LXXIV
Pov Chuuya:
Sorrido tenendo gli occhi chiusi.
"Lo so che sei sveglio"soffi soffiando contro la pelle del mio collo che poi baci.
"Sei un disturbatore seriale" soffio aprendo gli occhi "che ore sono?".
"Le 3 o le 4,che importa?"soffi sbottonandomi la camicetta da notte e infilandoci la mano dentro mentre continuo a torturare la pelle del mio collo.
Ti accarezzo i capelli "Osamu" soffio.
Mi sorridi.
Alzo gli occhi al cielo divertito e scuoto il capo "ma non eri tu che volevi un'altro figlio? Lamenti la mancanza di attenzioni così figurati dopo".
"Basta organizzarsi Chuchu".
Mi metto seduto e mi sfilo la camicia lanciandola per terra.
Mi baci una spalla poi ti chini piano sul mio petto e risali sul collo.
Chiudo gli occhi sospirando sereno "sei un maniaco" soffio divertito.
"Mi ami per questo"ridacchi.
Scuoto il capo divertito "ti amo per questo"ripeto cercando le tue labbra.
....
Mi rivesto dopo una doccia,sono distrutto ho dormito pochissimo.
Ti rivesti in silenzio "ah! Devi assolutamente svolgere una missione oggi".
Alzo un sopracciglio "e me lo dici così?".
Fai spallucce "susu devi andare all'indirizzo che ti ho scritto su quel pezzo di carta"lo indichi su un comodino "è davvero urgente e devi svolgere tutto prima del tramonto,scusa davvero ma se non fosse urgente non manderei te"fai serio.
Ti guardo "oi che succede?!".
Scuoti il capo "per ora preferisco non parlarne... si vedrà da cosa succederà oggi".
Annuisco "va bene".
"Chuuya?".
Sussulto,non mi chiami mai per nome.
"Sii prudente,Verlaine verrà con te".
Annuisco e dopo aver fatto colazione con i bambini mi avvio rispolverando la mia moto.
Arriviamo al luogo indicatomi da te e mi guardo intorno "sembra tutto sereno qui".
Paul fa spallucce "pare".
"Non è sospetto che Dazai abbia mandato noi due insieme?".
"Dazai fa ragionamenti che capisce solo lui".
"Effettivamente"soffio.
"Sei teso Chuuya".
"Si è vero,ma Dazai era serio e temo possa esserci qualcosa di grosso sotto di nuovo".
Fa nuovamente spallucce.
Che nervi!
Giriamo per circa mezza giornata senza notare nulla di sospetto, mi fermo di colpo "...Dazai non mi voleva intorno!"sgrano gli occhi "mi ha mandato qui per fare qualcosa! Quel cretino starà rischiando la vita!".
Mi afferra un polso "calmati,ti avrebbe mandato insieme ai tuoi figli no?".
Sospiro pesantemente "si,hai ragione,però c'è qualcosa che mi puzza".
"Forse voleva solo vedersi con il suo amante".
Lo guardo.
Ride "sto scherzando,dai possiamo rientrare".
Rifacciamo la strada per il ritorno con più calma rispetto all'andata,arrivati alla port mafia entriamo insieme e ci avviamo verso il tuo ufficio.
Paul si ferma a metà corridoio "devi sapere una cosa".
Ecco!
"Dimmi".
"Ecco,c'è la possibilità davvero che tu possa trovare qualcuno con Dazai nel suo ufficio,stamani ho visto entrare una bellissima ragazza".
Alzo un sopracciglio "non è divertente"accelero il passo ed arrivò davanti al tuo ufficio che spalanco velocemente "Da-"sussulto sentendo i botti dei coriandoli.
"Auguri Chibi!"
"Mamma!"
"Chuuya-san!".
Ti guardo stupito poi guardo la torta sulla tua scrivania con attorno Akutagawa,Atsushi,Ranpo,Kunikida,Kyoka Emma e il piccolo Sakunosuke.
"Oh"soffio.
Paul fa spallucce "è stata una fatica tenerlo lontano".
"Volevamo organizzare qualcosa"spieghi "ma eri sempre fra i piedi Chibi quindi Emma ha pensato che tu fossi stato occupato con il lavoro te ne saresti dimenticato"spieghi.
Guardo Emma che ridacchia "scusa mamma!".
Sorrido scuotendo il capo e mi avvicino "stupidi tutti".
Ridete.
Emma si avvicina e mi da un biglietto "l'ho fatto io".
Lo apro e noto il disegno che raffigura la nostra famiglia "è bellissimo".
"Sai? L'ho detto tutto in classe da me che ho una mamma particolare,bellissima e un sacco forte, il migliore,ti voglio tanto bene"mi abbraccia.
Deglutisco e le accarezzo i capelli dolcemente alzando gli occhi al cielo che mi pizzicano un po'.
Mi guardi sorridendo.
Ti diverti eh bastardo?
Guarda cosa mi hai fatto... guarda cosa mi hai donato.
Cosa abbiamo costruito insieme.
Addirittura tu che organizzi qualcosa così per me,il Chuuya di tanti anni fa non ci crederebbe mai che proprio tu sgombro sei capace di tanto,di farmi sentire così.
Kunikida si sistema gli occhiali "ehy mocciosa è da un po' che non ti si vede,hai iniziato a battere la fiacca come tuo padre?".
Emma lo guarda "Atsushi-kun ha detto che devo stare lontana dalle persone che mi sembrano cattive".
Sussulta "io sarei cattivo?! Moccioso!".
Atsushi sussulta "...Be..."
Rido scuotendo il capo mentre prendo un pezzo di torta.
"Il mio regalo lo apri a casa"soffi al mio orecchio.
Annuisco piano "va bene".
Dopo aver mangiato la torta tutti insieme torniamo a casa.
Emma mi racconta la sua giornata,la ascolto mentre metto il pigiamino a Saku.
"Allora ti è piaciuto il disegno?"chiede speranzosa.
"Mi piace davvero molto,penso proprio che lo appenderò qui in salone".
Si illumina.
Sorrido "ora a nanna!".
Scatta in piedi e mi bacia una guancia "va bene! Vieni Red andiamo a dormire!".
Il cane scodinzolando la segue.
Prendi Saku in braccio e gli bacia il capo "lo metto a dormire".
Annuisco.
Torni dopo un po' con una bottiglia di vino che mi passi.
Sorrido guardandolo "questo costa un occhio della testa".
"Ma non lo avevi nella tua collezione privata no?".
Scuoto il capo "prendo due calici"mi fermi da un polso e mi passi un pacchetto.
Poso la bottiglia e lo prendo scartandolo,dentro c'è una cornice con una foto che ritrae noi due quindicenni,tu sei seduto su delle scalinate,hai un sorriso quasi sereno,io sto in piedi dietro di te,con le mani nelle tasche del giubbotto di jeans ed ho un'espressione infastidita,sorrido.
"La nostra prima missione insieme".
"Già"sorrido "ti eri fissato che volevi una foto,poi per tutto il giorno hai continuato a fissarmi senza dirmi nulla però,volevi solo infastidirmi".
Fai spallucce "non è granché ma"ti alzi dal divano e prendi quella di famiglia che abbiamo sul mobile "un po' di strada ne abbiamo fatta".
Sorrido "più di un po'"accarezzo la foto che mi hai appena regalato con due dita poi mi alzo e ti raggiungo "grazie".
Sorridi "buon compleanno Chibi"mi accarezzi il viso "non è vero che volevo solo infastidirti,quella volta, volevo solo dirti che ti trovavo bellissimo ma non ne avevo il coraggio".
Arrossisco "ma che stai blaterando?!".
Sorridi "ora lo sei ancora di più,poi da quel punto si vedeva il sole che stava tramontando su Yokohama,i tuoi occhi avevano la stessa tonalità,lo trovai molto... particolare".
Ti poso una mano sul petto "...mi avevi convinto già solo col vino"mi avvento sulle tue labbra.
Sorridi scuotendo il capo guidandomi in camera.
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