Capitolo 1

Alec Lightwood camminava nei corridoi del McKinley High School con la sua giacca scura a differenza dei suoi compagni di squadra football, indossavano giacche rosse ma per lui rosso era troppo accesso. Non si addiceva molto. Tra i suoi compagni c'era anche suo fratello adottivo Jace ma era preso da una ragazza insignificante e pel di carota quindi si allontanò da loro. Uno dei suoi compagni di squadra gli diede un bicchiere di granita blu.
- tieni, Lightwood. La tradizione vuole che ogni membro della nostra squadra tiri la granita ad un perdente del glee club. -
Lui non aveva mai fatto una coda del genere mai.
- vedrai ti divertirai. Noi lo facciamo sempre -
Non voleva essere emarginato, voleva che suo padre fosse orgoglioso di lui e così prese la decisione sbagliata.
I suoi compagni gli indicarono un ragazzo asiatico e molto particolare. Lui non lo sapeva ma quello era Magnus Bane, ballerino del glee club. Si ricordò di lui, era un posto dietro di lui e ogni giorno lo riempiva puntualmente di glitter.
' la vita é più favolosa con un paio di glitter, fiorellino ' Era la sua frase ricorrente ogni volta che cercava di togliersi di dosso i maledetti glitter e odiava quel soprannome. Non era gay, era felicemente etero e vergine.
Lui aveva anche una bellissima ragazza, Lydia Branwell. Membro delle cheerleader e del club della castità proprio come lui. Avevano deciso di aspettare dopo il matrimonio per farlo.
Alec si incamminò con passo deciso e la granita blu in mano verso Magnus. Lo osservò attentamente e nei dettagli, era bellissimo e non capì perché dentro si sentì così strano. Doveva smettere di pensarci. Una bella granita avrebbe cambiato tutto.
Magnus chiuse l'armadietto, si voltò e in un attimo gli arrivò la granita in faccia. Non era nuovo alle granite in faccia o essere buttato dentro ai cassonetti della spazzatura o altro ma la cosa che lo stupì di più chi aveva fatto quel questo. Se lo aspettava da un Jace Herondale o da un Jonathan Morgestern o Camille Belcourt o Kieran Unseelie ma mai da lui.
- non pensavo che eri come quei trogloditi dei tuoi compagni, Alexander. Mi hai deluso - disse Magnus molto serio. - spero che inizierai a pensare con la tua testa e non quella degli altri -
Quelle parole lo colpirono moltissimo, facendolo vergognare di quel gesto e non riusci a smettere di pensare al suo sguardo deluso.
Magnus se ne andò, i suoi compagni di squadra lo applaudirono e lui aveva sentimenti contrastanti, felice per la sua popolarità ma triste e vergognato per Magnus. La vita al McKinley non era facile per nulla.
Magnus non fu l'unico del glee ricoperto dalla granita, si aggiunsero anche Mark Blackthorn e Kit Herondale alla lista.
Il primo era sotto un albero a leggere quando gli arrivò la granita addosso da Kieran Unseelie, un altro giocatore di football.
- non hai un altro hobby? Devi sempre venirmi a rompere a me - disse Mark infuriato cercando di togliersi la granita verde da faccia e gli occhi gli bruciavano. - fa male -
- se vuoi, posso schizzarti altro in faccia - disse Kieran malizioso.
- sei un maiale, Unseelie - disse Mark recuperando il libro. - non andrai mai con te. Non sei il mio tipo -
Anche se un brivido gli attraverso il corpo alle parole di Kieran.
Intanto nell'aula di economica domestica, Kit guardava Ty Blackthorn infornare i cupcakes fatti e preparare la crema.
Ora finito la panna così Kit andò un attimo nel lato cucina confinate con l'aula per prenderla a Ty ma in agguato c'era un giocatore di football pronto per colpire Ty.
Kit se ne accorse subito e con una corsetta veloce, si mise in mezzo tra la granita e Ty e la prese in pieno. Sapeva quanto Ty andasse in panico o in crisi quando gli succedevano degli imprevisti o lo colpivano. Ty lo vide come il suo eroe, sapeva già che Kit era un tipo gentile e altruista ma quel gesto gli fece battere il cuore.
Il giocatore di football se ne andò, insoddisfatto di non aver preso Ty ma Kit era lo stesso un membro del Glee quindi era sempre una vittoria.
Ty si avvicinò a Kit, lo prese per mano per la prima volta e il biondo restò sorpreso da quel gesto. Lui non toccava mai nessuno e questo lo rese felice.
-vieni con me, mio eroe. Ti aiuto a togliere la granita - disse Ty dolce, conducendolo in bagno.
Si era preso la granita a suo posto e adesso Ty lo considerava il suo eroe.
Ty lo fece sedere su un puff in bagno, prese un fazzoletto e pian piano lo pulì con cura.
- sei stato molto dolce, nessuno aveva fatto qualcosa del genere per me - disse Ty ammirato. - ti meriti un premio -
- ma non ce ne bisogno, Ty. Ho fatto quello che chiunque avrebbe fatto - disse Kit modesto.
- non é vero, Kit. Tu sei stato coraggioso - disse Ty emozionato.
Dandogli un bacio sugli occhi poi sulla fronte e dopo sulla guancia. Si chinò a deporre un bacio sul torso della mano sinistra e poi destra. Baci a farfalla così delicati. Sentire quelle labbra sulla sua pelle era fantastico. Si guardavano innamorati, Ty si avvicinò di nuovo al suo viso e sfiorò le labbra con le sue. Il loro primo bacio. Il loro primo bacio fu dolce come il miele. La prima coppia di questo nuovo glee club si era formata: i Kitty.
Simon Lewis, altro membro del glee club e anche del fumetto, se ne stava nelle tribune a vedere le prove elle cheerleader capitanate da Isabelle Lightwood. La ragazza più bella e sexy di tutta la McKinley e anche oggetto dei suoi pensieri. Il suo album da disegno era pieno di suo disegni e anche adesso ne stava facendo uno mentre la guardava attentamente.
Isabelle era anche membro della moda insieme a Magnus. I suoi abiti erano sempre glamour e particolari. Ricordare l'abito del ballo d'inizio anno scolastico, era una dea scesa in terra

e quella sera ballò con molti ragazzi. Lei non era da relazioni serie mentre lui credeva nell'amore. Erano due mondi diversi. Lui il nerd e lei la ragazza popolare. Non avrebbero mai potuto stare insieme.
- oh guarda chi c'è un perdente del club dei fumetti - disse uno giocatore di hockey con una bella granita tra le mani. - non puoi averla sai. Per lei tu non esisti ma sono generoso, ti aiuterò a calmare i bollenti spiriti -
Isabelle osservò la scena da lontano con una serie di ruote arrivò alle tribune e con un potente calcio, colpì il giocatore allo stomaco e salvò Simon dalla famosa granita.
- wow! Sei stata fantastica! - disse Simon incantato.
Non sapeva che faceva anche arti marziali o cose del genere. Isabelle era piena di sorprese. Gli cadde l'album, i disegni si sparserono e Simon li raccolse subito. Aveva paura che Isabelle vedesse i suoi disegni ma lei ne aveva presi un bel po per aiutarlo.
- hai un gran talento, Lewis e dal soggetto ti devo piacerti molto - disse Isabelle con un sorriso intrigante. - se vuoi, posso posare come modella e anche senza veli -
Non solo lei sapeva il suo cognome ma voleva fargli da modella e anche nuda. Una proposta eccitante e intrigante alla quale non poteva dire di no. La ragazza dei suoi sogni sarebbe stata nuda nella sua stanza. Isabelle prese il suo cellulare dalla tasca con fare sensuale, si ritrovò a pochi centimetri dal suo viso e lei gli sorrise mentre segnava il suo numero 'Izzy 💋'.
- puoi chiamarmi quando vuoi - disse lei rimettendo il Cell in tasca e stampando un bacio sulla guancia, lasciando la stampa del rossetto. - non vedo l'ora di posare per te, Lewis -
- Simon, chiamami Simon - disse lui a fatica accaldato.
- e tu chiamami Izzy - disse lei con un sorrisetto sexy, prima di tornare alle sue cheerleader.
Alec era nell'ufficio dell'insegnante di storia, Michael Wayland e temeva che era per la storia della granita ma il professor Wayland era anche il direttore del glee club, aveva altro in mente per il giovane Lightwood.
- ti ho fatto chiamare qui perché voglio che entri nel glee club - disse il professor Wayland all'improvviso.
Lui nel glee club??? Alec restò sconvolto da quella richiesta. Entrare là sarebbe stato la rovina della sua vita sociale, quelli del glee era emarginati dagli altri e considerati dei perdenti anche se lui non lo pensava ma aveva il nome dei Lightwood da portare avanti con orgoglio.
- ti ho sentito cantare negli spogliatoi quando pensavi di essere solo, hai una voce incredibile e devi sfruttarla. Il glee club é il posto in cui puoi esprimersi senza paura o giudizi della gente, in cui puoi sentirti libero di essere quello che sei o vuoi essere - disse Michael appassionatamente. - o vuoi che chiami tuo padre per il tuo comportamento verso Magnus? A te la scelta -
- questo é un ricatto sa - disse Alex indignato alzandosi dalla sedia. - lei non può farlo -
Incredibile un insegnante che ricatta un suo studente per farlo entrare al glee club. Alec uscì dal suo ufficio senza voltarsi indietro, il professore che lo chiamava e lui si rifugio in un auditorium. Si mise a cantare senza volerlo, era così naturale mentre raggiungeva il palco.
Non sapeva che dietro le quinte c'era Magnus, quest'ultimo restò stregato da quella voce ricca di emozioni. Aveva visto giusto in lui, era solo apparenza per la popolarità ma dentro aveva un cuore ricco di sentimento. Ballare e fare un duetto con lui sarebbe stato fantastico. Doveva riuscire a convincerlo ad entrare nel glee club e poi con lui avrebbero vinto di sicuro.
Il prof Wayland entrò nell'auditorium, lo vide mentre cantava e doveva averlo nel suo glee.
Alec smise di cantare appena si accorge della sua presenza.
- non si lascia l'ufficio di un insegnante in quel modo, Alec. Se continui così dovrò chiamare tuo padre - disse Michael severo.

- be fai pure, non mi importa - disse Alec menefreghista. - non entrero mai nel suo stupido club. Non sono un perdente come loro -

A quell'atteggiamento di schiaffi e quelle parole offensive, Michael non ci vide più.
- bene, Alec, l'hai voluto tu - disse Michael arrabbiato. - chiamerò tuo padre -
Alec gli fece una faccia da 'non me ne frega' e se ne andò una seconda volta.

Michael tornò nell'ufficio, aprì il cassetto e tirò fuori la cartella di Alec dove c'erano 3 numeri: quello di casa, di sua madre e di suo padre. Quando vide il nome Robert Lightwood. Non ci poteva credere a ciò, Era destino. Chissà come sarebbe stato il loro incontro e lo chiamo. 

- pronto sono l'agente Lightwood -

Robert aveva quella voce che non aveva mai dimenticato in quegli anni, doveva essere più bello del solito ma non era il momento giusto per fantasticare o rimorchiare. Poi era sposato ed aveva 3 figli.

- Signor Lightwood sono l'insegnante di Alec, Isabelle e Jace. Lei deve assolutamente venire alla scuola, si tratta di Alec - disse lui con urgenza.

Robert andò subito in panico.

- Gli è successo qualcisa di grave a mio figlio? -

- non si preoccupi. Non è successo niente di grave a lui ma gli devo parlere di Alec -

- Arrivo subito -

Robert subito, fece dare il cambio dalla sua collega e corse al McKinley con urgenza. Appena entrato, si informò dov'era l'ufficio del professor Wayland e lo raggiunse.

-Avanti - disse Michael al sentir bussare.

Sapeva chi era, Robert entrò in divisa e Micheal Era più bello di quel giorno. Fisico perfetto, fascato dalla divisa, capelli mori e occhi di un blu penetrante e fu attraversato da un brivido lungo la spina dorsale. Avrebbe solo voluto saltargli addosso, baciarlo e penetrarlo contro il muro. Ma doveva contenersi.

- Buongiorno sono il padre di Alec - disse Robert allungando la mano.

Ma come non si ricordava di lui?? Com'era possibile? 

- Piacere di conoscerla, io sono il professore Michael Wayland - disse lui ricambiando più professionale possibile.

Stava dietro alla scrivania perché aveva una bella erezione e non voleva certo che Robert se ne accorgesse. Si mise a sedere, aspettando che il professore parlasse e non tardo a farlo. Era diventato molto serio adesso, prima aveva un'espressione fantastica e un sorriso splendente come se avesse visto qualcosa di bello e non sapeva che era per lui.

- Oggi è successo un fatto molto grave. Suo figlio Alec mi ha risposto in modo molto maleducato e per di più ha tirato una granita addosso ad un suo compagno! -

- No, è possibile. Mio figlio non lo farebbe mai. Alec è un ragazzo modello. Di sicuro ha frainteso o è stato provocato proprio da quel ragazzo e lui si è difeso solo - disse Robert subito in difesa del figlio. - come con lei -

- Nessun fraintendimenti, io e Magnus non abbiamo fatto nulla a suo figlio. Io gli ha solo proposto di entrare a far parte del mio glee club - disse Michael mantenendo la calma.

- Glee club!!! E ci credo, mio figlio è un Lightwood. Un giocatore di football, futuro capitano della squadra e ha un campionato da vincere quindi non ha tempo per simili cose - disse Robert a tono. - e adesso capisco anche questo accanimento contro mio figlio. Lei si sta vendicando perché ha rifiutato il suo stupido glee club -

Quelle parole fecero scattare Michael. Non poteva crederci che quello era l'uomo che per anni aveva avuto nel cuore. Era un vero ignorante. 

- Io non mi sto vendicando proprio di nulla. Ora capisco da chi ha preso Alec, non mi stupisco che si sia comportato in quel modo con un esempio come il suo. Lei è un maleducato e un ignorante e questa conversazione non ha senso quindi esca dal mio ufficio -

- ha ragione questa conversazione non ha senso, lei è proprio un'impertinente - disse Robert con rabbia, sbattendo la porta.

Anche se avevano litigato, sentivano un fuoco dentro di loro verso l'altro. Robert aveva bisogno di sfogarsi dopo l'accaduto, Michael non riusciva a smettere di pensare a lui nonostante quel suo carattere. Era un professore strafigo, fisico perfetto, alto biondo con due occhi azzurri bellissimi.

Così non tornò al lavoro, prese una strada che conduceva al Rabbit Hole un locale per gay e bisessuali e Robert ci entrò per trovare qualcuno per sfogarsi, ordinò il suo solito al bar e scelse un biondo. Non era come Michael ma poteva andar bene, lo portò in una delle stanza e si fece scopare da lui per urlare il nome di Michael quando venne.

Jonathan Morgestern era nella piscina della scuola, si allenava per le gare di nuoto e all'improvviso vide un bel angelo, sua cugina Lydia. Lei lo salutava con qualcosa tra le mani, un cestino e subito uscì dall'acqua bagnato facendo andare gli ormoni di lei in subbuglio. Suo cugino era un gran figo quindi era naturale quella reazione come con qualsiasi ragazzo caldo. Non poteva pensare in quel modo, era peccato e contro il voto di castità ma soprattutto aveva un bellissimo ragazzo. Non poteva tradirlo, Alec era un ragazzo d'onore e ci teneva moltissimo a lui e poi non poteva rovinare l'amicizia tra lui e Jonathan. Lydia, Alec e Jonathan erano un bel trio, avevano un bellissimo rapporto e facevano spesso le cose insieme. Jonathan era un bravo e dolce ragazzo ma a volte si faceva influenzare dai suoi compagni come per le granite. La sua vita sentimentale era un disastro ma quella sessuale andava alla grande. Lavorava anche nel tempo libero per aiutare sua madre con le spese. Faceva il cameriere alle feste lussuose, era molto ricercato dalle donne sposate e si faceva molti soldi in più il divertimento e il piacere. Le consolava, dava un po di gioia alle loro vite tristi e gli era capitato anche di baciare Maryse. Gli piaceva far sesso con le donne adulte ma anche con qualche ragazza del McKinley. Se il suo corpo era per tutte, il suo cuore apparteneva ad una sola ragazza ma era un amore impossibile perché era la fidanzata del suo amico Alec nonché sua cugina Lydia. Non avrebbe mai fatto questo tradimento ad Alec.
- Angelo, che sorpresa! - disse Jonathan contento.
Angelo. Il soprannome con cui Jonathan la chiamava sempre e le piaceva tanto.
- volevo fare un picnic con Alec ma sembra sparito. Ho mandato un messaggio però non mi risponde, sono preoccupata. Non ha mai fatto così - disse Lydia preoccupata e confusa.
- tranquilla, lo trovo io - disse Jonathan dolce, mettendo una mano sul suo braccio. - non devi preoccuparti -
- grazie, sei un tesoro - disse Lydia dandogli un bacio sulla guancia.
Jonathan represse la voglia di baciarla, la sua amicizia con Alec era più importante. Lui era molto leale nei confronti di Alec, non gli farebbe mai una cosa del genere e neanche Lydia. Tenevano troppo a lui.
Jonathan si mise alla ricerca del suo migliore amico, lo trovò negli spogliatoi completamente vestito ma bagnato, appoggiando alla parete della doccia e si preoccupò subiti. Non aveva mai visto Alec in quello stato. Alec si sentiva in colpa per la granita a Magnus e anche per come si era comportato con il professor Wayland. Non era da lui. Le parole di Magnus e del prof non lasciavano la sua mente.
- Alec, amico, che ti succede? - chiese Jonathan preoccupato.
Alec fissò il suo migliore amico ma non riusciva a parlare o raccontare di ciò che era successo. Qualcosa lo bloccava. Così mentì per la prima volta al suo migliore amico.
- avevo bisogno di una doccia fredda, Lydia é così bella e non é facile trattenersi -
Era un bravo attore Alec tanto che Joathan ci casco.
- non vede essere facile questa cosa del castità ma potete fare altre cose - disse Jonathan in suo aiuto. - cambiati e ora ti spiegò un po di cose -
Jonathan gli spiegò un paio di cose da fare a Lydia o farsi fare da lei senza pericolo di perdere la verginità. Più l'amico gli illustrava la cosa più Alec fantasticava ma il suo corpo in questione non era femminile o di Lydia. Era di un ragazzo precisamente Magnus Bane. Un erezione gli spuntò tra le gambe immaginando Magnus che gli faceva un pompino. Anche Lydia, si trovava nelle stesse condizioni di Alec. Era preoccupata per il suo fidanzata ma era eccitata per Jonathan e si sentiva in colpa per questi pensieri. Alec e Lydia erano entrambi nei rispettivi spogliatoi da soli, appoggiati alla parete e si toccavano intimamente. Alec andava avanti e giù con la mano sul suo membro, fantasticando su Magnus mentre Lydia si toccava clitoride pensando a Jonathan, il piacere li travolse e vennero, gridando il nomi di Magnus e Jonathan. Per poi sedersi per riprendersi da quel piacere, era il loro primo orgasmo e li sembrava così giusto. Magnus era passato un attimo a prendere una cosa negli spogliatoi e aveva sentito gemiti e il suo nome pronunciato, si era affacciato un attimo e restò a bocca aperta a quella visione: Alec con mano sporca di sperma intorno al membro.
Alec era fidanzato con Lydia e si dava piacere pensando a lui. Allora aveva ragione dalla prima volta, il suo radar non sbagliava mai e adesso doveva solo aiutare Alec a rompere gli schermi, di essere se stesso e di cantare ma anche poterlo a far shopping da Gap. Non aveva il minimo senso della moda.
Magnus Bane aveva un nuovo obbiettivo: Alec Lightwood, futuro membro del glee e suo futuro fidanzato.

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