Capitolo 11
Molti erano sconvolti perché non se lo aspettavano. Erano una coppia molto unita anche se si vedeva che non c'era passione tra loro ma rispetto e fiducia.
- lo so che siete sconvolti ma non possiamo continuare a star insieme così - disse Maryse sincera. - entrambi meritiamo di essere felici. Speriamo nella vostra comprensione -
Cecily e Izzy furono le prime ad abbracciarli con orgoglio.
- ma c'è qualcuno? - chiese Gideon curioso. - nella vostra vita, c'è già qualcuno? Vi siete innamorati di altre persone? -
si, io mi sono innamorato - disse Robert sincero.
Tutti guardarono Robert molto curioso e sorpresi di sapere chi era la fantomatica persona che aveva rubato il suo cuore. Max non prese molto bene la cosa, Jace gli andò dietro per parlargli e Alec restò a dare sostegno a suo padre. Aveva avuto un gran coraggio.
- chi è lei, fratello? - chiese Gabriel curioso.
- Non è una lei, è un lui e lo conoscete bene - disse Robert con un sorriso ma aveva un paura dentro. La sua famiglia era molto importante per lui. Aveva già visto Max scappare via.
Tutti erano stupiti, un uomo aveva fatto innamorare Robert maThomas si sentiva molto vicini allo zio visto la sua storia con Charles e un po anche Christopher con la faccenda di Saturnboy mentre Cecily, Izzy, Maryse e anche Alec che adesso si ricordava, lo sapevano e lo sostenevano. Anna era molto aperta quindi era con lui.
- Zio, sono molto orgogliosa di te - disse Anna abbracciandolo.
- Anche noi zio - disse gli altri nipoti.
Dopo uno stupore iniziale la sua famiglia lo appoggiava, se lui e Maryse erano felice di questa decisione e anche lei era serena, non potevano far altro che sostenerli e volergli bene come sempre. Il problema era Max adesso.
Robert e Maryse entrarono nella stanza di Max, Jace lo stava calmando e lui non voleva che loro si separavano e odiava chi aveva portato suo padre da sua madre e di sicuro lo avrebbe portato lontano da loro e da lui. Max era piccolo e non capiva ancora queste cose. Robert e Maryse si misero accanto a lui per rassicurarlo ma lui non voleva ascoltarli. Fu Alec a calmarlo.
- Max, non cambierà nulla - disse Alec con un sorriso. - nessuno potrebbe mai portare papà via da noi e poi non conosci chi si è innamorato nostro padre -
- Me lo puoi promettere - disse Max stringendosi a lui.
- Si certo - disse Alec sicuro. - lui ci vuole bene e sarà sempre così -
Dopo le parole di Alec, anche Maryse e Robert rassicurarono Max e poi lui annunciò che partiva per un bel po di giorni. Max sta per cominciare di nuovo a mettere il muso quando gli disse che si sarebbero sentiti tutti giorni e che gli avrebbe portato un bel regalo dall'Italia. Max decise di fidarsi di suo padre e lo abbracciò curioso del regalo che gli avrebbe portato. Poi Robert portò Alec nel suo studio per parlargli poiché aveva ricevuto un messaggio e l'aveva visto un po confuso.
- Alec, figliolo, mi sembri confuso come lo ero io qualche tempo fa -disse Robert parlando a cuore aperto. - se stai pensando che nascondere la tua omosessualità fai un gran male a te stesso e chi ti ama perché non sarai mai felice e renderai infelice non solo Lydia ma anche Magnus o chiunque sei innamorato. -
- che ne sai di Magnus? - chiese Alec sorpreso.
- Sei mio figlio, io e mamma ti conosciamo bene e vogliamo che tu sia libero di essere te stesso -disse Robert prendendogli la mano. - Lo so che non è facile ma ne varrà la pena alla fine. Non importarti della popolarità o degli altri o dei nonni perché chi ti ama davvero non ti allontanerà come Jonathan, lui ti vorrà ancora bene come i tuoi fratelli, i tuoi cugini, i tuoi zii e anche Lydia perché sarai sincero con lei e lei lo apprezzerà, ne sono certo
Alec lo abbracciò, Robert lo strinse come quando era bambino e sentì dire al figlio che amava la musica e far parte del glee.
- se il tuo cuore ti indica che il glee è la tua vera passione, allora segui questa strada -
Alec non si aspettava che era così facile e fu felice che lui lo appoggiava.
- grazie, papà - disse Alec molto grato.
- e ascolta bene il tuo cuore, Magnus ti ama e potreste essere felici se tu gli dai un occasione - terminò Robert sciogliendo l'abbraccio.
- ci proverò papà - disse Alec volendo mettersi in gioco.
- ecco il mio Alec - disse Robert felice.
I due aprirono la porta e trovarono gli altri ad aspettarli in salotto con un bel dolce portato da Magnus e Robert lo spinse verso di lui e gli andò addosso.
- scusami, Magnus. Potrei avere una fetta? - chiese Alec arrossendo.
- certo, fiorellino - disse Magnus dandogli un piattino.
Alec prese il piattino e si mise affianco a lui a mangiare. Magnus parlava con Anna e Izzy di moda mentre Thomas andò in cucina per cercare silenzio Qualcuno bussò alla porta che dava sul giardino, si girò verso di essa porta e dietro il vetro c'era Charles. Corse fuori felice senza far rumore, Charles l'attirò a sé per un bacio mozzafiato in cui Thomas gli buttò le braccia al collo per approfondire meglio quel contatto.
- che sorpresa! - disse Thomas contento - Ma tu non dovevi dare ripetizioni?-
- si, infatti è qui vicino ma non potevo passare davanti a questa casa e non passare a darti un bacio - disse Charles riprendendo fiato.
-E io non potevo stare senza un tuo bacio- disse Thomas leccandosi le labbra.
- non fare così con la labbra altrimenti non vado più - disse Charles tenendolo tra le braccia.
- non voglio trattenerti - disse Thomas con un sorriso. - vai, maestro -
- dovrei darti qualche volta qualche ripetizione - disse Charles alla pronuncia maestro un po malizioso. -
- in effetti in anatomia ho qualche carenza - disse Thomas.
- certo, anatomia. Che furbetto - disse Charles divertito.
- Ma mi ami per questo - disse Thomas strappandogli un bacio.
Michael era da quelle parti con la valigia e li vide come si stuzzicavano a vicenda e si baciavano prima che Charles scappò via dopo un ultimo bacio. Era di fronte alla porta di casa Lightwood, rideva con un sorriso alla scena di prima e bussò al campanello con un'ansia addosso per l'esito dell'annuncio alla famiglia. Aprì Izzy e gli fece l'occhiolino mentre lo invitava dentro.
- Tuo padre... -
- Professor Wayland che sorpresa! Come mai da queste parti? - chiese Jace sorpreso. - Non sarà per il voto del compito. Giuro che recuperò ma non lo dica a... -
- Jace, non dovresti nascondere queste cose ai tuoi e poi non sono qui come professore - disse Michael serio. - ma per altro -
Tutti si affacciarono a vedere, era il professore Wayland e poi collegarono tutto
. - lei è il nuovo amore di Robert? - chiese Gideon a lui.
- si sono io - disse lui con coraggio.
- Non me lo sarei mai aspettato - disse Sophia sorpresa. - ma è un uomo così affascinate che immagino perché Robert si sia innamorato -
- Il poliziotto e il professore che storia - disse Gabriel altrettanto sorpreso. - e da quando va avanti? -
- hai intenzioni serie? - chiese Gideon da fratello protettivo.
- Non gli fate l'interrogatorio - dissero i figli e i nipoti.
Lo salvarono dai due fratelli e Robert gli andò incontro abbracciandolo.
- Lui è l'uomo che amo - disse Robert a tutti.
Tutti adoravano il professore Waywood quindi ne furono felice e si congratularono con loro e Maryse gli sorrise e gli diede il benvenuto nella loro famiglia. Gideon e Gabriel erano più diffidente, avevano molta stima del professore ma sapevano anche del suo passato molto libertino e non volevano che Robert soffrisse.
Anna si accorse che Christopher era un po seccato.
- cosa c'é fratellino?- chiese lei preoccupata.
- tra poco devo andare a casa di quel gran asino reale per il progetto e non mi va - si confidò lui sbuffando.
- potresti scoprire qualcosa che non sa di lui. Di solito é così - disse Anna saggiamente. - ci sarà un motivo perché Matthew é suo amico. Forse lui sa qualcosa che tu ancora non ti sei accorto -
Lui dubitava di ciò ma decise di dar retta alla sorella, salutò tutti e andò verso la villa Carstairs come se andasse al patibolo.
Quando il cancello si aprì, camminò verso il viale e la casa. Un maggiordomo lo aprì e una cameriera lo condusse verso la stanza di Alastair.
- sei arrivato - disse lui sul letto con la camicia un po aperta.
- ci mancava anche questa - disse lui tra se e se senza volerlo ad alta voce.
- come scusa? - chiese Alastair con il portamento di un principe.
- dico che sei asino reale anche come stai sul letto - disse Christopher senza peli sulla lingua.
https://goo.gl/images/n7OEXz
La stanza di Alastair lo rispecchiava molto egocentrica da principe viziato, quel letto a baldacchino e quelle lenzuola rosse. Poi c'era anche una targa con il nome ' Alastair'. Tipico da lui.
- su metti a lavorare - disse Alastair con tono sgarbato. - se qui per questo, secchione. Io sto tornando -
Ecco lo sapeva che finiva così. Alastair usci dalla stanza e lui si mise a curiosare. Toccò quella targa e all'improvviso si aprì una stanza segreta. Una fantastica stanza segreta con una libreria da una parte e dall'altra tante foto di stelle e pianeti, al centro una scala che portava su e più un tavolo con tutti strumenti per esperimenti di scienze.
Wow!! Alastair nascondeva la passione per le stelle, le scienza e non se lo aspettava da un asino reale. Salì la scala lunga e dritta e arrivò ad un terrazzo con tante piante e un telescopio.
Perché lui lo nascondeva?
La vista era mozzafiato, scese giù dopo un po e si mise a curiosare sui fogli sul tavolo di scienza e trovò geniale tutto ciò. Alastair era molto intelligente ma non capiva il motivo per il quale fingeva di essere un idiota. Andò a cercarlo, senti la voce di un bambino dal corridoio e si avvicinò per guardare la porta semi socchiusa. C'era Alastair seduto sul letto con un bambino biondo e un libro in mano.
- eravamo arrivati che Harry con la prova dell'uovo - disse Alastair dolce aprendo il quarto libro di Harry Potter.
Ecco un altro lato che non conosceva di lui, era così dolce con quel bambino che dove essere il fratellino e si inteneri molto. Aveva giudicato troppo in fretta ma anche lui non dava l'occasione per conoscere il vero Alastair. Anna aveva ragione Scappò via quando Alastair se ne accorse che li stava guardando. Si mise alla scrivania con i libri in mano.
- se racconti a qualcuno quello che hai visto, ti finisce male - disse il biondo in minaccia.
- che asino! Guarda che é normale. Un fratello che é dolce con il proprio fratellino - disse lui tranquillizzandolo. - non capisco perché ho vuoi nasconderlo come la tua passione per la scienza, stelle e pianeta. Ho visto quanto sei geniale invece di mostrarti per quello che vali preferisci essere un idiota come quei gorilla -
- non tutti hanno il lusso come il tuo di essere se stessi - disse Alastair innervosendosi. - tu non sai nulla di me o della mia vita. Non sai cosa sopporto quindi non giudicare -
- come faccio a saperlo? Tu non parli, insulti solo e mi ordini di farti i compiti - ribatte Christopher. - spiegami e capiro -
- mia sorella Cordelia é scappata da questa casa per essere una cantante, il mio fratellino é molto cagionevole e io sono quella che mia madre definiscr l'ultima speranza di questa famiglia - disse Alastair sfogandosi. - non posso essere me stesso perché devo diventare avvocato o quello che mia madre vorrà. Ecco cos'è la mia vita -
Gli piangeva il cuore per lui, non era una vita molto felice e capiva perché si era creato quella maschera.
- allora con me potrai esserlo - disse Christopher allungando la mano. - ci stai? -
- si - disse lui prendo la sua mano. Era l'inizio di un bel rapporto.
Si chiusero nella sua stanza segreta a fare il progetto, si divertirono molto e guardarono un film di fantascienza con tanto di pop corn e commentarono nel frattempo. Fu un bellissimo pomeriggio. Non pensava che sarebbe successo.
1- ora é meglio che vada. Tu avrai da fare con quella Adrienne - disse Christopher alzandosi dal plaid con i cuscini in terrazzo.
- non c'é nessuna Adrienne. Era inventata. Rimani ancora - disse Alastair fermandolo dal polso.
- fammi indovinare il racconto di oggi era inventato - disse Christopher ricordandosi ogni dettaglio, risedendosi.
- mi hai beccato - disse Alastair imbarazzato.
- oh questa é nuova. Alastair Carstairs imbarazzato - disse lui stuzzicandolo.
- continui a sfottere ma bravo - disse Alastair dandogli una piccola debole spinta, ridendo anche lui.
- che vuoi fare? Le abitudini sono dure a morire, vostra maestra - disse Christopher scherzando.
- ti dovrò licenziare, un servo che si ribella non é buono - disse Alastair scherzando a sua volta.
I due scoppiarono a ridere, erano così in sintonia e non c'é nessun altro a parte loro. Quella terrazza erano il loro posto lontano dal mondo. Michael e Robert presero il volo mentre Christopher restò daAlastair. Avvisò i suoi che rimaneva da un amico a cena e a dormire.
- sei curiosa che posso fare? - chiese Christopher dopo la confessione di oggi sulla sua madre e la sua vita.
-si puoi stare. Mia madre non c'è stasera, ha una serata con la signora Branwell, la coach Demon, la signora Belcourt e altre - disse lui rassicurandolo. -faccio portare qualcosa in stanza -
- se invece cucinassi io - disse Christopher proponendosi.
- sei un ospite, Christopher. No un domestico o il mio servo - disse Alastair categorico. -ora ti metti comodo sul letto e vediamo qualcosa con il mio tv a plasma. Hai un amico ricco, approfittane -
- Noi lightwood siamo anche bene - disse l'altro scendendo giù per la scala.
- su vieni- disse Alastair indicando il letto dove era sdraiato.
Non sapeva perché ma quel tono era molto sexy. Quel camicia un po aperta rendeva la situazione molto calda e lui era molto affascinate e sexy. Un gran gnocco. Non era cieco, sapeva che Alastair era bellissimo anche con quell'aria snob. Salì sul letto un po impacciato quasi stava per cadere ma Alastair lo prese e Christopher si trovò sul suo caldo corpo.
- non dai un bacio al tuo principe che ti salvato da una morta certa - disse Alastair sexy.
Christopher non si era mai sentito così neanche con Lena, non si era mai eccitato in quel modo nel starle accanto mentre con lui si. Quel corpo caldo e quella frase gli fecero girare molto la testa.
- cosa c'é? Già su di giri - disse Alastair al silenzio dell'altro e al suo rossore. - oh si, faccio questo effetto -
Christopher cerco di parlare ma non riusciva così Alastair lo poggiò delicatamente sul letto e gli disse da sopra- tranquillo, adesso mi prendo cura io di te -
- così non mi aiuti molto - disse Christopher riprendendo l'uso delle parole.
- ma io so cosa ti devo dare - disse Alastair con un sorriso. - fidati non te ne pentirai -
Qualche minuto dopo...
- hai avuto un idea fantastica - disse Christopher godendo molto.
- é sublime, freddo e tutto nostro - disse Alastair con vasetto tra la mani. - attento, ti stai sporcando tutto -
Alastair gli tolse il gelato al viso, dal collo e dalla dite con le dita e la bocca. Di nuovo si era fatto bollente la atmosfera e per Christopher era così strano che l'altro lo stava pulendo con cura e aveva la testa chinava per farlo. Alastair era pieno di sorprese. Lui non aveva mai provato tutto ciò e il suo primo bacio era stato con un bambino quando era piccolino anche lui biondo. Attirava i biondi.
Flashback
Christopher era anche da piccolo un bambino molto imbranato, cadeva sempre e si faceva male di continuo. Ricordava che era in vacanza con tutti i lightwood a completo c'erano qualche Fairchild anche. Fu in quella occasione che Thomas e Charlie si conobbero, le vacanze erano sempre il loro momenti preferiti. Anche allora Thomas già prediligeva il silenzio al chiasso e Charles si rese conto che quel dolce bambino si stava innervosendo così lo portò lontano da al mare più nel bosco e Christopher li seguì per evitare che si perdessero. Matthew si portò dietro all'amicoJames, i due quattordicenni erano in un'età di scoperta e Matthew cercava sempre di trascinare il suo caro James in posti più movimentati ma lui non voleva sapere. Se ne stava lì sotto l'ombrellone e leggere argomenti già impegnativi.
- su Jamie, molla quei libri e vieni a farti il bagno - disse Matthew spronandolo. - l'acqua é bella. Su dai, non essere il solito guastafeste -
- non mi va, gli altri mi prenderanno in giro per gli occhi e altro - disse James sincero. - e poi é più interessante quello che leggo -
Non era la prima volta che altre persone lo prendevano di mira per i suoi bellissimi occhi dorati.
- ma i tuoi occhi non hanno nulla che non vanno, sono bellissimi e unici - disse Matthew accarezzandogli il viso. - non starli a sentire -
James lo abbracciò, Matthew lo strinse felice e restarono così senza pensare al mondo.
- guarda due finocchi che si abbracciano - disse un ragazzo con la sua band deridendoli.
- questa non é la vostra spiaggia, non li vogliamo quelli come voi - disse un altro idiota. - guarda quello ha anche gli occhi strani -
- fatte i galletti con chi potete - disse Anna intervenendo. - non parlate più vero? Già, quelli come voi lo fanno sempre e ora andate via -
La band se ne andò via dall'arrivo di una persona più grande di loro e Anna rassicurò James e Matthew di non ascoltare i pensieri di quegli idioti. Anna era una persona che aiutava tutti e si prendeva cura di quelli più piccoli. Loro adoravano Anna. Li salutò per andare dalla sua nuova ragazza, James avrebbe voluto essere forte come lei e incurante di tutti infatti tranquillamente baciava la propria ragazza alla luce del sole. Robert giocava con Izzy e Alec. Le cose con Maryse al livelli sessuale o romantico non andavano. Si sentiva così infelice e immaginava anche lei. I suoi figli erano la loro gioia. Gideon e Gabriel con le loro moglie si girarono a vedere i bambini ma non c'erano. Si preoccuparono. Matthew li avvisò che aveva visto Thomas e Charles con Christopher e che lui e James li avrebbero tenuti d'occhio così potevano un po rilassarsi. James temeva un altro attacco dai ragazzi di prima ma Matthew lo tranquillizzò e gli prese la mano. James aveva un po di paura mentre andavano verso il bosco. Robert era al bar a prendere qualcosa per Maryse e i loro figli quando sentiva che qualcuno lo guardava ma anche in modo inequivocabile. Era un ragazzo biondo e occhi azzurri, un bellissimo angelo travestito perché nascondeva un diavolo tentatore.
- ciao, ti ho visto da quando sei arrivato - disse lui molto diretto. - sei davvero un padre premuroso ma immagino che con tua moglie le cose non vanno bene. Me ne intendo di questo cose -
- non so di cosa tu stia parlando? - chiese Robert negando.
- oh io pensò proprio di si - disse il ragazzo sicuro di sé. - cmq sono Sebastian, anch'io in vacanza e se vuoi scoprire più affondo perché le cose vanno male con tua moglie, vieni alla casetta n° 8 e ti farò scoprire un mondo nuovo e che ti piacerà -
Tutto questo a bassa voce, prima di consumare il cocktail e andarsene via. Robert era rimasto colpito da ragazzo e non capiva perché sentiva quella eccitazione verso di lui. Si sentì come quando Alice segue il bianconiglio nel buco e cadde in un altro mondo. Seguire quel ragazzo e oltrepassare la porta della cassetta n°8 l'avrebbe portato veramente in un altro mondo. Non era sicuro di volerlo fare, pensava a Maryse e anche i ragazzi. Tornò da loro mentre la sua mente andava a quel ragazzo. Christopher cadde inciampando in un ramo e iniziò a piangere per dolore. Si era sbucciato le ginocchia e sanguinava. Thomas e Charles si misero sotto agli alberi ad ascoltare il suono della natura, erano così felici. Matthew e James trovarono un bel punto nel bosco per fermarsi un attimo, erano lontani dai genitori. Prima di trovare i piccoli, Matthew ebbe un'idea.
- qui non c'é nessuno che ci interrompe come nelle nostre case tra fratelli e genitori. Potremo farlo - disse Matthew curioso.
- ma siamo all'aria aperta. Mi vergogno - disse James rosso come un pomodoro.
- dietro questa quercia possiamo toccarci a vicenda senza che nessuno ci veda - disse Matthew rassicurandolo. - non sei curioso? -
- solo con te si - disse James con un sorriso, appoggiandosi con la schiena al tronco.
- anch'io. Non lo farei con nessuno - disse Matthew infilando la mano nel costume di James.
James timido portò la sua mano al costume dall'altro. Matthew iniziò ad accarezzarlo, lui si era già accarezzato una volta ma quello era diverso, toccava quello del suo amico James. Era fantastico e gli piaceva tanto. James non si era mai toccato quindi si sentiva molto strano. Cercava di imitare l'altro, i due pian piano iniziavano a gemere nel toccare con ritmo i membri un po fuori dal costume. Matthew provò una cosa che aveva letto, avvicinò i loro membri e li prese a toccarli insieme.
- ti piace? - chiede lui premuroso.
- si tanto - disse James timido. - questo mi piace ancora di più -
Matthew fece un sorrisetto mentre guardava James, tutto rosso e iniziò ad aumentare il ritmo, naturalmente i membri si sfregavano uno con l'altro e tutti e due gemevano. Matthew era concentrato su di lui, quella bocca aperta e gli occhi chiusi. Era uno bellissimo spettacolo.
- Matty, sta uscendo qualcosa - disse James con paura mentre un'onda lo travolse.
- tranquillo. É naturale, Jamie - disse Matthew al suo orecchio. - fidati -
James venne contro la sua pancia e anche Matthew. Si accasciarono felici.
- sarà il nostro segreto - disse Matthew riprendendo fiato.
- si solo nostro - disse James contento.
In spiaggia, Alec si mise a fare un castello di sabbia da solo visto che Izzy giocava con dei bambini e lui preferiva stare per sotto suo.
- sempre lo stesso castello, ci vuole qualcosa che lo rende unico - disse un bambino particolare. - ecco con questo sarà più bello -
Vide il bambino mettere dei glitter sul suo castello. Wow!
- grazie - disse Alec con sorriso.
Maryse sorrise nel vedere Alec parlare con un bambino. Era sempre così solitario. Robert era di nuovo a bar a bere qualcosa e guardava Sebastian da lontano, parlare con altri ragazzi. Non riusciva a smettere a guardarlo. Non era da lui o forse aveva guardato altri uomini ma Sebastian era il primo che si era avvicinato a lui in quel modo.Sebastian si avvicinò di nuovo al bancone, adesso era in costume e aveva un fantastico corpo. Poi si accorse che lui se ne accorto e tornò al suo analcolico.
- puoi continuare sai. A me piace e poi potresti avermi. Sono tuo se mi vorrai - disse Sebastian seducendolo sottovoce. - ma mi vuoi, lo vedo nei tuoi occhi. Vieni con me -
Robert guardò Sebastian che apriva un po le gambe in modo provocante. Lo sguardo di lui andò in mezzo alle gambe. Il costume era molto aderente e si notava una certa sporgenza.
- vedi che mi fai - continuò lui seducente. - sei molto sexy agente. Mi farei arrestare da lei molto volentieri -
Com'è faceva a saperlo? Quel ragazzo era un vero mistero.
- come lo sai? - chiese Robert curioso.
- come ti muovi, il tuo essere e tutto il resto - disse lui molto eccitato. - mi eccitano i poliziotti -
Robert non cedesse anche se la tentazione era tanta, finì di bere e tornò da Maryse. Nel bosco, Christopher non faceva altro che cadere ma all'improvviso qualcuno lo afferrò e si ritrovò su di lui.
- grazie - disse Christopher timido. - oh ti ho sporcato il tuo vestito scusami -
Era un bambino biondo come quelle delle favole, aveva anche il viso da nobile e si scusò mortificato.
- tranquillo, é solo un vestito - disse il biondo guardando i suoi occhi color lavanda - hai dei bei occhi -
- non li trovi strani? - chiese Christopher a quel complimento.
- ma no. Se qualcuno te lo dice, gli do un pugno - disse quel bambino tanto protettivo. - mi piacciono tanto, ti rendono unico -
Lui e il prode principe camminarono verso un fiume dove il biondo prese un fazzoletto con un ricamo di un castello e si occupò delle sue ginocchia.Christopher lo ringraziò con un bacietto ma non sulla guancia bensì sulle labbra come vedeva fare i suoi. Il biondino ricambiò, stretti in un abbraccio mentre si baciavano teneramente. Fu la madre di lui a fermare il tutto.
- che fai a mio figlio? Non azzadarti più, piccolo essere disgustoso - disse la signora mora molto snob.
Il bambino biondo lo guardò triste e mortificato delle orribili parole. Fu quella l'ultima volta che lo vide.
- mamma, ti prego, era solo un ba... -
Portandolo nel sotterranei della villa.
- é un atto disgustoso e tu devi scindere le cose giuste e quelle sbagliate. Sei un Carstairs, ricordatelo - continuò lei autoritaria, chiudendolo in una cella. - starai qui tutta la notte senza mangiare e senza coperta -
Quella notte Alastair Carstair pianse le sue ultime lacrime, sarebbe stato quello che voleva sua madre e non avrebbe più rivisto quel bambino dagli occhi color lavanda.
Fine flashback
: Invece quel bambino era di fronte a lui, Christopher Lightwood e quei occhi semplicemente meravigliosi color lavanda che lo avevano stregato. Era destino. Voleva godersi quei momento perché sapeva che prima o poi si sarebbe fidanzato e sposato e avrebbe avuto figli. Era segnato il suo destino. Per questo aveva iniziato a scrivere su quel post e poi in privato perché aveva bisogno di essere se stesso almeno con lui in segreto. E adesso poteva farlo dal vivo anche se non sapeva che era saturnboy. Aveva qualche patrigno ma morti tutti in modo strano. Di suo padre non sapeva nulla. Sua madre non parlava mai di lui e gli 6 altri mariti di lei non erano stati di molto aiuto. Adesso era single in cerca dell'ottavo marito. Sua madre non voleva che avesse a che fare con Jem. Lei e Jem non andavano d'accordo e di sicuro era colpa di sua madre.Lui, Matthew e il suo fratellino erano la luce in tutta quella oscurità. Kit era fortunato ad avere Jem e Will come suoi parenti. Magari sarebbe cresciuto con loro. Christopher vide la tristezza nei suoi occhi e così alzò il viso e lo baciò per dargli un po di felicità.
Robert stava facendo un itinerario delle città da visitare, preciso com'era.
- Catania, Palermo, Ostuni, Brindisi, Napoli, Roma, Perugia, Firenze, Pisa e il Trentino. Wow! Hai le idee chiare - disse Michael leggendo il foglio.
- si perché non voglio vedere solo il soffitto dell'albergo - disse Robert molto allusivo.
- hai dimenticato Venezia, baby e questo ti fa capire che non sono interessato solo alle camere dall'albergo - aggiunse Michael scrivendolo sul foglio.
- mi correggo, sei fantastico - disse Robert baciandolo.
Michael ricambiò con molta passione ma si staccarono subito dopo
Il loro primo viaggio insieme. I due si sorrisero, prendendosi per mano e parlarono di tutte le cose da vedere. Era così romantico. A ora di cena, le hostess passarono con i vassoi. La cena era compresa nel prezzo e si trattava sempre di prima classe. Robert era molto ricco tra il lavoro e il patrimonio di famiglia.
- sai potevano usare la classe economica - disse Michael un po imbarazzato. - è troppo... -
- per te non é mai troppo. Meriti il meglio - disse Robert con un sorriso, passandogli lo champagne.
Michael lo prese e guardava anche le pietanze sul vassoio, aragosta, tonno e altre cose super buone.Lo baciò dopo il brindisi e guastarono quella meraviglia. Con il suo stipendio non si poteva permettere tutto ciò e Robert lo viziava molto. Dopo la cena, iniziarono a pensare ad un modo passare tutto il tempo. Robert si era messo poi a leggere mentre proiettavano un film ma Michael non riusciva a stare fermo e buono nel sedile.
- Baby, ti andrebbe di fare qualcosa? - chiese Michael con il broncio.
- sto leggendo - disse Robert preso dalla lettura.
- io intendevo qualcos'altro - disse Michael malizioso.
- be ci sarebbe la piccola suite che ho preso - disse Robert sorprendendolo, chiedendo il libro.
- wow! Mi hai fregato - disse Michael allo sguardo di Robert.
-ti conosco troppo bene da sapere che non riesci a stare fermo così ho provveduto - disse Robert prendendogli la mano per condurlo verso la meta.
Michael era senza parole mentre entrava nella suite, il letto era matrimoniale con petali di rosse e altro champagne. C'era la TV a plasma, un armadio e Michael chiuse la cabina mentre Robert lo baciò contro la porta. https://goo.gl/images/2Ps8Tb.
Robert e Michael andarono indietro senza smettere di baciarsi e urtarono il letto, cadendoci sopra. Passarono allo champagne per brindare. Fare l'amore in alta quota non era mai accaduto a nessuno dei due, fu così importante che era una cosa nuova per entrambi e quella suite dava la sensazione di luna di miele e loro non erano sposati, non ancora ma lo sarebbero stati presto. C'era solo la bottiglia e non trovavano i bicchieri neanche nei mobiletto. Robert aprì la bottiglia e ne bevve un sorso e poi lo porse a Michael. Era di nuovo senza parole.
- il mio baby così precisino che beve dalla bottiglia. Non fini mai di sorprendermi - disse Michael bevendo un sorso.
Robert lo afferrò per le gambe per togliergli le scarpe, quasi l'altro si cadeva la bottiglia dalle mani per quel gesto improvviso. Michael appoggiò la bottiglia per terra, Robert gliele tolse e fece lo stesso con le sue.
- ora ti faccio vedere io chi è il precisino - disse Robert portasi su di lui.
Michael si ritrovò su di sé il suo baby che gli apriva i jeans e il sedere avvolti dalla stoffa dei pantaloni contro la sua faccia. Non se lo fece dire due volte e gli abbassò la cerniera, entrambi abbassarono le stoffe dell'altro giusto per leccare e prendere il membro dell'altro in bocca. Se lo succhiavano a vicenda in modo sincronizzato. Doppio piacere nel dare e riceverlo. Michael era felice che Robert era così libero di agire come voleva e di sicuro centrava il fatto che aveva detto la verità ai figli e parenti.
Dopo esserci dato il piacere a vicenda e Robert aveva preparato Michael, ancora semi vestiti e si mise in piede nel letto e piegò l'altro. Michael appoggiò le mani contro il muro mentre Robert lo penetrò.
- Wow! Babyyyyyyyyyyyyyy! - esclamò Michael a quel solo colpo.
Per fortuna la suita era insonorizzata altrimenti tutti l'avrebbero sentito urlare e Robert era gelosa del suo sexy professore.
Poi si spogliarono dopo quel momento così intenso e focoso. Si abbracciarono mentre si baciavano seduti sul letto dolcemente. Passarono dal momento intenso a quello dolce senza problemi. Loro erano così. Infatti fecero l'amore lento dopo sdraiati sul letto e la volta dopo Michael era in piedi di fronte al letto, teneva Robert fermò con le mani strette al suo sedere mentre le braccia dell'altro erano al suo collo e lo scopava così.
- Si, Michael, sei fantastico. non ti fermareeeeeeeeeee - disse Robert in estati a quelle spinte molto veloci che lo portavano al vertice del piacere e fuori controllo.
Quello era solo l'inizio di quel volo, avevano tante ore e sapevano bene come riempire il tempo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top