Capitolo 5°

Sento bussare alla porta, neanche rispondo di sicuro sono o Niall o mamma chi altro busserebbe alla mia porta alle 7:00 di mattina. Non mi va di alzarmi,ho ancora sonno, se devono dirmi qualcosa di importante possono tranquillamente aprire la porta da soli.

"Amore posso entrare o devo rimanere fuori tutto il giorno?" sento la voce di Adam

Corro in bagno a sistemarmi, di sicuro non può vedermi con i capelli spettinati e un pigiama che tra l'altro era di Niall e quindi mi sta enorme. Finito di truccarmi e vado ad aprire.

"Entra" dico baciandolo

"Ci mancava solo che non mi facevi entrare" scherza lui

"Si scusa.."inizio io

"Potevi anche non truccarti saresti stava bella ugualmente" continua lui accarezzandomi il viso

"Grazie che hai là?" chiedo

"Ho preso dei cornetti" mi risponde

Cerco di prenderglieli ma li alza ancor più facendo di tutto per non farmeli prendere, allora mi arrampico sulla libreria e cerco di piegarmi per prenderli quando non riesco più ad arreggermi. Fortunatamente Adam mi prende subito tra le braccia.

"E mi ritrovo anche a salvarti la vita" scherza lui

"Già, proprio come un principe azzuro" rispondo sorridendo

Apriamo la busta e mangiamo i cornetti

"Buoni?" domanda Adam

"Buonissimi"confermo io

"Dobbiamo uscire, ti devo portare in un posto, ti devo dire una cosa" dice agitato

"Okey, vengo però tranquillizzati" rispondo io preoccupata dal suo tono

Mi prende per mano, usciamo di casa, montiamo in macchina e mi porta nella parte più buia della città. Quella metà che mi ha spaventato il giorno del trasloco.

Mi porta dentro un palazzo, è enorme in stile gotico, saranno minimo 10 piani ma è tutto collegato come se ci abitasse una sola grande famiglia.

Entriamo in una stanza dove ci sono anche Alice, Harry e Damon.

"Siete tutti fratelli?" chiedo curiosa

Vedo Damon farmi cenno di no con la testa

"Non è questo" dice Harry

"Allora cosa c'è di tanto preoccupante?" domando percependo la tensione nell'aria

Sento la porta e le finestre muoversi e sbattere sole,vedo la luce del lampadario che si accende e spegne senza che nessuno abbia premuto l'interruttore. Mi sembra tutto molto strano e mi spaventa un pò ma provo a non dare all'occhio.

"Non ci riesco, fai tu Harry per favore"urla Adam

"Okey" risponde Harry

Si alza e mi viene incontro

"Non ti spaventare okey, non ti faremo niente" mi tranquillizza Harry

"Okey basta che mi dite cosa sta succedendo" rispondo io

"Non abbiamo più o meno 100 anni ognuno.. Viviamo in questa casa da ben 80 anni...non siamo persone normali,non siamo come te o come ogni adolescente..siamo diversi...siamo morti"spiega calmo Harry, faceondo una pausa terminata ogni frase

"Mi state dicendo che siete vampiri?"chiedo io ridendo per l'agitazione

"Non esattamente, siamo fantasmi" risponde Harry

"Smettetela, non è divertente, smettetela di scherzare, vi prego" urlo io quasi mettendomi a piangere

"Non stiamo scherzando è la verità"dice Adam avvicinandosi

"Io torno a casa, voi siete matti, fatemi tornare subito a casa" urlo ancora mettendomi seriamente a piangere.

"Non.."inizia Adam

Ma non fa in tempo a finire la frase che scappo, vado via correndo in un modo che prima non pensavo neanche di riuscirci. Mi hanno spaventata a morte, ma loro purtoppo non sono tipi da scherzi pesanti. C'è solo una spiegazione: non stanno bene, in parole più semplici credo siano matti.

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