Il compleanno di Ami (Ami pt1)

Era la prima volta che mi sentivo emozionata per il mio compleanno.
Non sono mai stata una ragazza legata alle festività o alle ricorrenze; con una madre medico ci si abitua a passare in solitudine molte feste e l'anniversario della mia nascita era uno di questi.

Lo era fino a quando non avevo conosciuto loro; le mie migliori amiche.
Le ragazze che mi avevano salvato dalla mia stessa emarginazione sociale e con cui condividevo un destino più grande di ogni nostra coetanea.

Grazie a Usagi avevo trovato delle sorelle. Nelle nostre vene non scorreva lo stesso sangue, ma i nostri cuori erano legati e lo sarebbero stati per sempre.
Non ero più Ami la secchiona che si isolava dal mondo; ero ancora dedita allo studio, quello non sarebbe mai cambiato, ma avevo delle compagne al mio fianco e anche un fidanzato... e non uno comune!

Taiki Kou.

Il solo pensarlo mi fece arrossire. Taiki non era di questo pianeta, proveniva da una galassia lontanissima dalla Terra. Era giunto fino a qui circa un anno fa. Lui e i suoi fratelli avevano una missione importante: ritrovare la loro principessa.
Oltre a essere un alieno però, era anche un cantante famoso e ambito.
Inizialmente era quello che mi attraeva di lui. Il suo aspetto sopra la media, il suo sguardo intrigante e quegli occhi così diversi e furbi... in ogni caso, non ero l'unica incline al suo fascino!

Quando ebbi modo di conoscerlo persi completamente la testa, cosa che non mi era mai successa per nessun ragazzo.
Taiki, oltre ad essere attraente, era dotato intellettualmente, tanto da classificarsi al primo posto, insieme alla sottoscritta, agli esami regionali. Con lui potevo condividere le passioni e gli interessi, sentendomi forse per la prima volta me stessa a trecentosessanta gradi.

Ancora non capivo cosa ci trovasse di speciale in me, una ragazza decisamente nella media, eppure a lui piaceva definirmi speciale.
Probabilmente nel ritorno sul nostro pianeta aveva picchiato la testa!

Questi due mesi trascorsi in sua compagnia sono stati una boccata d'aria fresca, una piacevole novità a cui non potevo più fare a meno.
Mi ritrovai con delle sensazioni del tutto nuove, che emergevano quando mi teneva per mano o quando posava le sue labbra sulle mie.
Quella bocca... Quel sapore di liquirizia costante che sentivo nel mio palato ogni qualvolta le nostre lingue si intrecciavano in una danza di cui non conoscevo neppure l'esistenza. E pensare che neppure mi piaceva la liquirizia prima, ora invece era diventato il mio gusto preferito!

Non capivo cosa ci trovassero di bello le coppie nello scambiarsi quel genere di effusione, finché Taiki non entrò nella mia vita.
Con lui avevo scoperto il piacere dei primi batticuori, dello sfarfallio nello stomaco e dei brividi che percorrevano l'intero corpo, quando le sue dita calde si posavano su di me.
Era questo l'amore?

Forse era presto parlare di amore, dopo soli due mesi di relazione e un anno di conoscenza, eppure sembrava fosse passato più tempo. Avevamo combattuto una pericolosa battaglia insieme, probabilmente la più difficile, che fosse stato proprio questo a unirci ancora di più?
Per la prima volta nella mia testa si formarono molte domande a cui non ero in grado di dare una risposta.
A cosa serviva essere la prima della classe, se poi si era ultime nella scuola della vita?

Ecco un'altra domanda, ma perché continuavano a sommarsi?
Se non avessi pensato ad altro sarei sicuramente impazzita e probabilmente mi sarebbe venuto un mal di testa galattico.
Provai a concentrarmi sul mio armadio, cercando qualcosa di carino da indossare per il pranzo con Taiki.

Aveva deciso di portarmi al ristorante del nostro primo appuntamento per festeggiare in privato il mio compleanno, poi avremmo trascorso il pomeriggio al tempio con i nostri amici.
Non ero solita a prestare troppa attenzione agli indumenti; allo shopping compulsivo di abbigliamento preferivo di gran lunga l'acquisto di libri, ma quel giorno volevo essere carina per lui.

Estrassi un vestitino color lilla senza spallini ma con dei laccetti che si annodavano sopra la spalla.
Era una giornata calda e quella mise era leggera e fresca, abbastanza elegante ma non troppo raffinata.
Guardai la mia figura allo specchio, cercando un particolare rilevante che potesse distinguermi dalla massa, ma fu inutile; ero una ragazza ordinaria.

Non avevo l'allegria fuori dal comune di Usagi, né l'eleganza di Rei, neppure la forza di Makoto o il fascino senza eguali di Minako; ero quella chiamata per ultima quando si facevano le squadre per i tornei sportivi, quella che non riceveva nemmeno un misero cioccolatino il giorno di San Valentino, quella che nessuno invitava a mangiare un gelato.

Taiki però mi aveva scelta e mi aveva riempito la vita di emozioni. Per lui non ero la dozzinale Ami Mizuno, per lui ero unica.
Il mio cuore saltò un battito a quel pensiero. Eh sì, questo è decisamente amore!

Il suono del campanello mi ridestò da quei pensieri che mi avevano accompagnata per tutta la mattina.
Per la prima volta in vita mia, ero in ritardo!

Iniziai ad agitarmi, correndo per la stanza in cerca delle scarpe da indossare, della borsa da accostare e degli orecchini da abbinare.
Il citofono emise un altro trillo, questa volta più lungo. Nel mio trambusto psicologico mi ero completamente scordata di andare a rispondere, lasciando il povero Taiki in attesa.
Infilai velocemente delle ballerine bianche e corsi all'ingresso, alzai la cornetta del citofono e chiesi al mio bellissimo bruno di aspettarmi.
Presi la pochette bianca e scesi velocemente le scale, allacciando gli orecchini di perla.

Quando lo vidi rimasi senza fiato; era bellissimo. Indossava una camicia color verde mare infilata dentro a dei pantaloni color crema con dei mocassini del medesimo colore.
Il suo sorriso fece battere furiosamente il mio cuore, mentre il suo sguardo si soffermò sulla scollatura del mio abito, facendo arrossire entrambi.

Mi avvicinai a lui, notando quel dettaglio che da lontano non ero riuscita a scrutare; la sua acconciatura.
"Oh mio Dio, ma cosa hai fatto ai capelli?"
Taiki scoppiò a ridere a quella mia domanda, rendendo il suo viso ancora più bello e luminoso.
Come poteva essere così perfetto?
"Anche i miei fratelli sono rimasti sorpresi quando mi hanno visto. Avevo voglia di cambiare e so che sulla terra si usa tagliare i capelli. Non ti piaccio?"

Lui chiedeva a me se non mi piaceva? Doveva aver picchiato nuovamente la testa altrimenti non mi spiegavo il motivo di questo suo quesito.
"N-no, ma cosa ti salta in mente? Sono solo stupita di questa innovazione. Sei bellissimo anche così".
Taiki si avvicinò per posarmi un tenue bacio a fior di labbra, ma che bastò a infiammare tutti i miei sensi.
La temperatura era aumentata improvvisamente o era il mio corpo ad andare a fuoco?

"Grazie, tesoro, anche tu sei stupenda. Questo vestito ti dona moltissimo, sai? Buon compleanno mia regina!"
Sentii tutto il calore salire verso il viso, intuendo che la mia faccia somigliasse a un gigantesco pomodoro.
Negli ultimi giorni, Taiki era diventato più dolce e attento nei miei confronti, iniziava a usare persino dei vezzeggiativi affettuosi e a fare dell'ironia.
Aveva grandi doti, quello era appurato, ma il sarcasmo non era di certo tra quelle.

Eppure, il suo umorismo aveva smorzato la noia dei nostri compagni di pulizie ed era persino riuscito a giocare un brutto scherzo a Yaten, fingendosi un fantasma.
"A cosa pensi?" La sua domanda mi riportò nel presente, allontanandomi da quei ricordi.

"Oh, a niente di particolare. Che ne dici di avviarci al ristorante? Ho un leggero appetito".

*Spazio Autrice*

Sorpresa! Siete contente di leggere un pov della nostra Ami? E' stato molto difficile per me immedesimarmi in lei e cercare di descrivere le sue sensazioni verso l'amore e le emozioni che solo Taiki riesce a farle provare.

Per sapere com'è terminato questo compleanno, vi do appuntamento alla settimana prossima!
Baci, Sara

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