Divisi a metà (Usagi pt2)

Ricordavo perfettamente quel giorno; non vedevo il mio fidanzato da settimane e quando era atterrato gli ero letteralmente volata addosso, tant'era la felicità di quel momento. Non mi ero resa conto di essere osservata; non prestavo attenzione a nulla se non a lui.

"Era la prima volta che ti vedeva con lui; era la prima volta che ti vedeva con un altro ragazzo a essere sinceri. Ha visto i tuoi occhi così luminosi specchiarsi in quelli blu di Seiya e il vostro modo di comunicare, solo attraverso gli sguardi, fu una pugnalata al cuore per lui. In quel momento ha capito di averti persa.
Mi ha detto di non averti mai vista così felice come quel giorno, che nonostante fosse certo che il sentimento che vi legava un tempo fosse autentico, non era paragonabile a quello che univa te e Seiya."

Dentro di me qualcosa si spezzò a quelle parole. Forse erano i sensi di colpa, forse era rammarico per il dolore che avevo provocato inconsciamente al povero Mamoru; l'unica cosa di cui ero certa era la sensazione di vuoto nel petto.

"Lo vedo anche io che siete pazzamente innamorati l'uno dell'altro. Ogni volta che ti guarda lo fa con ammirazione, come se tu fossi il suo sole. Vive in funzione di te e del vostro amore e questo, da un lato, mi rende felice, perché tu sei una ragazza speciale, Usagi, e meriti qualcuno che sappia farti sorridere. Però... non riesco a capire come possa essere finita così improvvisamente tra te e Mamoru! Il vostro rapporto era unico, speciale, diverso da quello di molte coppie. Com'è potuto inclinarsi in questa maniera?"

A quella domanda avrei potuto rispondere con scioltezza, se avessi avuto una motivazione normale con la quale replicare. Come potevo spiegare al nostro amico, senza sembrare una pazza, che la relazione tra me e Mamoru era nata dopo aver scoperto che le anime sopite della principessa Serenity e del Principe Endymion si erano reincarnate dentro di noi? Che quei ricordi avevano risvegliato anche l'amore per cui avevamo dato la vita e che era destinato a durare per sempre. Che avevo messo fine a quella relazione perché il mio cuore non marciava allo stesso ritmo dell'anima a cui facevo semplicemente da guscio con il mio corpo.

Come potevo spiegargli che io, Usagi Tsukino, volevo essere me stessa e decidere con la mia testa, invece che seguire il volere del destino?

"Ti sei mai sentito in lotta con te stesso, Motoki? Come se dentro di te ci fossero due persone completamente opposte ed entrambe volessero avere la meglio sull'altra?"

Guardai il mio bicchiere, girando la cannuccia al suo interno in maniera lenta e anti oraria, soffermandomi sulla panna che affondava gradualmente, mischiandosi con il rosa del frullato.
Non aspettai la sua risposta per continuare, perché non era rilevante per il mio discorso.

"A me è successo quando Seiya è tornato in città. Da una parte c'era Usagi, innamorata di Mamoru da tempo immemore e che stava con lui perché doveva, dall'altra c'era Usagi che aveva iniziato ad amare Seiya senza accorgersene, frequentandolo giorno dopo giorno come amico. Ho negato a me stessa questo sentimento fino a che non ci ho sbattuto contro e lì mi è stato impossibile ritrarmi; ho dovuto fare una scelta tra raziocinio e sentimento e ho scelto quello per cui il mio cuore si struggeva."

Bloccai quel movimento rotatorio, abbassando la mano sul bancone e alzando lo sguardo verso Motoki che mi guardava a sua volta.

"Una parte di me resterà sempre legata a Mamoru, perché i ricordi passati non potrei cancellarli neppure se volessi, ma per il mio presente e per il mio futuro non vedo lui al mio fianco; vedo solo Seiya.
Mi dispiace che Mamoru stia soffrendo, credimi, mi sento tremendamente in colpa per questo, ma non potevo restare con lui solo per evitargli un dolore. Sarebbe stato peggio e mi sarei comportata in maniera meschina.
Lui merita di essere felice, merita una persona che sappia apprezzarlo, comprenderlo e amarlo. Merita qualcuno migliore di me e mi auguro con tutto il cuore che possa trovarla e che un giorno possa perdonarmi per il male che gli ho fatto e volermi come amica. Mi piacerebbe che Mamoru facesse parte della mia vita e che mi volesse ancora nella sua".

Motoki rimase in silenzio, con gli occhi sul bancone e una mano al mento, come se stesse riflettendo sulle mie parole. Quando alzò lo sguardo lo puntò alle mie spalle, rimanendo interdetto per alcuni secondi prima di rivolgersi a qualcuno:

"Ehi, ciao; non mi ero accorto che eri entrato. Ti siedi qui anche tu o preferisci un tavolo?"

Mi voltai a mia volta verso la persona che aveva attirato l'attenzione di Motoki, trovando il bellissimo volto di Seiya puntato su di me. Mi sembrò di leggere nei suoi occhi un velo di tristezza, ma fu solo per un'istante, perché poi mi regalò il suo splendido sorriso sghembo, mentre mi si avvicinò per schioccarmi un rapido bacio sulle labbra.

La sua bocca era sempre così calda e dolce. Avrei passato giorni, settimane, anni ad assaporarla senza mai stancarmene.

"In realtà sono venuto a prendere questa testolina buffa che non si era accorta di essere in ritardo per il nostro appuntamento".

Guardai l'orologio strabuzzando gli occhi una volta accorta dell'orario. Erano quasi le diciotto e indossavo ancora l'uniforme scolastica.

"Perdonami, Seiya, mi sono messa a chiacchierare con Motoki e non mi sono accorta di che ore si erano fatte! Pago il frullato e corro a casa a prepararmi".

Presi la cartella, che avevo appoggiato sul bancone, per estrarre il borsellino, ma Motoki mi bloccò, mettendo una mano sopra la mia.
"Lascia stare, Usagi, offre la casa".

Mi regalò nuovamente uno dei suoi migliori sorrisi, voltandosi poi verso Seiya.
"Vuoi bere qualcosa intanto che aspetti che si prepari? Conoscendola ci vorrà un po'!"

Rimasi sorpresa dal tono gentile che aveva usato nei suoi riguardi, così diverso dalla freddezza di sempre.
Forse parlare di Mamoru aveva fatto capire a Motoki che Seiya non era un adescatore di fidanzate!

"Ottima idea! Prometto che farò il più in fretta possibile". Mi avvicinai al mio rockettaro, allungandomi sulle punte per dargli a mia volta un fugace bacio a fior di labbra, prima di fiondarmi verso l'ingresso.

"A più tardi, Seiya. Grazie per il frullato e per la chiacchierata, Moto. Ciao!"

Corsi fuori dalla porta in direzione di casa, lasciando i due ragazzi nel locale a fissare il punto, ormai vuoto, dove mi trovavo.

*Spazio Autrice*

Ed ecco che la nostra Usagi intavola con Motoki un discorso sui sentimenti che la legano al bel rockettaro e che l'hanno portata a sceglierlo al posto di Mamoru.
Fatemi sapere come vi è sembrato.

L'appuntamento è per venerdì con il pov di Seiya.
Baci, Sara.

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