Milkshake (Usagi pt2)

Entrammo al Crown e insieme a Motoki trovammo un ragazzo molto carino che lo aiutava a pulire il bancone.
"Ciao ragazze, ragazzi... accomodatevi pure!" Motoki come sempre ci accolse con un sorriso gentile; per tutte noi e Taiki, ovviamente non per Seiya. Ancora non aveva digerito che avessi lasciato il suo migliore amico.

Ci accomodammo sui nostri soliti divanetti, scrutando con attenzione il nuovo cameriere. Visto da vicino era ancora più bello.
Era un ragazzo magro, ma abbastanza definito; i muscoli delle sue lunghe braccia erano in bella mostra e le spalle dritte erano piuttosto larghe.
I suoi capelli blu notte erano folti e lisci, avevano un taglio scalato e portava una specie di frangia che arrivava poco sopra al naso. I suoi occhi sembravano due topazi blu, un profondo oceano che ti facevano sentire piccola e insignificante se te li puntava addosso. Le sue labbra erano sottili, un sorriso tirato era disegnato sul suo viso triangolare che non mostrava nemmeno un accenno di barba; probabilmente se la faceva ogni mattina.

Indossava un abbigliamento total black; jeans neri, cintura nera e polo completamente nera. Probabilmente il suo guardaroba rispecchiava il suo umore vista l'apatia che trasmetteva.
Bellissimo ragazzo, niente da dire, ma se mostrasse un po' di allegria di certo non gli farebbe male.

"Quel ragazzo assomiglia tantissimo al mio ex fidanzato".
Ci risiamo, quando Makoto si trovava di fronte a un bel ragazzo se ne usciva con la solita frase. Solitamente trovava un particolare microscopico che fosse simile al suo ex, come un neo sopra alla bocca, la forma delle sopracciglia, il taglio di capelli... poteva essere moro con gli occhi verdi, rosso con gli occhi marroni o biondo con gli occhi azzurri, ma se aveva i capelli scalati e la frangia allora era simile al suo ex.

"Mako respira, siediti e non dire cose a sproposito come tuo solito!" Presi per le spalle la mia amica e la feci sedere, mentre guardava il cameriere con gli occhi a cuoricino.

"E questo figo da dov'è uscito fuori? Perché nessuna di voi mi ha mai parlato di lui?" Questa volta fu Minako a parlare, anche lei rimasta ammaliata dal fascino del misterioso ragazzo.

"Perché nessuna aveva mai visto questo delizioso pasticcino prima di adesso" Fu la mia risposta, dimenticandomi però di un piccolo particolare.

"Delizioso pasticcino eh?" Seiya era dietro di me, ma potevo lo stesso sentire i suoi occhi incenerirmi.
Scoppiai a ridere per l'imbarazzo, portandomi una mano dietro la testa.

"Stavo scherzando Seiyuccio, sai che agli altri nemmeno ci faccio caso". Mi avvicinai lentamente a lui, legandomi al suo braccio senza però alzare lo sguardo verso il suo viso.
"Sì sì, ne riparliamo più tardi pasticcino!" Il suo tono di voce non era arrabbiato, parlava tranquillamente, ma avevo perfettamente capito la sua allusione: in privato, nella sua camera, mi avrebbe fatto pentire di quel complimento, stuzzicandomi come suo solito, ma lasciandomi poi a bocca asciutta.

"Su Seiyuccio... non fare il geloso!" Taiki lo canzonò un po', facendo ridere tutte quante.
Ci sedemmo tutti e ovviamente mi misi di spalle al bancone per evitare altre scenate da parte del mio rockettaro; d'altro canto lui posò il braccio sulle mie spalle, come a marcare il territorio.

"Allora ragazze, cosa vi porto?" Motoki si avvicinò con il suo taccuino e la penna in mano, pronto per segnare le nostre ordinazioni.
"Io prendo un frullato alla fragola" Ero piuttosto ordinaria. Le mie ordinazioni variavano dal gelato alla fragola, al frullato e se ero in crisi da zuccheri sceglievo la torta al cioccolato con sopra le fragole. Non si era capito che adoravo le fragole, vero?

"Io alla banana". Seiya invece cambiava spesso, era anche lui un golosone, ma a lui piaceva provare un po' tutto.

Quando però prendevo il frullato alla fragola lui lo ordinava sempre alla banana, così da poterlo mischiare insieme e creare un unico gusto. Aveva paragonato il nostro amore a quel frullato mischiato.

"Se prendi da solo il frappè alla fragola e da solo quello alla banana, bevi certamente qualcosa di buono.
Se però unisci questi due sapori e li mischi insieme, noterai che si amalgamano alla perfezione e insieme creano qualcosa di sensazionale. Noi due siamo un po' così: se ci fondiamo, realizziamo qualcosa di magnifico!
"

Il ricordo delle sue parole mi fece sorridere, guardai il mio rockettaro e notai che anche lui mi stava sorridendo, probabilmente pensando alla stessa cosa.
"Io un succo di frutta". "Facciamo due". "No tre". "Il quarto vien da sé".
Le mie amiche e Taiki ordinarono al povero Motoki la medesima cosa. L'unica a essere rimasta in silenzio era Rei, seduta di fronte a me con lo sguardo perso.

Le diedi un leggero calcetto per farla destare.
"Ehi Rei, manca la tua ordinazione" Mi allungai verso di lei, facendo scorrere la mano di fronte ai suoi occhi.
"Ehm, sì... cosa dicevate?" La mia amica si ricompose di colpo, guardando prima Ami e poi me.

"La tua ordinazione Rei". La incalzò Minako.
"Ah sì, scusate. Per me solo un bicchiere d'acqua naturale, grazie Motoki". Consegnò la lista al nostro amico che si allontanò verso il bancone.
"A che pensavi Rei?" Makoto si avvicinò alla mora, picchiettandola col gomito.
"Oh, a niente di importante" Si mise a ridere, cercando di nascondere l'imbarazzo provocato da quella domanda.

"Quando fai così è perché vuoi nascondere qualcosa..." La incalzò Minako. "Avanti, racconta tutto alle tue amiche".
Il viso di Rei assunse tutte le graduazioni del rosso, prese un profondo respiro e poi ribatté alla bionda.

"Quella che a questo tavolo dovrebbe raccontare qualcosa alle sue amiche non sono di certo io, ma tu. Abbiamo visto tutte quel bacio, sai? Allora quegli articoli erano veri? Tra te e il tuo collega è nato l'amore?"

Minako cambiò completamente espressione, rabbuiandosi e abbassando lo sguardo sulle sue mani appoggiate alle proprie gambe.
"Rei, credo che non sia il momento e il luogo adatto per approfondire questa conversazione. Minako ci racconterà tutto, ma non ora".
Indicai con la testa i due ragazzi al nostro tavolo, cercando di far capire alla mora che con loro presenti la nostra amica non si sarebbe sentita libera di parlare apertamente.

"Scusate, ho portato le vostre ordinazioni". Tutti ci girammo verso quella voce.
Il ragazzo affascinante che puliva il bancone era davanti a noi, con in mano il vassoio con le nostre bevande.
Seiya mi strinse ancora di più sé, come a voler marcare il proprio territorio; poteva farmi pure la pipì addosso già che c'era.

"I due frullati?" "Quello alla banana è mio, quello alla fragola per la mia ragazza!" Sorrise provocatorio.

Questa cosa del maschio alpha sotto alcuni punti di vista era divertente.

Il pasticcino allungò i due fruttali a Seiya, senza prestarci molta attenzione.
"I succhi di frutta?" "Qui" Quattro mani si alzarono all'unisono. Il ragazzo passò i bicchieri ai rispettivi proprietari.

"L'acqua immagino sia per te!" Affermò guardando Rei. La mia amica arrossì nuovamente e guardando il tavolo fece un leggero cenno di assenso con la testa.
Il ragazzo sorrise a quella reazione, ricordandomi molto Seiya quando gli si formava sul viso quel ghigno vittorioso dopo avermi provocata.

"Ecco a te pesciolina". Allungò la bottiglia e il bicchiere verso la mia amica e si allontanò verso il bancone.
Rei sembrò sciogliersi, mentre Makoto e Minako iniziarono con le frecciatine nei suoi confronti.

☾ ✰

"Io accompagno Ami a casa. Usa, ti fermi a cena da noi?" Taiki strinse la mia amica a sé mentre mi pose quella domanda.

"Questa sera no, il mercoledì è la serata in famiglia a casa Tsukino, solo noi quattro e dei giochi in scatola".
Era una tradizione ripresa da qualche settimana, soprattutto dopo il ritorno di Shingo. Ogni volta finiva che io e mio fratello bisticciavamo per qualche sciocchezza, ma era tipico di noi e quella quotidianità appena ritrovata era veramente fantastica.

"Ci vediamo domani per il solito pomeriggio di studio. Mina, soprattutto tu non devi mancare. Sei stata via tutti questi mesi e sono sicura che lo studio non è stata una delle tue priorità!" La mia amica si gelò alle parole di Ami, come se fosse stata colta in fragrante con le mani nella marmellata.
"Va bene Ami, non mancherò! A domani allora".

Restammo a guardare i due piccioncini allontanarsi, dopodiché Minako si rivolse a Seiya.
"Credi che Yaten sia a casa vostra?" Seiya rimase per qualche secondo interdetto da quella domanda.
"Non lo so Mina, ho provato a scrivergli per tutto il pomeriggio ma non ha mai risposto. Forse si è chiuso nella sua camera, possiamo andare insieme a vedere".
Il volto di Minako si illuminò leggermente.

"Grazie!" Un leggero sorriso le si disegnò sul volto.
"Usa, ti accompagno a casa prima o vieni con noi?" Guardai la mia amica, nonostante fosse stato Seiya a pormi quella domanda, per capire cosa volesse lei.
Capii dal suo modo di guardarmi che aveva bisogno del mio sostegno per affrontarlo. Le strinsi la mano.

"Vengo con voi. È presto per la cena".
Minako mi strinse a sua volta la mano prima di lasciarla, ringraziandomi tacitamente per non averla abbandonata.
Ci avviammo tutti e tre verso l'appartamento dei fratelli Kou.

*Spazio Autrice*

Buona sera ragazze, siete curiose di conoscere il nuovo cameriere del Crown?
Nella sezione banner troverete la sua scheda, ma lascio comunque una gif in fondo a questo capitolo per darvi un'anteprima.

Seiya, Minako e Usagi sono diretti a casa Kou, troveranno lì il nostro Yaten? Finalmente i due testoni si chiariranno?
Io non lo so, ma scopriremo qualcosa nel prossimo capitolo. Vi aspetto martedì <3

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