Parte 9

''cla ci fai una foto per favore?'' richiama la mia attenzione Kylian 

mi giro e lo vedo con una ragazza accanto, la voglia di chiedergli chi sia è tanta, ma annuisco prendendo il telefono

riesco a malapena a fare questa foto, visto che siamo in discoteca e con un'espressione a dir poco schifata gli torno il telefono per poi andare a fare un giro 

mentre sono in giro non incontro nessuno di particolare, solo per un attimo credevo di aver incrociato lo sguardo di Aaron, ma probabilmente mi sono sbagliata, e onestamente lo spero

adesso sono uscita fuori a fumare un po', anche perché dentro c'è troppo caldo 

''ma buongiorno'' una voce familiare mi richiama

''eii'' rispondo imbarazzata vedendomi Aaron a due passi 

''mi hai lasciato in tredici poi'' 

''non ho avuto molto tempo mi dispiace'' mento io 

''come dici tu, io lo facevo per te'' 

''cosa?'' domando confusa

''per farti conoscere un paio di persone intendo''

''ah no vabbe , c'è ancora tempo'' cerco di dire qualcosa

in realtà voglio solo che vada via, mi mette ansia adesso, ho quasi timore

''ma hai bevuto?'' mi domanda

''qualcosina, ma poco, perché?'' 

''sei strana stasera, l'altro giorno non eri così tesa''

''emh non lo so, non ho nulla''

''sicura?'' domanda avvicinandosi al mio volto e accarezzandomi

mi allontano e lui fa una smorfia

''ok c'è per forza qualcosa sotto, che succede?'' 

''nulla ti giuro, sono solo stressata credo''

''veramente sembra quasi tu abbia paura'' dice e poi si ferma a riflettere su qualcosa

''adesso capisco'' riprende a parlare ''hai paura di me'' dice ridendo 

se non fosse così pazzo, probabilmente gli sarei già saltata addosso, è un figo assurdo

''ma no ma che scherzi? perché dovrei?'' dico facendo una mezza risata 

''ascoltami, fai schifo a mentire ma non so cosa tu abbia sentito dire di me''

''beh in realtà non mi hanno detto cose per niente belle'' ammetto io

''lo sapevo'' dice sorridendo ''posso sapere chi?'' domanda e faccio segno di no con la testa 

lui ride e per qualche secondo ci guardiamo negli occhi, poi mi prende la mano e mi trascina a lui

''ti ho fatto una domanda, e voglio una risposta'' dice e provo ad allontanarmi

''mi stai facendo male Aaron smettila'' dico ma stringe più forte , adesso sono terrorizzata 

siamo in un balconcino della discoteca, soli e le uniche persone che ci vedono sono dentro, con la musica a palla, qualsiasi tentativo di chiedere aiuto sarebbe vano

''non volevo che tra noi andasse così'' dice stringendomi sempre di più la mano e poggiando l'altra mano nella mia schiena

''ti sto dicendo che ti devi levare'' ripeto io guardandolo dritta negli occhi

''sai cosa voglio io?'' mi domanda 

''no'' rispondo io

''te''
mi inizia a leccare il collo e mi paralizzo 

''e quello che voglio lo ottengo sempre'' continua mentre pian piano scende 

ormai le lacrime scorrono che sembrano fiumi, non voglio che succeda di nuovo, ma sono proprio paralizzata, e in ogni caso sono anche bloccata da lui

''potresti almeno smetterla di piangere?'' mi domanda quasi infastidito 

''ti devi levare'' riesco a dire tremando ormai 

non si sposta, mi asciuga semplicemente le lacrime e mi inizia a palpare il sedere

pian piano scende e inizia a toccare ovunque mentre cerca di baciarmi

''ma che cazzo sta succedendo'' sento delle voci ma non le riconosco 

vedo due figure venire verso di noi, un ragazzo e una ragazza, il ragazzo si getta su Aaron e gli inizia a dare pugni, la ragazza viene da me e mi abbraccia

''come stai tesoro?'' mi domanda la ragazza ma continuo a piangere e mi abbraccia più forte 

''amore smettila ti prego'' dice fiondandosi tra i due 

il ragazzo si alza e viene verso di me, Aaron resta a terra immobile 

''lo conosci?'' mi domanda e faccio segno di sì con la testa 

''verme schifoso'' dice il ragazzo mentre la ragazza gli da un calcio 

''sei sola?'' mi domanda la ragazza

''no, sotto ci sono i miei amici'' 

''ti portiamo da loro'' annuisco e ci incamminiamo 

''Claudia''  mi richiama Aaron ''ricordati ancora cosa voglio'' 

velocemente entro , le lacrime scorrono ancora ricordando quella sera e la ragazza prova a calmarmi riuscendoci lievemente

''mi potresti dire con chi sei?'' domanda il ragazzo

''cerca Kylian, Kylian Mbappe, voglio a lui'' dico velocemente 

il ragazzo annuisce , io e la ragazza ci fermiamo al bar, bevo un bicchiere d'acqua e mentre poggio il bicchiere sento afferrarmi 

''claudia ma che cazzo'' mi giro e vedo Kylian 

mi fiondo nelle sue braccia e scoppio a piangere di nuovo, mi stringe più forte che può e mi accarezza la testa

''ci sono io adesso'' dice prendendomi il viso tra le mani in modo che lo guardassi dritto negli occhi 

un brivido mi accarezza la schiena e un senso di protezione mi investe

''credo che adesso sei in buone mani'' dice la ragazza 

''si ragazzi grazie , adesso è con me'' dice Kylian mentre io sorrido e i due ragazzi vanno via 

''mi puoi spiegare?'' dice preoccupato 

''io'' inizio a dire ma mi blocco non sapendo come continuare 

''qualcuno ti ha fatto del male?'' chiede allarmato 

esito un po' e non so se dirglielo 

''ti prego parla'' dice supplicandomi

''Aaron'' dico d'un fiato

''cazzo'' sospira ''lo ammazzo'' inizia a guardare in giro per cercarlo 

gli stringo il braccio ''per favore, andiamocene, voglio andare via'' dico guardandolo negli occhi

non mi ascolta e in me cresce di nuovo la paura, non voglio che si prendano a pugni stasera, voglio solo andare

''dimmi dov'è'' si rivolge a me e vedo la vena del collo gonfiarsi 

''no'' 

''Claudia'' inizia a dire ma lo interrompo

''ti ho detto di no'' 

''d'accordo, vieni'' dice e mi prende per mano

lo guardo e lui si gira a guardarmi, entrambi abbassiamo lo sguardo sulla mano e io la stringo 

''mi porti a casa?'' domando io 

''ti porto via'' afferma lui 

velocemente usciamo e andiamo in macchina salendo 

''mi vuoi spiegare?'' si gira a guardarmi 

''ero stanca di stare dentro e sono uscita in uno dei balconcini'' inizio a raccontare

''dopo che ti ho chiesto la foto?'' mi blocca lui

''cos? sì credo'' dico confusa io e lui sorride 

''va avanti''

''emh ok, ero fuori a fumare , all'inizio c'erano altre due ragazze ma poi sono rimasta sola, dopo circa 10 minuti esce Aaron, mi inizia a parlare ma notava che io fossi diversa, più tesa'' mi blocco e sospiro 

''ha iniziato a dirmi che ottiene sempre quello che vuole, ha anche iniziato a dire che stasera volesse me, io non stavo capendo niente, mi stava anche bloccando con le sue mani e non solo''

''ti ha fatto male?'' domanda e annuisco ''continua'' dice stringendo lo sterzo e accelerando 

''mi ha chiesto anche se io sapessi qualcosa di quello che faceva, ho detto di sì e ha continuato a farmi delle domande fin quando non ha iniziato a leccarmi il collo, ha iniziato a mettere le mani ovunque e io ero terrorizzata, stava per succedere nuovamente e io non avrei saputo reagire di nuovo'' sospiro l'ultima parte e delle lacrime scorrono il mio viso 

''ei'' richiama la mia attenzione , mi mette una mano sulla coscia ''tranquillizzati''

''sì solo che avevate ragione dal primo giorno, e io ovviamente sono stata stupida''

''tutti sbagliamo , sbagliando si impara, ricorda'' dice accarezzandomi

appoggio la mia mano sulla sua e gli confesso cosa è successo in Italia 

''in realtà non sarebbe stata nemmeno la prima volta'' dico e mi guarda confuso 

''che si approfittassero di me" dico vedendo la sua faccia
"in Italia avevo un giro di amicizie sbagliate e un fidanzato orribile. Un giorno io e una mia amica eravamo con questi nostri amici, loro spesso si drogavano, noi ci limitavamo a qualche tiro di erba, raramente altro, loro invece ne erano dipendenti, fino a non capire niente'' 

''se non te la senti stai tranquilla'' mi interrompe ma lo ignoro 

''una notte in particolare , è stata quella decisiva, le altre volte io e la mia amica riuscivamo a riprenderli, ma quella notte è successo un casino, eravamo in una discoteca a mare e misero qualcosa sia nel mio, che nel bicchiere della mia amica, io però il bicchiere lo lasciai stare, la mia amica no, successivamente siamo andate in spiaggia con i ragazzi, dopo qualche minuto tre di loro si presero la mia amica e la portarono via, con me erano rimasti il mio ragazzo e il suo migliore amico'' mi soffermo ripensando a quella notte e mi vengono i brividi 

''entrambi abusarono di me, assieme '' dico e Kylian frena di botto
''e sai qual è la cosa bella? mi fidavo di entrambi ciecamente, avrei fatto di tutto per loro , di tutto , e loro mi lasciarono in una spiaggia , nuda e ubriaca , a tremare in una sdraio del lido durante una notte di maggio'' dico sarcasticamente 

''mi dispiace, non so cosa dire'' ammette stringendomi la mano 

''non mi interessa che tu dica qualcosa, avevo il bisogno di dirlo a qualcuno'' dico e mi sorride come per tranquillizzarmi 

''non lo sa nessuno a parte tuo fratello ?'' 

''lo sa anche mio papà, e i genitori di quella ragazza'' 

''ma poi come avete fatto?'' 

''ci hanno trovate due poliziotti l'indomani mattina, e se ti starai chiedendo che fine ha fatto la mia amica, sappi che è in coma , nessuno sa cosa le sia successo a parte lei''

''quindi pure per questo hai deciso di venire a Parigi?'' domanda e annuisco 

''fin quando ci siamo io, tuo fratello e Ney sei al sicuro, te lo prometto, conta sempre su di noi'' 

''mhhh ci penserò '' 

''scema'' dice sorridendo '' e grazie''

''di?'' domando confusa 

''esserti fidata di me, madame'' 

''voglio vedere'' dico io e lui mi da una pacca in testa 

''comunque siamo arrivati, ti lascio su?'' domanda e annuisco

entriamo e saliamo sull'ascensore , vedo che sbadiglia e quasi rido per quanto è buffo

''ma non si saluta?'' domanda vedendo che entro e lo lascio davanti la porta 

''ma devi entrare'' gli dico io

''ma è tardi, sono le 4 e mezza'' 

''e resta a dormire qua, nella stanza di Gio vatti a prendere qualcosa, sto tornando'' 

''vado a fare la doccia'' mi dice e poi va nel bagno di Giorgio

io vado nel mio e faccio pure io la doccia, velocemente esco e metto una maglietta enorme e le mutande 

passo in cucina per bere e mentre sto tornando nella mia stanza mi chiama Kylian 

''ma dove devo dormire?'' 

''o vieni o vai nella stanza degli ospiti'' 

''aspetta devo dormire con te? '' dice incredulo 

''ti piacerebbe, ho un altro lettino nella stanza''

''ma non l'ho visto io'' 

''allora sei cieco, è proprio di fronte il mio lettone''

nel frattempo entriamo e gli mostro il letto , accendo l'aria condizionata ed entrambi ci mettiamo nei letti 

''ho freddo'' dice 

''ho caldo'' dico io nello stesso momento 

ridiamo e ci guardiamo con aria di sfida 

''ho un'idea'' dico io alzandomi e prendendo il telecomando

''ma sei scema? ti dico che ho freddo e abbassi ancora? mi arriva direttamente a me'' dice lamentandosi 

''si ma io ho caldo, prenditi una maglietta al posto di stare a petto nudo'' dico tornando a letto

''come se ti dispiacesse la visuale'' 

''quasi piango dal dispiacere'' dico io 

cala il silenzio e in poco tempo sento dei sospiri profondi, noto che si è addormentato e mi alzo, vedo che ha i brividi di freddo e mi fa quasi pena

''ou'' lo scuoto leggermente e mugugna qualcosa simile a ''mh''

''hai tanto freddo?'' domando io 

''sei scema?'' domanda lui ora e io rido per il tono di voce 

''vieni dai'' dico e lo prendo per il braccio , lo porto nel mio letto e si sdraia, lo copro leggermente

''va meglio?'' chiedo 

''decisamente'' dice con la voce roca e capisco che sta per riaddormentarsi 

mi giro dal suo lato e per sbaglio lo sfioro, mi afferra la mano e in qualche modo riesce ad abbracciarmi, metto la testa nell'incavo del suo collo e provo ad addormentarmi 

''adesso buonanotte'' dice e riesco a percepire il suo sorriso 

non rispondo niente e gli do solo un bacio nel collo per poi addormentarmi al sicuro da tutti



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