XLV


Pov Dazai:

Aspetto davanti la scuola elementare in cui va Emma che escano tutti i bambini.
"Oh Haku!"Atsushi sorride dolcemente aprendo le braccia per poi accogliere il suo bambino in un abbraccio.
"Mamma!"
Sorrido "ciao piccolo,Emma?".
Mi guarda "Emma non c'era a scuola oggi"
Sussulto "come no?! L'ho accompagnata io".
Atsushi lo guarda "tesoro sei sicuro?!".
Lui annuisce.
Guardo Atsushi e corro a casa prendendo il cellulare,squilla.
"Pronto?"rispondi assonato.
"Chuuya! Emma è a casa?!".
Sento del silenzio "...Dazai che cazzo succede dov'è mia figlia?! Stamattina l'hai accompagnata tu".
"Cazzo"riattacco arrivando sotto casa.
Salgo e ti spiego la situazione.
"Che vuol dire che non era a scuola?!"urli con gli occhi lucidi.
"Stai calmo...stai calmo Chibi"mi mordo un dito nervosamente "non ti puoi agitare".
"Dazai!"mi afferri un polso "è una bambina per favore...non può pagare le mie e le tue colpe non può! Andiamo a cercarla!"
"No! Tu starai qui! Io...te la riporto qui fidati di me ok?!"
"Dazai!"
Ti afferro le spalle "giuro su dio che te la riporto a casa!".

Pov Chuuya:

Ti guardo nei tuoi occhi vedo una disperazione che non avevo mai visto,simile alla mia.
"...pensi sia opera di Mori?"mormoro.
Ho paura maledizione! Paura come mai prima di ora!
"Maledetto figlio di putta-"ringhi ma ti blocchi sentendo suonare "sta indietro Chibi" soffi.
Ti guardo.
Apri "chi è?!"
"Mamma! Papà!" Sorride Emma entrando.
"Dove sei stata?!"chiedo cercando di rimanere lucido.
"Col nonno!"indica l'uomo alla porta.
"Nonno?"soffio.
Lo guardi con uno sguardo indecifrabile "con quale diritto sei venuto qui ed hai preso Emma?!".
L'anziano sorride "Osamu,volevo solo conoscere mia nipote,l'ho vista all'entrata di quella scuola,tu l'hai salutata e dopo sei andato via,così mi sono avvicinato e abbiamo parlato un po' e le ho offerto un gelato,è davvero una brava bambina".
Ti vedo stringere i pugni.
Ti prendo la mano "...dai"soffio.
L'uomo mi guarda "è il tuo compagno?".
"Mio marito"soffi.
"Ti sei sposato senza dire nulla ne a me ne ai tuoi fratelli,però la bambina si chiama come tua madre,allora lei non l'hai dimenticata,se ricordo bene qualche tempo fa eri andato a trovarla".
"Cosa vuoi?!"taglia corto.
"Parlare con te,sono vecchio ormai e non posso morire con un peso così grande sul cuore,nonostante tutto sei mio figlio".
Sussulto.
Sorridi falsissimo "non me lo ricordo".

..

"È crollata"soffio "mi ha fatto prendere un colpo mocciosetta"mi avvicino a te che sei seduto sul letto.
Non dici nulla.
"È tuo padre quindi" soffio "sembrava felice di vederti".
Posi il capo contro il mio petto all'altezza del mio ventre "quell'uomo non è ciò che sembra" soffi "si è ricordato di avere un altro figlio? Non ha mosso un dito quando mia madre è morta e Mori mi ha portato via con se".
Ti accarezzo i capelli con una mano "forse c'è una spiegazione".
"Non mi interessa più Chibi...lui per me non è nulla"sospira pesantemente "Stai bene?" Soffi "ti sei agitato prima".
"Sto benissimo" mi siedo sopra le tue gambe "e tu? Sei sicuro di star bene?".
Annuisci sorridendo lievemente e posi una mano sul mio pancino.
"Dazai?" Soffio "chi eri prima della Port mafia?".
Mi guardi negli occhi "non me lo ricordo,ho solo ricordi vaghi,niente di davvero importante non so neanche se siamo davvero reali,siamo quattro figli,io sono il più piccolo,mia madre era l'unica che mi amasse realmente,per tutto il resto della famiglia io ero solo la causa della malattia di mia madre".
Poggio la fronte contro la tua "ha capito di aver sbagliato ha visto cosa sei diventato oggi,uno sgombro adulto".
Ridi "sei la dolcezza fatta persona".
Rido e ti bacio a stampo "vero?! Potrei scrivere un libro di poesie!"scherzo.

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