Il ritorno di Luna (Usagi pt2)
"Mamma, sono a casa!" Tolsi le scarpe all'ingresso e salii le scale per dirigermi nella mia camera.
Avevo passato l'intera domenica tra le braccia del mio rockettaro a fare l'amore e a guardare alcune puntate di una serie tv piuttosto violenta di cui erano fan i fratelli Kou.
Non avevo capito nulla della trama se non che tutti volevano sedersi su un trono fatto di spade.
Che scomodità!
Avrei fatto una bella doccia fresca ,dopodiché avrei raggiunto in cucina la mia famiglia.
Chiusi la porta della camera alle mie spalle, rimanendo spiazzata quando mi ritrovai un batuffolino di pelo sul letto. Mi sorrise, fissandomi con i suoi occhi grandi e dolci.
"Luna!" Corsi ad abbracciare la mia gattina con le lacrime che mi rigarono il viso.
Mi era mancata così tanto!
"Quando sei tornata?" Domandai curiosa, accarezzandole il folto manto e coccolandola come non avevo potuto fare in tutti quei mesi.
"Sono arrivata da qualche minuto. Come stai Usagi? E le altre ragazze?"
Posai Luna nuovamente sul letto e mi sedetti a terra, portando la testa vicino al suo corpo.
"Stiamo tutte bene. Minako è tornata da qualche giorno dalla sua tournee, Ami è elettrizzata per l'inizio della scuola, Makoto ha passato l'estate a cucinare nuovi dolci e Rei ha lavorato come al solito nel tempio".
"Tutto come sempre quindi. E dimmi, Mamoru come sta? Sei pronta a passare un altro anno lontana dal tuo vero amore?"
A quella domanda raggelai. Luna era appena tornata dal futuro, doveva sapere che le cose erano cambiate.
"Luna, toglimi una curiosità. Nel futuro ci sono stati dei cambiamenti?"
La mia gattina mi guardò curiosa, stupita per quella mia domanda improvvisa.
"No Usagi, perché? La piccola Chibiusa è sempre la solita bambina testarda e un po' disobbediente, tu non fai altro che rimproverarla e il principe ti ricorda che in passato eri esattamente come lei. Le solite cose anche nel XXX secolo".
"Chi-Chibiusa è ancora viva?" Ero scioccata. Non riuscivo a comprendere come fosse possibile che le cose non fossero assolutamente mutate.
"Che domande, certo che è viva sciocchina. Perché dovrebbe essere il contrario?"
Nella mia testa continuai a cercare una motivazione valida per quelle notizie che mi aveva appena dispensato Luna.
"E dimmi, io... Io sono felice? Serenity ed Endymion sono felici insieme?"
"Oh piccola, sei preoccupata che il vostro amore non riesca a superare la distanza? Stai tranquilla Usagi, vi si legge negli occhi che il vostro amore non terminerà mai. Un amore così grande non conosce confini e nessuno potrà mai separarvi. Siete destinati a vivere insieme e a regnare su questa città nel XXX secolo, non dimenticartene".
Le parole di Luna furono come un fulmine a ciel sereno. Mi sentii schiacciata e annientata.
"Com'è possibile?" Domandai piangendo, ma questa volta le lacrime non erano di gioia, bensì di disperazione.
"Il nostro amore non può esser solo una lieve parentesi. Non ci credo, non è possibile".
Strinsi le ginocchia al petto e piansi ancora più forte.
"Usagi, ti ho appena detto il contrario. Tu e Mamoru sa-". "Luna, io e Mamoru non stiamo più insieme. Seiya è tornato qualche giorno dopo la partenza tua e di Artemis e io ho capito di amarlo. Non è possibile che io possa tornare con Mamoru in futuro. Deve esserci uno sbaglio, sarai finita in una realtà parallela. Ci sono vero? Dopotutto se esistono i demoni perché non potrebbero esserci degli universi alternativi".
Doveva per forza essere così, quella era l'unica spiegazione sensata al racconto di Luna.
"Aspetta un attimo! Mi stai dicendo che tu hai lasciato Mamoru? Lo stesso Mamoru che dicevi di amare più della tua vita e per cui hai combattuto battaglie pericolose pur di salvarlo? Lo stesso Mamoru per cui un anno fa piangevi disperatamente perché ti sarebbe mancato? Lo stesso..." Dovetti interrompere il suo sproloquio prima che continuasse a ricordarmi le infinità di cose che mi univano a lui.
"Sì Luna, lo stesso Mamoru. Nell'anno in cui è stato via mi sono legata molto a Seiya, lo sai anche tu questo. Fino a qualche mese fa non avevo capito quanto profondamente lo fossi, ma poi me ne sono resa conto e ho capito che quello che provavo per Mamoru era solo affetto. Con Seiya riesco a essere me stessa, semplicemente Usagi e sono felice come non lo ero mai stata prima. Non posso credere che tutto questo possa finire Luna, perché non potrei sopportare di perdere Seiya."
Mi asciugai una lacrima con l'indice destro, cercando di calmare quel pianto.
"Usagi, ascoltami bene. Ogni azione che facciamo può influenzare il futuro cambiandolo. Se tu e Mamoru siete ancora la regina e il re del XXX secolo vuol dire che prima o poi tu e Seiya vi lascerete. Meglio che lo capisci ora e soffri adesso prima che il vostro legame si solidifichi o peggio ancora che Mamoru possa conoscere un'altra. È inutile combattere contro il destino, perché vincerebbe sempre lui".
Guardai Luna parlare impassibilmente davanti alla mia sofferenza come se stesse comunicando le notizie del meteo o dell'oroscopo.
"E la mia felicità?" Rimase sorpresa a quella domanda. Sgranò gli occhi e la vidi pensare alla risposta migliore da darmi.
"La tua felicità è con Mamoru! Smettila di fare la ragazzina capricciosa e pensa alle tue responsabilità; sei una guerriera e un giorno sarai una principessa. Seiya è solo una piccola parentesi che non significa nulla. Forse pensi di amarlo, ma gli sei solo affezionata e grata per l'aiuto che ti ha dato. È indubbiamente bello, ma questo non significa che sia alla tua altezza. Per giunta è un alieno Usagi, che futuro potreste mai avere? Per non parlare di quanto sia immaturo rispetto al principe. Ascolta il mio consiglio e lascialo. Corri da Mamoru e chiedigli di perdonarti prima che sia troppo tardi. L'amore che ti lega al nostro sovrano è tutt'altra cosa rispetto a quello che senti per quel ragazzo".
Rimasi impietrita dalla freddezza con cui aveva pronunciato quelle parole. Sentii nuove lacrime pronte a prendere il posto di quelle vecchie, ma questa volta non le avrei lasciate uscire.
"Luna, ascoltami bene. Io amo Seiya e non ti permetto di affermare che lui possa non essere alla mia altezza o che sia solo una piccola parentesi. Non ti permetto neanche di ipotizzare i miei sentimenti. Tu non sai quello che sento dentro quando lo guardo o mi sorride, tu non sai come reagisce il mio cuore ad un suo bacio, non sai quello che sento nello stomaco quando mi sfiora soltanto. Io credo in noi, credo nel nostro amore e credo al nostro futuro. Se vuoi restare in questa casa devi rispettare la mia decisione e non devi azzardarti a parlare male di lui né tantomeno di sminuire i mei sentimenti. Se invece non ne sei in grado quella è la porta e ti chiedo di andartene".
Mi alzai, prendendo la biancheria pulita e senza guardarla uscii dalla stanza.
Non riuscii a vedere il viso dispiaciuto di Luna e la lacrima che era riuscita a sfuggirle. Non riuscii nemmeno a sentire le sue scuse prima che si avvicinasse alla finestra e saltò giù, allontanandosi da quella che fino a quel momento era sempre stata la sua casa.
☾ ✰
"Quindi è uscita mentre tu eri in bagno... Sicura che non sia solo andata a fare un giretto? Dopotutto è una cosa da gatti".
Seiya cercò di consolarmi, stringendomi tra le sue braccia mentre eravamo seduti nel mio letto con la schiena appoggiata alla testiera.
"No Seiya, le avevo detto chiaramente di decidere se restare e rispettare la mia scelta o andarsene. Pensavo che Luna mi volesse bene e che sarebbe stata felice insieme a me, invece no. Tutti questi anni insieme e a lei importa solo che io mi comporti come farebbe Serenity".
Avevo omesso il particolare che nel futuro da cui era tornata Luna io ero felicemente sposata con Endymion e Chibiusa era la nostra bambina. Non volevo dare una preoccupazione maggiore al mio Seiya.
Dovevo scoprire perché il futuro non era cambiato nonostante io avessi scelto di stare con lui e non con Mamoru.
"Coraggio piccola, vedrai che farete pace. Ora dormiamo che domani inizia la scuola e non ti lascerò far tardi come tuo solito".
Lo guardai sbuffando. Pure lui era un dormiglione quindi era inutile che mi facesse la morale.
"Da domani quei due non si potranno più evitare." Pensai a Yaten e Minako.
Avevamo ascoltato le due versione sulla discussione di quel giorno e Seiya e io ci eravamo confrontati.
Yaten non aveva capito che il qualcun altro a cui si riferiva Minako era lui e insisteva sul fatto che Seiya si sbagliasse; dall'altra parte Minako pensava che l'argenteo non fosse interessato a lei nonostante si fosse dichiarata apertamente a lui. Dovevamo rivedere il significato di 'apertamente' perché non era stata così specifica come credeva.
"Forse farà bene a entrambi. Non potranno più evitarsi e prima o poi si ritroveranno a parlare. Inventeremo qualcosa tranquilla. Si passa all'operazione Minaten 2.0".
Guardai Seiya stupita, alzando un sopracciglio, per poi scoppiare a ridere.
"Sei un vero cretino, lo sai? Ma ti amo proprio per questo!"
*Spazio Autrice*
Luna è tornata e con se ha portato una notizia sconvolgente per la povera Usagi.
A quanto pare il futuro è rimasto intatto, nonostante lei abbia scelto di stare con Seiya.
Io qualche indizio ve l'avevo lasciato quando ho parlato delle foto dove Chibiusa era rimasta nitida, ma forse è passato in secondo piano.
Sappiate che questo è uno dei misteri che verrà svelato solo verso la fine della storia, quindi se volete, iniziate pure a teorizzare, ma le risposte arriveranno tra molto tempo!
Più andremo avanti e più ci saranno degli elementi che si intrecceranno tra loro e porteranno alla conclusione.
Godetevi la quiete finché dura, perché purtroppo la tempesta è in agguato!
Ci vediamo Martedì ♥
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