Capitolo XXII
Jeff
Quando Jade rientra in camera sta ridendo da sola. Il mio piano ha funzionato: ora che è ubriaca posso avere tutte le risposte che voglio.
<<Ciao Jeff!>> mi dice, con un sorriso a trentadue denti.
<<Ciao…>> rispondo.
<<E chi immaginava che Jane fosse cotta di Nathan?! Però mi piacciono, li shippo tantissimo!>>
<<Ma Jane lo sa che sei tanto ubriaca da spifferare il suo segreto al primo che capita?>>
<<Non sono ubriaca!>> mi risponde, mettendo il broncio.
<<No, certo che no.>> l'assecondo.
Fa un passo verso di me, ma inciampa e riesco a prenderla giusto prima che cada.
<<Hey, stai bene?>>
<<Mi hai salvata!>> esclama, ridendo. <<Mio eroe!>>
<<Sì, ok, non esageriamo ora, d'accordo?>>
Mi abbraccia, e mi rendo conto che la ho ancora tra le braccia. Va bene, ammetto che non è esattamente quello che avevo immaginato quando ho ordinato a Jane di farla ubriacare.
Forse però posso sfruttare la situazione a mio vantaggio.
La guardo. Sta ancora ridendo. Nei suoi occhi c'è una vitalità immensa. D'istinto, le prendo il volto e la bacio. Lei ricambia e mi circonda il collo con le braccia, alzandosi sulle punte per avvicinarsi di più a me. La tengo stretta finché entrambi abbiamo bisogno d'aria, e ci stacchiamo.
<<Come bacio, Allen?>>
<<Benissimo.>>
<<Mi spieghi perché ho voglia di buttarti sul letto e farti urlare il mio nome finché non avrai più fiato?>>
<<Perché sei innamorato di me.>>
La semplicità con cui lo dice, con cui lo fa sembrare reale, è un pugno in un occhio.
<<Io non sono innamorato di te!>>
Lei ridacchia. <<No, ma io lo sono di te.>>
E ora ecco un pugno nello stomaco. Ci metto dieci secondi buoni a ricordarmi che non è davvero lei.
<<Tu non sei innamorata di me, Allen.>>
<<Certo che lo sono.>>
<<Non c'è nessuno che potrebbe amarmi, perché pretendi di farlo tu?>>
<<Ma la smetti di sottovalutati?>>
Mi accarezza una guancia con la mano. Mi blocco.
<<Sei talmente bello...se solo tu non ti nascondessi dietro quello stupido muro che ti sei costruito. Lo so che non sei così, lo sento. Perché fingi di esserlo? Perché fingi che non ti importi niente di nessuno? Che non ti importi niente di me?>>
Non so cosa rispondere. So che non è lei, ma lo sembra. Ora sembra terribilmente seria, ma il luccichio nei suoi occhi mi ricorda che è solo frutto dell'alcool. La bacio ancora, e lei non esita nemmeno un attimo prima di rispondere. Poi mi tira leggermente verso di sé, e inizia a indietreggiare verso il letto. Si stende, facendomi mettere sopra di lei, e continua a baciarmi, sbottonandomi la camicia, prima che io la blocchi.
<<No.>>
<<Perché no?>>
<<Perché non sei tu.>>
<<Certo che sono io.>> Sorride.
<<No, sei ubriaca. Non voglio farlo così.>>
<<E come?>>
<<Voglio farlo quando sei nel pieno della tua lucidità mentale, voglio che sia tu a volerlo, a supplicarmi.>>
<<Ti sto supplicando.>>
<<Non così. Ti voglio sobria.>>
<<Oh uffa. Dimmi che non mi vuoi e basta.>>
<<Te l'ho già detto, Allen. Ti voglio, ma voglio che sia te stessa.>>
Le do un ultimo bacio, poi esco dalla porta. È meglio che dorma in salotto, perché se lei me lo chiedesse ancora non credo che riuscirei a resistere. Mi stendo sul divano e chiudo gli occhi. Mi scorrono nella mente tutte le immagini di stasera, lei che cade, io che la prendo, i nostri baci, i suoi occhi, le sue parole. E per la prima volta da troppo tempo faccio un vero sorriso.
Jade
Appena apro gli occhi mi investe un terribile mal di testa. Li richiudo subito, ma ormai il dolore è iniziato. Ricordo solo che Jane voleva parlarmi della sua cotta per Nathan, ma i miei ricordi si bloccano dopo il terzo bicchiere. Non ho idea di cosa io abbia combinato. Spaventata, mi giro verso la metà del letto di Jeff, e noto con sollievo che sembra intatta, come se non avesse dormito qui. Mi alzo, mi faccio una doccia e spazzolo i denti tre volte per togliere il sapore dell'alcool, prendo un'aspirina per il mal di testa e una mentina. Quando scendo, incontro Lorelai.
<<Hey ciao. Hai idea del perché Jeff abbia dormito sul divano?>> mi chiede.
<<No, ma è meglio così: stanotte sono tornata in camera ubriaca dopo una conversazione con Jane e sono felice di essermi risparmiata che lui mi vedesse in quello stato.>>
<<Strano…>>
<<Che cosa?>>
<<Beh, ho visto Jane cinque minuti fa, e stava benissimo, mentre tu scusa se lo dico, sembri uno straccio.>>
<<Reggerà l'alcool meglio di me. Beve da più tempo. Dai andiamo a fare colazione: ho una fame da lupo!>>
^Angolo autrice^
Lo so scusate. Il riscontro della storia è pessimo e dire che ci avevo messo tutta me stessa.
Mezzosangue_Mudblood
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