a nome Lightwood -
Furono guidati in un tavolo con vista sulla città, era stupendo e Robert aiuto a Michael a sedersi e poi incominciarono a guardare i menù.
- wow! La visita, questo ristorante, i prelibati piatti e tu. Questa serata sarà indimenticabile - disse Michael felice.
- e ancora non ti ho dato la notizia - disse Robert a quella felicità.
- che notizia? - chiese Michael incuriosito.
- dovrai aspettare - disse Robert misterioso. - prima mangiamo -
Michael era sempre più curioso, guardava i menù con tutti quei piatti ma fremeva dalla voglia di sapere la notizia.
- scegli tu - disse Michael chiudendo il menù. - mi fido del tuo gusto -
Robert era sorpreso di quella scelta, era la prima volta e dimostrava l'enorme fiducia di Michael.
- non te ne pentirai. Ho in mente qualcosa di unico - disse Robert emozionato, chiamando il cameriere.
Sussurrò qualcosa dietro il menù al cameriere e il cameriere sorrise portando via i menù.
Il caposala portò un bottiglia di vino bianco quindi Michael subito associò al pesce e lui adorava il pesce.
Brindarono a loro, quella serata e la futuro e assaggiarono quel vino italiano buonissimo. Il cameriere portò l'antipasto: era una cosa invitante per gli occhi già. Salmone affumicato con songino, pezzi di prugne, un gambero con stracciatella su una bruschetta e tutto condito con un olio.
- é così invitate. Io amo il salmone e i gamberi ma mai mangiati con la frutta - disse Michael con l'acquolina in bocca.
- sapevo che avrei indovinato i tuoi gusti - disse Robert felice.
Iniziarono a mangiare e Michael lo trovò sublime, eccezionale e ancora di fu in esteti quando arrivò il secondo: tonno scottato con un letto di cipolle caramellate, accanto pezzi di formaggio con marmellata di arance e tutto guarnito da salsine e cremine.
Quello fece godere il suo palato.
- é una vera goduria - disse Michael con piccole versetti.
- e tu mi fai venire un altro tipo di godimento così - disse Robert sussurrato.
- io non lo faccio apposta sai. É questo piatto - disse Michael innocente.
Arrivarono altri due piatti di diversi carpaccio e abbinati alla frutta e pomodori e per ultimo gamberi e scampi. Una continua goduria per i due fino alla notizia.
- ho detto di noi a Maryse, lei é stata molto compressiva e vuole solo la mia felicità come lo stesso io per lei - disse Robert emozionato prendendogli la mano. - e domani parlerò con i miei figli così potremo iniziare una nuova vita tutti insieme come aveva progettato -
Michael restò senza parole, Robert aveva già detto tutto a Maryse e da domani potevano iniziare la loro vita insieme.
- io non so come dire... Sono al settimo cielo e devo ringraziare anche Maryse per questo - disse Michael com una voglia di baciarlo. - sei stato perfetto con questa cena, questa notizia e mi fa capire che ho scelto bene -
Robert tirò fuori una scatola, la mise di fronte a Michael e lui la apri e dentro c'era la card di un suite all'Hotel Dumort.
- Robert, non c'era bisogno. Questo ristorante e la notizia erano perfetti già ma non vedo l'ora di entrare nel suite e avere il mio dessert - disse Michael mettendo la card in tasca.
Robert capì, chiese il conto e pagò lui e poi andarono a fianco per l'Hotel Dumort così salirono in ascensore, era un bella salita fino all'ultimo piano e Michael non perse tempo a baciarlo, toccargli il sedere fasciato dai pantaloni e Robert gemette. Michael continuò la sua opera, baciando e leccando il suo collo e gemiti di Robert a quelle attenzioni. La porta dell'ascensore si aprì, non c'era nessuno e Robert prese per mano Michael e lo condusse alla suite.
La suite era molto principesca e c'era un terrazzino con la jacuzzi e sul tavolo c'erano i più deliziosi dessert e lo champagne. Michael restò senza parole. Era davvero tutto perfetto.
- Robert, ti ringraziò per tutto. É la serata più bella di tutta la mia vita. Tu hai reso tutto così romantico, unico e speciale - disse Michael innamorato. - ogni dettaglio é stato studiato e io ti amo anche per questo. Sei attento a tutto -
- anch'io ti amo - disse Robert mettendogli le mani ai fianchi e baciandolo.
Michael ricambiò con dolcezza all'inizio e poi con qualcosa di più, desiderio.
La stanza si riempì dei loro baci, versi di godimento per quei baci e Michael si staccò birichino per andare al tavolo. Scelse una tartalletta con crema e frutta, prese un po di crema con il dito e se lo portò alla bocca.
- mh una crema così paradisiaca non l'avevo mai assaggiare - disse Michael con godimento.
Robert ne era felice, lui aveva un talento naturale per i dolci e adesso Michael ne stava gustando il suo lavoro. Era una sua passione segreta. Nessuno che conosceva lo sapeva neanche Maryse.
- vuoi assaggiare? - chiese Michael raccogliendo un un po crema con la lingua.
Robert si avvicinò, da gustare attraverso le loro lingua e il bacio, quella sua crema. Bocca di Michael e la crema erano qualcosa di inebriante. Ma lui sapeva di quella crema, l'aveva fatta lui ma nella bocca di Michael, il godimento era più inteso.
- sdraiati sul letto - disse Michael con delle idee in testa, super eccitato.
Robert lo fece, si sdraio e poi il biondo ne diede un morso a quel dolce prima di prendere altro.
- ora togliti la giacca e apri la camicia lentamente - disse Michael con voce sexy.
Robert si alzò, in modo seducente si tolse la giacca e molto lentamente si sbottono tutti i bottini e Michael si godette il piccolo spogliarello con erezione dura. Michael gli passò una mano sul petto e addominali, lo spinse dolcemente sul letto e salì a cavalcioni su di lui. Prese un po di cioccolato fuso dalla mini tortina, ne mise un po sui capezzoli e lo sparse dalla gola all'ombelico.
- vedremo come sa la tua pelle con il cioccolato - chiese Michael voglioso, sentendo l'erezione dura di lui.
Robert non si immaginava una cosa del genere ma lo eccitò, Michael che lo leccava tutto e la sua erezione dura, lo fecero già gemere. Quella lingua era bollente e stuzzicante.
- Michael, se continui così verrò nei pantaloni ahhhh -
I colpi di lingua ai capezzoli e il succhiare i bottoncini di carne, fecero salire il calore e il piacere nel corpo di Robert soprattutto quando arrivò all'ombelico e introdusse la lingua per catturare quel cioccolato e simulava la penetrazione, andando avanti e indietro.
- Michael, é tr... Ahhh -
Non riuscì a trattenersi e venne e sporco i boxers.
- é onore che tu sia venuto solo con questo - disse Michael orgoglioso di ciò.
Si alzò un attimo per sbottonargli i pantaloni e tirare fuori il suo membro tutto sporco di sperma.
Si abbassò con la testa, con la lingua iniziò a leccare per pulirlo e ciò eccitò di nuovo Robert, il suo membro si risveglio di nuovo con la lingua di Michael.
- Michael, la tua lingua é incredibile. Mi da un piacere mai prova... ahhh -
Michael prese a succhiare la punta per non sprecare nulla.
Robert stava impazzendo soprattutto quando Michael gli sfilo i pantaloni e immerse il membro in una ciotola di miele fuso.
- verrai tante volte Robert, godró con te per il piacere datoti e ti prenderò ancora e ancora fino a svenire - disse Michael al suo orecchio in tono erotico.
Questo fece gemere Robert e diventare duro.
Sentì la bocca di Michael attorno al suo membro pieno di miele, lui lo prese a succhiare forte e il biondo senti il miele colare non solo nella bocca ma anche nelle sue dita e lenzuola. Era tutto super eccitante. Robert guardava il tutto, gambe aperte e quella bocca continuava a farlo uscire di testa. Non riuscì a trattenersi con le mani sulla testa di Michael, lo spinse verso il suo membro ancora di più, facendolo gemere a Michael che non se lo aspettava.
- baby, ti faccio proprio andare fuori di testa - disse Michael con voce roca.
Con quella voce Robert venne in faccia a Michael e il biondo lo baciò con la faccia sporca.
Dopo cena, Alec e Magnus si ritirarono nella stanza del primo per riposare e cercavano di prendere sonno ma non ci riuscirono. Alec decise di mettere un po di musica per rilassare entrambi anche se era più da ballare che per addormentarsi.
- mi aspettavo musica classica ma mi stupisci - disse Magnus sdraiato a guardarlo.
- mi piacciono vari generi - disse Alec anche lui.
- sei una continua sorpresa, Alexander - disse Magnus colpito.
- e se ti proponessi di riprendere il ballo di oggi, ti stupirei ancora di più? - chiese Alec alzandosi dal letto con uno sguardo.
- si moltissimo - disse Magnus mettendosi seduto sul letto.
Alec si sentiva più rilassato dopo il fatto di suo padre e voleva ballare con Magnus. Magnus ne rimase stupito, il ballo di oggi a casa era molto sensuale e non era il caso. Era un gran passo avanti il ballo e tutto quello che avevano vissuto ma ricordava bene la sua promessa a sé stesso. Non si sarebbe fatto più spezzare il cuore e ballare adesso farebbe un passo verso quella direzione.
- io invece preferisco dormire, domani c'è scuola e ho bisogno del mio sonno di bellezza - disse Magnus risdraiandosi sul letto, mettendo un muro. - buonanotte, Alexander -
Alec non capiva quel cambiamento di tono e espressione.
- Magnus, io davvero non capisco - cercò di dire lui confuso.
- ho detto buonanotte, Alexander - disse Magnus ancora mettendo fine a tutto ciò.
Conosceva Alec e sapeva che domani poteva già pentirsi e respingere un'altra volta e lui non era disposto a sopportare i suoi sbalzi o capricci.
Era grato per averlo difeso e per le sue parole e tutto il resto ma niente più.
- Magnus, io vorrei chiarire - disse Alec.
Magnus scattò in piede a quelle parole, avvicinandosi a lui e gli puntò il dito contro.
- cosa vorresti chiarire? Mi sembra che sei stato chiaro quella mattina al parco - urlò Magnus alterato.
- io non volevo ferirti davvero - disse Alec dispiaciuto. - tu sei una persona speciale -
- ma mi hai ferito, non una volta Alec ma più e queste sono solo parole. Non me ne faccio nulla delle tue scuse o dei tuoi complimenti se neghi tutto - replicò Magnus furioso, uscendo dalla stanza.
Alec si sedette a terra con la testa, abbassato come un bambino piccolo e capì che Magnus aveva ragione ma lui non poteva farlo. Non era come suo padre o Magnus o altre persone.
- io ti capisco benissimo sai, Alec - disse Dennis spuntando all'improvviso.
- davvero? - chiese Alec insicuro.
- ma certo, Alec - disse lui chiudendo la porta e mettendosi accanto a lui. - anch'io ne ho viste di situazioni come la tua e fatti dire una cosa: ci sono persone che si sposano e fanno figli per nascondere i loro desideri gay o bisessuali o lesbici ma che hanno tranquillamente delle avventure o un amante fisso. Se loro possono farlo perché tu non puoi? Dove sta scritto che uno deve per forza dire ciò che lo eccita o lo rende felice. É una tua cosa privata -
Dennis sapeva come far presa sulle insicurezze di Alec e gli accarezzò il suo viso.
- potrei aiutarti a sfogarti un po. Forse é quello che ti ci vuole piacere e una bella scopata - disse Dennis al suo orecchio con voce calda.
Max bussò alla porta, Alec e Dennis si alzarono per aprire e Max corse da Alec con il manga in mano.
- questo manga diventa più forte ogni volume - disse Max entusiasta. - non vedo l'ora che prendere il prossimo -
Alec prese Max in braccio e gli disse: - ne sono felice -
- conosco quel manga Naruto, uno dei miei nipoti ha vari manga così conosco un po e hai fatto un'ottima scelta, giovanotto - disse Dennis con un sorriso. - potrei farti prestare qualcuno -
- davvero? Che bello - disse Max al settimo cielo.
Alec accompagnò Max a letto e tornò da Dennis.
- non sai quanto hai reso felice Max - disse Alec con un sorriso. - stato molto dolce da parte tua -
- potrei far felice anche te, Alec - disse Dennis con una voce diversa da prima o dalla notte in cui l'aveva conosciuto.
Intanto nella suite del Hotel Dumort, Michael e Robert erano nudi nella Jacuzzi. Si baciavano appassionatamente, Robert portò al centro Michael e azionò il getto della Jacuzzi. Sentì che il getto lo colpì il pene e i testicoli, era così intenso che lui cercò di uscire ma Robert lo trattene.
- arriva adesso il bello - disse lui all'orecchio spingendolo contro il getto della Jacuzzi.
- ahhh Robert, é troppo... Ahhhhhhhhh - disse Michael gemendo da quel getto fortissimo. - sto venen... -
Robert lo lasciò, Michael si alzò da Jacuzzi e venne violentemente contro Robert e il pavimento del terrazzo.
- é stato incredibile - disse lui accasciandosi contro Robert.
- volevo ricambiati il favore di prima usando i dessert e quei tanti orgasmi - disse Robert stringendolo.
Erano petto contro petto appiccicati dallo sperma.
- si quei dolci erano qualcosa che non aveva mai assaggiato o visti, erano diversi dai soliti sapori e creme - disse Michael ancora in estati.
- quei dolci li ho fatti per te e alcuno li ho creato apposta - confessò Robert con amore.
Michael si alzò e lo guardò incredulo e meravigliato.
- tu hai fatto e creato quei dolci per te? - disse lui colpito e commesso.
- per il mio sexy principe - disse Robert con amore.
Michael lo baciò al settimo cielo, nessuno aveva mai fatto una cosa per lui e questo gli faceva capire ancora di più quando Robert ci tenesse a lui.
- non scordero mai questa serata, il giorno in cui sono stato felice come non mai in vita mia - disse Michael contento. - e tutto grazie a te, Robert Lightwood -
- io ringraziò te, Michael Wayland per aver cambiato la mia vita - disse Robert innamorato.
Niente e nessuno lì avrebbe separati. Loro vivevano il loro amore mentre Alex negava cosa sentisse per Magnus e il resto. Ma decise di percorrere un'altra strada, uscì dalla stanza furtivo e scese le scale per arrivare alla stanza degli ospiti. Si introdusse, trovò Dennis sveglio sul letto ad aspettarlo molto sexy con la lampada accesa e Alec con coraggio chiuse la porta.
- sono contento che sei venuto - disse Dennis con sorriso. - non te ne pentirai -
Alec si lasciò trasportare dai piedi al suo letto, Dennis lo fece sedere su e lui era un po nervoso.
- non devi fare così, Alec. Possiamo anche baciarsi e altro senza avere un rapporto completo, il bello del sesso é che ci sono tante da fare - disse Dennis molto esperto.
- forse é meglio - disse Alec a pochi centimetri dal suo viso.
Hotel Dumort...
Robert e Michael fecero sesso nella Jacuzzi fino a venire diverse volte, come Robert era aggrappato al bordo della Jacuzzi mentre Michael spinse in lui o fu la volta di Michael disteso nella Jacuzzi con Robert dentro di lui. Era tutto un continuo piacere e lo fecero diverse volte in quella notte sul tavolo, sul letto, sul tappeto e ovunque nel suite. Non si risparmiarono donando l'altro piacere e amore.

Il giorno dopo...

Alec si svegliò nella camera degli ospiti, nudo e con Dennis che dormiva affianco. Non poteva stare lì, doveva uscire e far finta di nulla. Si vesti con furia, recupero l'orologio sul comodino e stava per uscire quando Dennis lo fermò.
- te ne vai così senza darmi il buongiorno - disse Dennis con il broncio.
- hai ragione - disse Alec abbassandosi per dargli un bacio.
Alec non si riconosceva ma quella nottata gli era servita, Dennis era paziente e dolce e aveva giudicato male. Era ancora vergine ma aveva fatto esperienza con altro. Dennis lo portò di nuovo nel letto, proseguendo il bacio e tutto ciò ad Alec piaceva.
- ora devo andare ma ti prometto che continueremo - disse Alec con un sorriso.
- ok, ti porterò in un posto oggi pomeriggio - disse Dennis baciandolo ancora prima di lasciarlo andare.
Alec sorrise mentre usciva dalla stanza, non pensava che era così liberatorio e stava per raggiungere le scale quando una sorpresa lo attese: Magnus davanti a lui.
Aveva visto che usciva dalla camera degli ospiti?
Lo sguardo di Magnus lo fece vergognare come un ladro della notte con Dennis.
- Magnus, che ci fai qui? - chiese Alec cercando di star calmo. - é presto, dovrei essere a letto nella mia camera -
- potrei farti la stessa domanda. Com'è mai non eri nel tuo letto? - chiese Magnus insinuando qualcosa.
- io non riuscivo più a dormire e sono sceso qui - mentì Alec tranquillamente.
Non si vergognava neanche a mentire, Magnus provò rabbia ed indignazione verso Alec che si era rifugiato nelle braccia del collega di Maryse. Non capiva che stava finendo in una spirale in cui non avrebbe più ammesso cos'era perché gli sembrava ovvio che Alec aveva scelto di vivere la sua sessualità in segreto e nelle bugie come molti uomini fidanzati o sposati.
Michael e Robert si svegliarono dopo aver dormito solo una mezz'ora quella notte indimenticabile, l'avevano fatto fino alle sei di mattina e si erano appisolati l'uno nelle braccia dell'altro. Per fortuna Robert aveva il giorno libero e Michael prima di andare l'Hotel Dumort aveva mandato un messaggio per chiedere un permesso ad Hodge, erano cari amici quindi gli veniva incontro sempre.
- buongiorno, baby - disse Michael sfiorandogli le labbra in un bacio a farfalla.
- buongiorno anche a te, mister impertinente - disse Robert innamorato.
Risero e si baciarono dolcemente per poi guardare la suite che era un disastro.
- oddio, ci abbiamo dato proprio dentro - disse Robert allarmato. - ci segnalarono. Dobbiamo risolvere il tutto -
- Sono solo un po di cose a terra e il terrazzino, non é nulla di che - disse Michael rilassato.
- tu non capisci. Un poliziotto non dovrebbe mai ridurre una struttura come questa in questo modo - disse Robert con quella serietà.
- rilassati, non sei in servizio - disse Michael tranquillizzandolo. - e può capitare -
Bussarono alla porta, Robert saltò come se aveva commesso quale crimine infatti Michael gli disse 'vuoi rilassati, mica abbiamo ammazzato qualcuno'.
- colazione in camera - disse un cameriere da fuori.
- e ora che facciamo? - chiese Robert agitato. - non può entrare, vedrà tutto e... -
Robert era andato fuori di testa con il suo senso del dovere che non lo abbandonava mai e Michael gli tappò la bocca con un bacio.
- ti sei calmato finalmente, ora vado alla porta - disse Michael prendendo una vestaglia da camera.
Non si era calmato ma lo aveva azzittito temporaneamente. Michael apri la porta al cameriere, lui entrò giusto per posare il carrello e poi se ne andò con la sua mancia.
- visto, signor poliziotto, non é successo nulla e nessuna terribile punizione - disse Michael sfottendolo un po.
- poteva succedere sai - disse Robert serio. - prendi queste cose con troppo leggerezza -
- andiamo, mister guastafeste, fatti una risata. Mi sembri un mio amico Jem, uguale e preciso. Dovete mettere da parte questa serietà in varie occasioni - disse Michael mettendogli le braccia al collo. - ora lasciati andare e facciamo colazione -
Robert prima vole mettere apposto tutto prima, niente lo fece cambiare idea e lui si rassegno a quel lato del suo carattere. Poi finalmente la colazione, i baci e Robert tolse la sua parte da poliziotto per usare quella d'innamorato dolce e sexy. Si imboccarono a vicenda, si davano dei baci e finirono sotto le lenzuola a fare l'amore.
- per quando mi piacere stare qui, voglio portarti in qualche bel posto da visitare e mangiare nuove specialità - disse Robert dopo quel bellissimo rapporto. - e farci qualche foto insieme -
- mi piace l'idea, la nostra prima gita insieme - disse Michael sorridendo felice.
Gli mise davanti una cartina del mondo.
- scegli dove andare, ti porterò ovunque vuoi - disse Robert romantico.
- wow! Mi stupisci sempre Robert Lightwood - disse Michael meravigliato.
- come ti ho detto, tutto per il mio principe - disse Robert con un sorriso e uno sguardo innamorato.
- partiremo di pomeriggio per qualche giorno, avvisero il mio capo e voglio parlare prima con i miei figli ma possiamo vedere qualche posto a mezz'ora stamattina e per pranzo -
Wow! Una vera vacanza solo loro due, era bellissimo.Doveva avvisare Hodge e Jem della cosa. Ancora non poteva crederci, loro due in vacanza. Lo baciò con tutto l'amore possibile e poi prese il cellulare per chiamare Hodge.
Alec era pronto per andare a scuola con Jace, Isabelle e Magnus. Quest'ultimo era freddo con lui tutto il tempo ma lui aveva solo seguito quello che gli diceva la testa e poi si stava trovando bene con Dennis da ieri sera. Fu lui ad accompagnarli a scuola, Alec uscì per ultimo e Magnus vide che Dennis sussurrò qualcosa ad Alec e lui rideva. Quello gli faceva ribollire il sangue, quel Dennis era comparso all'improvviso e aveva catturato l'attenzione di Alec che rideva come non mai.
- a oggi pomeriggio - disse Alec uscendo dalla macchina.
Magnus aspettò che Dennis se ne andò e si avvicinò ad Alec.
- si può sapere che cosa stai combini, Alexander? - chiese Magnus freddo come il ghiaccio.
- non so cosa parli - disse Alec tranquillamente.
- parlo che sembri un altro con lui come se ti avesse stregato - gli spiegò Magnus infastidito.
- stregato??? Ma che dici??? - chiese Alec confuso.- mi piace la sua compagnia tutto qua, mi capisce a differenza di altre persone. Non é che tu sei geloso di lui? -
Questo non lo sopportò e quel tono come qualche giorno fa.
- sai Alexander io mi stavo solo preoccupando. Non c'è bisogno che fai lo stronzo -
Magnus se ne andò, lasciando lì Alec che era un po fu scosso da quelle parole di Magnus. Lui non era uno stronzo. Aveva detto di impulso quelle parole a Magnus per come si era rivolto e quelle parole 'sembri un altro' o 'come se ti avesse stregato'. Non era diverso, era sempre lui e un po rilassato per il fatto del padre e poi perché Dennis lo capiva e quella esperienza di ieri sera.
Isabelle si avvicinò al fratello, dopo aver visto da lontano Alec e Magnus litigare.
- stai bene? Ti vedo strano - disse Isabelle preoccupata.
- sto bene, Isabelle. Non sono strano o stregato, sono solo Alec - disse lui irritato. - perché nessuno mi capisce -
- Alec, cosa dici? Io ti capisco - disse lei confusa.
- allora si felice per me - disse Alec con un sorriso. - sto bene, la vita mi sorride e questa giornata é bellissima -
- se tu sei felice, io sono felice - disse Izzy vedendolo sorridere come prima in auto. - mi piace vederti così e qualsiasi cosa ti rende felice, ne sono contenta -
Alec abbracciò Izzy con affetto, sua sorella era quella che lo capiva e lo sosteneva sempre e la ringraziò per quello.
Quando Alec raggiunse Lydia, lei andò da Magnus di corsa.
- perché tu e Alec avete discusso? - chiese Izzy dopo averlo trascinato in un'aula.
Magnus freddo disse: - io ho altro da fare che star dietro a qualcuno che si fa raggirare dal primo che passa
- il primo che passa? Puoi spiegarti meglio - disse Isabelle confusa.
- parla con tuo fratello, fatti raccontare come si rovina la vita. Ma al diavolo! Non sono affari miei - disse Magnus irritato, sbattendo la porta.
Isabelle andò in corridoio e vide Alec che distribuiva spille con Lydia a tutti i passanti e tutti e due erano raggianti. Poi vide Alec allontanarsi un attimo, lo seguì e parlava al cellulare in un luogo appartato.
Con chi stava parlando??
Si avvicinò per sentire meglio, Simon spuntò dietro di lei e - Izzy, che f... - lei gli tappò la bocca.
- shh, sto cercando di scoprire qualcosa - disse Isabelle a Simon.
Simon guardò Alec parlare al telefono ridendo. Mai visto così il fratello di Isabelle, sempre musone e silenzioso.
- si, Clary, oggi pomeriggio lo faremo -
Clary?? Lo faremo???
Ma che sta succedendo???
Izzy era confusa da ciò, quei due si vedevano di nascosto per chissà cosa. Di certo non per sesso o cose romantiche. Alec era gay si vedeva.
- si Alec, farò una bella sorpresa a Jace con il tuo aiuto. Non l'ho mai fatto e sono così emozionata anche perché ho paura di farmi male - disse Clary al telefono.
- tranquilla, Clary, il pattinaggio sul ghiaccio é divertente. Si il ghiaccio é un po duro quando cadi ma con il mio aiuto diventerai bravissima e il tuo appuntamento andrà perfetto - disse Alec incoraggiandola.
- grazie, Alec. Sei un angelo -
Alec e Clary staccarono, Isabelle e Simon si nascosero in uno sgabuzzino mente Alec tornava da Lydia.

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