~5~
Quando un ballo scolastico si avvicina, la preoccupazione più grande delle ragazze è trovare un vestito da mettersi. Per il ballo di fine anno ci sono sempre degli sconti ma, visto che il ballo d'inverno è in periodi diversi per ogni scuola, abbiamo messo in conto di spendere un po' a testa. Per me e Becca non è un problema, e so che anche Jessika se lo può permettere, spero solo che Gayle e Francis non debbano fare sacrifici troppo grandi.
Entriamo tutte e cinque nel centro commerciale, chiacchierando e ridendo tra di noi. Sono contenta del fatto che, in fin dei conti, abbiamo formato un bel gruppo anche con i ragazzi. Non sarebbe stato lo stesso affrontare i quattro anni di liceo se ci fosse stata rivalità tra noi. Vero, non sempre a scuola stiamo tutti assieme, poiché io e i miei amici siamo più popolari e spesso la nostra compagnia è richiesta con altre persone, come la squadra di football.
Dopo aver scartato diversi negozi, dal momento che dalle vetrine non mostravano niente di interessante per tutte, finalmente ci troviamo d'accordo davanti ad una fila di manichini con abiti stupendi, moderni e dai prezzi sorprendentemente contenuti. Entriamo ridacchiando, pensando già al colore e al modello che avremmo desiderato.
Abbiamo deciso di fare a turno, così che ognuna possa ricevere un parere da parte di tutte. Jessika è la prima a cambiarsi, poiché aveva subito visto il vestito che voleva provare. Quando esce dal camerino, con una posa da diva, a tutte spunta un grosso sorriso sulle labbra. L'abito dritto, lungo fino a metà coscia le lascia la spalla destra scoperta, mentre a sinistra si allunga in una manica larga che nella parte interna supera in lunghezza il ginocchio di un paio di centimetri. Il colore bianco latte, poi, fa risaltare la sua bellezza e il colore ambrato della sua pelle. È una delle ragazze più belle della scuola e ne è consapevole, tanto che sa che le ci vuole molto poco per attirare l'attenzione.
Francis opta invece per un vestito più semplice ma molto adatto al suo fisico minuto: il corpetto è rigido e senza spalline, bianco, mentre la gonna in seta rosa chiaro è larga e le copre le gambe fino alle ginocchia. Gayle, al contrario, ci stupisce con un abito nero in velluto, molto attillato e lungo fino alle caviglie ma con uno spacco laterale che arriva fino a metà coscia. Con la sua carnagione molto chiara e i capelli biondissimi fa un contrasto stupendo e sono sicura che al ballo in molti gireranno la testa per guardarla.
È il turno di mia sorella, che punta un abito semplicissimo, di un color blu abbastanza anonimo, ma noi riusciamo a convincerla a provarne uno che, me ne sono accorta, aveva catturato il suo sguardo fin dall'inizio. Termina sopra il ginocchio sul davanti, mentre dietro si allunga fino a terra in una corta coda che la rende elegante ma allo stesso tempo giovane. La fodera bianca è coperta da del pizzo giallo che in alcuni punti è raggruppato così da creare disegni geometrici. È semplicemente stupenda, e di sicuro spiccherà tra tutti per il colore tipicamente estivo, ma che le illumina il viso e il sorriso. Da quello posso capire che si sente bella, speciale. Sono sicura che anche a Brandon non passerà inosservata.
Io opto per un tubino senza spalle dorato, con un velo di tulle che ricopre il seno destro e cade dal fianco sinistro ben oltre l'orlo della gonna. È un vestito molto semplice, forse troppo, ma ho intenzione di valorizzarlo con una bella pettinatura e dei gioielli luminosi. E poi, sono dell'idea che spesso la semplicità è sinonimo di eleganza, e so che anche Jessika la pensa come me, poiché anche lei ha scelto un look senza fronzoli.
Dopo aver pagato, usciamo dal negozio, intenzionate a trovare anche delle scarpe che possano andar bene. Scherziamo e cominciamo a pensare a vari scenari che si presenteranno al ballo.
"Jess, tu di sicuro avrai il tuo solito stuolo di ammiratori che faranno la fila anche solo per ricevere uno sguardo!" afferma Francis, ottenendo come risposta una posa da diva da parte della mia amica.
"Cosa posso dirti? Essere così belle è un lavoro a tempo pieno!" esclama con un tono quasi annoiato, spingendosi i capelli dietro la spalla con un gesto teatrale. Scoppiamo tutte a ridere a causa del modo in cui l'ha detto, anche se siamo tutte consapevoli sia la verità. "Ma quest'anno avrò una rivale! Gayle, sei dannatamente sexy con quel vestito."
Gayle arrossisce, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non è abituata a ricevere complimenti del genere, probabilmente è un po' a disagio, ma si vede che in fondo le ha fatto piacere. Semplicemente odia essere al centro dell'attenzione, e sono quasi sicura che si stia cominciando a pentire di aver scelto un abito così audace. Decido quindi di cambiare discorso, sperando di aiutarla.
"Ma io so chi avrà più successo di tutte al ballo!" alzo il mento, sorridendo sicura di quello che sto per dire. Le altre mi guardano con un'espressione abbastanza confusa e io ridacchio, "Becca! Brandon non riuscirà a toglierle gli occhi di dosso!"
Vedo le altre spalancare gli occhi, come se avessi appena fatto la rivelazione del secolo. Sicuramente non ci avevano pensato, ma ora sono sicura che se ne siano rese conto anche loro. Mia sorella, di rimando, tossicchia, presa alla sprovvista da quella frase.
"Oh, avanti, non è vero. Quasi non sa chi sono."
"Vuoi scherzare? Ma se quando passa dal nostro tavolo e ti saluta ha praticamente gli occhi a cuore!" esclama Gayle, quasi indignata dalla frase di Becca, tanto che si porta una mano al cuore.
"Quel ragazzo aspetta solo che tu gli rivolga la parola, e sta cercando in tutti i modi di fartelo capire. Gli piaci da morire. Nick mi ha anche detto che ogni tanto fa il tuo nome anche tra i ragazzi," continua Jessika, con il suo solito tono pratico e che non ammette repliche. Lei è fatta così: quando sa di aver ragione, lo fa capire in modo chiaro, "A proposito, parli del diavolo..."
Ci giriamo tutte nella direzione che Jess ci indica col mento e vediamo in effetti Brandon seduto su una panchina che sta facendo qualcosa al cellulare. Prima che possiamo fermarla, la mia migliore amica lo saluta ad alta voce, così che la sua attenzione venga catturata dal nostro gruppo, e poi a mezza voce ci dice di ringraziarla più tardi. Brandon caccia il telefono in tasca e prende il sacchetto che giace ai suoi piedi, prima di avvicinarsi a noi con un sorriso gentile.
"Ciao ragazze! Cosa ci fate qui?" ci chiede con quel suo solito modo di fare garbato e quasi d'altri tempi.
"Spese per il ballo," rispondo io, facendogli vedere i sacchetti che tutte avevamo in mano. "Anche tu?"
"No, a me servivano delle scarpe nuove per il football," mi risponde, ma posso notare che il suo sguardo continua a cadere su mia sorella. Senza farci notare, noialtre ci scambiamo uno sguardo complice. Dobbiamo fare qualcosa noi, altrimenti loro due non si daranno mai una mossa.
"Beh, dovresti cominciare a guardare anche tu, sai?" comincia Francis, supportata da Gayle che annuisce.
"Pensavo di mettere qualcosa che ho già..." replica, aggrottando le sopracciglia. Di sicuro non capisce perché gli stiamo dicendo queste cose, e anche Becca è abbastanza confusa. Ci guarda, non capendo cosa stiamo facendo.
"Sbagliatissimo! Non sarà il ballo di fine anno, ma devi mettere qualcosa che stia bene con la ragazza con cui ci andrai..." dice Jess, guardandolo negli occhi. Forse ha capito qualcosa, perché vedo il suo sguardo dubbioso farsi più deciso.
"Oh. Mi accompagnate allora?"
"Ecco... noi avremmo da fare in realtà. Ma Becca," mi invento su due piedi, rubando poi il sacchetto a mia sorella, "è libera. Puoi andare con lei."
La vedo fulminarmi con lo sguardo e mandarmi a quel paese, ma le rispondo con un sorriso innocente e un piccolo saluto con la mano. Brandon sorride. Quel ragazzo ha uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto, devo dargliene atto. Gli si illuminano gli occhi e gli angoli della bocca si arricciano in un modo adorabile.
"Ti va, Becca?" le chiede. Lei rimane senza fiato, si vede, e non riesce a fare altro che annuire.
Se possibile, il sorriso di Brandon si allarga ancora di più mentre allunga un braccio verso mia sorella. Le do una leggera spinta, così che si avvicini a lui mentre noi ce ne andiamo. Li salutiamo ormai da lontano e usciamo dal centro, dirette verso il parcheggio.
"Meno male che ci siamo noi! Quei due non avrebbero nemmeno il coraggio di salutarsi se fossero lasciati a loro stessi..." borbotta Gayle, mentre tutte entriamo nella Mercedes rosso fuoco di Jessika.
Ha proprio ragione, sono due ragazzi talmente timidi che sarebbero capaci di rinunciare a provarci per non ricevere una delusione. Non posso biasimare Becca, però. Alle elementari si era presa una cotta per un bambino di un'altra classe, e quando glielo aveva detto lui le aveva riso in faccia con i suoi amici. Alle medie, invece, quando aveva preso il coraggio di dichiararsi al ragazzo che le piaceva, lo aveva visto baciarsi con un'altra. Posso capire perché ora preferisca stare un passo indietro. È il suo modo di proteggersi, di creare uno scudo attorno al suo corpo e al suo cuore così da non rischiare di soffrire nuovamente.
Ma con Brandon, ne sono sicura, le cose saranno diverse. Lui è un ragazzo dolcissimo, e si vede lontano un miglio che ha una cotta per lei! Forse non durerà per tutta la vita, è un po' irreale pensare che le relazioni del liceo funzionino anche dopo il diploma e il college, ma sono sicura che almeno lui le insegnerà a non aver paura di amare.
Apro la borsa quando sento il cellulare suonare e vedo un nuovo messaggio da parte di Daniel. Sblocco lo schermo e sorrido.
Da: Dan
Ciao bellissima! Come è andato il pomeriggio con le ragazze? ♡ Non vedo l'ora di vedere il tuo vestito, mandami una foto :P
Ridacchio tra me e me mentre digito la risposta.
A: Dan
Mi spiace, tesoro, ma dovrai aspettare il ballo per vederlo!
Apro poi la fotocamera e la giro su quella interna.
"Ragazze, facciamo una foto per Daniel! Facce stupide, mi raccomando!" esclamo, facendo subito una linguaccia così esagerata da farmi arricciare il naso.
Gayle gonfia le guance e mette la bocca a pesce, incrociando gli occhi, mentre Francis si tiene la punta del naso sollevata con un dito in modo da farla sembrare un maialino mentre fa una boccaccia. Jessika si trattiene, limitandosi a fare una smorfia con le labbra e aprire di più gli occhi, ma dato che sta guidando è normale. Rido, mentre la riguardo, e gliela invio. Non so chi sia venuta peggio!
Da: Dan
Ahahah beh, che dire... Siete bellissime tutte quante XD Ma Becca non era con voi?
A: Dan
Sì, ma abbiamo incontrato Brandon...
Lascio il messaggio in sospeso, so che lui capirà. È evidente un po' a tutti, non sono molto bravi a nascondere il loro reciproco interesse.
Da: Dan
Ah, ho capito ;)
Metto via il telefono, non dopo aver inviato la foto anche a loro visto che continuavano a chiedermela.
Lasciamo giù Francis e Gayle e finalmente rimaniamo in macchina solo io e Jess. Voglio bene a quelle due ragazze, ma stare sola con la mia migliore amica non ha prezzo. Ogni tanto abbandoniamo anche Nicholas per poter stare un po' da sole. Ci conosciamo da quando avevamo sei anni, ci siamo incontrate a scuola di danza e abbiamo legato immediatamente. In breve tempo siamo diventate inseparabili, anche se alle elementari andavamo in scuole diverse. Fortunatamente poi siamo potute stare assieme tutti i giorni della settimana, e abbiamo già deciso di fare domanda alla New York University - e se ci andasse male, abbiamo come seconde scelte Stanford, l'università di Chicago e la Duke. Abbiamo ottime probabilità di ricevere una risposta positiva da tutte e di ricevere una borsa di studio per cheerleader. Ma quello che importa a noi, è stare insieme.
"Vuoi rimanere a cena, stasera? Magari dopo ci guardiamo un film, se ti va," le propongo quando entra nella mia via. La vedo pensarci un attimo, poi annuisce.
"Sì, avviso i miei," appena parcheggia prende il telefono e manda un messaggio a sua madre, la quale non tarda a rispondere raccomandandosi di non fare tardi. "Senti, volevo dirti una cosa."
Lascio la maniglia della portiera e mi giro a guardarla. Ha le guance leggermente arrossate e si guarda le mani. È in imbarazzo... Ma perché? Non lo è mai stata con me. Inclino leggermente la testa.
"Dimmi pure."
"Però non prendermi in giro."
"Non lo farò, ma tu dimmi. Inizi a preoccuparmi..." aggrotto le sopracciglia. Lei sospira e si gira a guardarmi.
"Okay... Vorrei invitare Nicholas al ballo."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top