Quotidianità (Usagi pt1)

Mi sentivo felice, felice come non lo ero mai stata. Avevo appena fatto l'amore con il ragazzo che amavo ed era stato bellissimo. Inizialmente aveva fatto un po' male, ma poi il dolore era passato, lasciando il posto al piacere e a quel calore appagante. Seiya era ancora dentro di me, con la testa sul mio petto, cercando di riprendere fiato. Gli accarezzai i capelli, godendo di quel senso di beatitudine post eccitazione.

"Ti ho già detto quanto ti amo?" Domandò con un leggero affanno senza alzare il suo viso, dandomi piccoli baci all'altezza del cuore.

"Non nell'ultima mezz'ora". Sorrisi.
Alzò lo sguardo, incrociando i suoi occhi con i miei e facendomi perdere in quel bellissimo blu. Si alzò lentamente, scivolando fuori da me e facendomi trasalire. Si sdraiò al mio fianco e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
"Ti Amo Usagi Tsukino!" Disse spensierato, portando una mano sulla mia testa e iniziando ad accarezzarla.
"Sei diventato così formale ora? Addirittura nome e cognome?" Domandai ridendo, avvicinandomi a lui e cingendolo.

"Piccola, aspetta un secondo. Prima dovrei..." "Dovresti?" Diventò paonazzo per l'imbarazzo e restò in silenzio alcuni secondi prima di rispondere alla mia domanda.
"Dovrei togliermi il preservativo..." Fu il mio turno di arrossire. Mi ero completamente dimenticata del cappuccio. Mimai uno "scusa", allontanandomi di poco dal suo corpo.
Si sedette dandomi le spalle e si alzò verso il bagno, completamente nudo. Arrossii nuovamente alla vista del suo corpo perfetto senza veli, portandomi le mani sugli occhi per celare i pensieri provocati da quello spettacolo.

Mi sedetti per poi stiracchiarmi, allungando braccia e gambe, ancora incredula per quello che era appena successo. Nascosi il mio corpo con il lenzuolo e la mia mente iniziò a vagare, rivivendo quei gesti nella mia mente. Portai l'indice alla bocca, ricordando con piacere ogni bacio, ogni carezza e ogni attenzione che mi aveva riservato.
Quei frammenti di ricordi mi fecero battere il cuore a forte velocità, provocandomi anche un formicolio nel basso ventre. Avrei rifatto l'amore con Seiya altre mille volte.

Il suo ritorno mi desto da quei pensieri. Si sdraiò di nuovo al mio fianco, mettendosi sotto il lenzuolo e abbracciandomi, dandomi piccoli baci sulla spalla.
"Come stai piccola?" Domandò, alzando i suoi occhi dolci verso i miei. Gli sorrisi, rispondendo che non ero mai stata meglio e portai la testa alla sua stessa altezza, per sentire il calore delle sue labbra sulle mie.
Subito le nostre bocche si aprirono per dare inizio a un nuovo bacio pieno di passione e sentimento, mentre le nostre dita si intrecciarono.
Portai una mano alla sua spalla e lentamente ci sdraiammo, unendo i nostri corpi in un abbraccio.

Il mio corpo tremò ad ogni sua carezza, bramava il suo senza freni. Sembravamo due calamite, sempre pronte a cercarsi, sempre esigenti l'uno dell'altra.
Le mie carezze passarono lentamente dalla schiena all'addome facendo dei cerchi circolari. Tergiversavo, cercando il coraggio di scendere sotto, per ricambiare il piacere che mi aveva regalato. La mia inesperienza però mi afflisse e iniziai a pormi alcune domande: Saprò come fare? Riuscirò a dargli piacere?

Come se avesse capito la mia preoccupazione, Seiya mi prese la mano, si mise sopra di me e portò le nostre mani sopra alla mia testa. Continuò a baciarmi con foga, mordendomi il labbro e stringendomi il fianco.
Il suo respiro era affannoso, il suo corpo scottava al contatto col mio. Sentii la sua erezione ravvivarsi sopra la mia intimità, provocandomi forti scariche di piacere. La passione tra di noi era fortissima, lo desideravo di nuovo dentro di me.

"Vorresti..." non riuscì a terminare la domanda, che gli morì sulle mie labbra. Mi allungai sulla sua bocca, succhiandogli il labbro inferiore, dandogli così un tacito consenso.
Si alzò, mio malgrado, scostando le lenzuola, cercando nei pantaloni il quadratino argentato che stavolta riuscì ad aprire senza il mio aiuto e si infilò il preservativo.
Tornò sopra di me baciandomi e con le dita accarezzò la mia intimità. Infilò dentro il pollice, ruotandolo, provocandomi un gemito. Sentii di nuovo quel calore che piano piano salì nel mio corpo, inebriandomi.
Estrasse il dito per lasciar spazio alla sua erezione, che scivolò lentamente dentro di me riempiendomi.
Inizialmente avvertii di nuovo una fitta fastidiosa, ma era decisamente più lieve e a ogni spinta veniva sostituita dalla frenesia.
Facemmo di nuovo l'amore, desiderandoci ancora più di prima, accarezzandoci e stringendoci, fino al raggiungimento del piacere.

☾ ✰

I raggi del sole mi scaldarono il braccio steso sul materasso. Ero prona sul letto, completamente nuda, coperta solo dal leggero lenzuolo che mi accarezzava le forme dai glutei in giù. Lentamente aprii gli occhi, cercando di mettere a fuoco quella stanza sconosciuta. Sorrisi ai ricordi della sera precedente che m'investirono,lasciandomi una sensazione di appagamento e felicità. Mi girai per guardare il mio bel moro, ma lui non c'era; ero sola in quella camera. Decisi di alzarmi,cercando le mie mutandine che si trovavano ai piedi del letto, al fianco della sua camicia. La presi e annusai il suo profumo. Quell'aroma di libertà, di quella notte sulla spiaggia con il cielo stellato a fargli da cornice... Era l'odore di Seiya e del suo amore. La indossai, allacciando qualche bottone centrale e uscii a cercarlo.

Scendendo le scale, sentii le note in lontananza di quella canzone, che ora consideravo la nostra e la sua bellissima voce intonarle, mentre preparava la colazione. Mi appoggiai alla colonna per spiarlo.
Indossava solo dei pantaloncini e la sua schiena era semi coperta dalla sua coda. Avrei tanto voluto disfargliela e accarezzare ogni ciocca di quei lunghissimi capelli neri.

«Oh me I fall in love with you everysingle day and I just wanna tell you I am»
Pronunciò quelle parole con amore, come se fossero legate a ricordi felici. Sorrisi,poi mi avvicinai lentamente a lui e lo abbracciai da dietro, cingendolo alla vita. Sussultò leggermente per quel contatto inaspettato, ma subito si girò emi abbracciò anche lui.

"Buongiorno piccola. Hai dormito bene?" Chiese dandomi un leggero bacio sulla fronte. Alzai il mio viso cercando i suoi lapislazzuli e in punta di piedi appoggiai le mie labbra alle sue, portando le mani alla sua nuca accarezzandogli qualche ciocca. Subito la sua bocca si aprì, lasciando spazio alle nostre lingue per ritrovarsi. Mi appoggiai con tutto il mio corpo al suo facendolo indietreggiare di qualche centimetro, facendolo sbattere contro il bancone della cucina.
Si staccò da quel bacio, ma sempre tenendomi stretta tra le sue braccia.
"Direi di sì. Mi piace vederti indossare le mie cose, ma ti preferisco quando sei completamente svestita."

Fece il suo solito sorriso malizioso, facendomi arrossire.
"Sei il solito pervertito!"
"Non è colpa mia se mi fai questo effetto. E poi,hai iniziato tu a strusciarti su di me." A quella affermazione spalancai la bocca, completamente sconvolta.

"Non è assolutamente vero. Io non mi sono per niente strusciata su di te!"
"Oh sì che lo hai fatto, gattina... Miao!" Scoppiò a ridere.
Cercai di svincolarmi dal suo abbraccio, fingendomi offesa, ma lui mi strinse ancora più forte, portando il suo viso a pochi centimetri dal mio.

"Mi piaci quando fai la dura. Non vuoi mai essere domata e questo tuo lato mi ha sempre eccitato."
Sentii il solito formicolio al basso ventre, quello che solo Seiya era in grado di provocarmi, semplicemente con il suono gutturale della sua voce. Mi stampò un bacio sulle labbra per poi sorridermi.
"Siediti in terrazza che la colazione è quasi pronta." Sciolse l'abbraccio,dandomi uno schiaffetto sulla natica, facendomi sobbalzare. Scoppiammo a ridere entrambi.

Guardai quel ragazzo darmi di nuovo le spalle, pensando a quanto mi rendesse felice e spensierata. Lo amavo come mai avevo amato prima.
Ero attratta da lui ma, non era solo desiderio; sentivo il bisogno di averlo al mio fianco, di guardare i suoi bellissimi occhi e tuffarmi in quella profondità. Volevo intrecciare le nostre dita, sentendo quell'elettricità che rendeva speciale ogni suo tocco. Ascoltare la sua splendida voce ripetermi quanto fossi importante per lui, o anche solo prendermi in giro. Nutrivo il bisogno di baciare quelle labbra ogni volta che ne avevo la possibilità e sentire il calore del suo corpo sul mio.
Seiya mi era entrato nel profondo, senza che io inizialmente me ne accorgessi,facendomi perdutamente innamorare di lui. Sorrisi, pensando ai miei sentimenti e a quanto fossi stata cieca fino a settimana scorsa, accontentandomi di qualcosa che sì si avvicinava all'amore, ma che non era così profondo.

Avevo amato molto Mamoru e una parte di me lo avrebbe amato sempre, ricordando quegli anni pieni di felicità e purtroppo anche di difficoltà, ma non si avvicinava lontanamente a quello che provavo per Seiya.
Eppure, sentivo qualcosa dentro di me soffrire terribilmente per questa scelta.
"Cosa fai lì impalata? Dai andiamo fuori testolina buffa". Mi lanciò il suo sguardo dolce e c'incamminammo sulla terrazza, aiutandolo a portare le tazze con il caffè bollente.
Le appoggiai sul tavolo e ci sedemmo, l'uno al fianco dell'altra, guardandol'orizzonte. Era uno spettacolo bellissimo.
"Ma Seiya, hai sistemato tutto da solo? Potevi svegliarmi che ti avrei aiutato."

"Stavi dormendo così bene... sarei stato per ore a guardarti sbavare sul cuscino." Il caffè mi andò di traverso e iniziai a tossire.
"Cos'hai detto? Sei un bugiardo!" La mia reazione scaturì la sua solita risata di scherno. Mi abbracciò, allungandosi dalla sua sedia, e mi diede un dolce bacio sulla testa.
"Lo sai che mi diverto a prenderti in giro. Non mi sono addolcito solo perché ora sei la mia ragazza."
Avrei voluto fermare il tempo in quel istante così perfetto. Eravamo solo lui e io, nella nostra piccola bolla di felicità che ci avvolgeva. Desideravo che ogni giorno della mia vita fosse così; fosse piena di lui, del suo romanticismo,della sua dolcezza, della sua simpatia e anche della sua passione ovviamente.Ora che sapevo cosa volesse dire unirmi completamente a Seiya, non ne avrei mai avuto abbastanza.

"A cosa pensi?" Quella domanda mi destò dalle mie riflessioni, riportandomi alla realtà.
"Penso a quanto sono felice e vorrei che questo weekend non finisse mai." Mi sorrise dolcemente, accarezzandomi la guancia. Sentii le solite scosse che accompagnavano ogni suo tocco. Sarebbe stato sempre così? Avrei percepito quelle sensazioni ogni volta che la nostra pelle sarebbe entrata in contatto?Avrei provato quella palpitazione a ogni suo sguardo anche in futuro?

Ci sperai con tutto il cuore.

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