Il ritorno di Luna (Seiya pt2)
Il trillo della sveglia proveniente dal telefono di Usagi mi rimbombò nelle orecchie, risvegliandomi da quel terribile sogno dove vedevo la mia testolina buffa andarsene a braccetto con Mamoru, senza degnarmi di uno sguardo. Ridevano felici e si guardavano con occhi pieni di amore.
I discorsi fatti la sera prima mi avevano smosso negativamente, il mio inconscio fece il resto.
Sentii un dolce mugugno alla mia destra e delle parole senza senso uscire come un sussurro da quelle labbra rosee e invitanti. Non potei che sorridere di fronte a quella scena.
"Mamma te l'ho già detto, non ci va il sale nella torta, ma lo zucchero!" Usagi aprì gli occhi sbattendo le palpebre più volte. Guardai il suo viso confuso e assonnato che insieme alle parole appena pronunciate formarono un mix talmente divertente che mi portò a ridere di gusto, cancellando l'incubo e i pensieri negativi a esso legati.
"Cos'hai da essere così felice di prima mattina?" Chiese spegnendo quella fastidiosa melodia proveniente dal suo telefono, stiracchiandosi e sbadigliando platealmente.
"Oh niente di che, solo tu che consigli a tua madre di non mettere il sale nelle torte, ma lo zucchero. Sognavi di essere una grande chef?" Le scostai qualche ciocca di capelli che le era ricaduta sul viso, soffermandomi poi con la mano sulla sua guancia, accarezzando quella pelle così morbida e diafana.
"Simpatico! Piuttosto vieni qui a darmi il buongiorno invece di ridere". Mi tirò dalla maglietta su di sé e imprigionò le mie labbra tra le sue, cercando un varco con la lingua che si unì insieme alla mia nella nostra danza d'amore.
Accarezzai la sua coscia nuda, sentendo quella pelle morbida e bianca come la luna rabbrividire al passaggio delle mie dita.
Quella ragazza era così sexy nella sua semplicità e non se ne rendeva nemmeno conto.
"Dobbiamo andare a scuola gattina, possiamo fare solo una cosa veloce, ma devi essere silenziosa e soprattutto scordati di fare colazione!"
Alla mia affermazione spalancò gli occhi e bloccò il mio avvicinamento al suo collo così invitante.
In quel momento riuscivo a capire perché i vampiri provavano una specie di feticismo per quella parte del corpo così elegante e ammaliante; sarei stato per ore a baciare, succhiare e mordicchiare quel suo angolo di pelle così perfetto.
In verità amavo ogni parte di lei e trovavo il suo corpo un tempio perfetto, modellato appositamente per essere venerato.
Ovviamente solo dal sottoscritto!
"No Seiya, fermati subito. Possiamo fare l'amore anche dopo la scuola, ma la colazione non la posso saltare. Coraggio, ora vestiamoci!"
Alzai un sopracciglio, confuso per quell'affermazione, mentre guardavo la sua figura slanciata alzarsi, coperta solo dall'intimo, e dirigersi verso l'armadio dove giaceva appesa a una gruccia la sua divisa scolastica.
Quella tenuta sembrava disegnata appositamente per lei, ma parlandoci chiaramente, cosa non stava bene a quella ragazza?
Anche una parte del mio corpo apprezzò quella visuale, ma purtroppo avrebbe dovuto attendere per riceve la tanto desiderata ricompensa.
Il 'Mainagioia' aleggiava in quelle quattro mura!
"Cosa fai lì impalato? La divisa è nel tuo cassetto. Sbrigati a metterla e a scendere dal terrazzo. Ti aspetto in cucina".
Mi schioccò un rapido a bacio e si diresse al piano inferiore.
Feci come mi aveva intimato quella dittatrice, indossai l'uniforme del nostro liceo, presi la cartella scolastica e saltai dal terrazzo della sua camera, per poi suonare il campanello di casa Tsukino fingendo di essere passato per accompagnare quella testolina buffa a scuola.
Venne ad aprirmi Ikuko, invitandomi a fare colazione con loro, come aveva pronosticato Usagi.
☾ ✰
Giunti a scuola in perfetto orario, cosa decisamente strana per Usagi, ci dirigemmo in aula per accaparrarci i posti migliori, trovando al suo interno alcuni nostri compagni tra cui Taiki, Yaten, Ami, Makoto e Minako intenta a chiacchierare con un ragazzo biondo che non riuscii a inquadrare perché di spalle.
Sembravano conoscersi da tempo visto come rideva la bionda alle sue battute, o forse era solo scena per far ingelosire mio fratello.
Yaten si trovava in ultima fila e assisteva alla scena piuttosto infastidito, mentre borbottava qualcosa tra sé e sé, com'era solito fare quando era nervoso.
Mi sedetti al banco vuoto alla sua sinistra, mentre Usagi prese posto proprio davanti a me, anche lei incuriosita dal ragazzo misterioso.
"Chi è quello con cui parla Minako?" Domandai in un sussurro a Usagi, allungandomi sul banco.
"Non ne ho la più pallida idea, dev'essere un nuovo studente".
Che fosse lui?
Il professore entrò in classe, interrompendo ogni mio pensiero. Mentre sistemò i fogli che teneva tra le mani, probabilmente contenenti gli argomenti che avrebbe trattato nell'anno accademico, tutti gli alunni presero posto, compreso il biondo sconosciuto che, inutile a dirlo, si accomodò proprio alla sinistra di Minako, tre file avanti la mia.
"Bene ragazzi, bentrovati e buon inizio anno accademico. Si unirà alla nostra sezione un nuovo studente, che ora vi presenterò. Simon, vorresti presentarti alla classe?"
Il ragazzo si alzò e raggiunse con passo sicuro la cattedra. Quando si girò i miei sospetti trovarono conferma.
"Ciao a tutti, io sono Simon Smith, sono nato il 14 novembre quindi al momento ho ancora sedici anni. Sono dello scorpione, mi piace il gioco degli scacchi, pratico molti sport e apprezzo il buon cibo.
Sono nato in America dove ho vissuto fino a due anni fa, quando i miei genitori persero la vita in un incidente stradale. Venni affidato a mio fratello maggiore, il quale aveva una carriera di successo qui in occidente così fui costretto ad abbandonare la mia casa, gli amici e ricominciare da zero. L'anno scorso ho frequentato un liceo privato, ma quest'anno mio fratello ha insistito perché mi iscrivessi qui insieme ai Three Lights a cui fa da manager".
Lanciò un sorriso a Taiki e poi tornò a guardare Minako. Perché quei due sembravano così complici?
"Potevi dirmelo che conoscevi quel ragazzo". Fu la voce seccata di Usagi a ridestarmi da quel pensiero.
"Non sono abituato a riconoscere le persone, i ragazzi in particolare, dal loro fondoschiena. Il tuo ovviamente lo individuerei tra mille!"
Le feci l'occhiolino e come al solito la mia biondina arrossì, tornando a sedersi composta al suo banco e dandomi le spalle.
I miei occhi tornarono su Simon; assomigliava molto ad Alex. Entrambi avevano un viso triangolare, capelli biondi corti e arruffati con un ciuffo piuttosto lungo che gli ricadeva sul volto dandogli un aspetto misterioso e superbo. Entrambi avevano un naso sottile a punta, una bocca allungata, delle labbra sottili e un mezzo sorriso a incorniciare il tutto.
Anche la forma degli occhi era identica; entrambi avevano una struttura piuttosto allungata verso l'esterno, sicuramente non comune in America, ma a differenza di Alex, il colore delle pupille di Simon era di un verde luminoso, simile a quello di Yaten.
Era anche lui piuttosto alto e si notava la sua passione per lo sport dal fisico ben definito che si intravedeva da sotto l'uniforme.
Le spalle erano dritte, le braccia lunghe e robuste venivano segnate dalla divisa così come le sue gambe, anch'esse lunghe e muscolose.
Per quel poco che mi era capitato di conoscere Simon potevo affermare che fosse un ragazzo espansivo, socievole e molto amichevole, nonostante fosse una persona riflessiva e alcune volte solitaria.
Sicuramente era buono e altruista come il fratello maggiore.
"Grazie Simon, puoi tornare al tuo posto". Il ragazzo tornò a sedersi con lo stesso passo sicuro con cui si era avvicinato alla cattedra e con un sorriso furbo sul volto.
La sua camminata fu seguita da molti sospiri femminili, tra cui uno non molto distante dal mio posto.
"Oh no, ci risiamo!" Fu l'esclamazione della mia Usagi, l'unica che non seguì quel coro di respiri profondi e rumorosi. Entrambi ci voltammo verso la sua compagna di banco, Makoto, che guardava le spalle di Simon con occhi sognanti.
"Quel ragazzo assomiglia tantissimo al mio ex fidanzato".
*Spazio Autrice*
Eccoci con l'ultimo capitolo della settimana. Un nuovo personaggio è entrato a far parte della storia, ma purtroppo per il banner dovrete aspettare qualche giorno perché al momento sono al mare e non ho pensato di caricare l'immagine sul cellulare.
L'appuntamento è a martedì prossimo, buon weekend
Sara ❤
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