Capitolo 40
Il cuore è come il cielo: solo quando si apre può essere sereno.
(Emanuela Breda)
SHARON'S POV
Lo fisso senza capire e attendo una sua risposta precisa «James per favore potresti essere chiaro e conciso? Inizio a sentire freddo in questa piscina e vorrei uscire ma prima finiamo questo discorso e meglio è. Non voglio che ci siano segreti tra di noi, ora siamo una coppia e presto diventeremo genitori, non mi sembra il caso di mentirci a vicenda» spiego con tono pacato.
«Mi scopavo la compagna di mio padre» sputa fuori tutto ad un fiato senza il minimo tatto.
Questo ragazzo non hai mai avuto il senso del pudore, ma soprattutto del rispetto. Per carità non voglio di certo giudicarlo ma tradire così suo padre, in questo modo meschino è davvero assurdo. Posso capire il dolore di un figlio nel vedere la propria mamma sostituita da un'altra donna ma arrivare a questi livelli è esagerato.
Mi scosto dal suo corpo e salgo la scaletta della piscina, ho freddo e non solo lungo il corpo. Il cielo della bellissima New York si è oscurato e con esso anche il mio umore.
«Che fai scappi?» mi domanda con una risata maligna che allo stesso tempo oserei dire ferita.
«Non eri tu quella che fino a pochi secondi fa parlava di fiducia e cazzate varie? Beh ora mi ascolti e non scappi alla prima difficoltà» alza il tono della voce ed esce anche lui fuori dall'acqua.
«Non sto scappando solo che mi sono accorta di non sapere un cazzo su di te, sul ragazzo che amo, sul padre di mio figlio» urlo adirata e sono davvero stufa, chiedo soltanto un po' di pace e invece questa è la giornata "Facciamo incazzare Sharon".
«Ascoltami e poi potrai chiedermi tutto quello che vuoi su cosa mi piace, ma preferisco prima rivelarti il mio passato perché di te mi fido tremendamente e ti amo, anzi, vi amo quindi per favore Sharon lasciami finire di parlare, se fossi stato un altro ragazzo non ti avrei raccontato un bel niente e ora non sarei qui» incrocio le braccia sotto il seno e annuisco con il capo invogliandolo a continuare questa entusiasmante storia.
«Raccontami pure, sono così elettrizzata di sapere le tue notti passate a letto con quella sgualdrina» scuote la testa impazientito «Anche tu hai scopato prima di stare con me quindi non vedo il problema!» urla avvicinandosi a me «Non urlarmi contro! E poi è vero, lo ammetto, ma sono estremamente gelosa e soprattutto mi fa ribrezzo sapere che hai scopato con la donna di tuo padre. Ma cazzo James! Ti rendi conto?»
«Posso parlare?» dice con tono più calmo prendendo le mie mani tra le sue, annuisco distrattamente «Karine era la nostra domestica ed era la più giovane, io avevo solo 16 anni e avevo gli ormoni a mille, cosa più che normale per un ragazzo di quell'età. Avevo già notato che ci provava spudoratamente con me, cercava di creare il momento giusto... a volte la trovavo in camera mia piegata o in posizioni compromettenti e guarda caso quando c'ero io la sua divisa si accorciava misteriosamente. Beh un giorno avevo appena finito di farmi la doccia e lei era lì in intimo ad aspettarmi così non ci ho pensato due volte e l'ho scopata»
Stringo le mani in due pugni, non so se essere più arrabbiata per il suo linguaggio scurrile e di come ne parla o per ciò che ha fatto, nonostante ciò continuiamo a guardarci negli occhi «Quindi avevi questa relazione prima che lei si fidanzasse con tuo padre?»
«La nostra non era una relazione, io e i miei amici ci passavamo le ragazze e lei rientrava tra queste, soprattutto durante le mie feste mi è capitato di fare un threesome con lei e una sua collega»
Ho un conato di vomito ma lo respingo cercando di trattenermi «Quindi hai un debole per le domestiche?» domando infastidita, evita la mia frecciatina e continua il suo monologo «Karine aveva sviluppato una sorta di ossessione per me e amava il mio corpo, amava il dolore perché ogni volta voleva che la scopassi davvero come un animale. Quando ha iniziato ad essere gelosa delle altre ragazze con cui andavo a letto ho smesso di farmela e lei per vendicarsi ha cercato di sedurre mio padre, d'altronde è una gran troia e per lei non è assolutamente un problema andare con uomini più grandi soprattutto se questi hanno molti soldi» poggia le mani sui miei fianchi stringendoli.
«Tu hai mai provato qualcosa per lei? Ti piaceva farci sesso? E per favore sii onesto» mi guarda allibito e scuote la testa «Avrò fatto sesso con tantissime ragazze ma tu sei la prima di cui sono innamorato, sei la prima con cui ho iniziato una relazione, sei la prima con cui non ho solo fatto sesso, con le altre era solo un atto carnale, ma sai a volte è più intimo uno sguardo che una scopata» e per l'ennesima volta piango, mi sto odiando da sola.
«Ti amo follemente, ma perché ho l'impressione che non sia finita qui?» mi prende in braccio e ci sediamo su una sdraio «Come ti ho già detto era possessiva e quando ha visto che non me ne fregava niente se ci provava con mio padre mi ha minacciato
dicendomi che avrebbe mostrato dei video delle mie feste a mio padre ed io non ho potuto far altro che assecondarla altrimenti mio padre mi avrebbe rispedito a Boston ed io non volevo tornare in quella città. In fin dei conti spassarmela con lei non era un grosso problema, godevamo entrambi, ma quando sono riuscito a distruggere i video Karine ha trovato un'altra scusa»
Si passa una mano tra i capelli nervosamente e tira il labbro inferiore «Era incinta» «Cosa?» prego con tutto il cuore di aver sentito male perché non potrei reggere questa storia sapendo che il mio James è già padre.
Dio, sembro così incoerente! Qualche giorno fa pensavo solo a me stessa e a come sbarazzarmi di questo esserino nella mia pancia mentre ora mi ritrovo a voler mettere su famiglia con il mio ragazzo.
«Dovevo lasciare la villa perché sarei andato a vivere con i ragazzi e dovevo iniziare l'università, ma lei non voleva, pretendeva che rimanessi lì con lei per soddisfarla. Un giorno fece il test di gravidanza e risultò positivo, ma ero, e lo sono tutt'ora, più che sicuro che non fosse mio. Ho sempre usato il preservativo con tutte le ragazze proprio per evitare inconvenienti» inevitabilmente sorrido e gli bacio una guancia, sembrerò una psicopatica, insomma alterno in continuazione i miei stati d'umore.
James mi fissa stranito «La tua gravidanza inizia a spaventarmi, tesoro cambi umore come io cambiavo le ragazze» gli tiro uno schiaffo dietro la nuca «Ahia! Che ho detto?» «La tua battuta non fa ridere idiota» borbottò imbronciata.
«Stavo sorridendo perché tu con me non hai quasi mai usato il preservativo» mi guarda come se fossi stupida «Tesoro mi sembra più che ovvio! Non vedevo l'ora di infilarmi tra le tue gambe e poi con quel corpo non avrei resistito a lungo» scuoto la testa divertita.
«Ma se non era tuo di chi era quel bambino? E dov'è ora?» chiedo confusa, mi accarezza i capelli come lo si fa ad una bambina e resterei per sempre tra le sue braccia «Non ne ho idea, probabilmente era una cazzata perché la sua pancia non è mai cresciuta oppure avrà abortito»
«Quindi lei ha continuato a stare con tuo padre anche quando non ti aveva più in pugno, giusto?» James annuisce
«Certo, ora ha una vita molto agiata insomma se mio padre la lasciasse non sarebbe un bel niente e la cosa che più mi preoccupa è che lui vuole sposarla, io lo so che sta affrettando lei le cose perché mio padre con già un matrimonio alle spalle non si permetterebbe di ripetere gli stessi errori fatti in precedenza»
«Lo trovi un errore il matrimonio?» non so neanch'io il perché di questa domanda, io che odiavo le unioni mi ritrovo a immaginare il mio James in smoking all'altare e cazzo non va bene assolutamente perché le cose stanno correndo troppo.
«Sarò sincero, io odio il matrimonio» e lo sento il mio cuore sgretolarsi ma non ne capisco il motivo, percepisco solo una stretta allo stomaco «Ma questo lo pensavo prima di conoscere te e come vedi le cose cambiano perciò godiamoci il presente poi penseremo al futuro»
Mi fa alzare dalla sdraio e si inginocchia ai miei piedi «Guardami» lo fisso mentre mi bacia il ventre «Voi due siete gli unici che voglio e vorrò indipendentemente da ciò che accadrà in futuro, siete voi quelli che voglio»
Annuisco e mi lascio sollevare dalle sue braccia possenti, inizia a piovere ma a James questo sembra non importare, continua a girare con me in braccio sotto la pioggia. Ridiamo, scherziamo, urliamo ma niente ci ferma.
Siamo solo noi, due giovani ragazzi innamorati che stanno vivendo il momento e non sanno cosa ha in serbo per loro il futuro, non sanno le difficili sfide che dovranno affrontare, ma comunque continuano a divertirsi, a godersi la vita cosa che molti di noi non fanno.
Un esempio?
Hailey
Quella ragazza sta soffrendo ma non lo vuole ammettere, si sta spegnendo, ma non vuole essere aiutata. Spero solo che Ethan la porti all'esasperazione, quando vuole mio fratello sa essere un vero rompipalle ed è più che evidente che la biondina gli faccia qualche strano effetto.
«Avete iniziato un party sotto la pioggia senza di noi?» chiede con finto tono indignato Isaac «Voi si che conoscete il vero senso della parola "amicizia"» Joseline mima con le virgolette la parola amicizia.
«Oh senti chi parla, quella che parla quattro lingue diverse e poi non comprende il significato di parole basilari per giunta della sua lingua!» sbotta Isaac trucidando la mia amica con lo sguardo.
«Voi due dovreste scopare di più, la vostra frustrazione sessuale si percepisce a chilometri di distanza» «Concordo» appoggio il mio ragazzo.
«Ragazzi è quasi pronto perciò andate a cambiarvi e raggiungeteci in sala da pranzo» urla con voce stridula Victoria, James rotea gli occhi al cielo «Mi spieghi perché la tua amica deve avere quel tono di voce da gallina?» «Amico attento a come parli, stai parlando della mia ragazza» Victoria scuote il capo in segno di negazione «Caleb vorrai dire ex ragazza, io e te ormai non siamo più una coppia e se non me ne sono ancora andata da questa casa è per i miei amici e il mio nipotino» dice l'ultima parola con enfasi e gli occhi a cuoricino «Ti amo Vicky e saresti la mia amante perfetta» James sbuffa e mette su un finto broncio «Mi ami anche se non so fare la lavatrice e tingo sempre gli abiti di rosa?» annuisco sorridendo e la seguo dentro casa.
Dopo esserci asciugati abbiamo mangiato, brindato, scherzato e ora siamo riuniti tutti in salotto, i ragazzi giocano alla play mentre noi ragazze chiacchieriamo.
«Secondo me dovresti perdonarlo insomma lo abbiamo fatto tutte noi persino Sharon che aspetta un bambino» sbuffa Brianna mentre Victoria scuote la testa «Mi sto divertendo e un po' se lo merita per avermi trascurato» scoppiamo tutte a ridere.
«E tu con Isaac? Smettila di mentirci siamo tue amiche» mi rivolgo a Joseline che continua a fare la finta dura «Io odio quel ragazzo, ma su una cosa non vi sbagliate» la fissiamo non capendo.
«L'attrazione sessuale»
Aubrey le sputa addosso l'acqua che stava bevendo «Ma che schifo!» «Scusa ma è stato più forte di me» subito dopo ricomincia a ridere «Io non riderei fossi in te» dico alludendo a Kyle e subito tace.
«Però voglio sapere chi è stato a mandare quel video e soprattutto cosa diamine vuole da noi questa persona» annuisco convinta perché lo voglio sapere anch'io.
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