Capitolo 45

Esco fuori e inizio a percorrere il lungo vialetto ad una velocità elevata.
Sono arrabbiatissima e delusa.
Le foto continuano a prendere forma nella mia mente e una strana sensazione mi toglie il respiro.

Eveline ed Aiden si conoscevano, da anni ormai.
Dal liceo addirittura.
Eveline non mi ha mai parlato di lui, ha solo detto che aveva legato con poche persone e che in un batter d'occhio sono diventati una famiglia.

Perché non mi ha mai presentato Aiden e gli altri?

Perché mi ha tenuto segreta questa sua parte?

In che cosa consiste la famosa promessa?

E perché é stata stretta?

Non riesco nemmeno a piangere.
Non provo niente, sento solo scorrere la rabbia nelle mie vene.
Le mani iniziano a pulsare e il nervoso prende possesso del mio corpo.
Ritorno nel mio stato di trans, mi faccio risucchiare nuovamente dal mio oblio personale.

Arrivo davanti al cancello ed esco fuori, poi mi giro e inizio ad osservare il muro accanto ad esso.
Cerco di placare la mia rabbia e i miei brutti pensieri, ma i ricordi ritornano in mente e la necessità di sentire il dolore ritorna.

Ho impiegato tanto tempo per riuscire ad uscire fuori dalla mia bolla di insensibilità e adesso sono ricaduta.
Sento il bisogno di colpire questo muro, sono ritornata indietro nel tempo.
Prendo un bel respiro e decido di colpire.

Primo colpo, non sento niente.
Secondo colpo, ancora niente.
Terzo, quarto, quinto colpo.
Assolutamente niente.
Noto le mie nocche sbucciate e osservo la scia di sangue scorrere sulla mia mano fino a cadere per terra.

Ma io non sento niente.
Sono bloccata in questo tunnel senza sentimenti, i miei occhi sono ritornati vuoti, la mia mente leggera e il mio cuore ha smesso di battere.

"Non é possibile!", urlo e inizio ad usare l'altra mano.

Colpisco il muro utilizzando entrambi gli arti, ma più vado avanti e più cado negli abissi più profondi.
La rabbia non mi abbandona e la delusione mi consuma tutte le energie.

Perché Aiden non mi ha detto la verità?

Per quanto tempo sarebbe rimasto in silenzio?

"Che cosa stai facendo?", sento la voce di mia sorella.
"Niente", colpisco il muro.
"Smettila Abby!", viene verso di me e mi afferra le mani.
"Sei impazzita? Andiamo in ospedale!", é seria.
"Io non ci vado in quel posto!", inchiodo i piedi.
"Non mi interessa! Stavolta hai esagerato!", i suoi occhi diventano lucidi.
"Abigail, cosa ti é saltato in mente?!", sbuca Stella.

Anche lei é furiosa, mi ha chiamata per nome, brutto segno.
Prende dei fazzoletti dalla sua borsetta e li posa sulle mie ferite.

"Andiamo al pronto soccorso", Stella afferra il mio braccio.
"Io non vado da nessuna parte!", sbotto.
"Non ti azzardare!", Stella mi punta il dito contro.
"É stata una brutta serata anche per me Abby!", Ariel alza la voce.

Giro il volto verso mia sorella e noto le sue lacrime.
Il suo corpo inizia a tremare e cade a terra, sbattendo le ginocchia.

"Mi dispiace!", vado ad abbracciarla.

Lei inizia a stringere la mia maglia e si lascia andare in un pianto disperato.
Inizio a stringerla e grazie a questo contatto, comincio a sentire qualcosa.

"Non mi rivolgere mai più la parola!", la sentiamo.

Lascio la presa e alzo mia sorella.
Giriamo il volto e notiamo Ariana insieme a Shawn.
Lui cerca di calmarla, ma lei non vuole ascoltarlo.
Seguo il mio istinto e mi dirigo verso di loro.
Afferro la mano di Ariana e mi metto davanti a lei.

"Lascia stare Ari!", guardo male Shawn.
"Fammi spiegare piccola Abby", mi implora.
"Non chiamarmi così! Per te sono e sarò solo ed esclusivamente Abigail! Solo la mia famiglia e i miei amici possono chiamarmi Abby!", sono fredda e distaccata.
"Ascoltami!", afferra il mio braccio.
"Non voglio! Hai tenuto la bocca chiusa! Sapevi la verità!", lascio la mano di Ariana e inizio a spingere Shawn.
"Mi hai vista piangere e mi hai persino consolata! Mi sono aperta con te e tu hai continuato a tenere la bocca chiusa!", altra spinta.
"Sapevi tutto, tutto quanto! Conoscevi Eveline e tu sei rimasto in silenzio!", alzo la voce.
"Ho dovuto mantenere la promessa!", afferra le mie mani.

Inchioda i suoi occhi nei miei e riesco a notare tristezza e disperazione.

"Quale promessa?", lascio la presa.
"Aiden mi ha detto di tenere la bocca chiusa", sospira.
"E perché scusa?",
"Per proteggerti!",
"Da chi?",
"Da Tyler! Tu non conosci tutta la verità! Tu non sai di che cosa é capace e non conosci le conseguenze!", sbotta.

Io mi blocco e rimango senza parole.
Osservo il suo corpo irrigidirsi e i suoi occhi scurirsi.
Inizia a respirare velocemente e a passare freneticamente la sua mano fra i capelli.

Perché tutti si ostinano a tenere la bocca chiusa?

"Di che cosa é capace Tyler?", incrocio le braccia.
"Piccola Abby...",
"Di tante cose", arriva Archie.

Mi giro a guardare mia sorella e noto il suo corpo irrigidirsi.
Inizia a stringere i pugni e punta i suoi occhi in quelli di Archie.

"Spiega la situazione", mi irrito.
"Non é compito mio", alza le spalle.
"Io sono stanca di questa replica!", sbotto.
"Parla! Ora!", Ariel si dirige verso di lui.
"Non posso Ariel", la guarda.
"Tu che cosa sai Ari?", mi giro verso di lei.

I suoi occhi diventano sempre più scuri e le labbra iniziano a tremare.
Prende un bel respiro e inizia a parlare.

"Non so quasi niente! So solo che mia sorella é stata sottoposta alla tradizione e che si é rifiutata di obbedire agli ordini", le lacrime iniziano a scendere sulle sue guance.
"É stata presa di mira da tutta la scuola e hanno iniziato a bullizzarla fisicamente e psicologicamente. É crollata, non usciva più di casa, a malapena mangiava, insomma é cambiata! Questa scuola ha cambiato mia sorella!", punta i suoi occhi su Shawn.
"Tu conoscevi la verità e hai tenuto la bocca chiusa! La seconda ragazza che é stata presa di mira da tutta la scuola era Eveline?", domanda.
"Ari...",
"Che cosa?! Anche Eveline é stata trattata male? Perché?", vado verso Shawn e afferro la sua maglia.

Inizio a stringere questo tessuto, fino a far fuoriuscire nuovamente il sangue dalle mie ferite.
Ma a me non importa, non sento niente, voglio solo conoscere la verità.

"Sputa il rospo!", alzo la voce.
"Bene, bene, bene", Tyler inizia ad applaudire.
"Sparisci Cooper!", lo guardo male.
"Di cattivo umore Watson?", sorride.
"Che cosa sai? Che legame esiste tra te e mia sorella?", avanzo verso di lui.

Ma Shawn afferra la mia mano e mi blocca.
Io mi giro verso di lui e lo fulmino con lo sguardo, lascia la presa e io avanzo nuovamente verso questo essere spregevole.

"Vedi zuccherino, é una storia alquanto complicata", alza le spalle.
"Ho tutta la serata libera", punto il dito contro il suo petto.
"Io no", lo toglie.

Sorride vittorioso e si gira, dandomi la schiena.
Una rabbia improvvisa inizia a scorrere nelle mie vene e il mio corpo inizia a muoversi da solo.
Scatto e vado verso di lui, afferro la sua mano e lo giro verso di me.

Non ho la più pallida idea di come sia riuscita a girare questo ammasso di muscoli, ma l'adrenalina scorre nel mio corpo e mi aiuta a stare in piedi e a combattere.

"Hai sganciato la bomba! Ora parla!", stingo la sua mano.
"Non mi va, zuccherino. Io volevo solo sconvolgerti la vita. Ora, se non ti dispiace, ho delle cose da fare", é tranquillo.
"Quali cose?",
"Pianificare la tua distruzione", si abbassa alla mia statura.
"Non sei più sottoposta alla tradizione, per volere tuo ovviamente, e ora entro in gioco io. Ti farò pagare tutti i debiti di tua sorella, la mia ira sarà incontrollabile, tutti quanti ti soffocheranno, io sarò il tuo peggior incubo!", i suoi occhi sono freddi, non trasmettono nessuna emozione.

Dei brividi di paura fanno tremare le mie ossa e così, lascio la presa e rimango in silenzio.
La mia gola si é seccata, ho perso la voce, ho persino rimosso le parole dalla mia mente, sono diventata un vegetale, non sento più niente.

Un mal di testa tremendo inizia a farmi pulsare i nervi e sento i miei polmoni richiedere ossigeno.
Mi sto prosciugando, tutte le mie energie mi stanno lasciando.
Sono stanca di tutto questo dilemma, stanca di essere all'oscuro di tutto.

Non sento più niente, nessuna voce, solo il silenzio più tombale.
Ma quando una figura dai capelli rossi entra nella mia visuale, il mio corpo si risveglia e riprende a muoversi.

Afferro la sua mano e la spingo verso il muro.
Sbatte violentemente la schiena su di esso, ma poco mi importa.
Questo é il minimo in confronto a quello che sto provando io in questo momento.

"Sputa il rospo, rossa! Che cosa sai?", guardo il suo viso.

Noto delle lacrime sulle sue guance e una strana sensazione si posa su di me.

Perché sta piangendo?

Che cosa é successo?

Scaccio via questi pensieri e cerco di concentrarmi.

"Non sai proprio niente?", singhiozza.
"Ania non farlo", la riprende Archie.
"Tu devi stare zitto!", Ariel gli tira un pugno sul braccio.
"Racconta tutto quanto!", il mio cuore batte all'impazzata.
"D'accordo", si asciuga le lacrime.

Inizia a parlare di Eveline e dei ragazzi, parla della loro amicizia e della sua antipatia verso mia sorella.
Mi ha raccontato tutti gli anni del liceo fino ad arrivare al primo anno di Università, fino ad arrivare a Tyler.

Mi ha raccontato di come voleva sottoporre Eveline alla tradizione e di come Kevin é riuscito a salvarla, di come ha sottoposto Layla e poi di come si é rifiutata di obbedire, di come ha obbligato tutta la scuola a fare del male a mia sorella e a Layla, di come hanno sofferto e di cosa combinava Tyler.

Mi ha spiegato la fatidica promessa stretta con Aiden, di come gli affari di Tyler crescevano sempre di più e di come Eveline é riuscita a smascherare Tyler.

Mi ha raccontato del piano che hanno escogitato tutti e di come é fallito miseramente, di come Tyler ha corrotto la polizia e di come ha reagito Eveline.

Mi ha parlato anche di Cassandra e di come, quella orribile sera, tutte e tre hanno perso la vita.
Quel giorno, tre meravigliose ragazze hanno abbandonato questo mondo, per colpa di una persona che ha bevuto fin troppo e ha deciso di guidare il suo maledetto camion!

Ogni parola é entrata nel mio corpo, ogni lettera é tatuata nel mio cuore, la sua voce é rimasta impressa nella mia mente.
Sentendo tutto questo racconto, il mio corpo si risveglia e quell'odioso dolore, inizia a farsi sentire.

Il respiro si blocca e il mio cuore smette di battere, le gambe cedono e le ginocchia sbattono violentemente sul cemento.
I nervi pulsano e la mia mente non riesce ad elaborare più niente.

Sono una semplice piuma, che vola da tutte le parti, spinta dal vento, ma leggera e fragile, fin troppo direi.
Mi sono spezzata, sono caduta in frantumi e stavolta nessuno potrà raccogliere i miei pezzettini, perché questo qualcuno non esiste.

Le lacrime iniziano a scendere sulle mie guance, creando una cascata infinita di dolore.
Gli occhi mi fanno male, ma il cuore non riesco più a sentirlo.
Afferro il tessuto della mia maglia e inizio a stringerlo con tutta la forza che ho.
Ma non riesco a sentire nemmeno le dita.
Sono intorpidita, anzi paralizzata, ecco questo é un termine perfetto.

Il mio corpo é paralizzato, non reagisce più, il mio cervello non riesce più a comandarlo.
Non vedo più niente, riesco solo a distinguere il nero che mi circonda.
Stavolta non ho nessun spiraglio di luce, non esiste.
Sono rinchiusa nel mio tunnel quotidiano e non riesco ad uscire fuori.

Questa verità mi ha distrutta, ha messo in dubbio gli ultimi anni della mia vita, inizio a dubitare di mia sorella.

Perché ha tenuto la bocca chiusa?

Non si fidava di me?

Alzo la testa e inizio ad osservare la mia stella luminosa, quando sento una forte stretta afferrarmi le spalle.

Sobbalzo e non appena inchiodo i miei occhi nei suoi, mi alzo velocemente ed indietreggio.
Una scarica elettrica ha attraversato il mio corpo e mi ha risvegliata.
In realtà, lui mi ha risvegliata e odio questa cosa.

Odio il fatto di aver ceduto, di essermi innamorata.
Sono sempre stata una ragazza organizzata e precisa.
Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, sono razionale, la testa comanda, non il cuore.

Ma con lui non ha funzionato!

É piombato improvvisamente nella mia vita, mi ha messo in difficoltà.
Non mi ha chiesto il permesso, semplicemente io gli ho dato libero accesso.
Gli ho lasciato la chiave del mio cuore e lui non é riuscito ad usarla bene.

Ho ceduto, ho abbassato le mie difese e guarda cosa é successo!

Dovevo rimanere da sola, vivere una vita tranquilla, concentrarmi sullo studio e invece?!
Invece ho sbagliato, mi sono lasciata andare, mi sono lasciata influenzare dai sentimenti!

Io e il mio cuore?!

Perché gli ho dato ascolto?

Ascoltare i sentimenti non va bene, porta solo distruzione e amarezza.
Ero già a pezzi, ma ora sono in frantumi, non ho più niente, nemmeno un cuore.

Aiden lo ha preso e lo ha calpestato!

Mi ha ferita diverse volte, ma stavolta é diverso.
Questa é stata la "ciliegina" sulla torta, questo colpo ha avuto gli stessi effetti di una bomba, mi ha fatta esplodere.

"Ti prego, fammi spiegare", avanza verso di me.
"Spiegare che cosa? Non hai nulla da dire! Io non voglio sentirti!", mi giro dandogli la schiena.

Lui afferra le mie spalle e il mio corpo si riprende.
Il suo tocco é un tocco vitale, Aiden sa togliere, ma sa anche regalare tanto.
Ecco, lui é il mio carnefice, ma anche il mio salvatore, lui mi spegne, ma lui sa anche come riaccendermi, lo odio per questo.

"Ascoltami ragazzina", stringe la presa.
"Io non voglio sentire niente!", lo spingo con tutta la forza che ho nel corpo.

Non so come, ma lui indietreggia e abbassa lo sguardo, notando la mia ferita.

"Che cosa hai fatto?!", afferra le mie mani.
"Non sono affari tuoi!", le ritraggo.
"Perché?", domanda.
"Perché non fai più parte della mia vita!", sbotto.
"Ti prego, non fare così! Per favore, ascoltami", afferra le mie guance.
"No! Stavolta fa male e troppo direi", le mie lacrime bagnano le sue dita.
"Lo so e mi dispiace! Ti prego, non andare via! Non lasciarmi da solo!", mi implora.
"Non posso, va bene così. Ritorna alla tua vita normale", lascio la presa.

Lui afferra la mia mano e mi porta verso di lui, mi avvolge fra le sue braccia e io mi lascio andare per qualche secondo.

Ho bisogno di sentire per l'ultima volta le sue grandi braccia intorno al mio corpo.

Ho bisogno di percepire per l'ultima volta il suo profumo, la mia droga essenziale.

Ho bisogno di sentire per l'ultima volta il suo respiro solleticarmi il collo.

Ho bisogno di sentire per l'ultima volta le sue dita a contatto con la mia pelle.

Ho bisogno di sentire per l'ultima volta la sua voce rauca e profonda farmi venire i brividi.

Ho bisogno di sentire per l'ultima volta il suo cuore battere per me.

Ho bisogno di sentire per l'ultima volta Aiden, il mio Aiden.

"Io non posso vivere senza di te, per favore, credimi ragazzina!", mi stringe.

Sentendo queste parole, un nodo si forma nello stomaco e il mio corpo inizia a tremare.
Cerco di lasciar perdere tutte queste sensazioni, ma ogni cellula del mio corpo si oppone ai miei pensieri.
Stavolta i miei sentimenti hanno preso il comando, mi stanno distruggendo.

"Perché lo hai fatto? Sapevi tutti sin dall'inizio! Conoscevi Eveline da anni e non hai detto niente!", lascio la presa e inizio a tirare dei pugni sul suo petto.

Mille domande e mille teorie iniziano a crearsi nella mia mente.
Ogni minima e pazza teoria si forma nella mia testa.

"Il mio compito era proteggerti da Tyler",
"Come facevi a conoscermi?", alzo il viso.
"Eveline parlava sempre di te, mi ha fatto vedere tante foto. Sei entrata nella mia testa e nel mio cuore al primo istante", inchioda i suoi occhi nei miei.

Perdo cento battiti e il mio respiro si blocca.
Mi sta manipolando, ha capito il mio punto debole e colpisce solo lì.

"Perché devi proteggermi da Tyler?", cerco di mantenere la mia lucidità.
"Perché ha fatto e sta facendo brutte cose. La tradizione era la tua unica salvezza!", si passa una mano fra i capelli.
"Di chi é stata l'idea?".
"Di Evie", mi blocco.

Nel sentire questo nomignolo, i brividi iniziano ad attraversare il mio corpo.
Eveline era molto socievole, ma anche molto distante e scettica.
Poche persone avevano il privilegio di abbreviare il suo nome, anzi solo la famiglia aveva questa chance.

Non ha mai avuto amici, non li voleva, non si trovava bene a scuola.
Il suo sogno é sempre stato quello di andare a vivere a Londra e di studiare li.
Così i miei genitori hanno fatto tanti sforzi e sono riusciti a mandarla li.
Ha iniziato il liceo a Londra, si é spostata li, li ha messo le sue radici.
E a quanto pare si é creata una famiglia, si é legata a diverse persone, tra cui Aiden.

Divertente no?

Quanto é piccolo il mondo.

Ma nonostante questo, mi chiedo come mai erano così legati?

Hanno detto che erano migliori amici, possibile che non c'era nessun sentimento di mezzo?

Eveline ha fatto coppia fissa con Kevin per anni, ma nessuno conosce i sentimenti di Aiden o quello che é successo il primo anno di liceo.

Magari é stata solo un'avventura, magari é stata una cosa seria, magari erano legati in modo diverso.
Sento la testa scoppiare e l'ansia salire.

Aiden si é messo con me perché gli ricordo Eveline?

Io e lei abbiamo un carattere simile, forse per questo era a suo agio con me, era già abituato.

Non posso crederci, se é vero che cosa faccio?

Non posso farcela.

"Eri innamorato di Eveline?", domando.
"Che cosa?", é sorpreso.
"Eri innamorato di mia sorella?", alzo la voce.
"Certo che no! Per me era come una sorella...",
"Bugiardo!", gli tiro un pugno contro il petto.
"Non é vero! Sto dicendo la verità! Io non volevo innamorarmi di nessuno, infatti non mi sono innamorato di Evie!", si sta agitando.
"Non ti credo! Hai passato tanto tempo con lei! Io ti ricordo lei, non é vero?",
"Sì, mi ricordi Evie! Ma non ho mai provato nessun sentimento nei suoi confronti! Non mi sono innamorato di lei, non riuscivo a vederla come una mia ipotetica ragazza!", il suo petto fa su e giù ad una elevata velocità.
"Il mio scopo era non innamorarmi! Non volevo donare il mio cuore ad una persona per poi ritrovarlo distrutto! L'amore é bello, ma é anche disastroso, ti fa soffrire troppo! Io ero chiaro, il mio piano era ben preciso, ma poi é arrivata...",
"Eveline! E hai cambiato idea!", stringo i pugni.
"No! Sei arrivata tu! Tu mi hai fatto cambiare idea! Santo cielo, solo ed esclusivamente tu Abigail Watson!", tira un pugno contro il muro.

Respira velocemente e poi decide di riprendere il suo discorso.

"Tu mi hai scombussolato la vita! Tu con la tua testardaggine e il tuo orgoglio, mi hai tenuto testa! Mi hai stuzzicato un certo interesse e questo interesse lo hai trasformato in qualcosa di forte!", avanza verso di me.
"Non farlo!", metto la mano sul suo petto bloccandolo.
"Io voglio farlo", é deciso.
"Io no! Non voglio!", la mia voce inizia a tremare.
"Perché?", afferra le mie guance.
"Perché cederò alle tue parole!", riprendo il mio pianto.
"Tu sei la mia luce ragazzina! Mi hai fatto sorridere, mi hai fatto arrabbiare, mi hai fatto ridere, mi hai fatto infuriare, ho perso la testa varie volte a causa tua, ma non riuscirei a vivere una vita senza di te...", si ferma per qualche secondo.

Mi guarda intensamente negli occhi e il suo colore mi inchioda completamente, mi ipnotizza.
Il mio cuore riprende a battere piano piano, sto riacquistando le mie forze, lui mi ha donato la vita.

"Mi ci é voluto tanto tempo per riuscire a risolvere questo rompicapo, ma ho trovato la soluzione", appoggia la sua fronte sulla mia mia.
"Ti prego, non dirlo", afferro le sue mani poggiate sulle mie guance.

Lo guardo negli occhi e aspetto.
Non voglio sentire niente, ma il mio corpo rimane fermo, immobile.
Non voglio, ma lo voglio.
Sono contorta, non so cosa fare.

Cinquanta per cento testa e cinquanta per cento cuore, chi devo ascoltare?

"Io ti amo, ragazzina", sospira.

E dopo queste parole, cado a terra senza forze.
Aiden crolla insieme a me e mi afferra fra le sue braccia.
Mi stringe e appoggia la sua testa sulla mia spalla.
Riesco a percepire il suo respiro sul mio collo, mi solletica, mi fa venire la pelle d'oca.
Afferro la sua maglia e mi godo questo ultimo momento.

"Perdonami, ti prego! Dammi del tempo e ti spiegherò tutto quanto", mi stringe sempre di più.
"Hai già avuto fin troppo tempo Aiden", lascio la presa.

Mi alzo e lo guardo attentamente, lui mi segue e inizia ad implorarmi con gli occhi.

"Non lasciarmi solo ragazzina",
"Abigail, d'ora in poi per te sarò solo ed esclusivamente Abigail", indietreggio.
"Ti prego! Ancora un po'!", afferra la mia mano.
"Non insistere! É già troppo difficile per me", lascio la presa.
"Ma io ti amo!", avanza e si mette davanti a me.

Non riesco a reggere il contatto visivo e così guardo il suo petto.

"Anche tu provi la stessa cosa! Dillo", accarezza la mia guancia destra.

Chiudo gli occhi per qualche secondo e sospiro pesantemente.
Il cuore mi arriva fino alla gola e cerco di placare la mia ansia e il mio dolore.
Queste parole creeranno tanto dolore nella mia vita.

"No, Aiden, io non provo la stessa cosa", lo guardo negli occhi.

Cerco di essere fredda e distaccata, cerco di comandare il mio corpo e le mie lacrime, non devo mostrarmi debole, non deve capire.

"Stai mentendo!", sorride amaramente.
"No! Anche io ho pianificato la mia vita! Nemmeno io volevo innamorarmi, infatti non é successo", indietreggio.
"Il tuo corpo racconta altro, i tuoi occhi non mentono!", mi punta il dito contro.
"Ti sbagli Aiden! Io non provo i tuoi stessi sentimenti, per me sei stato solo un passatempo! Ho rotto la tradizione, non ci lega più niente! Sparisci dalla mia vita!", mi giro.
"Non puoi! Io non ti credo! Stai mentendo! Lo stai facendo apposta! Vuoi solo allontanarmi da te, ma non funzionerà! Io non ti lascerò andare via così facilmente!", afferra la mia mano.

Sono in trappola, ancora un'altra parola e cederò alle sue tentazioni.
Non posso andare avanti così, non posso farmi calpestare da lui, non sopporto le menzogne, basta segreti, basta!

Devo trovare le giuste parole, qualcosa che faccia cedere Aiden, devo allontanarlo, cancellarlo dalla mia mente.

Lascio la presa e con l'amaro in bocca pronuncio le fatidiche parole.

"Ma ti senti Aiden? Tu innamorato di me? Wow, sei proprio patetico! Ti facevo più intelligente! Dopotutto, tuo padre ha fatto bene a pianificare la tua vita!", si irrigidisce.

Bene, ho colpito il suo punto debole, devo continuare.

"Sei debole Aiden e tuo padre lo sa! Dovevi ascoltarlo, almeno ti risparmiavi la figura del secolo!", cerco di ridere.
"Mi dispiace mio caro, ma il tuo fascino non ha funzionato con me, forse dovresti prendere delle lezioni da tuo padre", alzo le spalle.
"Non parlare di mio padre!", tira un pugno contro il muro.

Sussulto a questo contatto e mi rendo conto di aver esagerato.
Il suo corpo é rigido, la mascella contratta, i pugni stretti e il respiro affannoso.
I suoi occhi sono diventati più scuri e riesco a percepire la sua rabbia e il suo dolore.
Vederlo così mi spezza in due, ma per salvare me stessa, ho bisogno di colpire il suo punto debole.

"Sparisci dalla mia vita Aiden! Non ne fai parte, io non ti voglio! Tu per me non vali niente", pronuncio le sue stesse parole.

Nel dire queste ultime cose, il mio cuore ha fatto crack, letteralmente.
Mi sono spezzata insieme a lui, ho perso il mio cuore con lui, ho lasciato andare i miei sentimenti.

Ho sbagliato e mi odierò per questo, ma io non posso andare avanti così.
Devo disintossicarmi, devo liberare la mia mente e il mio cuore.
Aiden mi annebbia il cervello, ha occupato la mia vita, é diventato un punto fisso per me e io non voglio.
Non posso lasciare questo privilegio ad un ragazzo, a lui.

Io so badare a me stessa, so gestire il mio dolore, so rialzarmi da sola.
Non ho bisogno di lui, posso andare avanti anche senza Aiden al mio fianco.
Prendo un bel respiro e pronuncio le mie ultime parole.

"Addio Aiden Walker", ed é qui che ho lasciato il mio cuore.

Qui ho segnato la fine della mia esistenza, qui ho dichiarato di diventare uno zombie, qui ho lasciato una parte di me stessa, qui ho smesso di esistere.

Aiden Walker mi hai distrutta e io ho distrutto te.
Siamo incompatibili, due poli opposti, troppo diversi per stare insieme.
Io non posso aiutarti e tu non puoi aiutare me.

Lo osservo per l'ultima volta, dopodiché volto la schiena e mi lascio andare in un pianto liberatorio, ma in silenzio.

Non deve vedermi debole, non deve vedere le mie lacrime, non deve capire che ho mentito.

Sì, perché io ho mentito!

Non é vero che non provo niente per lui, anzi.
Provo un sentimento talmente forte, da non riuscire a contenerlo nel cuore.
Scoppio di gioia ogni volta che lo vedo, ogni volta che sento il suo nome mi giro, ogni volta che ride rido anche io, insomma, sono in simbiosi con lui.

Continuo a camminare e con l'amaro in bocca e il dolore alle stelle, pronuncio le famose paroline.

"Anche io ti amo, Aiden Walker", singhiozzo.

Per oggi basta, é stata una lunga giornata, troppo faticosa, troppo brutta.
Scusa Aiden, ma devo proteggere me stessa.

Alzo la testa e mi ritrovo nel solito luogo.
Prendo un bel respiro e decido di scavalcare il cancello.
Una sola volta e poi basta.

Ho bisogno di sentire la sua presenza un'ultima volta.
Il suo luogo preferito mi ricorda lui, la mia persona preferita...

Mi siedo su una panchina, ma la suoneria del mio telefono attira la mia attenzione.
Lo afferro e rispondo.

"Pronto?", mi asciugo gli occhi.
"Sono qui fuori, ti sto aspettando", il mio corpo si blocca.

Non ci posso credere, é qui!

{Prendimi per mano e portami lontano, nel nostro posto quotidiano}

Ciao amici lettori❤️

Come state?😘come state passando le vacanze?🙈

Spero bene❤️

Cosa ne pensate del capitolo?🥺

Io sono triste🥺é stato alquanto difficile per me scrivere questo capitolo😔
Abigail ed Aiden hanno avuto un brutto litigio ed entrambi hanno pronunciato parole fredde e distaccate🥺

Spero di essere riuscita a trasmettere la tristezza e l'angoscia che ho provato io nel scrivere questo capitolo🙏🏻

Abbiamo scoperto varie cose, ormai le ragazze sanno tutto o quasi tutto🤔

Tyler si é esposto ancora di più e ha detto che Abigail deve pagare tutto quello che ha fatto Eveline😔possibile che Eveline abbia combinato qualche casino?🤷‍♀️

Se sì, quale?🤔

Aspetto le vostre teorie😍mi raccomando❤️

Abigail si é creata un sacco di film mentali tra cui una cosiddetta storia tra Eveline ed Aiden.
Purtroppo quello che voleva evitare Aiden é successo🥺

Ormai la loro vita si é complicata ancora di più e Abigail sembra alquanto decisa riguardo la sua decisione😔

Aiden, finalmente, ha pronunciato le famose paroline😍ma non hanno funzionato😭tempismo sbagliato?🥺

Ma nonostante questo, Abigail é andata nel loro luogo preferito e ha ricevuto una chiamata interessante🤔

Secondo voi chi é la persona misteriosa?🤷‍♀️

Chi é che ha provocato quella reazione ad Abigail?🤔

Aspetto le vostre teorie😍

Anyway, ci stiamo avvicinando alla fine della storia e, ovviamente, ci saranno altri colpi di scena.
Mi conoscete ormai🙈

Non vedo l'ora di svelarli tutti e di scoprire le vostre reazioni❤️

Rimanete nei paraggi, perché svelerò un secondo segreto, un segreto che riguarda Tyler🤔

Magari esiste una vera spiegazione al suo comportamento, le apparenze ingannano?🤷‍♀️

Grazie a tutti per tutto❤️vi porto nel cuore😍

Buon weekend, e come sempre ormai, al prossimo capitolo❤️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top