XCII

Pov Chuuya:

Positivo.
Due linee.
Un battito nuovo. Una nuova vita.
Avvertivo una strana sensazione da diversi giorni,una nuova presenza ma non volevo crederci,non volevo convincermi di ciò.
Perché se fosse stato solo un malinteso ci sarei stato malissimo,se fosse andata male...se andasse male.
Chiudo gli occhi scuotendo il capo "non di nuovo. Non di nuovo"mi ripeto da giorni come un mantra.
Sono forte,il mio corpo lo è di nuovo,forse più di prima,il mio spirito lo è.
So che al mio fianco ci sei tu e questo mi fa sentire invincibile.
Emma sta crescendo così bene.

Flashback:

La culli dolcemente davanti alla vetrata della camera da letto semi buia.
"È davvero preziosa"soffi a mezza voce "un angelo venuto a portare luce,anche nel buio più profondo... anche in chi l'anima non ricorda di averla".
Sorrido lievemente "è vero"soffio "ma forse noi siamo di parte".
"Ho una deduzione" soffi "ma non voglio parlartene ora".
Alzo un sopracciglio confuso poi faccio spallucce.

Fine flashback.

Sorrido dolcemente e mi poso una mano sul ventre ancora piatto "hai una sorellona incredibile e un fratellino dolcissimo"mormoro.
Torni con le buste della spesa e Sakunosuke "io a fare la spesa non ci vado più!"
Rido.
Ti avvicini e mi baci "è l'inferno con tutte quelle anziane e i saldi!"

Pov Dazai:

"Ho preso i biscotti,i succhi,le patatine! Tutto!"
Annuisci "niente vino?".
"Chu!"
Sbuffi e fai spallucce "c'ho provato".
Sistemo tutto nello sportello "Gin mi ha detto che Emma sta facendo dei grandi progressi".
Annuisci sorridendo "è proprio mia figlia! Ha messo in difficoltà Paul!".
"Davvero?! Ah la mia bambina! Invece Sakunosuke ancora nulla".
"Spero rimanga senza unicità".
Faccio spallucce "se sta bene ed è felice va bene qualsiasi cosa,a che ora torna Emma da scuola?".
Guardi l'ora "dovrebbe fra non molto".
Faccio una piccola smorfia c'è qualcosa che non va...lo sento.

Pov Emma:

Salgo sul tetto di un edificio enorme,mi è stato detto che prima fosse la base di dove lavorava mamma e papà per qualche anno,vengo sempre qui quando voglio schiarirmi le idee,si vede tutta Yokohama da quassù e oggi...
Poso lo zaino vicino al muro e mi avvicino al corrimano "sapevo che ti avrei trovato qui"dico senza distogliere lo sguardo dal mare infondo alla città "qualcosa dentro di me lo sapeva".
Sorridi "sei coraggiosa però".
Mi volto e ti guardo "perché anni fa mi hai detto che avresti potuto aiutarmi col mio potere? Hai detto fosse simile al tuo in che senso?".
Fai spallucce in modo ovvio "un grande potere,grande solitudine,non è forse questo che ci rende forti? Tuo padre non sa che sei qui o non saresti venuta".
"In cosa consiste il tuo potere Dostoevskij?".
Cammini per il perimetro del terrazzo "Delitto e Castigo,sono un tutt'uno non può esistere castigo senza delitto e non vi è delitto che non richiami un castigo,non è forse questo il senso del mondo? Dubito che tu riesca a comprenderlo".
Abbasso lo sguardo pensosa "esistono delitti che non hanno un castigo però".
"Questo è orribile"sorridi "il mondo va a rotoli per questo".
"Ma tu non sei dio,nessuno di noi lo è".
"L'uomo è peccatore e stolto.. Anche se sanno che è tutto un artificio, non possono fare a meno di uccidersi a vicenda... che stupidi. Qualcuno deve purificarli per quei peccati. Pensare è un crimine. Respirare è un crimine".
Annuisco "ma dio non è forse un'entità misericordiosa?!".
Ti fermi e mi osservi.
"Io non so molto in materia,ma ognuno di noi dovrebbe essere libero di scegliere e di pagare se si sbaglia... forse dio è questo che vuole,un pentimento sincero per una redenzione cercata".
Sorridi "potrei ucciderti lo sai? Cosa ti fa pensare che non lo farò neanche stavolta?".
"Nulla"ammetto "tu hai trovato la tua di pace? Non hai qualcuno da cui tornare?".
Non rispondi.
"Pensare è un crimine,respirare lo è tu hai detto questo ma... io non ho chiesto di venire a questo mondo e neanche tu,forse sono solo una stupida ragazzina che non riesce a capire" soffio e riprendo lo zaino "cia-"non ti vedo più,mi giro intorno e trovo una barretta di cioccolata divisa a metà sul muretto.

Torno a casa e poso zaino e giacca "sono a casa! Mamma?!"
Mia madre mi sorride dal salone "passa Emma io e tuo padre vorremmo parlarti".
Annuisco e gli bacio una guancia "ciao papà! Saku!".
Mio padre mi osserva in modo strano ma non chiede nulla.
"Bene! Dazai vai tu".
"Io?!"si gratta la testa nervosamente "mamma aspetta un bambino".
Mi illumino "davvero?!".
Annuisce.
Lo abbraccio forte "è meraviglioso!"abbraccio anche mio padre "Saku! Un fratellino o una sorellina!".
Il mio fratellino si illumina "oh!"
"Festeggiamo su!"dice mamma.
Passo in cucina per prendere qualcosa da bere.
"Emma"
"Papà!"sorrido.
"Dove sei stata?".
"A fare un giro,oggi era una bellissima giornata"sorrido.
Annuisce e mi accarezza il viso dolcemente "sei sporca di cioccolato".
Sorrido e mi pulisco le labbra facendo spallucce poi prendo le bibite.

Pov Fyodor:

Cammini su e giù per la stanza irrequieto "mi annoio!"
"Così non fai altro che infastidirmi Nikolai"sospiro pesantemente.
"Dove sei stato oggi?".
"In giro,volevo osservare alcune cose"faccio vago e mordo un pezzo di cioccolato.
Gli occhi di quella mocciosa sono chiari,ma dentro c'è una luce strana,l'intuizione e l'intelletto non ci sono dubbi da chi li abbia ereditati... ma c'è qualcosa in lei.
"Ho capito mi tradisci"fai sedendoti con poca grazia su una vecchia poltrona.
Ti osservo "perché? Abbiamo una relazione?".
Sorridi "perché? No?".
"Ho incontrato una persona che ha messo in discussione la mia ideologia".
Mescoli delle carte "è morta presto?".
"È viva e sta bene".
Mi osservi "perché?"costruisci un castello con le carte.
-tu hai trovato la tua pace?- mi rimbomba in testa da ore questa frase con la sua vocina -non hai qualcuno da cui tornare?-
Mi alzo e tocco il tuo castello facendo cadere le carte "tu hai qualcuno da cui tornare?".
Annuisci "certo! Te!".
Ti guardo "devo riposarmi"passo nell'altra stanza.
-tu hai trovato la tua pace?-
No.

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