Tenebre

Da piccolo piangevo perché non volevo avere questa vita,
Ora sorrido sempre fissando il vuoto che nasconde la mia matita,
Tutto quello che ci rende felici prima o poi finirà se non è ancora finita,
Tu che spingi il coltello ancora più in profondità allargando la ferita,
Io che continuo a chiedere scusa pur essendo io a subire
L'orgoglio l'ho calpestato poi buttato nel campo lasciandolo appassire.
Dio non mi ha dato nulla eppure ho chiesto tante cose, ma adesso poco importa,
Sarà grazie a me e tutti quelli che mi hanno aiutato se oggi lascerò la mia impronta,
Non chiedo perdono per i miei peccati perché per chiedere perdono devi pentirti di quello che hai fatto,
Io non me ne pento neanche un secondo della mia vita piena di peccati, partendo dal primo stronzo che ho picchiato,
Le ho prese da tanti ma non le ho mai prese senza dare,
Sono uscito con onore pure se sputavo sangue ed ero steso senza potermi alzare,
Sono il poeta delle tenebre più buie e gelide dell'Inferno
Ti avvicini a me, geli e bruci senza accorgertene mentre io apro il mio quaderno,
Incubi, sogni infranti e paure escono lasciandoti la bocca amara,
Chiudi gli occhi, vedi un pozzo e all'improvviso con la mano ti fa "ciao" Samara,
Il mio più grande nemico sono proprio io, mi odio col tutto il cuore per la mia freddezza,
Io non sputo parole ma sputo pezzi di ghiaccio che colpiscono ogni vostra debolezza,
Certe volte mi sento un mostro, altre volte sono veramente apatico,
Non provo nulla e distruggo tutto quello che è già drammatico.

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