Ero distrutto. Non pensavo che questo momento sarebbe mai arrivato. Mi sentivo svuotato completamente, mentre lacrime calde continuavano a scendere inesorabilmente da due ore; da quando se n'era andata.

Quando sentii la porta chiudersi mi alzai e mi appoggiai al muro d'ingresso con la speranza di vederla tornare indietro, dicendomi che era uno scherzo e che mi amava, ma aspettai inutilmente.

Mi aveva tradito e lasciato per un altro ragazzo... Seiya.
Lo vidi solo una volta e per pochi minuti, ma sapevo quello che provava per Usagi; le era stato vicino quando io ero morto, l'aveva aiutata nei momenti difficili e nelle battaglie. Di quello gli ero grato, ma così facendo l'aveva portata ad avvicinarsi a lui. L'aveva fatta innamorare.

Dopo tutto quello che avevamo passato insieme, come aveva potuto invaghirsi di un altro?
Tirai un pugno al cartongesso per cercare di sovrastare con un dolore fisico quello che avevo nel cuore, ma purtroppo non mi aiutò, niente poteva alleviare quella sofferenza. Vidi del sangue scorrermi sulla mano.
Mi sedetti a terra, tenendomi la testa con la mano sana.

Forse, se fossi stato più estroverso e più dolce non mi avrebbe lasciato. L'avevo data troppo per scontata, sapendo il futuro che ci attendeva e lei ne aveva sofferto. Avrei tanto voluto tornare indietro nel tempo per dirle ogni giorno quanto la amavo, baciarla ogni volta che stavamo insieme e viverla a trecentosessanta gradi.
Quand'era stata l'ultima volta che l'avevo baciata veramente?
Venerdì, quando stavamo per fare l'amore.

Ora i suoi baci sarebbero stati per un altro, come i suoi splendidi sorrisi. Avrebbe guardato un altro con quegli occhi pieni di vita e di amore e il suo corpo sarebbe stato accarezzato da altre mani.
Diedi un altro pugno al muro, stavolta non per farmi male, ma per espellere la rabbia che mi ribolliva nel corpo.
Il pensiero della mia Usako tra le sue braccia mi mandò il sangue alla testa.

Forse sarebbe stata una cosa momentanea. Dopotutto, Chibiusa...
Chibiusa!
Mi alzai e corsi a guardare la fotografia di noi tre. Lei era ancora lì, limpida e non in trasparenza, bellissima come sua madre.
I suoi codini rosa acconciati in quella strana capigliatura, il suo sorriso, uguale a quello di Usagi, la forma dei suoi occhi, così simile alla mia.
La mia bambina...

Se lei era ancora nitida, voleva dire che potevo continuare a sperare nel nostro futuro. Avrei solo dovuto lasciarle fare quello sbaglio e poi sarebbe tornata da me. Avremmo costruito la nostra famiglia. L' avrei perdonata perché il nostro amore era qualcosa d'indissolubile e incancellabile.
O forse, la separazione era una cosa troppo fresca per aver già influito sul futuro e quindi non ci sarebbe stato nessun lieto fine per noi. Cominciò a venirmi un forte mal di testa con tutti quei pensieri confusi che mi tormentavano. Decisi di accendere la radio per ascoltare un po' di musica.

«Without you within me I can't find no way»*
Incomplete dei Backstreet Boys.

«I've tried to go on like I never knew you I'm awake but my world is half asleep. I pray for this heart to be unbroken but without you all I'm going to be is incomplete»**
Spensi. Sicuramente non mi avrebbe aiutato a non pensarci.

Il mio cuore era diviso a metà. Da una parte si disperava per quel addio che faceva più male della morte, ma dall'altra c'era la speranza.
Speranza che sarebbe tornata perché mi amava troppo, speranza che sarebbe tornata perché amava Chibiusa, speranza che sarebbe tornata perché quello era il nostro destino e a quello non ci si poteva di certo sottrarre.

Presi di nuovo la fotografia e guardai intensamente il viso sorridente della mia Usako. Avrei rispettato la sua decisione e le avrei lasciato i suoi spazi. L'avrei aspettata per sempre, perché nessuna donna era come lei. Se mai fosse tornata non l'avrei mai più data per scontata.

(*)Senza di te accanto a me non riesco a trovare pace
(**)Ho cercato di andare avanti come se non avessi mai saputo, sono sveglio ma il mio mondo è mezzo addormentato. Prego affinché questo cuore non si spezzi ma senza di te tutto quello che sarò è Incompleto