Raflow

Vengo al mondo una notte di primavera, con la tempesta,
Sono passati 16 anni ma ancora non vedo di me cosa ne resta,
Troppi ricordi accumulati, un vero peso per la mia testa,
Un padre che mi ha deluso, una vita che mi detesta.
Vedo un piccolo Alin nelle foto che sorride,
Oggi vedo un Alin più grande triste e una strada che lo divide,
Combatto la vita usando la poesia, proprio come mi hanno insegnato,
Loro non sanno com'è essere cresciuti dai nonni, non sanno com'è sentirsi abbandonato,
Non sanno com'è piangere affogando le lacrime nel cuscino,
Piangere in silenzio per non ricevere compassione o qualche bacino,
Notti perse a piangere e a chiedermi cosa ho fatto di sbagliato,
Cosa ho fatto per meritarmi questo destino mal disegnato?
Andavo a scuola con un vuoto nello stomaco, morta la speranza,
Aspettando nel banco di scuola ogni giorno una nuova sentenza,
Detestavo tutti i miei compagni perché erano più fortunati di me,
Avevano due genitori ma non gli sapevano apprezzare  forse l'avrai fatto anche te,
Uscivo da scuola come un bimbo senza vita,
Tornavo a casa salutavo i nonni, mia nonna esaurita,
Mio nonno aveva un volto spento e soffriva con me, mi ha sempre accompagnato,
Ogni volta che ho avuto bisogno di parlare con qualcuno lui mi ha sempre ascoltato.
Sono cresciuto io, la mia vita è radicalmente cambiata,
Una nuova vita insieme a mamma e un nuovo papà io l'ho iniziata,
Era un po' tardi, la vita il danno me l'ha già fatto ,
A 14 anni la prima sigaretta, a 15 torno a casa strafatto,
Odiavo tutti, e tutti odiavano me perché avevo qualcosa in più,
Avevo il coraggio e un cuore da leone e nulla mi ha buttato giù,
Combattevo come un eroe con la pena in mano e il foglio come scudo,
Se tocchi me o la mia vita io non mi vergogno e subito ti sputo.
"Caro papà ", anzi caro mostro,
Chissà dove sei, ma è meglio se non ti conosco,
Mi hai fatto nascere all'inferno,
Oggi sono uscito finalmente all'esterno,
Condannato a vivere in catene e bruciare,
Dio ha chiuso gli occhi e ha fatto finta di dimenticare,
Urlami addosso e mi allontaneró,
Chiedimi aiuto e io ti aiuteró,
Aiuto la gente mentre dentro sto morendo,
Non mi chiedono come sto poi scappano mentre sto esplodendo,
Non si voltano manco mentre io gli guardo loro stanno correndo,
Forse è questa la cosa che tutt'ora mi sta pian piano uccidendo.
Le canne le sigarette l'alcol e il fumo,
Migliori amici anche quando è buio,
Mi ascoltano e patiscono insieme a me fino all'ultimo,
Non scappano e quando voglio io gli multiplo.
Io lo so che è dura andare avanti, è dura correre in salita,
Più corro io più si allunga la salita e aumenta la fatica,
Non farti influenzare dal passato, vivi pensando al futuro,
Dopo ogni pioggia verrà l'arcobaleno col sole anche dietro a un muro.

Osiamo andare avanti, nonostante le cicatrici e i tagli incisi sul passato o per colpa di questo?
O vogliamo continuare a morire dentro, star male, solo perché il futuro lo detesto?

viviseasons

Il passato è un ricordo, per qualcuno,
per altri è una persona che si chiama 'nessuno'.
Si cerca di dimenticare il motivo della sofferenza, buttando inchiostro su fogli,
tipo un puttaniere che, se sposasse tutte quelle che ha messo incinta, ormai avrebbe già cinquanta mogli.
Tendiamo ad essere possessivi con le nostre cose, le facciamo morire soffocate,
come un bacio lasciato sulla fronte e le anime amate.

Come lasciarsi andare in balia del vento e danzare,
con le cicatrici belle in vista, perché non ti interessa cosa gli altri possano pensare.
L'importante è che tu sia felice e libera come un aquilone,
disegnato su un foglio vuoto, il paesaggio che si disegna è una decisione.
E spesso la decisione che prendiamo è collegata al nostro passato con un filo appena visibile,
non pensiamo al presente e tutte le piccole gioie, questo argomento è discutibile.
Come quando dicono che chi viene da una famiglia disgraziata con la sfiga addosso muore tale,
quando invece basterebbe impegnarsi e arrivare all'apice della propria poesia, dalla rima fatale.
Quando invece bisognerebbe prendere la vita come un gioco,
molti la prendono come un gioco della morte, si bruciano con il proprio fuoco.
L'unica arma che uccide è l'amore, se preso in quantità esagerate,
io sono senza amore, ecco perché sono sana, non sparate voi le cazzate.
Un bambino di otto anni non può interpretare tutto dal suo punto di vista,
perché la sua esperienza, il suo passato, non l'ha ancora segnato e lo continuerai veder crescere a vista.
Finché non diventerà un adolescente e prenderà le sue valigie per scappare di casa, scappare dal futuro,
scappa scappa, si rifugia nel suo passato, che trasloco veloce, finché non ti schianti addosso ad un muro.
Dopo essere finito in depressione, dopo un giro di droga,
qui la gente nelle credenze affoga.
Io sto cercando un'ancora di salvezza, ma sembrano tutti scomparsi,
sono rimasta sola ancora, tutto normale, si vedrà il da farsi.
Intanto continuo ad andare avanti, non mi guardo le spalle, non sto al sicuro,
perché se vedo il passato con un pugnale che mi sta per colpire, rischio di svenire, so che facendo ciò perderei, lo giuro.
Esatto, lo giuro, non mollerò,
perché le promesse non esistono anche se più avanti, a mantenerne una, ci proverò.
Dobbiamo essere come le gocce di pioggia sul vetro,
dietro ad un cuore di marmo tetro.
Le gocce, nota bene, vanno per la loro via,
si incontrano con altre gocce, ma continuano a lasciare dietro di loro una scia.
La scia indica il passato, la pista la nostra vita,
che di certo, per un solo problema, non è finita.
Voglio sul serio rovinarmi per un passato non meritato?
O voglio essere felice per una volta in vita mia ed essere amato?
Ultima domanda, credi nel paranormale?
Io credo di si, dato che nonostante tu avrai un bel futuro, continui a vivere nel passato, e a farti male.

Osiamo andare avanti, nonostante le cicatrici e i tagli incisi sul passato o per colpa di questo?
O vogliamo continuare a morire dentro, star male, solo perché il futuro lo detesto?

Tanti complimenti a viviseasons, ha 13 anni e scrive cose che persino tanti adulti se le sognano. Grande Vivi. Ora siamo noi la squadra.

R

AFLOW.