Il compleanno di Ami (Seiya pt1)
Per tutto il tragitto dal liceo allo studio di Alex, Yaten non accennò minimamente a ciò che aveva visto, né ad altri argomenti. Rimase nel suo mutismo abituale, chiuso nei suoi pensieri quasi certamente negativi.
"Allora, come vi sembra come idea?" La domanda di Taiki ridestò sia me che Yaten dai nostri pensieri.
Ma di cosa stava parlando?
"Nessuno dei due mi prestava attenzione, non è vero? Siete i soliti egocentrici! Se non si parla di voi, non vi degnate minimamente di ascoltare".
Entrò per primo nell'enorme palazzo dove risiedeva l'ufficio del nostro manager, attraversando il vasto e soleggiato atrio e dirigendosi all'ascensore.
"Dai, Taiki, non ti arrabbiare. Siamo solo un po' stanchi... Ripetici il tuo piano!"
Un sorriso tornò a disegnarsi sul volto del bruno, aspettando che Yaten ci raggiungesse nell'ascensore.
"Ve lo potete scordare! Io lì dentro non ci salgo, è fuori discussione!"
"Yaten, ma sono venti piani di scale. Come pensi di farcela?" Domandai sconcertato all'argenteo.
Da quando era rimasto intrappolato nella macchina infernale, come la definiva lui, prese l'abitudine di usare sempre le scale. Era rimasto traumatizzato, poverino.
"Iniziate pure a salire, ci vediamo più tardi!" Le porte automatiche dell'ascensore si chiusero in quel momento, interrompendo il contatto visivo.
Durante il veloce tragitto, Taiki mi illustrò la sua idea per la festa a sorpresa di Ami con una tale enfasi che a stento lo riconoscevo.
"Sei completamente innamorato anche tu, fratellone!"
Alla mia affermazione i suoi occhi si illuminarono di una luce completamente nuova, probabilmente la stessa che scintillava nei miei quando pensavo alla mia testolina buffa.
"Eh sì, Seiya; Ami mi ha aperto un nuovo mondo, fatto di colori vivaci e sfavillanti. Prima vedevo le cose come se una patina scura mi ottenebrasse la vista, ma da quando lei è entrata a far parte della mia vita, con la sua semplicità e la sua dolcezza, percepisco tutto con più lucentezza. Se questo è essere innamorati allora sì, lo sono eccome!"
Ero veramente felice per lui; si percepiva che finalmente aveva trovato il suo posto nel mondo, proprio come io lo avevo trovato accanto a Usagi.
La corsa della macchina infernale si arrestò, permettendoci di uscire nel corridoio e di posizionarci davanti alla porta dello studio del nostro manager, da dove provenivano fragorose risate, una delle quali mi era molto famigliare.
No, era impossibile fosse lei, sicuramente era qualcuna con una voce molto simile.
Ci raggiunse anche un Yaten piuttosto esausto e con il fiato corto per la faticosa salita appena compiuta, con una mano sul petto e l'altra appoggiata al muro per sorreggersi.
"Rimpiango non potermi più trasformare in una guerriera Sailor. Avrei fatto la rampa di scale più velocemente e senza rischiare un attacco di cuore. Ma l'ufficio di Alex doveva essere proprio al ventesimo piano?"
Sbiascicò, tra un affanno e un altro, l'argenteo. Era piuttosto buffo!
Una volta che il suo respiro tornò a essere regolare, bussò alla porta dello studio, aprendola solo dopo l'invito di Alex dall'altra parte.
Yaten fu il primo a entrare, ma si bloccò di colpo e senza accorgermi gli finii contro, seguito poi da Taiki che si schiantò contro di me.
"Si può sapere perché ti sei fermato in mezzo alla stanza?" Domandai all'argenteo, allungandomi poi per osservare anche io la causa della sua trasformazione in una statua di cera.
Era proprio la sua risata quella che avevo udito poc'anzi.
"Oh, eccovi, ragazzi. Cosa fate lì impalati? Accomodatevi, forza; Simon stava giusto per andare".
In quel momento il biondo si alzò, salutandoci con un gesto del capo e sorridendo a Minako che a differenza sua rimase seduta di fronte alla scrivania di Alex.
Nella mia testa iniziarono a frullare una marea di ipotesi e nessuna di quelle sarebbe piaciuta all'argenteo.
No, doveva esserci un'altra ragione alla sua permanenza su quella sedia!
Magari le scappava la pipì e se si fosse alzata se la sarebbe fatta addosso, così aspettava il momento giusto per defilarsi insieme al suo nuovo amichetto.
Quando però Simon si chiuse la porta alle sue spalle scartai quella sciocca ipotesi.
Yaten prese posto da tutt'altra parte rispetto a Minako, erano entrambi ai due poli esterni della scrivania.
Vicino a lui si posizionò Taiki e infine mi adagiai anche io, tra la bionda e il bruno, frontalmente ad Alex.
"Allora, ragazzi, vi ho convocati perché ho una grossa novità da proporvi e sono sicuro che questo potrebbe incrementare notevolmente la vostra già estesa popolarità. So che conoscete già Minako, essendo una vostra compagna di classe".
Noi sì, ma la domanda che mi sorse spontanea era: come faceva lui a conoscerla?
"Per settimane ho seguito parecchi rotocalchi che riportavano le sue sensazionali doti artistiche ed estetiche. Una volta rincasati dalla tournée ho deciso di testare con i miei occhi se questa giovane e bellissima ragazza era veramente così brava come enunciavano e devo dire che sono rimasto ammaliato dal suo talento, tanto da propormi come suo manager, qualche giorno prima del suo ritorno in patria, avvantaggiandomi sulla concorrenza".
E il primo sospetto risultò fondato. Alex aveva deciso di accaparrarsi anche Minako tra i suoi giovani talenti, dimostrando ancora una volta che il suo fiuto non sbagliava. Se seguita da un buon dirigente quella ragazza avrebbe potuto arrivare lontano, viste le sue clamorose abilità, e Alex era la persona giusta per questo.
"Le ho chiesto di mantenere il segreto con tutti, anche con la sua famiglia, perché avrei dato il grande annuncio in questi giorni. Solo Simon ne era a conoscenza, perché si trovava nel mio ufficio nel momento in cui Mina aveva firmato il contratto. Avevo accennato anche a lei che avevo iscritto mio fratello nel vostro istituto e si è gentilmente offerta di aiutarlo ad ambientarsi nella nuova classe, così da avere una spalla in più oltre a voi".
Alex riservò un sorriso grato alla ragazza che ricambiò con imbarazzo il gesto. Quando parlava del fratello, il nostro manager assumeva sempre quell'espressione dolce e amorevole. Era l'ultimo componente della sua famiglia ancora in vita, ma oltre a questo si percepiva che i due erano molto legati tra loro.
"Complimenti per l'acquisto del tuo cavallo di punta, ma in tutto ciò, noi cosa centriamo?"
La domanda di Yaten risultò decisamente fredda, soprattutto per il paragone della ragazza all'animale da corsa, tanto che persino Alex rimase impietrito per qualche secondo. Per non parlare della faccia della povera Minako.
"Sì, scusate, mi sono dilungato forse troppo sulla premessa. Se ho voluto che foste tutti qui oggi è perché ho una proposta alettante da farvi. Ci ho pensato molto e trovo che la cosa possa essere molto vantaggiosa sia per voi che per lei, quindi vi pregherei di pensarci un po' prima di darmi una risposta".
*Spazio Autrice*
E una parte del segreto è stato svelato. Alex ha dei progetti per i Three Lights, che riguardano anche Minako, ma cosa avrà in mente di specifico?
Non vi farò aspettare fino a venerdì per scoprirlo, tranquille... più tardi ci sarà un nuovo aggiornamento!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top