Pace (Usagi)

Mancava solo qualche settimana alla fine della scuola, Galaxia era stata sconfitta e il mio Mamoru era tornato a casa; poteva essere l'inizio di un periodo di pace e felicità?

"Usagi, svegliati! Farai di nuovo tardi a scuola". La mamma mi chiamò dalla cucina, non sapendo che la sua figlia ritardataria, quella mattina, si era svegliata di buon umore ed era pronta a vivere la sua meritata tranquillità.
Sistemato il fiocco sulla divisa, scesi le scale per fare una nutriente colazione e per sorprendere la mia adorata mamma.

"Sorpresa! Oggi posso gustarmi le tue fantastiche frittelle". Con l'acquolina in bocca mi misi seduta a tavola, pronta a ingozzarmi.
"Usagi, è la prima volta che non devo buttarti giù dal letto per mandarti a scuola. Come mai tutta questa felicità? Hai forse conosciuto un ragazzo a scuola? Oh, speriamo che sia uno a cui piace studiare così, magari, ti aiuterà a migliorare i voti scolastici".

Sorpresa dalle sue parole la guardai, con le guance arrossate.
"Mamma, cosa stai dicendo? Lo sai che io ho occhi solo per il mio Mamoru".
"Pensavo che ormai fosse un capitolo chiuso, visto che ti vedevo spesso con quel bel cantante." disse, facendomi l'occhiolino.

Seiya... Pensarlo mi fece sorridere.
Lui e i fratelli erano tornati sul loro pianeta, con la loro adorata principessa. Chissà se, anche per loro, era arrivata la tanto desiderata armonia.
"Mamma ho fame, fra quanto è pronta la mia colazione?". "Ecco tesoro, buon appetito".

☾ ✰

Percorsi la strada tra casa e scuola saltellando, piena di felicità, senza sapere che, a breve, qualcosa avrebbe minato quella bella giornata.

☾ ✰

"Ho corretto i vostri compiti, ragazzi!"
Maledizione, mi ero completamente dimenticata che quella mattina ci avrebbero dato i risultati del test d'inglese; sicuramente avevo preso il solito brutto voto.

Mentre la professoressa passò tra i banchi, per consegnare l'esito, iniziai a sentirmi tesa e avvertii i crampi allo stomaco. Se avessi preso un'altra insufficienza, la mamma mi avrebbe messo in punizione.
Quando si avvicinò al mio banco, l'insegnante mi sorrise:
"Brava Usagi, finalmente una sufficienza". Rimasi sorpresa da quelle parole, e quando guardai quel numero rosso rimasi esterrefatta: 65. Lo studio insieme alle ragazze aveva dato i suoi frutti.

"Seiya, a te com'è andato? Scommetto malissimo". Scoppiai a ridere pronunciando quella frase, mi girai per guardarlo, ma il banco dietro di me era vuoto.
Che sciocca, lui e gli altri erano tornati su Kinmoku. Lo immaginai, con la sua solita faccia da schiaffi, farmi una linguaccia, ma a poco poco quell'immagine scomparve; sorrisi a quel ricordo.

Ami, Makoto e Minako mi guardarono preoccupate.
"Tranquille ragazze, sono partiti da pochi giorni e devo ancora abituarmi alla loro assenza. Ormai mi ero affezionata a quei latin lover" e sfoderai il mio miglior sorriso. Mi sarebbe mancato passare le giornate a scuola con i Three Lights e l'orda di ragazze urlanti che li attendeva sempre fuori dalla classe.

☾ ✰

Finita la scuola, le ragazze e io aspettammo Rei al nostro solito bar, il Crown; non vedevo l'ora di farle vedere il risultato del test d'inglese.

Una volta sedute e dopo aver ordinato, Minako iniziò ad appallottolare un fazzoletto, con fare nervoso.
"Ragazze, vi devo dire una cosa importante! Ricordate l'audizione che ho fatto qualche settimana fa, dove c'era anche Yaten come giudice? Non ve l'ho detto prima perché avevamo una battaglia importante da affrontare, ma insomma... ecco io... avrei vinto!".

"CHE COSA?" Urlammo tutte all'unisono, sorprese da quella notizia.

"Minako, è fantastico!" Aggiunse Rei, emozionata proprio come noi a quella notizia.
"Sta per scadere il termine per confermare la mia presenza nel nuovo musical di Grease. Vorrebbe dire girare per il Giappone nei due mesi estivi. Questo significa che, se un nuovo nemico dovesse arrivare, non potrei aiutarvi a sconfiggerlo, quindi ho bisogno di voi e dei vostri consigli. Cosa dovrei fare?".

"E ce lo domandi?" Le rispose un'irritata Makoto.
"Devi assolutamente accettare. Viaggiare e scoprire le bellezze delle città è un'occasione imperdibile" concluse Ami. Minako osservò le ragazze, poi si girò verso di me, guardandomi profondamente negli occhi. 
"Usagi, tu cosa ne pensi?" Domandò speranzosa.

Cosa ne pensavo davvero?

Mi sarebbe piaciuto passare l'estate, con tutte le mie amiche e Mamoru, a divertirmi, godendomi la meritata pace che tanto duramente avevamo ottenuto. Senza Minako non sarebbe stata la stessa cosa, ma per lei era una grande opportunità per realizzare finalmente il suo sogno.

"Penso che dovresti correre ad accettare la loro proposta; è il tuo momento e meriti di essere felice. Non pensare a quello che potrebbe succedere qui in tua assenza, se un nuovo nemico dovesse presentarsi, dovrà affrontare la temibile e fortissima Sailor Moon, pronta a punirlo, in nome della Luna".

Scoppiai a ridere, seguita dalle mie compagne.
"Oh Usagi, sei veramente un'amica" disse con un filo di voce una Minako, leggermente commossa.

☾ ✰

Il pomeriggio con le ragazze passò velocemente; fantasticammo sulle possibilità di Minako di conoscere ragazzi bellissimi ogni giorno, e Makoto e Rei si finsero gelose della cosa. Ridemmo per tutto il tempo.

Dopo esserci salutate, mi avviai sola verso casa. Avrei dovuto studiare per il test di matematica che si sarebbe svolto il giorno seguente, ma non ne ero affatto elettrizzata.

Quando girai l'angolo, vidi Mamoru davanti al cancello della mia villetta. Il cuore iniziò a battermi più forte; mi era mancato terribilmente in tutti quei mesi lontano.

"Usagi, finalmente! Lo sai che è un'ora che ti sto aspettando? Dimmi un po', eri come al solito a far merenda con le altre?" Non era arrabbiato per avermi atteso, aveva il suo solito sorriso dolce sul viso, quel sorriso che gli illuminava quei bellissimi occhi color del cielo notturno.

"Ehm sì; Minako aveva una grande notizia da darci e il tempo è volato. Sai, in tua assenza ha fatto un provino e ha vinto la possibilità di girare per il Giappone, partecipando come protagonista in un musical famoso in tutto il mondo, anche se io non l'ho mai sentito nominare".

Sorrisi, sentendomi leggermente in imbarazzo perché, come mio solito, ero negligente e con la testa fra le nuvole.

"Testolina buffa!" Nella mia mente, sentii la voce di Seiya chiamarmi in quel modo buffo che tanto mi infastidiva. Non era la prima volta che, quel giorno, mi ritrovai a pensarlo e a sorridere al suo ricordo.

"È una notizia fantastica, sono veramente felice per Minako". La voce di Mamoru mi destò, riportandomi alla realtà. "Sì, lo siamo anche noi".

"Usagi, che ne dici se entriamo? Avrei anche io una notizia importante da darti". chiese serio, rabbuiandosi leggermente in viso e facendomi preoccupare.

"Ma certo, Mamo*. Vuoi fermarti per cena? Mamma e Papà sono fuori".
"Volentieri. Grazie, Usako*". Mi sorrise, con il suo solito sorriso caldo che tanto mi era mancato.

"Dovrebbe esserci qualcosa da scaldare, la mamma sa che sono una vera frana ai fornelli, quindi devo solo scaldare la cena nel forno". "Menomale, per un attimo ho avuto paura che avresti cucinato tu".

Lo sentii tirare un sospiro di sollievo, seguito poi dalla sua risata cristallina.
Restai stupita del suo alleviamento, riflettendo sulla mia incapacità in quelle cose che, in futuro, avrei dovuto imparare a fare per essere una brava moglie e una brava mamma.

"Usagi, ti senti bene? Come mai sei arrossita? Hai caldo per caso?". "No, Mamo, stavo solo volando con la fantasia come al solito" dissi ridendo, cercando di nascondere l'imbarazzo di quel pensiero.
"Oh Usako". Rispose sorridendomi e accarezzandomi la testa dolcemente.

(*)Mamo e Usako sono abbreviativi confidenziali dei nomi Mamoru e Usagi.

☾ ✰

Dopo cena, Mamoru mi aiutò a sparecchiare e a pulire i piatti, così decisi di preparare una limonata fresca per ringraziarlo dell'aiuto.
"Usagi, ti va se ora parliamo?" "Certo, Mamo, dammi un secondo che porto le limonate e arrivo".

Prese in mano il suo bicchiere e iniziò a fissarlo intensamente. Il suo silenzio sembrò durare un'eternità, provocandomi agitazione e nervosismo, così che nella mia testa iniziarono a imporsi pensieri di ogni genere. Iniziai a sudare freddo, impaziente di ascoltare le sue parole, ma allo stesso tempo preoccupata; finalmente vidi la bocca di Mamoru aprirsi.

"Usako, so che questi mesi per te sono stati molto difficili. Saremmo stati lontani lo stesso, ma purtroppo Galaxia ci ha tenuti separati nella maniera sbagliata. Non ricevevi mie notizie, nessuna chiamata, nessuna lettera; solo il completo silenzio. Credevo che non ti avrei mai più rivista, mia dolce Usagi, ma tu, col tuo coraggio e la forza dell'amore, sei riuscita a sconfiggerla e mi hai riportato in vita. Mi hai dato una nuova possibilità e per questo ti ringrazio". Bevve un sorso della sua limonata, poi posò il bicchiere sul tavolo.

I miei occhi iniziarono a bruciare, ma trattenni le lacrime provocate dalle parole di Mamoru.

"Oggi, quando sono tornato in università, ho dovuto inventarmi che mi è stato impossibile partire per l'America a causa di una malattia improvvisa. Il rettore, dispiaciuto per la notizia, ha voluto darmi nuovamente la possibilità di studiare per un anno all'estero. Gli ho detto che avrei dovuto pensarci, quindi, stavolta, voglio chiedere a te cosa devo fare. Se vorrai che io resti qui al tuo fianco, lo farò".

Mi prese le mani, guardandomi con occhi pieni di amore e regalandomi un sorriso dolce, non capendo quanto le sue parole mi facessero soffrire, riaprendo quella ferita che credevo rimarginata.

Avrei dovuto affrontare di nuovo tutto da capo; quel dolore che mi aveva quasi distrutta negli ultimi mesi era pronto a riemergere in superficie, trafiggendomi nuovamente. Sarei stata male di nuovo, o questa volta avrei potuto far qualcosa per evitarlo?

Dopotutto, Mamoru mi aveva detto chiaramente che la decisione spettava a me, questa volta.
Lo guardai nei suoi bellissimi occhi e ricambiai il suo sorriso, pronta a rispondere alla sua domanda.
, stavolta sarebbe stato diverso.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top