Pov Chuuya:

Chiudo gli occhi godendomi l'acqua calda della vasca da bagno sulla pelle nuda,poso il capo contro il bordo chiudendo gli occhi,è la parte della giornata che amo di più.
Sento chiudere il portone e sorrido,sei tornato,torni sempre adesso lo so.
"Chibi"entri in bagno sorridendo "ci trattiamo bene eh?".
"Mi sto rilassando dallo stress".
Mi guardi "che stress?".
"Tu".
Ridi e ti siedi sul bordo della vasca "com'è andata a lavoro?"
Faccio spallucce "una noia,ormai non faccio nulla di che,a te?".
"Solita roba"immergi una mano dentro la vasca e mi accarezzi una gamba stringendola con forza ma senza farmi male poi sali piano fino ad arrivare al mio ventre che sfiori delicatamente.
"Perché non entri?" Soffio e ti accarezzo i primi due bottoni della camicia partendo da sotto e li apro.
"Chu"sospiri pesantemente.
Usciamo dalla vasca dopo un bel po' e mi stringo nell'accappatoio mentre tu apri lo sportello dove tieni le bende.
"Dazai"mi avvicino "perché non le eviti?" soffio "almeno quando sei in casa con me".
Mi guardi "...le porto da una vita".
"Lo so... ma,le conosco tutte queste cicatrici,le ho baciate una ad una"
Mi accarezzi il viso.
"Tu hai accettato me che ho praticamente un mostro che mi vive dentro,io posso accettare queste cicatrici" soffio.
Posi la fronte contro la mia "sono esattamente due mesi che non provo a suicidarmi in nessun modo e che non prendo più le mie pillole" soffi.
Quando qualche mese fa ho scoperto che ti imbottivi di antidepressivi quasi quotidianamente sono rimasto sorpreso solo per metà,lo sospettavo da sempre,ma sentirti dire che ti sei davvero impegnato per allontanarti da tutto questo mi rende felice,sei davvero cambiato Dazai.
Sorrido lievemente.
"Manca poco"mi accarezzi un fianco "voglio essere una brava persona per il bambino".
Sorrido "oh lo sarai ne sono certo,fastidioso,rompi palle e odioso,ma sicuramente un buon padre".

Pov Dazai:

"Kunikida-kun lavorare sempre comporta malesseri importanti fidati!"insisto.
Atsushi ride "e non lavorare mai Dazai-san?"
Kunikida "volete lavorare voi due?!"
Rido e prendo il cellulare che sta suonando "si? Akutagawa-kun!"
Atsushi sussulta e mi guarda curioso.
"Uhm? Dove?"Mi alzo "va bene"chiudo.
Kunikida "oi Dazai dove stai-"
"Chuuya sta partorendo"prendo la giacca e corro fuori.
Kunikida e Atsushi mi seguono.
"Andiamo fannullone a piedi arriverai quando tuo figlio compirà 18 anni!"dice kunikida prendendo le chiavi.

Arriviamo e chiedo subito informazioni.
L'infermiera ci indica dove andare.
Atsushi "Ryu!"
Akutagawa sorride "Jinko,Dazai-san".
Il medico dopo avermi fatto indossare una tunica verde sterilizzata mi lascia entrare.
"Chibi!"mi avvicino al letto.
Mi guardi con il terrore negli occhi "...sei venuto".
"Ma ovvio!"
"Dazai" soffi "non credo di..."
"Shhh"ti bacio il capo accarezzandoti una guancia "andrà tutto bene,ce la farai alla grande come sempre" soffio sentendo i medici armeggiare con i loro strumenti,ti vedo sempre più pallido.
"Q-quella sera..."
Sussulto capendo a cosa ti riferisci.
"Io sarei venuto con te" soffio "ti avrei seguito ovunque avevi ragione,ho odiato Mori per ciò che ti aveva fatto...se ci fossi stato io al posto di Oda"mormori mentre una lacrima ti riga il viso "tu vorrai bene al bambino vero?" Soffi.
"Chu ascoltami bene! Se avessi perso te sarei impazzito" soffio al tuo orecchio "stai delirando ora non devi pensare a queste cose ma solo a tutto ciò che di bello c'è stato fra noi e che ci sarà".
Annuisci "muovetevi maledizione!"
Sorrido.
Il medico chiede qualcosa ad un'infermiera e dopo poco sentiamo un pianto quasi disperato.
Trattengo il fiato.
Sgrani gli occhi e mi guardi "..."
Il dottore sorride "è una bambina! Congratulazioni".
Ti sollevi "dammela!"
L'infermiera te la passa.
La stringi sorridendo dolcemente "ciao" soffi e mi guardi.
Sorrido e la guardo "..."
"Dazai..."sorridi.
Trattengo il fiato e le sfioro una manina.
Benvenuta al mondo piccolina mia.
"Emma"soffi sorridendo.
Sussulto e ti guardo.
Mi sorridi "come tua madre no?".
Poso il capo contro la tua guancia "Chu" soffio chiudendo gli occhi che non capisco perché mi pizzicano.