Prologo

Mi tremano le mani. Ripongo nel fodero di pelle il pugnale ricoperto di liquido cremisi. Scavalco il corpo a terra, poi indosso sopra i miei vestiti una gonna lunga e logora, allaccio in vita il grembiule da ragazza di corte. Per celare il viso lascio ricadere delle ciocche sulle spalle, con passo felpato esco dallo studio del Re ed entro nelle cucine reali.

C'è molto trambusto, per mia fortuna.
I preparativi per la festa del dio Asael vengono da sempre organizzati con rigore e gli viene attribuita molta importanza. Se qualcosa va storto durante la festività dedicata al dio più importante, gli abitanti non se lo perdoneranno mai. Temono di essere puniti, è una divinità senza scrupoli.

Riesco ad evitare vassoi colmi di dolciumi e sguardi indesiderati. Scorgo l'uscita secondaria, una porticina socchiusa.
È l'unico ingresso non sorvegliato. Se solo ci fossero state delle guardie, ora il sovrano sarebbe ancora in vita.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top