Il concerto (Yaten pt1)
Guardavo mio fratello, mentre dedicava la sua nuova canzone d'amore alla ragazza che amava, la baciava e lei lo ricambiava. Lo invidiavo perché avrei tanto voluto poter fare lo stesso con Minako, ma lei era diventata irraggiungibile ormai. Quel tornado biondo mi aveva travolto con il suo carattere solare e giocoso, facendomi innamorare della sua sensibilità e del suo coraggio, per poi lasciarmi in balia dei detriti all'interno del mio cuore dissipato.
La vedevo serena con Simon e quello, da una parte, mi rallegrava, perché quando si ama intensamente una persona si vuole la sua felicità, ma egoisticamente pensavo a quanto mi facesse soffrire vederla gaia con un altro; fortunatamente non si erano mai scambiati effusioni davanti ai miei occhi, se non qualche abbraccio ogni tanto.
"Ora voglio far salire sul palco una persona, una stella emergente che ci farà l'onore di duettare con noi questa sera... fate un applauso alla splendida Minako Aino"
La voce profonda di Seiya arrivò come una doccia gelata, provocandomi brividi di agitazione che percorsero la mia spina dorsale. Non era prevista la sua apparizione in quel momento, ma bensì dopo l'aver cantato il mio singolo, composto pensando a lei.
La vidi salire in tutto il suo splendore, accompagnata dalla scrosciante approvazione della platea, in quell'abito bianco che la fasciava come una seconda pelle e che sembrava brillare addosso a lei. Feci fatica a deglutire, tale era il mio smarrimento in quelle forme perfette che le delineavano il corpo. Mi diede le spalle, posizionandosi accanto a mio fratello e concedendomi la visuale del suo fondoschiena alto e sodo; iniziai a sudare.
"Come molti di voi sapranno, Minako ha recitato nel ruolo di protagonista nel musical di Grease quest'estate, mostrando le sue doti come attrice, ballerina e cantante. Questa sera, potremo riascoltare la sua melodiosa voce, ma prima di questo duetto, lascio il palco a Yaten e al suo nuovo singolo 'Quello che non ti ho detto'!"
Seiya si voltò sorridendomi, seguito dagli spettatori con il loro forte applauso, prima di allontanarsi dietro il tendone. La stupenda bionda raggiunse le sue amiche, lasciandomi lo spazio centrale, illuminato a giorno dall'occhio di bue, per potermi esibire.
Taiki mi diede il via, pizzicando le note della sua chitarra; l'ansia si era impadronita del mio corpo e il sentirmi gli occhi azzurri di Minako puntati addosso non mi aiutava.
«Scusami, se quella sera sono stato troppo fragile
e non ho avuto proprio forza per resistere... per fregarmene.»
Mi dispiaceva di averla baciata, palesandole così i miei sentimenti, solo perché l'avevo messa nella condizione di evitarmi per farmi capire che non avrebbe mai ricambiato il mio amore. Quella sera fui preso dall'istinto e dalla passione, non riuscendo a contrastare la brama di assaporare le sue labbra rosse come il fuoco. L'abbigliamento sexy che indossava poi, non mi aveva di certo aiutato.
«Scusami, ma la voglia di sentirti era incontrollabile.
Dirti tutto in quel momento era impossibile, era inutile!»
Percepii un desiderio incontenibile salire non appena le nostre labbra furono congiunte. Quando ricambiò il mio bacio, sembrò come se il mondo si fosse fermato, lasciandomi vorticare in quelle sensazioni che solo lei era in grado di suscitarmi. Ero andato da lei per dichiararmi, credendo che mi ricambiasse, ma invece mi ero illuso di qualcosa che non era mai esistito o che forse c'era, ma io stesso avevo distrutto con il mio carattere scontroso perennemente sulla difensiva. Era superfluo, a quel punto, che io le esprimessi il mio amore, perché lei provava solo dell'affetto; mi vedeva come un amico.
«Scusami, se ho preferito scriverlo che dirtelo, ma non è facile dirti che...
sei diventata il senso di ogni mio giorno, momento, perché... perché sei fragile!»
Non riuscii a non guardarla negli occhi mentre cantavo quelle parole, sapendo che era lì a pochi metri da me e mi stava fissando a sua volta. Le chiesi perdono per non aver avuto il coraggio di mostrarle i miei sentimenti prima, nascondendomi dietro a quella barriera che mi aveva aiutato a superare l'allontanamento dei miei genitori. Ho avuto paura a lasciarmi andare, sicuro che le persone mi avrebbero deluso se io avessi abbassato la guardia, invece era stato proprio quello che credevo mi proteggesse a ferirmi, facendomi perdere l'unica persona che io abbia mai amato; una ragazza combattiva, ma allo stesso tempo fragile come un cristallo prezioso.
«Scusami, se io non sto facendo altro che confonderti,
ma vorrei far di tutto per non perderti... Voglio viverti!»
L'avevo baciata ed ero scappato, era venuta da me per spiegarmi che con Matthew non c'era niente e l'avevo cacciata, la osservavo di nascosto, ma non le parlavo... i miei comportamenti potevano sembrarle ambigui o forse mi considerava pazzo, ma la verità, di cui forse lei non ne era a conoscenza, era che io avevo bisogno di lei nella mia vita. Yaten Kou era niente senza la sua Minako Aino!
«Parlami, ma ti prego di qualcosa oppure stringimi.
Ho paura del silenzio e dei tuoi brividi... E dei miei limiti!»
Il suo ignorarmi continuo mi avrebbe mandato al manicomio. Molte volte avrei voluto abbracciarla e stringerla a me, per sentire ancora una volta il calore del suo corpo contro il mio, ma temevo di peggiorare ancora di più la situazione poco rosea che c'era tra di noi. Ero un fottuto codardo; non ero stato in grado di prendermi la ragazza che amavo, ma l'avevo allontanata quando l'unica cosa che desideravo era averla vicina.
«Scusami, se ho preferito scriverlo che dirtelo, ma non è facile dirti che...
sei diventata il senso di ogni mio giorno, momento, perché...
perché sei fragile e come me sai piangere!»
A dimostrazione delle mie parole, una lacrima le rigò il viso perfetto, mentre le dichiaravo con quella sinfonia, tutto il mio amore per lei. Mi venne da sorridere nell'assistere a quella scena, perché mi ricordò la Minako dei primi tempi, quella che arrossiva semplicemente a un mio cenno di saluto, quella che sognava di entrare nel mondo dello spettacolo e ci aveva fatto da assistente per cercare di farsi notare, quella guerriera che aveva dato la sua stessa vita per salvarci... quella, e molto di più, era la mia Minako, la ragazza che mi aveva rubato il cuore, si era insinuata nella mia testa e mi aveva fatto scoprire la moltitudine di colori della mia vita.
«Scusami, se ho preferito scriverlo che dirtelo, ma non è facile dirti che...
sei diventata il senso di ogni mio giorno, momento, perché...
perché sei fragile e come me sai piangere!»
Ripetei quell'ultima strofa, perdendomi nell'azzurro dei suoi occhi, il quale mi trasportava in un posto lontano, dove io e lei eravamo liberi di amarci liberamente, dove eravamo entrambi felici.
*Spazio Autrice*
Eccoci qui, in ritardo di una settimana, ma sono riuscita solo oggi a scrivere il capitolo...
Probabilmente pensavate di trovare il classico pov di Usagi, ma volevo dedicare un po' di tempo anche a un'altra coppia che ho nel cuore, quindi i prossimi capitoli saranno dedicati a Yaten e Minako.
Spero di riuscire a scrivere la seconda parte prima di venerdì, così posso pubblicarvela senza ulteriori ritardi!
Baci, Sara
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top