Divisi a metà (Usagi pt1)
Superato l'inizio della scuola e il compleanno di Ami, era giunto velocemente ottobre; per la precisione il cinque del mese, ovvero il compleanno di Alex Smith, manager dei Three Lights e di Minako. Ci aveva invitati tutti a cenare al Qbr per festeggiare i suoi trent'anni.
Quel pomeriggio dovetti avviarmi verso casa da sola, visto che tutti erano iscritti ai club facoltativi:
Ami e Taiki erano entrati nel circolo letterario, Yaten partecipava al corso di fotografia, Makoto frequentava giardinaggio e cucina, Minako aveva scelto il club teatrale e quello di pallavolo, mentre il mio Seiya entrò a far parte della squadra maschile di softball.
Tutti avevano trovato qualcosa di interessante, esclusa la sottoscritta. Come ogni anno la mia svogliatezza aveva avuto la meglio, portandomi a evitare ogni club; dopotutto erano opzionali, chi me lo faceva fare di restare un'ora in più a scuola?
Mentre percorrevo quasi meccanicamente la strada, mi ritrovai a pensare a Luna.
Era andate a vivere da Minako per restare, a suo dire, più vicina al suo Artemis. Non fece parola con la mia amica della discussione avvenuta dopo il suo ritorno dal futuro e così feci anche io.
Provai spesso ad andare a trovarla, per cercare di parlarle e appacificarci, ma ogni volta lei non si faceva mai trovare in casa. Artemis la copriva, inventandosi scuse diverse tutte le volte, ma io avevo capito chiaramente che voleva evitarmi, così mi arresi e smisi di cercarla.
Una volta sentita pronta sarebbe venuta lei da me!
Avrei voluto chiedere un consiglio a Seiya o alle ragazze, ma come avrei potuto farlo senza dire tutta la verità?
Tenere quel segreto mi logorava, ma avevo paura di sentir pronunciare dalle mie amiche quelle parole difficili da poter ignorare.
Se avessero saputo anche loro che il futuro non era mutato mi avrebbero consigliato di chiudere la mia relazione con Seiya, prima di arrivare a un punto dove avremmo sofferto entrambi.
Io però, ero convinta che ci fosse un motivo diverso per il quale nel XXX Secolo mi ritrovavo sposata ancora con Mamoru; dovevo solo capire quale.
Decisi di fermarmi al crown per bermi il mio succulente frullato alla fragola, con la speranza di trovare Rei, intenta a fare gli occhi dolci a Kiyo come suo solito.
Quei due formerebbero una bella coppia, non capisco cosa aspettino a uscire insieme!
Una volta all'interno del locale vidi Motoki, con il suo solito grembiulino, dietro al bancone, impegnato ad asciugare alcuni bicchieri con uno strofinaccio.
Quando mi notò, un largo sorriso si disegnò sul suo viso. È sempre stato un ragazzo solare e molto dolce, soprattutto nei miei confronti. Qualche anno fa scambiai il suo affetto fraterno per interesse, ma l'arrivo di Mamoru nella mia vita mi aprii gli occhi sul mio rapporto con il biondo e sui sentimenti che ci legavano.
Mi accomodai sullo sgabello di fronte a lui e ricambiai il suo sorriso.
"Ciao, Usagi, sei da sola oggi?"
"Sì, gli altri sono tutti impegnati con i corsi scolastici".
Feci scorrere lo sguardo per il locale deserto, dopodiché gli posi spontaneamente quella domanda:
"Non c'è Kiyo ad aiutarti, oggi?"
Motoki cercò di trattenere una risata, dandomi poi le spalle per alcuni secondi per sistemare gli ultimi bicchieri sulle mensole dietro di lui.
Dopo essersi girato nuovamente nella mia direzione, mi sorrise un'altra volta e mi rispose:
"No, oggi gli ho dato il pomeriggio libero. Come vedi il bar è vuoto e lavorare in due sarebbe stato inutile. Penso che avesse qualcosa di meglio da fare con una ragazza mora di nostra conoscenza, sai?"
In quel momento mi fu chiaro il motivo del sogghigno avuto da Motoki poc'anzi.
Appena avessi avuto tra le mani quell'antipatica, l'avrei sistemata per le feste. Nascondere una cosa così importante alle sue migliori amiche... Rei era nei guai, grossi guai!
"Ti preparo il tuo solito frullato o preferisci una fetta di torta?" La domanda di Motoki mi destò da quei pensieri, portando la mia attenzione sul motivo principale per cui mi trovavo lì: il mio frappè!
"Niente torta; la mangerò stasera al compleanno del manager dei ragazzi e di Minako. Il solito frullato alla fragola con tanta panna montata. Grazie, Moto!"
Quando Seiya non era nei dintorni, Motoki era il solito ragazzo di sempre; gentile e ben educato.
Chissà se il biondo si abituerà mai alla sua presenza.
"Due minuti ed è pronto. Torno subito". Così dicendo, Motoki scomparve in cucina, lasciandomi sola a rimuginare sul suo comportamento.
Il mio fidanzato faceva finta di niente, perché sapeva quanto tutte eravamo affezionate sia a questo posto, che ci ha viste crescere in questi ultimi anni, sia al suo proprietario, che era diventato una sorta di fratello maggiore. Seiya non aveva nessuna colpa, se non quella di avermi aiutata a non affogare in quel periodo difficile dove Mamoru era distante, facendomi innamorare perdutamente di lui. Per Motoki, lui era quello che mi aveva rubato dalle braccia del suo migliore amico, spezzandogli il cuore, quindi era un nemico da odiare a prescindere. Se solo si fosse fermato a conoscerlo, come aveva fatto con Taiki e Yaten, sarebbero sicuramente andati d'accordo. Questa sua presa di posizione mi faceva soffrire terribilmente!
"Ehi, Usagi, sei qui tra noi?" Motoki mi sventolò una mano davanti agli occhi per farmi riemergere dai miei pensieri. Ero così assorta che non mi ero neppure resa conto che era ritornato con il mio bicchiere di frullato.
"Sì, scusami; ero solo sovrappensiero! Grazie, Moto". Mi rispose con un sorriso tirato, carico di tensione, come se stesse pensando a cosa dire o al modo migliore per farlo.
Avvicinai il mio bicchiere e, con la cannuccia appoggiata alle labbra, iniziai a gustarmi quel dolce stuzzicante, assaporando sul palato il fresco sapore della fragola mischiata con il latte e la panna.
"Sai, ieri ho sentito Mamoru..."
Mi bloccai all'istante, con il frullato a metà cannuccia e la testa china sul bicchiere. Nel vedere la mia reazione, Motoki continuò il suo monologo: "Non se la sta passando proprio bene. Lui non me lo vuole dire, ma percepisco che soffre ancora molto per la vostra separazione. Mi aveva fatto promettere di non raccontarti nulla, ma penso che sia giusto che tu sappia che lui ti ha visto in aeroporto, circa due mesi fa, quando sei corsa tra le braccia di Seiya."
*Spazio Autrice*
Non maleditemi per come ho fatto terminare questo capitolo, vi prego!
La prossima parte sarà molto importante, perché Usagi spiegherà a Motoki quello che sente per il nostro amato rockettaro e sarà molto dolce :)
L'appuntamento è per martedì.
Baci, Sara.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top