La gara più importante
[Amore che ne dici di un giorno di pausa da tutto, da tutti?
Harry]
[Solo io e te?
Rachele]
[Solo io e te.
Harry]
[Ci sto!
Rachele]
[Perfetto, scendi sto sotto casa tua
. Harry]
So dove pensa di andare, quando mi affaccio lo vedo con dei pantaloncini quindi mi affretto a prendere il costume e scendo.
"Hei " mi saluta
"Partiamo!!" Esclamo.
Scendiamo dall'auto e camminiamo sulla spiaggia, corriamo dentro e fuori dall'acqua fredda ed elettrizzante.
É piacievole,nascondo le dita dei piedi nella sabbia sottile e bagnata pensando solo a rilassarmi.
Iniziano a schizzarci, Harry mi prende in braccio, mi fa fare una giravolta e mi butta nell'acqua.
Il mare si fa sempre più agitato.
Arriva la prima onda. Urlo e lui ride mentre andiamo sott'acqua per poi riemergere sbruffando e ridendo. Saltelliamo al sole, ci sdraiamo sulla sabbia baciandoci. Ci restiamo a lungo lasciando che l'aria ci asciughi lentamente.
Harry si solleva su un gomito, si allunga verso di me e fa correre le dita lungo il mio braccio.
Solleva la mia canottiera zuppa e salata fino alle costole, passa la mano sui miei fianchi, io faccio altrettanto.
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"Hei ragazze come va?" Chiedo a Chris,Emi e Steph.
"Benissimo io e Damon ci siamo lasciati proprio questa mattina" mi risponde Chris
"Non lo sapevo, mi dispiace,posso sapere il perché?"
"Non so se dirtelo tanto tutti stanno dalla sua parte, tutti danno ragione a lui"
"Noi siamo tue amiche, daremo ragione a te " dice Emily
"Davvero?"
"Davvero" esclamiamo io e Stephanie
"Beh i suoi mi odiano, dicono che non sono abbastanza e che non sono quella giusta per lui, lui mi ha risposto che forse non sono veramente quella giusta per lui, siamo cosi diversi ha detto" dice piangendo. Io l'abbraccio, Emily gli da un fazzoletto.
"Si vede che non era la tua anima gemella, mannaggia " Stephanie cerca di tranquillizzarla e farla sorridere e ci riesce.
"Se era una battuta era squallida" dico io
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E' una settimana che mi alleno ogni pomeriggio per circa 6 ore, ogni giorno. Di solito ne faccio solamente 4 per 5 giorni. Sono stremata ma oggi è il giorno che determinerà il mio futuro, determinerà la mia vita.
Oggi c'è la gara più importante, quella che determinerà i partecipanti alle olimpiadi e io ci sto partecipando. Già essere qui è un onore ma vincere sarebbe un sogno, un sogno che devo assolutamente realizzare. E so che ce la farò. Ora sono molto sicura di me stessa, dopotutto uccido ogni giorno mostri soprannaturali che vuoi che sia una semplice nuotata.
Tre fischi, un fischio, si sale sul blocco, le gambe mi tremano, la testa diventa leggera, il rumore del pubblico intorno per un attimo scompare. Ci siamo solo io e l'acqua..io e i miei sogni, le mie ambizioni.
"A posto!" urla il giudice sportivo.
Ecco si sta per partire, i battiti si fanno più forti e la concentrazione raggiunge il massimo, un ultimo respiro, il fischio, via... si parte.
Ora devo superare me stessa, spingermi più forte che posso per superare gli altri. E' il momento di dare tutto ciò che ho, di far vedere chi sono, di farmi valere.
Una bracciata, poi un'altra, poi altre due, una respirazione ed uno sgardo a chi vicino a me sta cercando di dare il meglio di se. Continuo a nuotare, la fatica inizia a farsi sentire ma non posso mollare proprio ora, mi gioco i sacrifici di una vita. Continuo a scivolare nell'acqua, so dove voglio arrivare, so quello che sto facendo, so quello che voglio. Devo superarne altri due, la battuta di gambe si fa sempre più forte, le bracciate più veloci. Manca solamente una vasca, l'aria è finita ma non respiro perchè potrei perdere l'attimo buono. Mancano due, un metro non vedo più niente solo il muretto, l'arrivo. Esco fuori dall'acqua e stringo la mano ai miei avversari, l'allenatore mi da una pacca sulla spalla e mi butto tra le braccia di Stephanie che mi dice "bravissima la mia campionessa"
"Ragazze come sapete solo due di voi andranno alle olimpiadi ma le altre sono tenute a continuare ad allenarsi, ci saranno altre gare internazionali, le speranze non finiscono qui" dice un signore
"Le vincitrici sono Alice e Rachel Evans" annuncia un altro.
Il nostro istruttore fa salti di gioia, è così emozionato. Io non ci posso credere, ho vinto, andrò alle Olimpiadi.
"Ti prego dimmi che non è un sogno" dico a Steph
"Tranquilla, è reale" mi tranquillizza sorridendo
"Una di voi vorrebbe spiegare in poche parole la sua passione?" ci domanda il giudice. Io alzo la mano, prendo il microfono.
"Magari non tutti capiranno ma l'odore del cloro sulle mani, i muscoli affaticati, il rumore delle bracciate, nuotare e pensare al tempo stesso, sfogarsi per me è vita. Noi vincitrici siamo quelle che trasformano la rabbia in grinta, pronte a spaccare dopo essersi lanciate da un trampolino. Siamo quelle per cui l'acqua non è solo vita, ma l'unico posto dove non ci sentiamo sbagliate. Siamo quelle che abbiamo imparato a contare i nostri battiti fissando una lancietta. Non so come spiegarvi le emozioni che il nuoto mi da ogni giorno, spiegare cosa si prova a lottare giorno per giorno per un paio di secondi in meno. O perchè anche se abbiamo una fitta allo stomaco, stringiamo i denti e continuiamo a nuotare. Perchè piangiamo se avremmo potuto dare di più in una gara o in un allenamento. Perchè ci facciamo tanti problemi se una volta saltiamo un allenamento, anche se abbiamo la febbre a 38. Il nuoto è la nostra soluzione a tutto, è il meteore che ci fa andare avanti. Viviamo per stabilirci degli obiettivi e superarli in continuo. Quando nuoti la tua insicurezza diviene forza, la tua timidezza diviene agilità e ti senti libero da ogni ansia e paura. Ti senti leggero. Solo chi ci sta dentro puó capire queste cose ed è inutile tentare di spiegarle agli altri." Terminato il discorso alcuni nuotatori si commuovono e il pubblico inizia un forte applauso.
Sono così stanca che non mi va di tornare a casa, non avrei la forza di affrontare mia madre. Vado a casa di Harry.
"Amore com'è andata la partita?" mi chiede Lilia
"Benissimo, parteciperò alle Olimpiadi"dico entusiasta
"Oh Rachel, sono così fiera di te" esclama e mi abbraccia calorosamente. E' così dolce, così gentile, così piena d'amore, vorrei avere una madre così.
Io e Harry saliamo in camera sua.
"Come va a scuola?" gli chiedo vedendo tutti libri aperti sulla scrivania
"Benissimo, sono un genio" dice sorridendo "qual è la tua materia preferita?"
"Italiano"rispondo
"Perché?" Mi chiede curioso
"Perche dietro ogni parola si nasconde un significato più o meno profondo" rispondo
"Qual e il tuo verbo preferito?"
"Vincere, il tuo?"
"Modesta" ride "il mio amare"
"E all'infinito"
"Non sempre"
"Nel nostro caso?"
"Si io ti amerò per sempre" conclude Harry
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