SIETE SUPERSTIZIOSI?

Qualche mese dopo l'episodio appena raccontato, si verifica un evento simile in circostanze veramente assurde.
Innanzitutto vi anticipo che siamo rimasti di nuovo chiusi fuori!
Se ci ripenso mi viene da piangere e da ridere insieme!

Racconto dal principio.
Nel furgone abbiamo, anzi...avevamo un braccio a cui era collegato un phon professionale. I toelettatori che mi leggono sanno di cosa parlo. Fin qui nulla di strano, chissà quanti colleghi hanno optato per lo stesso rimedio.
La differenza è quando sei "itinerante", e con la bussola che punta verso la sfiga.
Bene. Il phon, purtroppo quando eravamo in movimento urtava sullo specchio.
Una toelettatura senza specchio non è una toelettatura, ma di chi cavolo è stata l'idea di montarci accanto un braccio mobile? Mah!
Lo specchio aveva già qualche incrinatura per via delle botte ricevute dal phon durante i nostri tragitti, ma quel giorno prendiamo una bucata grande quanto l'ombelico del mondo.

SSSCCRAAAAACCKKK

«Ca**o è stato?»

Andiamo a controllare. Specchio frantumato ma per qualche strano effetto gravitazionale cosmico era ancora tutto attaccato alla parete. Alex inizia a supporre l'apocalisse, perché insomma eravamo già in un flusso di sfiga bello denso, ma cos'altro poteva capitare con uno specchio in frantumi?
Cerco di rassicurarlo a modo mio.

«Non sarai per caso superstizioso vero?»
Arriviamo a destinazione.

WELCOME TO SFIGALANDIA

Di nuovo. Alex apre il vano tecnico dove c'è  il generatore (chissà perché non è da incasso), sistema il carrellino, tira fuori il gruppo elettrogeno e va ad aprire  il vano toelettatura.
Niente, la maniglia è bloccata.
Di nuovo. Ma dai!
Apro il laterale (una specie di finestrone con una grande rete) dalla parte opposta. Assurdo!
Il tavolo è finito sotto la maniglia.

«Ecco lo sapevo, è stato lo specchio!» dice Alex e inizia a saltellare e girare su se stesso dicendo «occhio malocchio prezzemolo e finocchio...»
(No, oggi non ce la posso proprio fare!)

«Ma la finisci??» gli dico io e continuo «ho un'idea: allora, prendi la rincorsa e poi freni di colpo così il tavolo scivola e libera la maniglia. Dai dai!!»

«Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio... non mi convince molto sai. Proviamo!»

Alex rimette dentro il generatore, richiude il carrellino, ma nella fretta dimentica di chiudere le due porte del vano tecnico.
Retromarcia, prima, accelera e MIIIIIIIIIIIII, frena.
Crolla il carrellino. Per fortuna non è caduto il generatore (quella è un'altra storia).

«Dai dai, sicuro si è spostato!»

Apro. Noooo. Non ci credo! Tutto come prima.

«È lo speeecchiooo! Ma chi ca**o li regge altri sette anni di sfiga?»

«Ma dai non è lo specchio, su chiediamo aiuto»

Andiamo dalla cliente ad elemosinare una barra abbastanza lunga e sottile da poter far passare nella rete del laterale e far muovere il tavolo. La signora gentilissima esordisce con      «ho l'abbassa - tende» 
Si dai, che l'abbassa - tende ci salverà da questa figura di me**a. Infiliamo accuratamente la stecchetta tra la rete e con forza urtiamo quel tavolo del cavolo che finalmente si sposta. Abbassa - tende\specchio 1 pari. La maniglia è libera, la porta si apre.
Facciamo il bagnetto al micio della signora e lo consegniamo.

Prima di ripartire:
- Braccio del phon: legato
- Tavolo: legato
- Specchio: nastrato

Un'altra giornata ai confini della sfiga. In tutto questo tempo è sfuggito un dettaglio a tutti i nostri conoscenti. Nessuno e ripeto, nessuno ci ha regalato un cornetto napoletano. Inizio a credere che sia di primaria e fondamentale importanza.
Sono diventata superstiziosa??
Ragazzi come diceva Edoardo De Filippo:

"Essere superstiziosi è da ignoranti, non esserlo porta male".

P. S. Se avete intenzione di dare vita ad una qualsiasi attività ricordatevi di farvi regalare, anche sotto minaccia se necessario, un cornetto porta fortuna.

©All right reserved by Marta Dream

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