Ti fu dato un potere,
che lasciato un corpo morto,
arrivò al tuo pieno di vita.
Il potere di smuovere
la mente più oziosa
dal sonno della civiltà,
perfetta e artificiosa.
Poeta del rock 'n roll,
rockstar della metrica,
sciamano viso pallido.
Rubasti le chiavi
delle porte della percezione
e ti facesti sensazione.
La tua danza 
attorno il microfono
fu il rituale di un'arte dionisiaca. 
Nietzsche l'avrebbe amata...
Le tue grida, 
come cavalli nelle praterie,
attraversarono lo spirito
degli anni '60
e lo fanno tutt'ora.
Il re lucertola
ha occhi di nere dolcezze
e bianche sciagure.
Da lontano scruta la tua anima
sverginata dalla curiosità
di oltrepassare la porta.
Sveglia! Butta giù le porte,
figlio del caos, della beatitudine,
della vita e della morte.
"This is the end.
My only friend,
the end..."
La tua anima annegò
nelle acque dell’Acheronte,
eppure, io la sento ancora
cantare tra le onde.