Capitolo XLIII
Lorelai
Sussulto e volto la testa di scatto. Conosco questa voce, la riconoscerei tra mille. Ne riconosco le frequenze, il tono, la nota roca che la rende tanto unica. Non riesco a muovermi, non riesco a parlare. Non posso fare niente se non domandarmi...come ha fatto a trovarmi?
<<Altrimenti?>> chiede Liu, senza distogliere lo sguardo dal mio.
L'altro ragazzo prende una pistola e la punta contro di noi. <<Altrimenti sparo.>> minaccia.
Liu ghigna. <<Dai, fallo.>> incita, continuando a guardare me, e per un secondo penso che stia davvero parlando con me, che mi stia dicendo di assecondare quell'istinto che mi urlava di baciarlo e che mi ha annebbiato la mente prima che fossimo interrotti.
<<Non provocarmi.>> dice l'altro.
Liu non risponde e non si muove. Resta col corpo schiacciato contro il mio, finché un colpo di pistola non riecheggia nella radura, e un proiettile sfreccia accanto alla sua testa mancandolo per un soffio. Sobbalzo di paura, mentre lui si gira molto lentamente verso il ragazzo armato con un ghigno.
<<L-Liu Woods…>> ansima quello, alzando di più la pistola.
<<Luka…>> dico con la voce spezzata. Vorrei dirgli di non sparare, di sparire dalla circolazione e dimenticare ciò che ha visto. Vorrei dirgli un milione di cose, ma la voce è bloccata. Liu alterna lo sguardo da lui a me e di nuovo a lui.
<<Figuriamoci.>> dice con un sorriso sprezzante, e poi torna in casa.
Rimango ferma, le gambe che tremano finché cedono. L'unica cosa che mi impedisce di stramazzare al suolo è l'abbraccio di Luka, che mi stringe al suo petto accarezzandomi la testa.
<<Stai bene...per fortuna stai bene…>> sussurra, sollevato.
Mi ci vogliono un paio di minuti prima che io trovi la forza di staccare il suo corpo dal mio.
<<Come...come hai fatto a trovarmi…?>> chiedo confusa.
<<Dio Lore, se sapessi! Ero andato a cercarti a casa tua, non mi piaceva il modo in cui ci eravamo lasciati. Volevo chiederti scusa e sapere se eri disposta a darmi un'altra possibilità. Ma poi tua madre mi ha detto che eri scomparsa da mesi e che probabilmente eri morta...non volevo accettarlo, non potevo arrendermi. Ho provato a chiamarti tante volte e tu non rispondevi mai...mi è crollato il mondo addosso, ma sapevo che non potevi essere morta. Ho continuato fino al giorno in cui mi hai risposto e mi sono sentito il ragazzo più felice di questa terra. Ti ho trovata attraverso le radiazioni del telefono e le onde elettromagnetiche, sono riuscito a scoprire da dove provenivano anche se ci ho messo un bel po'. Dio, sono così felice che tu stia bene!>> Mi abbraccia ancora.
<<Ti avevo detto di non cercarmi…>> mormoro.
<<Lo so, ma ho pensato che fossi obbligata a dirlo, che ti stessero tenendo in ostaggio, e avevo ragione. Non temere: chiamerò la polizia e li arresteranno tutti. Tu ed io torneremo a casa e ricominceremo una nuova vita insieme. Stavolta non ti deluderò.>>
Prende il telefono.
<<No!>> esclamò, rubandoglielo dalle mani.
<<Come…?>> mi chiede confuso.
<<Luka, non sono prigioniera. Sto bene. Ora vivo qui. Queste persone sono la mia famiglia.>>
<<Lore… Sono Creepypasta. Non dovrebbero nemmeno essere reali. Sono solo scarti del mondo umano, difetti della società che sono stati emarginati.>>
Sgrano gli occhi, orripilata. <<Come puoi dire una cosa del genere? Tu non li conosci, non conosci le loro storie!>>
<<Ma so quello che fanno, e tanto basta a classificarli.>>
<<No, non è vero.>>
<<Invece sai che ho ragione. Sono assassini, uccidono persone innocenti per puro divertimento.>>
<<No, non è così! Uccidono per necessità, non per cattiveria. Io lo so, l'ho visto. Non sono come credi.>>
<<Lorelai…>> Mi accarezza la guancia con un leggero sorriso. <<Mia piccola, dolce Lorelai, tu sei la persona più buona di questo mondo. Crederesti ad ogni sciocchezza di redenzione. Al mondo non sono tutti buoni come lo siamo io e te, ci sono anche le persone cattive, e loro fanno parte del ramo cattivo.>>
<<Non chiamarmi piccola e non sono tua.>>
<<Capisci che non puoi restare qui? È pericoloso e...>> Mi prende il braccio. <<...questo cos'è?>>
<<N-Niente…>>
<<Non è vero! Te l'ha fatto lui! È la sua firma! Cos'è, ti ha drogata? Perché non vuoi venire via con me?>>
<<Perché non ti amo più, Luka! Non voglio venire perché ho una volontà propria, non perché sono drogata. Non sono una bambola, decidere cosa fare è una scelta mia!>>
Ogni barlume di dolcezza nello sguardo di Luka si oscura. I suoi occhi azzurri diventano scuri e duri, mentre mi guarda quasi con disprezzo. Mi sferra uno schiaffo che mi fa cadere a terra. Eccolo... questo è Luka.
<<Non sei la mia Lorelai.>> Riprende il suo telefono. <<Ora chiamo la polizia. Vi farò arrestare tutti, compresa te.>>
<<No!>> Mi alzo, ormai con le lacrime agli occhi. <<Ti prego…>> lo supplico, tremante. <<D'accordo, verrò via con te. Ti seguirò e staremo insieme per sempre. Ma ti prego...non chiamare la polizia...non farlo arrestare…>>
Abbassa il telefono. Mi accarezza il viso e devo sforzarmi per non sottrarmi al suo tocco. Le sue carezze che una volta consideravo dolci, ora mi sembrano viscide.
<<Bene. Andiamo.>>
<<Posso…>> esito. Non voglio farlo arrabbiare. Ricordo troppo bene. <<...posso salutare la mia migliore amica? Ti prego, solo dieci minuti. Poi verrò via con te.>>
Mi guarda. <<Cinque.>> ritratta, e mi dà le spalle.
Corro in casa, sperando di non incontrare nessuno se non Jade. Almeno da questo punto di vista, la fortuna mi sorride. La trovo in salotto che ascolta la musica. Appena mi vede piangente, toglie le cuffiette.
<<Che succede?>> mi chiede, preoccupata.
<<Sto andando via…>>
<<Cosa…? Lore, no! Non ti è permesso. Se te ne andrai ti troveranno e ti uccideranno. Non può infrangere le regole a tuo piacimento, morirai!>>
<<Ma se non me ne vado io, morirete tutti.>>
Mo guarda confusa. <<Cosa...?>>
<<Luka è qui. Mi ha trovata. Non chiedere come, ha usato il telefono, ma mi ha trovata e ora vuole portarmi via con lui. Vuole ricominciare con me. Se non lo farò, se non tornerò con lui farà arrivare orde di poliziotti che vi arresteranno o più probabilmente vi uccideranno. So che potreste vincere facilmente, ma non voglio rischiare. Avverti Slender, digli che l'ho fatto per voi e che nessuno mi vedrà oltre Luka. Farò in modo che il resto della città mi consideri morta. Non vi procurerò altri guai. Ma ora devo andare, Luka mi ha dato solo cinque minuti.>>
<<E Liu?!>> mi urla Jade, con le lacrime agli occhi. <<A lui non pensi? Non è possibile che tanto tempo insieme non ti abbia fatto provare nemmeno il più lieve sentimento di affetto nei suoi confronti!>>
Una lacrima mi riga la guancia mentre mi mordo il labbro. Gli occhi di Jade si spalancano, mentre la realtà si fa spazio e la consapevolezza la investe.
<<Tu lo ami…>> mormora.
Annuisco. <<Sì.>> ammetto poi. <<Sì, lo amo. Ed è per questo che devo andarmene. È il modo migliore per non fare del male a nessuno dei due.>>
<<Ma…>>
<<No Jade, niente ma. Apparteniamo a due specie diverse, non siamo fatti per stare insieme. Ci porterebbe più sofferenza che gioia. E ora devo pensare anche a tutti voi. Devo andare, prima che Luka avverta la centrale. Per favore, digli che me ne sono andata perché amo ancora Luka. Tienigli la verità nascosta il più a lungo possibile. È già abbastanza difficile così. Avvertilo stasera.>>
Jade annuisce, piangendo. Poi mi abbraccia.
<<Mi mancherai…>> sussurra.
La stringo forte. <<Anche tu.>>
<<E stai attenta a Luka. Non mi fido per niente.>>
<<Starò attenta.>> prometto. Mi stacco e sorrido a fatica, poi faccio un cenno con la mano ed esco.
All'esterno, Luka mi sorride.
<<Andiamo.>> dice, mettendomi un braccio attorno alle spalle. Asciugo le lacrime e dico un muto addio alla casa, alla mia famiglia, a Liu.
Liu
Si è fatta sera ormai. Lorelai non è ancora tornata. Starà parlando d'amore col suo spasimante. Quel ragazzo è irritante: non mi piace per nulla il suo sguardo, non è adatto a lei. Mi chiedo come possa piacerle. Cerco di concentrarmi sul libro, ma Jade entra nella stanza. Sembra quasi...timorosa. Non credo di averla mai vista così.
<<Che succede?>> chiedo.
<<Lorelai…>> risponde, a voce bassa.
<<Lorelai cosa?>> chiedo, temendo che possa essersi messa nei guai.
<<Lei...se n'è andata. Con Luka. Lui ha detto che voleva tornare con lei e siccome lei lo amava ancora…>>
Non sento più una parola di quello che dice. D'un tratto vedo tutto rosso. Il sangue mi scorre come un mare in tempesta nelle vene e romba nelle mie orecchie. Scaglio il libro contro il muro con tutta la forza che ho, mentre un urlo primordiale si libera dal mio petto in fiamme.
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