Operazione Minaten (Seiya pt 1)

Atterrato ad Abashiri accesi il telefono, speranzoso di trovare un messaggio dalla mia biondina.
Mi trovavo davanti al ritiro bagagli insieme ai miei fratelli e Alex, quando lessi il suo sms provocatorio. Restai a fissare le parole sullo schermo come per marchiarle a fuoco nella mia mente, immaginando il suo corpo caldo e nudo sotto il mio. Deglutii a fatica.

"Ehi cretino, la tua valigia è appena passata". La voce canzonatoria di Yaten mi riportò alla realtà.

Guardai il serpente meccanico trascinare la mia valigia lontano, così iniziai a correre, cercando di prenderla prima che venisse spedita insieme alla merce abbandonata. Riuscii a recuperarla a stento, sotto lo sguardo attento e divertito dei miei due simpaticissimi fratelli.

"Ridete, ridete pure. Quando sarete voi sovrappensiero sarò io a divertirmi". Mi allontanai da loro, trascinando la mia valigia, con sguardo alto e fiero. Sentii le loro risatine seguirmi, insieme alla voce di Alex che li ammoniva.

☾ ✰

Una volta sistemato nella mia stanza d'albergo decisi di chiamare Usagi. Rispose dopo due squilli.
"Ehi... Ciao rockettato". La sua dolcissima voce mi fece scoppiare il cuore nel petto.

"Ciao testolina buffa". Sorrisi sedendomi sul letto, immaginando il suo bellissimo viso sbuffare a quel soprannome.
"Uffa. Quante volte te lo devo dire che non mi piace essere chiamata così? Antipatico!" Scoppiai a ridere.
"Scusami piccola, ma lo sai che lo adoro e poi mi piace farti arrabbiare". "Infatti sei un antipatico. Piuttosto, sei arrivato in albergo?" "Sì, sono nella mia stanza proprio ora. Tra due ore dobbiamo essere al palazzetto a fare le prove dell'esibizione".

"E dimmi... Sei da solo?" Restai interdetto per qualche secondo a quella domanda. Mi tolsi le scarpe con la punta dei piedi e quando ripresi l'uso della parola decisi di prenderla un po' in giro.

"Sì, solo soletto. Hai intenzione di sedurmi telefonicamente? Non ti credevo tanto sfacciata sai?"

"Cosa? SEIYA, TI HA DATO DI VOLTA IL CERVELLO?" Urlò talmente forte che dovetti allontanare il telefono dall'orecchio per non diventare sordo. Non riuscii a trattenere una risata.

"Calmati Usagi, ti stavo prendendo in giro. Ora dimmi, perché volevi sapere se ero da solo?" La sentii sospirare; aspettò qualche secondo prima di cominciare il discorso.
"Si tratta di Mina e Yaten. Tu lo sapevi che tuo fratello sabato era a Osaka?" Quella domanda mi disorientò.
"No, non mi ha detto nulla." Cercai di capire le sue azioni. Quel week end sia io che Taiki eravamo fuori città, quindi lui aveva deciso di raggiungere Minako. Ero sicuro che quella ragazza gli piacesse e finalmente ne ebbi la conferma.

"Immaginavo. Comunque è andato a vedere lo spettacolo di Mina a teatro. Una volta terminato l'ha raggiunta in camerino e loro..." Usagi si azzittì, aumentando così la mia curiosità.
"Oh oh, non mi dire che l'hanno fatto?" Domandai alzando di almeno due toni la voce, tanto era l'entusiasmo in quel momento.

"Seiya, possibile che pensi sempre a quello? Comunque no, non l'hanno fatto, ma in compenso... sisonobaciati". Disse l'ultima frase troppo velocemente per poterla decifrare, anche se intuii cosa avesse detto.

"Perché ti mangi le parole ora? Non l'hanno fatto, ma in compenso loro si... ?"
Sbuffò, stizzita dalla mia domanda.
"Si sono baciati. Cioè tuo fratello ha baciato Mina per primo e lei ha risposto. Poi però Yaten è scappato senza darle spiegazioni, dicendole di dimenticare quello che era successo. Secondo te perché si è comportato così?"

Bella domanda. Nemmeno io capivo il suo comportamento.
"Non lo so Usa. Potrei provare a chiedergli e..." Non riuscii a terminare la frase che il suo "NO" mi rimbombò nelle orecchie.
"Yaten non deve sapere che noi sappiamo. Minako mi ha fatto promettere di non parlarne con nessuno e quindi non avrei dovuto dirlo neppure a te. Speravo tu potessi aiutarmi a capire il suo comportamento così da poter consolare la mia amica, ma purtroppo è stato un buco nell'acqua".

"Yaten non parla di queste cose, o per lo meno non apertamente. Credo che a lui Minako piaccia molto, pensa che ogni volta che la nominiamo arrossisce. Io e Taiki ci divertiamo a prenderlo in giro, quindi non credo ci rivelerà quello che prova veramente. Minako invece? Cosa pensa di lui?"

"Beh ecco... Minako è molto presa da Yaten. E non ti parlo solo di attrazione".
"Non so come faccia a piacerle quel ragazzo. È sempre così insopportabile e sgarbato."
Sentii la mia Usagi ridere a quell'affermazione.

"Guarda che anche tu sei parecchio fastidioso, eppure ti sopporto lo stesso". Sogghignai pensando alla reazione che avrebbe avuto alla mia risposta.
"Sì? Eppure mi sembrava di aver letto un messaggio dove dicevi che ti mancava tutto, ma proprio tutto di me. A cosa ti riferivi signorina?" Come immaginai non rispose, la sentii boccheggiare cercando una risposta. Decisi di salvarla dall'imbarazzo.

"Calmati ora, testolina buffa. Torniamo a Minako e Yaten. Penso che dovremmo aiutarli noi a dichiararsi. Ti ricordo che, grazie al mio piano, mio fratello Taiki ora è felicemente fidanzato con la tua amica Ami, quindi le mie idee sono geniali!"
Mi pavoneggiai, facendola ridere con quella affermazione.

"Allora cos'hai in mente questa volta? Non credo che il pigiama party sia un'opzione fattibile." "Fidati di me. Fammi prima capire cosa passa nella testa di Yaten prima, poi penseremo a un piano". "Mi fido. Pensavo di raggiungere Minako nel week end e trascorrere qualche giorno con lei, sempre che mia madre mi lasci partire ovviamente".
Sentii bussare alla porta della mia camera, seguita dalla voce di Alex che mi chiedeva di entrare.
"Un minuto Alex. Tesoro, ora devo andare, ci sentiamo più tardi e ti faccio sapere se ci sono novità, ok?"

☾ ✰

I primi tre giorni della nostra tournée furono interminabili. Tra prove e interviste ebbi il tempo misurato per sentire la mia bionda e potermi riposare. Finalmente il giovedì riuscii a parlare da solo con Yaten. Eravamo entrambi in ritardo per la colazione, mentre Taiki e Alex erano nelle loro stanze a prepararsi.

"Buongiorno fratellone. Anche tu questa mattina non hai sentito la sveglia?" Feci il migliore dei miei sorrisi, cercando di metterlo a suo agio prima di sganciare la bomba Minaten.

"Già..." Rispose quasi seccato mentre si sedette, posando il caffè e il cornetto sul tavolo.
Mescolai il mio the, guardandolo con la coda dell'occhio e fingendo disinteresse dissi:
"Ieri ero al telefono con Usagi e mi ha detto che questo week end avrebbe raggiunto Minako per passare del tempo con lei. L'ha sentita un po' scossa in questi giorni e voleva capirne il motivo".

Il sussulto fatto sul nome di Minako non era sfuggito al mio occhio vigile, come non era sfuggito il suo portarsi la mano a pugno quando dissi che era scossa.
"Dovrebbe forse importarmi?" Chiese con il solito tono ostile.

"Volevo fare conversazione. Piuttosto, non mi hai detto cos'hai fatto lo scorso week-end solo soletto a casa". Lo vidi sussultare nuovamente. Se non fosse stato per la missione da portare a termine, avrei trovato la cosa decisamente divertente.

"Niente di speciale. Sono stato a casa a guardare un po' di tv e a godermi il silenzio e la pace della casa vuota. E a te com'è andata invece?" Ovviamente cercava di sviare alla mia domanda, senza sapere che avevo già tutte le risposte che mi servivano.

"Bene, è stato tutto perfetto e romantico. Sono felice Yaten. L'amore di Usagi mi fa sentire vivo. Spero che un giorno proverai la mia stessa gioia. Ti riempie il cuore e l'anima."
La mia bocca si allargò spontaneamente in un sorriso a cui lui rispose, anche se notai che nei suoi occhi passò un lampo di tristezza. Non udii il suo malinconico sussurro "Lo spero anch'io".

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