Capitolo 32
"Sempre con la testa fra le nuvole, ragazzina?", domanda scocciato.
Ma che problemi ha questo ragazzo?
Io non ho sempre la testa fra le nuvole, beh, forse sì, ma comunque non sono affari suoi!
E poi, io ho la testa occupata!
É piena di mille pensieri e tra tutti ci sei pure tu!
Sei un chiodo fisso Aiden Walker e questa cosa inizia a scocciarmi!
Aspetta!
Ma a che cosa sto pensando?
Perché la conclusione di tutti i miei discorsi, deve essere sempre e solo lui?
Lascio la presa e mi giro, dando la schiena ad Aiden.
Prendo un bel respiro e inizio a camminare.
Sento il suo sguardo bruciarmi la pelle, entra fin dentro le mie ossa, fa tremare ogni cellula del mio corpo.
Mi fermo di scatto e inizio a pensare.
Basta scappare, devo affrontarlo.
Non posso sempre comportarmi così.
Shawn mi ha consigliato la comunicazione?
Bene!
E comunicazione sia!
Mi giro e mi dirigo verso di lui.
Punto il dito contro il suo petto e inizio a tirare tutto fuori.
"Perché sei andato via? Perché eri con Anastasia? Che cosa ti lega a lei? Ti piace davvero? Perché mi respingi? Perché mi tratti male? Perché mi stai incasinando la testa?!", sbotto.
Stringo la mano e gli tiro un pugno contro il petto.
Sono arrabbiatissima, triste e delusa.
Ho bisogno di risposte, ma non le avrò mai da parte sua.
Lui continua a stare in silenzio, mi respinge, alza un muro indistruttibile tra di noi.
E io, non so come abbatterlo, non so più che cosa fare.
"Ragazzina...", afferra le mie spalle.
"Smettila di chiamarmi così! Solo tu hai pronunciato questa parola e questo soprannome inizia a distruggermi dentro! Mi piace il suono che si crea fra le tue labbra, ma odio l'effetto che mi provoca. Mi fa male! Smettila di ferirmi! Visto che non mi vuoi nella tua vita, stai lontano da me!", lascio la presa e mi giro.
Lui afferra il mio polso e mi tira verso di lui.
Inizio a dimenarmi, ma come sempre, la sua presa é troppo forte per me.
Lo sento sbuffare e poi, per qualche secondo sento un venticello fresco.
Ha lasciato la presa, ma é troppo tardi.
In qualche secondo mi ritrovo sulla sua spalla a testa in giù.
"Lasciami andare!", gli tiro dei pugni contro la schiena.
"Smettila! E lasciami spiegare", mi tira una sculacciata.
Mi innervosisco ancora di più e un flashback mi ritorna in mente.
Gonfio le guance e stringo i pugni, ma decido di lasciar perdere.
Aiden inizia a camminare, in silenzio, ovviamente.
Apre una porta e poi inizia a percorrere un corridoio, dopodiché svolta da qualche parte e apre un'altra porta.
La chiude a chiave e dopo qualche secondo mi scaraventa su qualcosa.
"Delicatezza portami via!", mi alzo e mi massaggio il fondoschiena.
"In questi momenti non serve", alza le spalle.
"Certo! Perché tu non sai essere gentile!", lo fulmino con lo sguardo.
"Dove siamo?", domando.
Questa stanza é molto grande.
Dietro e davanti a me ci sono due panchine rettangolari e alla mia sinistra, accanto alla porta, ci sono quattro lavandini.
Alla mia destra, invece, parte un muro.
Mi sposto e inizio ad osservare il tutto.
Dopo di esso ci sono diverse docce e alla fine della stanza, vari armadietti.
Mi ha portata dentro uno spogliatoio, molto probabilmente.
Ma perché?
Che cosa vuole?
"Allora?", mi giro e lo guardo.
"Ti ho portata qui per parlare", risponde.
"E perché? Non potevi farlo in piscina?", alzo le spalle.
"No! Perché questa é una conversazione privata e non mi va di farla sentire agli altri!", si passa una mano fra i capelli.
Inizia ad agitarsi, lo so, lo vedo.
Alzo il sopracciglio e lo incito a parlare.
Tocca a lui stavolta, io ho già fatto abbastanza.
"Dopo la risposta che mi hai dato, mi sono innervosito e sono andato a parlare con Anastasia.
Siamo usciti perché volevo mettere le cose in chiaro. A me lei non interessa! Quante volte devo ripeterlo?!",
Apro la bocca per ribattere, ma lui mette la sua mano su di essa.
Tanti brividi iniziano a percorrere la mia schiena, ma anche una sensazione di rabbia si mischia con essi.
Ecco, Aiden mi fa provare un cocktail di emozioni.
Manda in crisi il mio cervello e fa battere il mio cuore.
Aggiunge un po' di casino alla mia vita, ma ormai non posso farne a meno.
Ho bisogno di tutto questo, ho bisogno di lui.
"Fammi parlare", puntualizza.
Tolgo la sua mano e annuisco nervosa.
Lui sospira e riprende il suo discorso.
"Nessun legame ci unisce! Siamo solo cresciuti insieme, tutto qua. Ma questo non dimostra niente! Non prevede niente! Niente o nessuno può obbligarmi a fare quello che non voglio fare!", inizia a fare avanti e indietro.
"Ma tu sei così testarda! Così ostinata! Così impuntata! Da non capire niente!", avanza verso di me.
"Io ti respingo? Sì, ma anche tu lo fai! Io ti incasino la testa? Beh, entra nella mia! Hai ribaltato il mio pensiero! Hai messo sottosopra la mia vita! Stai sgretolando il mio muro immaginario e questa cosa mi manda in crisi! Mi fa arrabbiare! Perché proprio tu, perché?", afferra le mie spalle e inchioda i suoi occhi nei miei.
Il suo azzurro mi mette in soggezione, ma inizia anche a calmarmi.
Inizio a sentire il rumore delle onde e l'odore di sale e mi tranquillizzo.
Le sue dita a contatto con la mia pelle, mi ricordano il calore del sole e la sua stretta salda mi fa perdere la testa.
"E poi...questo soprannome é solo per te. All'inizio era solo una presa in giro, un giochino, ma andando avanti col tempo, ha conquistato un significato diverso", lascia la presa e appoggia la sua mano sulla mia guancia destra.
Inizia ad accarezzarla piano piano e io mi perdo in questo piccolo movimento.
É così delicato e così lento.
"Tu sei la mia ragazzina. E poi io non voglio respingerti. Ormai fai parte della mia vita e non posso starti lontano", segue il perimetro delle mie labbra.
Una strana sensazione di calore si posa sul mio cuore e i miei muscoli prendono vita.
Mi alzo in punta di piedi e mi avvicino al suo viso.
Afferro il tessuto della sua maglia e lo tiro di più verso il mio volto.
Inchiodo i miei occhi nei suoi e inizio a pensare allo spettacolo che potrebbero creare i nostri colori.
Avvicino le mie labbra alle sue e inizio a giocherellare piano piano.
I nostri respiri si fondono e le mani di Aiden si posano sulla mia schiena.
Mi attira di più verso di lui e ormai siamo vicinissimi, bisogna solo prendere l'iniziativa per eliminare questi due millimetri di distanza.
Le sue mani iniziano ad accarezzarmi piano piano, chiudo gli occhi e mi beo di questa sensazione.
Stringo di più il tessuto della sua maglia per non cadere per terra, perché le mie gambe hanno già ceduto.
"Mi stai mandando in crisi, ragazzina", pronuncia questa frase vicino alle mie labbra.
"Anche tu", alzo le mani e le appoggio dietro il suo collo.
Aiden mi tira di più verso di lui e i nostri petti iniziano a combaciare perfettamente.
Appoggia la sua fronte sulla mia e inizia a giocare con il mio naso.
Ora, ha preso lui il controllo.
Porto le mani più su e inizio ad accarezzare i suoi capelli.
Sono così morbidi e setosi.
Finalmente ho avuto l'onore di toccarli, aspettavo questo momento da tanto tempo.
Inizio ad indietreggiare piano piano, fino a sbattere la schiena contro il muro.
Osservo Aiden e un sorriso spontaneo compare sul suo volto.
"Sono in trappola", lo guardo attentamente.
"La mia", sorride.
Accarezzo i suoi capelli e lui la mia schiena.
Iniziano a formarsi tanti piccoli brividi ovunque.
Le sue dita, a contatto con la mia pelle, risvegliano mille sensazioni, mi infuocano.
"Adoro l'effetto che ti creo", sussurra.
"Non mi crei nessun effetto", continuo a guardarlo.
"Invece sì! Percepisco la tua pelle d'oca", si avvicina al mio orecchio.
"Il tuo corpo non può resistere al mio fascino", sussurra ancora.
Sposto la testa di lato.
Un semplice sussurro e mi ha fatto cadere ai suoi piedi.
Sa giocare, é fin troppo bravo e io non riesco a non cedere alle sue tentazioni.
Mi piace e mi fa impazzire il suo modo di essere...
"Nemmeno il tuo al mio", decido di prendere l'iniziativa.
Lascio un bacio sul collo di Aiden e il suo profumo mi sconnette dal mondo intero.
La sua presa diventa ancora più salda, il suo cuore inizia a battere all'impazzata e il suo lungo sospiro mi fa capire che nemmeno io gli sono tanto indifferente.
Sposto la testa e lui si avvicina pericolosamente alle mie labbra.
Siamo di nuovo a due millimetri di distanza.
Un piccolo movimento e basta, uno solo.
"Da quando in qua sei così brava?", domanda divertito.
"Ho imparato dal migliore", faccio l'altezzosa.
"Capito", sorride.
I suoi occhi iniziano a brillare e una strana luce attira la mia attenzione.
Anche lui lo vuole, esattamente come me.
Ma non capisco perché continua a trattenersi, magari mi sbaglio.
Forse é davvero tutto un gioco per lui...
"Mi rendi la vita così difficile", appoggia la sua fronte sulla mia.
"E questa visuale non mi aiuta di certo", porta una mano verso il mio viso.
Inizia a seguire nuovamente il perimetro delle mie labbra e io dimentico tutto.
Dimentico il pensiero di qualche secondo fa, dimentico L' accaduto di prima, dimentico tutti quanti, dimentico la mia vita, dimentico il mio nome.
Ho cancellato tutto, per me ora é presente solo Aiden e basta.
"Mi stai torturando", sospira.
"Fallo", parlo.
"Cosa?", domanda.
"Fallo", lo guardo negli occhi.
Questa luce continua a rimanere nel suo meraviglioso azzurro.
Un fuoco si é acceso al suo interno e la battaglia interiore ha preso vita dentro di noi.
"Non ripeterlo un'altra volta", lascia la presa.
Ritorno alla mia statura normale e le mie braccia cadono.
Una sensazione di vuoto inizia ad instaurarsi dentro di me e il freddo improvviso gela il mio corpo e il mio cuore.
"Non lo farò mai più allora!", lo supero e mi dirigo verso la porta.
Sento una frase incomprensibile da parte sua e poi calore.
Avvolge le sue braccia sul mio stomaco e inizia a stringere la presa, così da potermi inchiodare con il suo corpo.
Stavolta non mi oppongo, non ha senso e poi non voglio.
Mi piace rimanere in questa posizione, adoro le sue braccia intorno a me e amo avere il suo profumo impresso sui miei vestiti.
"Voglio che sia speciale", lascia piccoli baci sul mio collo.
Sposto nuovamente la testa di lato e chiudo gli occhi.
Sento solo le sue labbra a contatto con la mia pelle e percepisco solo il fuoco che ha creato dentro di me.
"Esattamente come te", afferra i miei fianchi e mi gira verso di lui.
Metto le mani sul suo petto e alzo il viso.
Un sorriso dolce e spontaneo fa sorridere anche me, mi scalda il cuore, mi tranquillizza.
Sembra sincero, i suoi occhi non mentono.
Continuano a brillare e la luce di prima non si é ancora spenta.
"Okay", appoggio la mia testa sul suo petto e mi perdo nel suo profumo.
Lui porta le sue braccia intorno alla mia schiena e inizia a stingermi solo come lui sa fare.
É normale fare pace così in fretta?
Normale o meno, io non riesco ad essere arrabbiata con lui.
Va contro ogni mia forza, non posso resistere, sono completamente pazza di Aiden Walker.
Mentre mi godo la sua presenza e il suo calore, la suoneria di un cellulare distoglie la mia attenzione.
Aiden sbuffa e con una mano lo afferra.
"Pronto?", é seccato.
"Okay, arriviamo", riattacca.
"Chi era?", lo guardo.
"Shawn. Il preside Hamilton é arrivato", continua a rimanere fermo in quella posizione.
"Che cosa?! Andiamo allora", lo guardo.
"Per forza?", fa il labbruccio.
"Purtroppo sì. Non voglio essere sospesa un'altra volta! Mia mamma mi ucciderà", sbuffo.
"Tua mamma lo ha scoperto?", lascia la presa e afferra la mia mano.
Incrocia le sue dita alle mie e un sorriso spunta sul mio viso.
"Sì. La scuola le ha inviato una password, così da poter accedere al mio profilo e indovina un po'?", lo guardo.
"Ha scoperto la sospensione", conclude lui.
"Esatto. Mi ha chiamata stamattina e mi ha fatto la ramanzina", gonfio le guance.
Dopo qualche secondo sento la sua risata invadere le mie orecchie.
Adoro questa sua dolce melodia.
Mi rapisce e mi porta da un'altra parte.
"Non é divertente!", gli tiro un pugno sul braccio.
"Invece sì, ragazzina", si ferma davanti alla porta.
"Andrà bene. Tua mamma ti vuole bene e poi non é stata colpa tua", lascia un bacio sulla mia guancia.
I miei muscoli si rilassano e la mia mente si scioglie.
"Okay", sorrido.
"Bene. Ora, andiamo", rotea gli occhi e apre la porta.
Sono tutti in riga, uno accanto all'altra, in silenzio.
Il preside Hamilton é rivolto verso di loro, ma appena sente un rumore, si gira subito verso di noi.
"Finalmente! Dove eravate signorina Watson?", domanda.
I suoi occhi mi mettono in soggezione e le parole muoiono in bocca.
"Stavamo pulendo lo spogliatoio maschile", risponde Aiden.
"Immagino", osserva le nostre mani.
"Comunque avevo posto questa domanda alla signorina Watson", mi guarda attentamente.
"Fa niente, venite qui", indica i nostri compagni.
Aiden inizia a camminare e mi tira verso di lui.
Abbasso la testa a causa dell'imbarazzo e mi fermo accanto a lui.
"Bel lavoro anche oggi", inizia a fare avanti e indietro davanti a noi.
Esamina uno ad uno, osserva ogni nostro piccolo movimento, ogni nostra espressione facciale.
"Domani pulirete la biblioteca, dopodiché la vostra sospensione finirà. Mi raccomando ragazzi, la prossima settimana, sarà l'ultima settimana di scuola, prima delle vacanze natalizie. Voglio ordine e disciplina, sopratutto dai ragazzi dell'ultimo anno", si ferma davanti ad Aiden.
"Certo, preside Hamilton", risponde con non chalance.
Come fa ad essere così tranquillo davanti a lui?
Okay, non sarà la sua prima volta, ma comunque come fa a non avere paura?
"Vedremo", indietreggia.
Si sistema la cravatta nera e riprende a parlare.
"Potete andare. Verrò a prendervi io", ci guarda.
Tutti annuiamo in silenzio.
Ci fa cenno con la mano di andare e noi ascoltiamo.
Inizio a camminare, quando qualcuno posa la sua mano sulla mia spalla.
"Non lei, signorina Watson", mi blocco.
E nel farlo si ferma anche Aiden.
Guarda prima me e poi il preside Hamilton.
"Può andare signorino Walker, la signorina Watson non ha bisogno della guardia del corpo", é serio.
Sorrido debolmente ad Aiden e gli faccio cenno di andare via.
Lui lascia delicatamente la mia mano e continua a guardarmi negli occhi.
Appena chiude la porta, mi giro verso il preside e la paura inizia a farsi sentire.
Che cosa vuole?
Ho combinato qualcosa?
"Sta bene, signorina Watson?", domanda.
"Come?", sono confusa.
"Non ripeto le cose due volte", incrocia le braccia.
"Sì, sto bene", inizio a torturarmi le mani.
"Lei sa che per qualsiasi cosa può venire da me, vero?", mi guarda attentante.
"Sì, lo so", sono ancora più confusa.
"Bene. Vuole dirmi qualcosa?", insiste.
Che cosa sta succedendo?
Perché il preside Hamilton vuole parlare con me?
Che significato ha tutto questo interessamento?
"No, niente", balbetto.
Non posso mica raccontare la verità al preside.
Che figura farei?
Beh, guardi in questa scuola esiste una stupida tradizione che distrugge la vita delle matricole.
Aiden Walker mi sta incasinando la vita e Tyler Cooper non fa altro che importunarmi e tutto questo é successo per colpa di questa inutile tradizione.
Ma, soprattutto, un segreto si cela dietro tutto questo e ho la strana sensazione di essere manipolata da una persona in particolare, ma non conosco ancora la sua identità.
Ci tiene stretti nelle sue mani e ci muove a suo piacimento.
Manipola le nostre menti e distrugge i nostri rapporti.
In poche parole, in che scuola sono capitata?
Comunque, non posso raccontare tutto quanto al preside, non capirebbe e poi non potrebbe nemmeno aiutare.
Quindi rimango in silenzio e annuisco, per ora mi sembra la scelta migliore.
"D'accordo. Sa dove trovarmi. Buonanotte, signorina Watson", mi guarda attentamente ancora per qualche secondo.
Per poi andare via.
Appena sento la porta chiudersi, riprendo a respirare.
Porto la mano sul petto e inizio a camminare, ancora confusa e dubbiosa.
Perché il preside Hamilton insiste nel parlarmi?
Anche lui sa qualcosa?
Questa persona ha in pugno anche lui?
Che cosa sta realmente accadendo qui?
Esco in silenzio e continuo a camminare.
Quando decido di svoltare verso il reparto femminile, qualcuno afferra il mio braccio e mi tira verso di lui.
Presa alla sprovvista, pesto il piede di questo sconosciuto e gli tiro un pugno sul viso.
"Ma che ti é preso?", riconosco subito la sua voce.
Porto le mani sul suo viso e inizio ad osservare il suo naso.
"Scusa, Aiden", lo guardo.
"Tranquilla, non é niente", toglie le mie mani.
"Ne sei sicuro?", domando preoccupata.
"Ragazzina, sono Aiden Walker, ricordi? E poi, il tuo pugno non é stato poi così forte", fa l'altezzoso.
"Certo", gli tiro un pugno sul braccio.
"Mi hai spaventata!", un'altro.
"Scusa, scusa", afferra la mia mano.
Inizia ad osservarmi e le mie guance prendono fuoco.
"Stai bene?", accarezza la mia guancia.
"Sì", rispondo.
"Cosa voleva il preside Hamilton?", domanda.
"Nulla. Mi ha detto che se ho qualche problema posso andare da lui", alzo le spalle.
"Tutto qui?", insiste.
"Sì, Aiden, tutto qui", roteo gli occhi.
"Okay", mi prende la mano e iniziamo a camminare.
Rimaniamo in silenzio, cosa strana per noi.
Arriviamo davanti alla mia porta e io afferro il viso di Aiden.
"Stai bene?", domando.
"Sì", risponde.
"Sicuro?", insisto.
"Mi sono solo preoccupato, tutto qua. Non voglio metterti nei casini", afferra una ciocca dei miei capelli.
"E perché dovresti", domando.
"Il preside Hamilton ha notato le nostre mani intrecciate e ho pensato che, magari, ti ha fatto l'interrogatorio", alza le spalle.
"Sul serio? Ti sue preoccupato solo per questo? Aiden, mi deludi così", lo prendo in giro.
"Sei proprio tremenda, ragazzina", sorride.
"Sono abbastanza grande Aiden. So cavarmela da sola", mi alzo in punta di piedi.
Avvolgo le mie braccia sulle sue spalle e inizio ad accarezzare nuovamente i suoi morbidi capelli.
"Lo so, infatti questo mi preoccupa", porta le sue mani dietro la mia schiena.
"Cioé?", domando.
"Riesci sempre a risolvere i tuoi problemi da sola, senza l'aiuto di nessuno", sussurra.
"Non tutti", la mia voce si spezza.
"Non ti credo", mi guarda preoccupato.
"E invece dovresti. Un mostro mi perseguita e il senso di colpa non mi fa dormire la notte, non sono brava a rialzarmi da sola, semplicemente sono brava a nascondere i miei sentimenti", i miei occhi iniziano a pizzicare.
"Siamo in due, allora", appoggia la sua fronte sulla mia.
"Ho paura di crollare, Aiden", sussurro.
"Anche io, ragazzina", stringe di più la presa.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, ma non mi dispiace, anzi.
Sono riuscita a confessarmi con lui e viceversa.
Abbiamo svelato piccole cose su di noi e questo mi rende felice, perché piano piano iniziamo a fidarci l'uno dell'altra.
E questa fiducia non potrà essere spezzata facilmente.
"É meglio andare", sospira.
"Perché?", faccio il labbruccio.
"Devo placare il mio desiderio", lascia la presa.
"Notte, ragazzina", si gira e se ne va.
"Non puoi lasciarmi così! Odioso!", stringo i pugni.
Deve sempre rovinare tutto.
Appena si crea una bella atmosfera, lui la deve sempre distruggere.
Ma che problemi ha?
Non sopporta la felicità?
Non adora i nostri momenti?
Sbuffo e porto la mano sulla maniglia, quando qualcuno afferra nuovamente il mio braccio.
"Non puoi...", mi tappa la bocca e posa le sue labbra sulla sua mano.
Dopo qualche secondo la toglie e appoggia la sua fronte sulla mia.
"Questo é il desiderio che mi tortura la mente", sorride.
"Quello di baciare la tua mano?", faccio finta di non aver capito.
"Prima o poi saranno mie", sussurra questa frase al mio orecchio.
"Buonanotte, ragazzina", lascia un bacio sul mio collo e ritorna alla sua statura.
"Ti odio", porto la mano dove ha lasciato il bacio.
"Anche io", mi fa l'occhiolino e se ne va.
Lo guardo svanire nel nulla e io rientro in camera, con il cuore in gola e la mente annebbiata.
Lui e i suoi baci!
Deve sempre rovinarmi la serata...
{Prendimi per mano e portami lontano, nel nostro posto quotidiano}
Ciao amici lettori❤️
Come é andata la vostra settimana?😘
Cosa ne pensate del capitolo?
Vi é piaciuto?😍
Aiden ed Abigail hanno avuto un momento molto sdolcinato😏cosa ne pensate?❤️
Ho voluto creare un momento particolare tra loro due, speciale e anche rivelatore.
Hanno abbassato entrambi le loro barriere e hanno svelato le loro paure, una parte almeno🙈
Anyway🙈che impressione vi ha dato il preside Hamilton?🤔
É alquanto misterioso e strano, anche lui sa qualcosa?🤔
É collegato anche lui ai ragazzi?🤔
Aspetto le vostre teorie❤️
Nel prossimo capitolo svelerò una cosa, piano piano ci avviciniamo sempre di più verso la verità😍
I colpi di scena non mancheranno, ma nemmeno I momenti teneri e chissà magari ci sarà una svolta🤭
Grazie a tutti per tutto il supporto che mi state dando❤️mi rendete molto felice😍
Buon weekend, al prossimo capitolo❤️
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