Io che cammino e cammino fino a non saper più dove sono,
Alin dove sei? Cammino sempre che sia notte o giorno,
Non capisco perché vivo quindi viaggio,
Cambio sempre amici e quando sto male ho sempre un miraggio,
L'amore distrugge, la sofferenza crea arte,
Un ciclo senza fine che continua a produrre biglietti per Marte,
Tu che eri dolce come il miele o forse anche più,
Ora sento solo la tua voce rimbombare e mi accascio giù.
Sono un clandestino in questo mondo, tutt'ora cerco il mio posto,
Giro ogni angolo della strada fino in fondo, sono freddo come il gelato in Agosto,
Si sono freddo perché è così che mi hanno voluto far diventare,
Che c'è?! Non siete più contenti? Adesso ripagate tutto quel male,
Non guardo più in faccia nessuno, rischierei di sensibilizzarmi,
Ho il sangue così freddo che ad ogni battito sento il cuore immobilizarmi,
Dio perdonagli non sanno quel che fanno,
Mi distruggono ma questo loro già lo sanno,
Ogni dottore ha il suo paziente malato o sano,
Io ho solo il mio paziente, pazzo com'è me lo tengo in mano,
Lo vedo battere pure se è stato accoltellato fino all'emorragia,
Ogni mio battito sputa sangue su questa ferrovia,
Marco il mio territorio come un lupo alpha,
Ogni giorno della mia vita è una nuova saga,
Ogni giorno cammino e mi avvicino sempre di più alla destinazione,
Me lo sento anche se cammino a vuoto senza un orientazione,
Questo è il primo passo verso la mia meta, sono un clandestino
Il primo che finalmente si prenderà tutto, il primo che andrà contro il destino.